Il BlackBerry: da status symbol a oggetto di cui vergognarsi

Un tempo gli smartphone di RIM erano il non plus ultra per lavorare, e non solo. Ora, secondo il New York Times, gli utenti li nascondono per non essere presi in giro da chi usa l’iPhone.

Un tempo sfoggiare il BlackBerry era un segno distintivo. Come i primi cellulari che Michael Douglas usava nel film “Wall Street”. In un articolo pubblicato il 15 ottobre, il New York Times racconta come le cose siano profondamente cambiate. L’articolo inizia con la storia della losangelina Rachel Crosby, professione commerciale, e di come, ormai, si vergogni di mostrare sul lavoro, ma anche ai cocktail party, il suo vecchio BB (che non sta per Brigitte Bardot, ma per BlackBerry). Sempre più spesso Rachel nasconde il BlackBerry e tira fuori l’iPad. Altro aneddoto: Victoria Gossage, che si occupa di hedge found, racconta che in un country club ha chiesto un caricabatteria; il concierge ha prima risposto sì, per poi, con tono disgustato, dire “Oh no, no, non per quello…” quando ha visto il BlackBerry. “Ormai gli utenti BB sono come quelli di MySpace”, dice Craig Robert Smith, un musicista di Los Angeles. Le storie sono moltissime: c’è chi si sente frustrato perché non riesce a navigare, perché non ha la propria playlist musicale sempre disponibile, o perché non ha molte app, sicuramente quelle più cool.

Curioso come in pochissimo tempo il BlackBerry, comunque ancora molto usato e apprezzato da chi usa lo smartphone per lavorare e non ama i fronzoli (e soprattutto ama la tastierina per scrivere), sia addirittura diventato causa di scherno (nell’articolo si dice proprio così: “mockery and derision” e si parla di vergogna e umiliazione) da parte di chi possiede un iPhone e un Android di ultima generazione.

Research in Motion (RIM), l’azienda canadese che produce i BlackBerry, sta facendo la fine di Nokia (che non rientra più tra la top 5 dei venditori di smartphone in Occidente): va fortissimo sui mercati emergenti, come India e Indonesia, ma non se la passa per niente bene. In sei mesi ha perso 753 milioni. E soprattutto va male negli Usa, dove presidia un misero 5% del mercato degli smartphone. Solo tre anni fa contava sul 50%!

Il futuro dell’azienda dipenderà in gran parte dai nuovi modelli, la cui uscita è in programma per il prossimo anno. Ma l’impressione è che nuovi progetti, avvicendamenti alla direzione e cambi di strategia difficilmente possano invertire il trend. Girano ancora BlackBerry a Washington o a Wall Street, anche se recentemente Goldman Sachs ha concesso ai dipendenti di usare l’iPhone, e lo stesso pare sia successo alla Casa Bianca: Obama è un fan dell’iPad. Ma nella Silicon Valley se ne vedono pochi. O perché non si vendono più o perché tutti fanno come Rachel: li nascondono per la vergogna.

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