“Tutti i rischi e i vantaggi dell’intelligenza artificiale generativa”: il mio articolo per WE di Eni e per Linkiesta

, ,

Sul numero 62 (Witness the future) di WE, magazine di ENI e ottimo esempio di brand journalism, è ospitato un mio articolo dal titolo “Revolution. Tutti i rischi e i vantaggi dell’intelligenza artificiale generativa”:

Qui è disponibile la versione in PDF dell’articolo:

We_WorldEnergy_articolo_revolution_Bonanomi

Qui la trascrizione per come è stato riportato su Linkiesta:

Fai da tech – Tutti i rischi e i vantaggi dell’intelligenza artificiale generativa

L’impatto dell’IA sul mondo del lavoro è stato fin da subito travolgente in moltissimi settori. Questa tecnologia in rapidissima evoluzione potrebbe cambiare il mondo, ma non bisogna sottovalutare i suoi limiti.

Quando verso la fine del 2022  OpenAI ha reso pubblico ChatGPT, la curiosità è stata devastante. Per la prima volta, un software di intelligenza artificiale era in grado di sostenere una conversazione credibile, in varie lingue, con le persone. Interrogandolo col linguaggio naturale, già un milione di utenti nei primi cinque giorni dal lancio ha iniziato a sperimentare, facendogli eseguire compiti considerati sino al giorno prima non alla portata di un computer: riassumere testi, effettuare traduzioni di qualità, spiegare concetti complessi in maniera semplice. Ma anche realizzare script per i video, inventare storie per bambini e per adulti, risolvere problemi matematici, addirittura di scrivere codice per svariati linguaggi di programmazione.

Non sono le uniche ombre: un utilizzo sconsiderato dei sistemi di IA potrebbe provocare storture nella società, aprendo la via a sistemi di sorveglianza di massa e all’adozione di sistemi di riconoscimento facciale invasivi. Non è un caso che di recente sia stato approvato l’UE AI Act, un documento che norma lo sviluppo e l’utilizzo dei sistema di IA nell’area UE (americani e cinesi sviluppano, noi europei normiamo).

Secondo una ricerca di Microsoft e The European House Ambrosetti, l’adozione dell’IA potrebbe portare nella sola Italia trecentododici miliardi di euro di Pil aggiuntivo (circa il 18,3 per cento del Pil italiano) al Paese, a parità di ore lavorate. Ecco il tanto agognato aumento della produttività. In alternativa, la ricerca suggerisce che potrebbe liberare 5,7 miliardi di ore di lavoro, equivalenti alle otto ore quotidiane di circa 3,2 milioni di italiani.

Considerato l’investimento monstre di Microsoft in OpenAI (parliamo di oltre tredici miliardi) i dati potrebbero peccare di eccessivo ottimismo, ma anche altre ricerche confermano l’enorme interesse verso questa tecnologia a livello globale, nonostante dati spesso molto distanti fra loro. Secondo Bloomberg, il mercato dell’IA generativa raggiungerà il valore di milletrecento miliardi di dollari nel 2034, mentre Fortune stima per lo stesso anno un valore di duemilasettecentoquaranta miliardi di dollari. Ma quante aziende, allo stato attuale, la stanno realmente adottando?

Limitando l’analisi all’IA generativa, secondo McKinsey l’adozione attuale è del sessantacinque per cento, praticamente due su tre: un valore in ogni caso elevato. In particolare, è il marketing l’area in cui l’IA generativa viene usata maggiormente, dato che facilita la creazione di schede prodotto, descrizioni e permette di creare rapidamente campagne pubblicitarie online personalizzate.

Col tempo, si prevede un’adozione più massiccia in altri ambiti: le risorse umane, per velocizzare lo screening dei candidati e automatizzare i flussi di lavoro (sebbene già da anni si usino i cosiddetti ATS, sistemi di selezione automatica delle candidature); nello sviluppo di nuovi prodotti. E già oggi vediamo l’IA integrata in tantissime soluzioni sia per il mondo B2B che per quello B2C: sistemi di traduzione automatica, generatori di video basati su IA, nelle soluzioni di sicurezza informatica, nelle piattaforme per la pubblicazione dei contenuti su più social network.

Rischi e vantaggi di una tecnologia in rapidissima evoluzione
I vantaggi più noti dell’IA sono prevalentemente due: maggiore efficienza e velocità. Il risultato di una corretta implementazione è quindi una maggiore produttività. Ma non è l’unico vantaggio di cui tenere conto: nei Paesi occidentali si sta assistendo a un rapido invecchiamento della popolazione e a un calo della natalità, e si sta allargando lo skill mismatch, cioè la difficoltà a far incontrare l’offerta e la domanda di lavoro.

In pratica, le aziende sono alla ricerca di persone con specifiche competenze (prevalentemente in ambito STEM: Science, Technology, Engineering, Mathematic), competenze che invece scarseggiano nei candidati. L’uso dell’IA potrebbe aiutare a formare più rapidamente queste figure, così come a potenziare i programmi esistenti di reskilling upskilling, mirati a fornire ai lavoratori le competenze oggi richieste in ambito professionale.

Il rovescio della medaglia è che l’IA avrà un impatto non trascurabile sull’occupazione: alcune mansioni spariranno del tutto, come in passato è accaduto ai casellanti e come potrebbe succedere ai cassieri; mentre altre verranno profondamente trasformate dalla tecnologia: basti pensare ai consulenti finanziari.

La principale paura delle persone, infatti, è proprio che l’IA possa sostituirle nei prossimi anni. Dubbi più che leciti: i data center non dormono sonni tranquilli. Alcune aziende hanno già iniziato a licenziare persone, affermando di sostituirle con l’IA, soprattutto nell’ambito dei contact center, ma anche in settori come quello della traduzione e localizzazione.

Proprio quest’ultimo è un ambito molto sensibile, che ha causato forti proteste oltreoceano: alcune aziende del mondo dello spettacolo hanno infatti iniziato a sfruttare l’IA per i doppiaggi, usando voci di veri attori per l’addestramento. Fatto che, inevitabilmente, ha creato agitazioni e scioperi: una volta addestrata un’IA su una specifica voce, infatti, l’attore non sarebbe più necessario. Emblematico il caso dell’attrice Scarlett Johansson: ha minacciato OpenAI di cause legali quando l’azienda guidata da Sam Altman ha utilizzato una “copia” della sua voce per far “parlare” ChatGPT.

Ricordiamo per completezza che Johansson fu protagonista di Her, film del 2013 incentrato proprio sul concetto di interazione fra uomo e IA. Ma anche ruoli più tecnici, e oggi molto ricercati, potrebbero rischiare di vedere la loro importanza scemare. Lo afferma Jensen Huang, numero uno di Nvidia, una delle aziende al centro della rivoluzione dell’IA (realizza i chip per accelerare i calcoli relativi all’addestramento e all’inferenza dei modelli di intelligenza artificiale e, con una valutazione superiore ai 2 miliardi, è una delle aziende più importanti al mondo).

Huang ha infatti dichiarato che oggi imparare a programmare potrebbe essere un pessimo investimento per il futuro: nella sua visione la scrittura di codice entro pochi anni sarà interamente in mano alle IA. E probabilmente non sarà l’unico lavoro impattato da questa tecnologia: anche la scrittura di contenuti editoriali potrebbe venire rapidamente sostituita, e in certi ambiti questo già accade (del resto perché pagare un articolo anche solo due euro se è possibile averlo gratis?). Numerose testate e TV sportive da tempo utilizzano l’IA per scrivere brevi articoli di commento sulle partite dei campionati minori.

I limiti dell’IA e il rischio bolla
Per quanto l’IA generativa sia una tecnologia impressionante in grado di risolvere svariati problemi e di migliorare la produttività, non è esente da limiti, anche importanti. Il principale è quello delle allucinazioni: gli attuali modelli di IA scrivono spesso sciocchezze. Sia quando si trovano a generare testi, sia quando si limitano a riassumere. Formalmente, l’output generato è impeccabile (fatta eccezione per qualche refuso), ma il contenuto non sempre è corretto.

In certi casi, l’IA letteralmente si inventa informazioni (si parla di “allucinazioni”), e di conseguenza non può essere totalmente affidabile, e ogni testo generato andrebbe controllato scrupolosamente. In caso contrario, si rischia di fare la stessa brutta figura di Steve Schwartz, avvocato statunitense che ha ben pensato di farsi scrivere dei documenti da ChatGPT, che si è inventata di sana pianta una serie di precedenti mai esistiti, mettendo nei guai l’avvocato e la sua credibilità.

Per affrontare questo problema, sempre più aziende si stanno appoggiando a soluzioni di RAG, Retrieval Augmented Generation, una tecnologia in grado di verificare l’output delle IA così da garantire che sia corretto. Un esempio di strumento (gratis) per provare come funziona l’AI in questo ambito? Segnatevi NotebookLM di Google.

Altri problemi sono relativi al copyright: a oggi, è infatti sconsigliabile alle aziende di utilizzare soluzioni pubbliche come ChatGPT quando lavorano su documenti riservati. Il rischio è infatti che dandole in pasto all’IA, questi dati non siano più riservati e anzi, vadano ad addestrare il modello stesso, accessibile a tutti. Per questo motivo chi tratta informazioni confidenziali dovrebbe appoggiarsi solamente a soluzioni proprietarie, sviluppate in casa, addestrare coi propri dati, così da mantenere il pieno controllo sulle informazioni.

Bisogna però tenere conto che l’IA è una tecnologia ancora immatura e, aspetto importante, complessa. Non basta acquistare un software per integrarla nei processi. Serve un approccio strategico a lungo termine. Ed è importante non farsi prendere dall’entusiasmo: tanti dei progetti avviati frettolosamente sono destinati a fallire. Anzi: alcuni big hanno già fatto i loro passi falsi, come McDonald con il suo assistente IA sperimentato su alcuni drive-thru della catena.

Niente di differente da quanto accaduto con Internet: dopo l’esaltazione iniziale, è esplosa la bolla delle dot com, che ha travolto moltissime realtà. Ma sul medio e lungo termine, chi ha adottato le giuste strategie ha colto i frutti del proprio lavoro.

Scrivimi per organizzare un evento o un corso sull’intelligenza artificiale generativa

Scrivimi mandami un WhatsApp al 339.6325418 per organizzare un corso o una conferenza sull’A.I. generativa.

Inviaci email

Perché devi leggere la biografia di Elon Musk (quella scritta da Walter Isaacson)

,

Elon Musk non mi è mai andato a genio, ed è un eufemismo. Anzi, lo dico: non lo sopporto. Non mi piacciono i cowboy, se non nei vecchissimi film di John Wayne. Non mi piacciono quelli che un momento prima scherzano (anche se ci dovrebbe essere un limite alla goliardia) e subito dopo danno di matto, e lo fanno da bastardi. Insomma, ho altri modelli nel mio Pantheon.

Proprio per questo se vi dico che la biografia di Musk è una meraviglia, fidatevi.

La nuova biografia di Musk

La biografia di Elon Musk, scritta da Walter Isaacson, è un’opera che va oltre la semplice narrazione della vita di un imprenditore di successo. Isaacson, noto per le sue biografie su figure come Steve Jobs, Albert Einstein e Leonardo da Vinci (tutte e tre meravigliose), ha trascorso due anni seguendo Musk come uno stalker, partecipando alle sue riunioni e intervistando persone vicine a lui. Il libro esplora la complessità psicologica (bacata) di Musk, un uomo segnato da un’infanzia difficile tra i ragazzi della via Pal e il signore delle mosche, e da un rapporto tormentato con il padre (spoiler: praticamente lo bullizzava!). Isaacson, alla fine della fiera, si chiede se i “demoni” che spingono Musk siano necessari per guidare l’innovazione e il progresso, ed è una bella provazione.

Dieci motivi per leggere questa biografia

1. Isaacson è un grande

Isaacson è un autore di un altro livello, con opere su Jobs, Einstein e Leonardo. Il libro è ben scritto e scorre facilmente, con capitoli brevi e incisivi. Sembra un romanzo di Dan Brown, con meno minchiate.

2. Capire Musk, almeno ci si prova

Il libro serve a capire perché Musk è uno “stronzo psicopatico”, influenzato da un nonno nazista e un padre bullo.

3. Dietro le quinte

Il libro offre un’analisi dettagliata delle varie imprese di Musk, come PayPal, Tesla e SpaceX, interessante non solo per chi vive di tecnologia come me. Per me interessantissimo il capitolo sulla fondazione di OpenAI con Sam Altman.

4. La Visione di Musk

Il libro ci permette di capire perché Musk è un visionario, con idee come la colonizzazione di Marte e l’uso di tunnel sotterranei sotto le città. Ma anche chip nel cervello, satelliti che condizionano le guerre (vedi guerra in Ucraina) e robotaxi.

5. L’ossessione per la qualità

Musk è ossessionato dalla qualità e dai dettagli e, cosa assolutamente rilevante per me che insegno digital marketing, ha poca considerazione per il marketing e la pubblicità. Anzi, li schifa. Il tema è che spesso funziona!

6. Perché ha fatto la pazzia di comprare Twitter?

Il libro rivela le vere ragioni per le quali Musk ha acquistato Twitter. Spoiler: è il suo parco gioco ma soprattutto ha mezzo miliardo di messaggi umani al giorno per addestrare le AI.

7. Un manuale su cosa non fare

Questo libro dovrebbero leggerlo tutti gli imprenditori e i responsabile delle risorse umane: è un meraviglioso manuale che spiega come NON trattare i collaboratori e i dipendenti.

8. La politica di Musk

Da Obama a Trump, il libro esplora le inclinazioni politiche di Musk e il suo coinvolgimento in questioni globali come la guerra in Ucraina. In pratica racconta una parabola incredibile: da sostenitore di Obama a diffusore di fake news complottiste di destra.

9. La schizofrenia comunicativa

Da genio della comunicazione a totale inetto, il libro esplora le diverse facce di Musk. Trovate geniali e colpi di testa. La Tesla nello spazio e i lanciafiamme.

10. Innovazione e Follia

Insomma, il libro mostra che a volte gli innovatori sono così pazzi da pensare di poter cambiare il mondo. Lui, tutto sommato, lo sta facendo.

L’intervista per Yugen Podcast

Il primo marzo 2024 è uscita la puntata di Yugen Podcast che riporta la mia intervista su questo libro. Buon ascolto:

 

ChatGPT per gli amministratori di condominio: come l’intelligenza artificiale può aiutarli nel lavoro quotidiano

, ,

Tra i tanti lavori che stanno per essere investiti dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale, quelli che hanno a che fare con dati, compiti ripetitivi, creazione di contenuti (non creativi) e relazioni con i clienti vivranno subito degli sconvolgimenti, ma potranno anche godere dei benefici. Tra questi c’è anche l’amministratore di condominio.

I compiti dell’amministratore di condominio (e l’aiuto dell’A.I.)

Giusto per mettere in chiaro le potenzialità di questi strumenti, ho chiesto a ChatGPT (il chatbot gratuito di OpenAI che ha raggiunto i 100 milioni di iscritti in soli due mesi) quanto segue: “Elenca in tabella i compiti dell’amministratore di condominio secondo l’articolo 1130 del codice civile, inserendo una colonna i compiti e in un’altra colonna l’uso dell’intelligenza artificiale per aiutarlo” (questa serie di istruzioni si chiama, in gergo, prompt).

Compito dell’amministratore di condominio Uso dell’IA
Gestione e manutenzione delle parti comuni dell’edificio L’IA può essere utilizzata per la programmazione di interventi di manutenzione, la gestione delle forniture e la tracciabilità degli interventi effettuati.
Tenere i registri contabili del condominio L’IA può essere utilizzata per la gestione automatica delle entrate e delle uscite, la creazione di report e la tracciabilità dei movimenti finanziari.
Rappresentare il condominio in giudizio e fuori di esso L’IA può essere utilizzata per la gestione delle comunicazioni con gli avvocati, la creazione di documenti giuridici e la tracciabilità delle azioni intraprese.
Convocare e presiedere le assemblee dei condomini L’IA può essere utilizzata per la creazione di convocazioni e ordini del giorno automatici, la gestione delle votazioni e la tracciabilità delle decisioni prese.
Eseguire le deliberazioni dell’assemblea L’IA può essere utilizzata per la gestione delle esecuzioni automatiche delle decisioni dell’assemblea e la tracciabilità degli interventi effettuati.
Sorvegliare l’osservanza del regolamento di condominio L’IA può essere utilizzata per la sorveglianza automatica dell’osservanza del regolamento e la segnalazione di eventuali violazioni.
Adottare, nei limiti stabiliti dalle deliberazioni dell’assemblea, ogni atto di ordinaria amministrazione L’IA può essere utilizzata per la gestione automatica delle attività di ordinaria amministrazione, come l’emissione di fatture e la gestione dei contratti.

Interessante, non credi?

Che cos’è ChatGPT

In questo video spiego che cos’è ChatGPT, utile se non lo conosci.

ChatGPT per l’amministratore di condominio: esempi concreti

Al di là dei compiti indicati un paio di paragrafi sopra dall’intelligenza artificiale, alcuni dei quali fantascientifici (per esempio la sorveglianza e la gestione dei contatti), ho individuato alcuni modi concreti di integrare ChatGPT nel lavoro quotidiano dell’amministratore di condominio. Gli obiettivi sono quelli di aumentare l’efficienza e migliorare la qualità del servizio offerto.

Comunicazioni con i condomini

ChatGPT può essere utilizzato per inviare mail o newsletter ai condomini in modo rapido e personalizzato. Questo può essere molto utile per mantenere i condomini informati sugli eventi importanti, sulla manutenzione del condominio e sulle novità. Per esempio, tramite una newsletter o con i messaggi su WhatsApp.

Qualche giorno fa, parlando di questi argomenti con un amministratore di condominio, mi ha chiesto: “Ma posso usare questo strumento anche per rispondere a domande concrete dei condomini? Faccio un esempio: mi chiedono se si può mettere un condizionatore in facciata e lui mi risponde anche a livello normativo?”. Proviamo subito, gli ho risposto.

Ecco l’output:

Per scrupolo ho controllato, e in effetti la citazione dell’articolo 1102 è corretta. Certo, si può far di meglio. Ma basta istruire correttamente il chatbot.

Questi strumenti possono trasformarsi in ottimi aiutanti. Faccio un esempio concreto: Merlin  è un’estensione del browser Chrome, basata sull’intelligenza artificiale di OpenAI, che può aiutare l’amministratore di condominio nelle comunicazioni con i condomini. Merlin potrebbe aiutarci a rispondere alle domande comuni dei condomini e offrire informazioni sulle questioni relative al condominio. Non sostituisce, aiuta.

Contatti e contratti con i fornitori

ChatGPT può essere utilizzato per la gestione dei contatti (e contratti) con i fornitori. Per esempio, si può chiedere al chatbot di comporre una richiesta di preventivo per una fornitura per il condominio, una bozza da personalizzare. Per esempio, per la pulizia delle parti comuni.

Oppure direttamente il contratto:

FAQ

ChatGPT può essere utilizzato per creare una sezione FAQ (Frequently Asked Questions, domande frequenti) sul sito web del condominio o dell’amministratore. Questo può essere molto utile per i condomini che hanno bisogno di informazioni sulle questioni relative al condominio, considerando che spesso le domande si ripetono.

Ecco degli esempi creati direttamente da ChatGPT:

Riassunto delle riunioni

ChatGPT può essere utilizzato per creare un riassunto delle riunioni del condominio. Questo può essere molto utile per i condomini che non possono partecipare alle riunioni e per mantenere tutti informati sugli eventi importanti. In pratica ChatGPT può essere usato per riassumere il testo della riunione, precedentemente trasformato da audio a testo (esistono diversi strumenti di speech-to-text, per esempio https://speechnotes.co è gratis). Dal febbraio 2023 Microsoft, che ha investito pesantemente in OpenAI (l’azienda che ha lanciato ChatGPT), ha annunciato l’integrazione di questa opzione in Microsoft Teams.

Marketing e comunicazione

ChatGPT può essere utilizzato per la creazione di piani di marketing e comunicazione per il condominio. Questo può essere molto utile per l’amministratore di condominio che vuole comunicare la sua attività sui social. Ho chiesto all’“oracolo digitale” (lo chiamo così per scherzare) un piano di social media marketing su Instagram per un amministratore di condominio. Ecco che cosa mi propone.

  • Crea un account Instagram professionale per il tuo business con un nome utente descrittivo e un’immagine profilo coerente con il tuo brand.
  • Sviluppa una strategia di contenuti: pubblicare immagini e video che mostrino il tuo lavoro, il team e la cultura aziendale, insieme a post che diano consigli utili ai residenti del condominio e che rispondano alle loro domande frequenti.
  • Utilizzare hashtag rilevanti per raggiungere un pubblico più ampio, ad esempio #amministratoredicondominio #condominio #manutenzione
  • Interagire con il pubblico: rispondere ai commenti e ai messaggi in modo tempestivo e professionale.
  • Collaborare con altri account di nicchia su Instagram, come architetti e designer d’interni, per aumentare la visibilità e la portata del tuo account.
  • Utilizzare le funzionalità di Instagram come le Storie e le Dirette per fornire aggiornamenti sulle attività del tuo team e per creare una relazione più stretta con i tuoi follower.
  • Monitorare e analizzare i risultati delle tue attività di social media per valutare cosa funziona e cosa no e adattare la tua strategia di conseguenza.

Non male, in effetti. Quantomeno un buon inizio, un po’ generico come lo era stata la mia richiesta. Ovviamente potrei andare molto più in profondità. Per esempio, potrei chiedere di sviluppare uno dei punti elencati. Lui mi ha suggerito di pubblicare, tra le altre cose, dei contenuti. Passando quindi dalla strategia alla tattica, l’amministratore potrebbe creare post sulle attività del condominio, come eventi comunitari, manutenzione o lavori in corso. Oppure creare post informativi su temi legati alla gestione del condominio, come consigli sulla manutenzione dell’edificio o suggerimenti per la sicurezza. Anche in questo caso, possiamo delegare a lui anche la creazione dei post. Chiedo a ChatGPT di elencare 10 tipologie di video che possono animare un profilo YouTube di un amministratore di condominio, con questo prompt: “Agisci come il social media manager di un amministratore di condominio. Indicami 10 esempi di video YouTube che possono animare il profilo e che hanno come target i condomini. I temi devono essere quelli del risparmio, dell’uso delle parti comuni del condominio, delle spese, delle regole del buon vicinato, dei problemi che si solito vi sono in condominio eccetera. Indica titolo del video e 300 caratteri per spiegare lo script.”

Questo è il responso:

  1. “Come risparmiare sulla bolletta dell’acqua” – In questo video, si possono spiegare i consigli per risparmiare sulla bolletta dell’acqua condominiale, come ad esempio la verifica delle perdite o la sostituzione di vecchi rubinetti.
  2. “Come utilizzare al meglio le parti comuni del condominio” – Questo video potrebbe mostrare i diversi modi in cui i condomini possono utilizzare le parti comuni del condominio, come ad esempio la piscina, il giardino o la palestra, e come fare per prenotarle.
  3. “Spese condominiali: come vengono utilizzati i soldi” – Questo video potrebbe spiegare in modo semplice e trasparente come vengono utilizzati i soldi delle spese condominiali e come vengono distribuite le varie incombenze.
  4. “Regole del buon vicinato: come mantenere una convivenza pacifica” – In questo video si potrebbero presentare alcune semplici regole per mantenere una convivenza pacifica all’interno del condominio, come ad esempio non fare rumore di notte o non parcheggiare in modo scorretto.
  5. “Problemi comuni in condominio: come risolverli” – Questo video potrebbe affrontare i problemi più comuni che si verificano all’interno di un condominio, come ad esempio la mancata pulizia delle scale o la scarsa illuminazione, e suggerire delle soluzioni per risolverli.
  6. “Come gestire i rifiuti in condominio” – In questo video si potrebbero spiegare le regole per la raccolta dei rifiuti all’interno del condominio e come evitare di commettere errori che potrebbero causare sanzioni.
  7. “Lavori di manutenzione: come pianificarli e come gestirli” – Questo video potrebbe spiegare come pianificare e gestire i lavori di manutenzione all’interno del condominio, come ad esempio la pulizia delle grondaie o la riparazione delle scale.
  8. “Sicurezza in condominio: come prevenire gli incendi” – Questo video potrebbe presentare alcuni consigli per prevenire gli incendi all’interno del condominio, come ad esempio verificare periodicamente le prese elettriche o non accumulare troppi materiali infiammabili.
  9. “Come organizzare un’assemblea di condominio” – Questo video potrebbe spiegare come organizzare un’assemblea di condominio, come ad esempio la scelta della data, la convocazione dei condomini, la preparazione dell’ordine del giorno e la gestione delle votazioni.
  10. “Come gestire i conflitti tra condomini” – In questo video si potrebbero presentare alcune strategie per gestire i conflitti tra condomini, come ad esempio la comunicazione aperta e trasparente, la mediazione o il ricorso alle autorità competenti.

Ovviamente posso andare ancora più in profondità, facendo scrivere nel dettaglio lo script del video. Magari da far recitare a un avatar virtuale, così non ti devi nemmeno prendere la briga di metterti davanti a una telecamera. Credi che non sia possibile? Scherzi, vero? Te lo mostro. Prendiamo lo script di un video sul condominio, uno di quelli indicati sopra. Chiedo a ChatGPT di scrivermi lo script del video numero 8, quello sulla prevenzione degli incendi. Ecco che cosa ha scritto ChatGPT:

Buongiorno a tutti i condomini, oggi parleremo di un argomento molto importante: la sicurezza in condominio. La prevenzione degli incendi è fondamentale per garantire la sicurezza dei nostri condomini e dei loro beni. Ecco alcuni consigli per prevenire gli incendi all’interno del condominio.

Innanzitutto, è importante verificare periodicamente le prese elettriche e i cavi elettrici, soprattutto in quei punti in cui si accumulano molte spine. Inoltre, è importante evitare di accumulare troppi materiali infiammabili, come ad esempio carta, tessuti o riviste, e di tenere liberi i corridoi e le scale.

In caso di incendio, è importante avere a disposizione un estintore e sapere come utilizzarlo. Inoltre, è importante conoscere la posizione delle uscite di emergenza e sapere come usarle in caso di necessità.

Inoltre, è importante rispettare le norme antincendio e seguire le indicazioni del personale addetto alla sicurezza. Questo significa evitare di utilizzare le scale come deposito per i propri oggetti o di appendere oggetti alle maniglie delle porte.

In conclusione, la prevenzione degli incendi è fondamentale per garantire la sicurezza dei nostri condomini e dei loro beni. Seguendo questi semplici consigli, possiamo tutti contribuire a prevenire gli incendi all’interno del nostro condominio.

Se avete dubbi o domande, non esitate a contattarci. Grazie per l’attenzione.

Per creare l’avatar parlante uso Synthesys.io: mi permette di personalizzare tutto, oltre al testo (che ho ridotto a 1.000 battute), dalla faccia dell’avatar alla sua voce (italiana, di tale Diego), dallo sfondo (che potrebbe essere l’immagine reale del condominio, ad altri dettagli.

Ed ecco il risultato finale:

Perfettibile, certo. Forse un po’ inquietante, ma sappiate che esiste la possibilità di caricare la propria voce e persino la propria immagine (per esempio con Synthesia).

Faccio un altro esempio concreto su come creare un contenuto accattivante senza inventarsi nulla (o meglio senza lasciare troppa libertà al chatbot): posso andare sul sito dell’amministratore e prendere un testo. In questo caso un testo sulle zanzare:

A questo punto vado in ChatGPT e gli chiedo di creare tre post accattivanti, da pubblicare su Facebook, a partire da quel testo:

Chiaramente posso istruire ChatGPT su qualsiasi tema, per esempio i bonus, e chiedergli di creare post ah hoc, magari con taglio diverso a seconda dei canali di comunicazione che uso.

Studiare

ChatGPT permette a tutti i professionisti di rimanere aggiornati e studiare più velocemente. Per esempio consente di riassumere un video YouTube in pochi passaggi salienti, per capire il senso del contenuto ed eventualmente guardare solo quello che interessa. Ecco come fare:

Che cosa ci aspetta?

La rivoluzione dell’intelligenza artificiale è iniziata. Già si intravvedono gli sviluppi futuri. Con strumenti quali Personal.ai possiamo addirittura essere clonati: l’algoritmo chiede accesso al nostro io digitale (mail, messaggi, documenti, video, social, ecc.) e ci sostituisce, per esempio, nella gestione delle relazioni online, rispondendo per esempio su WhatApp come faremmo noi. Oppure strumenti come DoNotPay possono intentare cause e difendere in tribunale.
Esistono intelligenze artificiali per tutto: tenere i conti, stilare bilanci, scrivere contratti blindati e così via. E siamo solo all’inizio. Chiudiamo col botto: con GPTBoss puoi avere una serie di dipendenti non umani.

La conferenza di Milano

Il 24 febbraio 2023 sono stato invitato all’evento dell’associazione Valore Aggiunto per parlare proprio di questo temi. Lo speech si intitola: “Fenomeno ChatGPT: come l’intelligenza artificiale cambia il lavoro dell’amministratore di condominio”.

Gli eventi con Anaci e VeryFastPeople

Il 18 maggio 2023 sono stato ospite di Anaci Trento per parlare di AI per gli amministratori di condominio.

Qui un momento dell’evento con Anaci di Pisa del 14 marzo 2024:

Qui l’evento di Trento del gennaio 2025:

Scarica gratuitamente il libro “IA per amministratori di condominio”

Nel luglio 2024 ho dato alle stampe, per l’editore Ledizioni, il testo “L’intelligenza artificiale per gli amministratori di condominio“, dopo mesi di eventi sul tema insieme a VeryFastPeople. Il testo ha come sottotitolo “Come usare ChatGPT e gli altri chatbot per analisi documentali, verbali, assistenza clienti, marketing, comunicazione e altro” e vede anche i contributi di Francesco Paini per la prefazione, l’avvocato Andrea Broglia per la parte legale e Giorgio Danesi di Copernico per l’integrazione dell’IA nei CRM.
Il libro è in vendita su Amazon, ma è anche disponibile gratuitamente in versione PDF sulla pagina Web di VeryFastPeople, a questo indirizzo.

Ecco la presentazione del testo:

Il libro “L’intelligenza artificiale per l’amministratore di condominio” di Gianluigi Bonanomi, con contributi di Andrea Broglia e Giorgio Danesi, è una guida essenziale per gli amministratori che vogliono sfruttare le potenzialità di ChatGPT (e non solo).

Scoprirai come grazie all’innovativo CRM Copernico, l’amministratore può organizzarsi, delegare, monitorare e coordinare le attività, rendendo lo studio un’azienda dinamica e strutturata. Inoltre, imparerai ad applicare l’IA per analisi documentali, gestione verbali, assistenza clienti, marketing e comunicazione.

Questo manuale pratico, arricchito dalla prefazione di Francesco Paini, ti offrirà tanti strumenti concreti per migliorare l’efficienza e la qualità del tuo lavoro, ottimizzando i processi, risparmiando tempo e potenziando significativamente la gestione complessiva del condominio.

Il video di presentazione del libro

Fai clic qui (o sull’immagine di anteprima) per vedere l’intervista a Francesco Paini di VeryFastPeople e al sottoscritto:

Qui un estratto dell’articolo di presentazione del video:

È poi intervenuto Gianluigi Bonanomi, formatore e consulente sulla comunicazione digitale e AI generativa: “Solo pochissimi amministratori si sono spinti a fare delle piccole sperimentazioni, la gran parte si sta affacciando a questo mondo in modo esplorativo, per questo abbiamo voluto fare un libro per aprire un mondo. In questo momento si fa un po’ di fatica per trovare delle applicazioni concrete per un ruolo così particolare”. Il futuro dell’amministrazione condominiale dunque andrà a braccetto con l’intelligenza artificiale, strumento in grado di migliorare l’efficienza operativa e di semplificare e ottimizzare il lavoro quotidiano dell’amministratore di condominio.

Scrivimi per organizzare un evento su ChatGPT

Il personal branding ai tempi di TikTok e del metaverso (intervista per il podcast di Thesis4U)

, ,

Nel giugno 2022 sono stato intervistato, per il podcast Dialectic di Thesis4U, sul tema del personal branding. Ne è nata una discussione di circa mezz’ora, dove si è spaziato da TikTok al metaverso. Ecco l’intervista, buon ascolto:

 

[VIDEO] Dwight di The Office e il meccanismo dell’urgenza nella vendita online

, ,

 

A partire da una scena divertente della serie TV “The Office” (USA) parlo del meccanismo dell’urgenza usato nell’e-commerce e nel marketing digitale. Buona visione:

Per info sul libro “Resistenza digitale”:

[VIDEO] Perché Facebook e Netflix hanno modelli di business opposti?

, ,

In questo video parlo dei modelli di business opposti di Facebook e Netflix, raccontando anche come invece il modello di LinkedIn possa essere considerato ibrido.

[VIDEO] Covid e titoli dei giornali: l’abuso delle metafore militari

,

Mentre scrivevo il libro sui titoli (Questo titolo spacca) ho raccolto moltissimi esempi. Stiamo parlando del 2020, molti titoli riguardavano ovviamente la pandemia. Mi sono accorto dei tanti, troppi riferimenti al gergo militaresco: da guerra a difesa, da Caporetto a rifornimenti, dall’economia di guerra al coprifuoco, da nemico invisibile a rifornimenti. Non era un vezzo solo dei giornalisti; questo discorso di Macron, pieno zeppo di riferimenti guerrafondai, passerà alla storia:

I giornalisti hanno usato frasi piene di violenza per due motivi diversi:

  • Il linguaggio militare invita alla mobilitazione.
  • Bad news is a good news: le cattive notizie fanno vendere di più (vedi videocorso sulla notiziabilità).

In questo video quindi non denuncio l’uso di quelle metafore ma, come fece Susan Sontag parlando della lotta all’AIDS, ne segnalo l’abuso. Vi troverai anche riferimenti a Nanni Moretti, il concetto di infodemia e oltre 30 esempi presi dalla stampa online. Buona visione:

 

 

Perché le foto social di Trussardi fanno schifo? 3 ipotesi campate per aria

,

Alla fine del 2021 ho scoperto in alcuni gruppi di discussione dedicate alla comunicazione digitale delle conversazioni relative alla pagina Facebook di Trussardi. Il tenore delle opinioni riguardo i post, e in particolare le foto dei prodotti, era irrispettoso, come se si stesse discutendo di un lavoro di qualità infima, fatto dal classico cugino e senza budget. Mi pareva esagerato, allora sono andato a controllare. In effetti le foto erano un pugno nell’occhio:

Il tenore dei commenti era questo:

Lo stile comunicativo di Trussardi

Lo stile usato sui social da Trussardi contrasta con il posizionamento dell’azienda e con le dichiarazioni di Luna Carlotta Colferai nel 2018. L’ex Digital Marketing & Content Manager di Trussardi dichiarava:

Quindi c’è qualcosa che non va: quelle foto e quei post non trasmettono certo i valori della ricercatezza e della qualità.

La campagna social di Trussardi: 3 ipotesi campate per aria

Tra Natale 2021 e capodanno 2022 mi sono divertito a realizzare questo video dove analizzo la comunicazione di Trussardi e lancio tre ipotesi:

  1. Differenziazione
  2. Effetto nostalgia
  3. Provocazione

Nel video parlo, tra le altre cose, di vinili, shitposting, una vecchia campagna Diesel e altro ancora. Puoi guarda il video qui:

L’annuncio del metaverso: i 3 frame che svelano le reali intenzioni di Zuckerberg

,

Il 28 ottobre 2021 Mark Zuckerberg ha annunciato il progetto “metaverse” e il rebranding (per qualcuno brand-washing…) dell’azienda, da Facebook a Meta: “Siamo all’inizio di un nuovo capitolo per Internet, ed è anche un nuovo capitolo per la nostra azienda”.

In quell’occasione Mark ha diffuso questo video per presentare il progetto:

In questo articolo voglio analizzare alcune frasi sotto la lente della teoria del framing.

Che cosa si intende per framing?

“Non pensare a un elefante” è un ottimo libro di Lakoff: il linguista statunitense spiega che i frame, concetto introdotto da Goffman (protagonista della mia tesi di laurea), sono “cornici mentali” che determinano la nostra visione del mondo. Perché quel titolo per il libro? Se chiedi a qualcuno di non pensare a un elefante, chiaramente lo visualizzerà nella sua testa. La negazione di un frame lo attiva.
Un esempio concreto proposto da Lakoff nel testo? Durante lo scandalo Watergate Nixon si presentò in TV così:
Nixon disse, letteralmente, “I’m not a crook”: non sono un truffatore. Ovviamente l’associazione Nixon-truffatore fu automatica. Queste associazioni sono pericolose.
Veniamo a un esempio più vicino a noi:
In questo titolo di un articolo di Internazionale vi è una deleteria associazione tra vaccini e paura. Anche se l’intento è positivo (e il pezzo ben documentato), l’esito è catastrofico. Come uno spasimante che dicesse a una ragazza: “Mettiti con me, non sono uno stupratore!”.

I 3 frame del dicrorso di Zuckerberg

“Non si tratta di passare più tempo sugli schermi; si tratta di rendere migliore il tempo che già trascorriamo.”
Messa giù così, il dubbio è proprio quello che l’obiettivo di Meta sia far passare più tempo sugli schermi: in pratica stanno costruendo l’ennesimo “walled garden“, un ecosistema chiuso che non faccia desiderare alle persone di andare altrove. Più le persone rimangono chiuse dentro al (loro) metaverso, più guadagnano raccogliendo dati.

 

“I dispositivi non saranno più al centro della vostra attenzione.”
Sicuri? Forse quello che ci sta dicendo è proprio che saranno come l’aria che respiriamo: non la vediamo ma non possiamo farne a meno.
Vediamo cos’altro ha detto Zuck:
“Il metaverso non sarà creato da una società. Sarà costruito da creatori e sviluppatori che creeranno nuove esperienze e oggetti digitali che sono interoperabili.”
Anche il questo caso il “non” tradisce le reali intenzioni di Meta. Ci sono già diversi metaversi (per esempio Decentraland, ma anche Minecraft), vogliono il loro, uno strumento proprietario. Firmato Meta, firmato Facebook.
Nella Founder’s Letter 2021, Zuck inoltre scrive:
“Non costruiamo servizi per fare soldi; facciamo soldi per costruire servizi migliori”.
Questa è bella. L’obiettivo non è il progresso dell’umanità, ma fare business ovviamente. Legittimo, per una società che non è una “no profit”. Ma il tentativo di framing è quello del mecenatismo. La stessa cosa si vede bene dal film “Il codice da un miliardo di dollari (The Billion Dollar Code)” di Netflix: Google presentò il progetto Google Earth come completamente free e senza scopo di lucro, per arricchire l’umanità, ma la realtà era ben diversa.

[VIDEO] “Da Pac-man a Squid Game, genitori digitali si diventa”: presentazione live di “Boomer a chi?”

, ,

Il 14 dicembre 2021 Enrico Piacentini ed io siamo stati invitata da Best Business Academy a presentare, in diretta Web, il libro “Boomer a chi?“. Ecco il video dell’evento:

Questo il link per comprare il libro su Amazon: