“L’arte dei social media” di Guy Kawasaki

L’arte dei social media – Guy Kawasaki

Spesso mi chiedono (e mi chiedo) che lavoro faccio. Quando facevo il giornalista, era facile da spiegare. Ora che mi occupo di social media per una nuova social media agency (EffettoDomino) non è facile far capire a chi non si occupa di social network professionalmente che… no, non basta buttare qualche bella foto su Facebook o twittare con l’hashtag giusto. Fare il social media manager, come spiega questo libro di Guy Kawasaki (Hoepli), vuol dire avere una strategia, programmare, usare i tool giusti, seguire le fonti migliori, creare contenuti interessanti e, perché no, potenzialmente virali.
Guy usa gli stessi strumenti che usiamo anche noi di EffettoDomino tutti i giorni: da Hootsuite a Buffer e IFTTT (strumenti di automazione), da Social Mention a Social Bro (strumenti di monitoring), da SlideShare (per condividere le presentazioni) a Canva (tool per la creazione di immagini con template, azienda dove lavora Guy), da Storify (tool per fare curation), da Likealyzer (per analizzare pagine Facebook di cui non si è amministratore) a fino agli spreadsheet condivisi su Google Doc per i calendari editoriali e altro.
Nel libro, di livello base e quindi utile per chi social media manager professionista non è, si trovano dritte di ogni sorta: dalle liste di Twitter alle comunità di Google+, dal numero ideale di post da pubblicare in un giorno a come monitorare i commenti (e rispondervi senza fare danni), da come integrare social media e blogging a come si crea una mailing list con MailChimp, dalle dritte su come aumentare il numero di follower a come rendere social ogni tipo di evento (e mandarlo in streaming).

Per comprendere il tono del libro, abbiamo selezionato alcune citazioni interessanti:

“La mia teoria è molto semplice: se sui social non rompi le scatole agli altri, vuol dire che non li usi nel modo giusto.”

“Non c’è nulla da fare: sui social media è la sintesi ad avere la meglio sulla prolissità.”

“Ti consigliamo di aggiungere sempre due o tre hashtag ai post. Se ne usi di più, passerai per l’#idiota che vuole #sfruttareilsistema per i propri interessi.”

“Se condividi contenuti per la sola gioia di aiutare gli altri, rimarrai sorpreso dalla quantità di bontà e reciprocità che riceverai.”

“È un dato di fatto che pagare per promuovere i post su Pinterest, Facebook e Twitter funziona. È infatti un modo per garantirsi che i propri post siano letti da un maggior numero di lettori. Facebook, in particolare, è sempre più una piattaforma ‘pay to play’.”

“Ricorda: ABC (Always Be Curious) e sperimenta tu stesso per scoprire cosa funziona meglio per le tue esigenze.”

“A nostro giudizio, la SEO (Ottimizzazione per motori di ricerca) è in buona parte una grande sciocchezza, se si parla di social […] Non ascoltare questi presunti maghi della SEO e pensa solo a creare, curare e condividere grandi contenuti. È la cosiddetta SMO: Social Media Optimization.”

“Giacché gli altri ti osservano, sforzati di conservare un tono positivo e gradevole nelle tue risposte, anche di fronte a commenti banali, irritanti o provocatori.” (Alla Gianni Morandi, aggiungo io…: vedi Rispondere agli insulti come farebbe Gianni Morandi)

“Segui le regole della boxe amatoriale e combatti tre soli round. La campanella d’inizio incontro è la pubblicazione del primo post. Round 1: il commentatore manifesta la sua opinione. Round 2: tu rispondi. Round 3: il commentatore esprime un giudizio sulla risposta. Fine del match”.

“La gran parte delle aziende non usa i social media per aumentare la visibilità e il valore degli eventi. Al contrario, si dedicano solo alle promozioni prima dell’evento mirate ad attrarre visitatori, e durante l’evento non fanno pressoché nulla per sfruttare le grandi potenzialità offerte dai social media.”

“Suggerire agli altri cosa condividere non è solo sintomo di insipienza: ne è il manifesto.”

Chiudo con… “La definizione di ‘guru dei social media’ è davvero un ossimoro perché nessuno sa davvero come funziona questo mondo.”

Insomma, un libro interessante che gli addetti ai lavori possono usare per un (piacevole) ripasso.

 

PS: Post pubblicato anche sul blog ufficiale di EffettoDomino a questo indirizzo.

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