Pollicino nella Rete

[Computer Idea, 2004]

200128532-001

Dati alla mano, il 77% dei minorenni utilizza regolarmente una connessione alla Rete, che sia per studio, per divertimento o semplicemente per comunicare con gli altri. Sempre gli stessi dati, emersi da una ricerca della ICAA (International Crime Analysis Association, www.crimologia.org), evidenziano che la maggioranza dei bambini si collega da casa e, nella metà dei casi, in orari serali e notturni. Quando, per intenderci, i rischi di incontri spiacevoli si fa più serio. Perché era questo lo scopo della ricerca “Pollicino nella Rete: educare i minori a una navigazione sicura in Internet”: scoprire i pericoli che i “pollicini” corrono. E i dati sono preoccupanti: nel 52% dei casi fruiscono occasionalmente di contenuti pornografici e nel 13% subiscono tentativi di adescamento da parte di pedofili, nelle chat. Occorre fare qualcosa: informare, sensibilizzare, scongiurare i pericoli. È per questo che Symantec (www.symantec.it), leader mondiale nel settore della sicurezza informatica, ha deciso di contattare la ICAA, il ministero delle Comunicazioni (www.comunicazioni.it), l’Unicef (www.unicef.it) e la polizia postale (www.poliziadistato.it) per mettere in cantiere una serie di iniziative legate a questo problema: indagini, incontri, seminari nelle scuole, manuali di autodifesa. Ed è solo l’inizio.

Mai più in fila

[articolo del 2002]

e-government

Com’è cambiata la burocrazia con l’introduzione delle nuove tecnologie? Seguiteci in questo viaggio tra le “scartoffie virtuali”.

Lo scopo della burocrazia è di condurre gli affari dello Stato nella peggiore maniera e nel più lungo tempo possibili. In ogni caso – recita la “legge di Murphy sulla burocrazia” – se qualcosa può andar male lo farà, in triplice copia. Questi aforismi contengono qualcosa di vero: rappresentano se non altro il diffuso sentimento di impotenza e sfiducia del cittadino nei confronti della Pubblica Amministrazione, definita da alcuni studiosi come un “gigante d’argilla”.

Le domande, però, sorgono spontanee: l’introduzione dell’autocertificazione e il sempre più diffuso utilizzo delle nuove tecnologie hanno cambiato qualcosa? La Pubblica Amministrazione è riuscita a inserirsi con efficacia nei meccanismi della nuova società dell’informazione? È stato fatto qualche passo decisivo verso il miglioramento del rapporto cittadino-Stato?

A giudicare dalle statistiche no: il Belpaese non risulta assolutamente all’avanguardia per quanto riguarda  l’“e-government”, vale a dire il processo di innovazione tecnologica nelle Pubbliche Amministrazioni. Nonostante quanto annunciato dal “Ministero dell’innovazione tecnologica” (www.mininnovazione.it) e dell’Aipa (Autorità Informatica nella Pubblica Amministrazione, www.aipa.it ) in una classifica stilata di recente e che presenta una graduatoria dei venti governi più evoluti da questo punto di vista, l’Italia non compare nemmeno. La cosa incredibile che si evince da questo studio della statunitense Brown University è che siamo stati superati, tra le altre, dalla Malesia e persino dalla “St. Kitts”, un’isoletta caraibica. Al primo posto di questa particolare “Top 20” – che prende in considerazione l’anno 2001 – figurano gli Stati Uniti.

È veramente così? Cosa possono fare concretamente il cittadino, il contribuente e anche l’automobilista stando comodamente seduti davanti al PC di casa? A queste e ad altre domande cercheremo di dare risposta in queste pagine, segnalando i servizi on-line che possono concretamente migliorare la nostra qualità della vita.

Ci metto la firma!

L’autocertificazione consiste nella facoltà dei cittadini di presentare, in sostituzione delle tradizioni certificazioni formali con tanto di bollo, delle dichiarazioni in carta libera, semplicemente sottoscritte con una firma che non necessità di autenticazione. I funzionari pubblici hanno l’obbligo di accettarle, riservandosi la possibilità di effettuare dei controlli nel caso in cui vi siano dei ragionevoli dubbi sulla veridicità del contenuto. Sono pochi i casi in cui l’autocertificazione non è ammessa: pratiche per contrarre matrimonio, rapporti con l’autorità giudiziaria e atti da trasmettere all’estero. Comunque rappresenta un passo avanti decisivo, soprattutto un duro colpo alle file chilometriche davanti agli sportelli dei comuni e degli uffici pubblici.

Ma come entrano Internet e le nuove tecnologie in tutto questo? Anzitutto per chiarirsi le idee sulle questioni relative all’autocertificazione è bene dare un’occhiata on-line, per scoprire modalità e procedure di presentazione dei certificati. All’indirizzo Web www.comuni.it/autocertificazione è possibile consultare l’elenco di tutti i certificati che si possono presentare con il “fai da te”: dai certificati di nascita e residenza, alla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Anche all’indirizzo www.funzionepubblica.it/comunicazione/autocertificato troverete delle informazioni interessanti sul mondo delle “scartoffie on-line”.

Su Internet è possibile recuperare, a tal proposito, i certificati già predisposti e pronti per l’uso, da completare solo con i dati personali. 90 pagine di certificati in formato Word si possono scaricare dal sito www.studenti.it, previa registrazione (nel campo ricerca inserite la frase “Legge Bassanini bis”). I moduli dell’autocertificazione, con tanto di compilazione on-line, sono reperibili anche sul sito www.moduli.it, ovviamente nella sezione “Autocertificazione”.

 

L’autocertificazione on-line

Una procedura di compilazione automatica dei certificati si trova sul sito www.attivitalia.it/servizi/autocertificati.htm: tramite il comodo menu a tendina che trovate nella prima pagina, è possibile selezionare il particolare certificato. Per esempio scegliete “Nascita”.

Sulla destra compare il modulo da compilare. A questo punto occorre inserire i propri dati: nel caso specifico viene chiesto di immettere le informazioni riguardanti i dati del dichiarante, la residenza e le informazioni relative alla nascita. Completata l’operazione, fate clic su “Registra”.

 

Si aprirà un’altra pagina del browser che contiene il certificato pronto da stampare. A questo punto fate clic su Stampa dal menu File, oppure premete il tasto destro del mouse in qualsiasi punto della pagina e selezionate la voce Stampa dal menu a discesa che appare. Ora non resta che apporre il vostro… autografo.

 

Tutti alle terme!

Sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (www.inps.it) si trovano altri moduli precompilati di autocertificazione. Nel menu principale, che trovate nella parte superiore della prima pagina, selezionate la voce “Modulistica”. Nella parte finale della pagina seguente (“Compila e stampa”) si trova un motore di ricerca per recuperare il modello che vi interessa. Avete anche la possibilità di visualizzare l’elenco di tutti i modelli disponibili, sia relativi a prestazioni che contributivi: fate clic su “Elenco di tutti i modelli disponibili”. Se fate clic invece su “Domande / Modelli area prestazioni temporanee” trovate i moduli relativi alla cassa integrazione, agli assegni per il nucleo familiare e un curioso modulo che troverà molto utile la gran parte dei lavoratori: la “Domanda di prestazione cure termali” (un file Excel compresso di 60k – “CT1.zip” – contenente anche la sezione relativa al certificato medico).

 

Gli e-sattori

Agli italiani piace il fisco telematico. Della serie: se proprio dobbiamo pagare le tasse, almeno facciamolo con computer e modem, con evidente risparmio di tempo.  Questo il risultato di un’indagine svolta dal Ministero delle Finanze (www.finanze.it) e pubblicata di recente sulla newsletter dell’“Agenzia delle Entrate”. I contribuenti, lo scorso anno, si sono affidati in gran numero alla dichiarazione dei redditi via Web, grazie a “Unico on-line”.

La presentazione del modello Unico, infatti, può essere espletata via modem: basta collegarsi per tempo al sito http://uniconline.finanze.it, dove esiste la possibilità di richiedere il codice segreto (chiamato “Pincode”): la prime quattro cifre del codice vengono fornite all’atto della registrazione via Web, le restanti sei sono inviate a domicilio via posta tradizionale unitamente alla password (in teoria dopo un paio di settimane). Nella sezione “Abilitazione” vengono richiesti codice fiscale e indirizzo e-mail, che tipo di dichiarazione è stata presentata l’anno prima e il reddito dichiarato.

Una volta ottenuto il codice, è possibile procedere alla presentazione della dichiarazione on-line: occorre prima scaricare l’apposito software “File Internet”, che permette non solo di trasmettere il file ma anche di proteggere i dati e certificarne la provenienza. A tal proposito, sul sito trovate anche le istruzioni per impostare il vostro sistema, in particolare il browser, per l’invio della dichiarazione dei redditi.

 

Il codice fiscale

Il codice fiscale è lo strumento di identificazione dei contribuenti nei rapporti con il fisco. Uno strumento molto importante, spesso indispensabile anche per usufruire di molti servizi on-line, come per esempio la sottoscrizione di un account di accesso alla Rete. Non sempre però abbiamo a disposizione il tesserino bianco e verde nel momento in cui serve: nessun problema, esistono molti modi per calcolarlo facilmente.

È possibile dotarsi di un software specifico, chiamato “CodFree”: basta scaricarlo gratuitamente all’indirizzo www.algoritmosoftware.com/codfree (le modalità di utilizzo di questo programma sono state descritte nel Passo a passo pubblicato sul numero 42).

Un’altra soluzione è quella di calcolarlo direttamente on-line. Collegatevi al sito www.fiscoetasse.com e, nel menu sulla sinistra della pagina principale, selezionate la voce “Calcola il codice fiscale on-line”. Il passo successivo è quello di inserire i dati anagrafici e il comune di residenza. Un clic su “Calcola” conclude la procedura, restituendo il celebre codice a 16 cifre.

 

Il duplicato del codice fiscale

 

È possibile ottenere il duplicato del proprio tesserino del codice fiscale, in caso di smarrimento o furto (comunque dopo aver denunciato l’accaduto alle autorità competenti) in due modi: o indicando il codice fiscale stesso, oppure inserendo i propri dati anagrafici. Basta che vi colleghiate al sito www.finanze.it e, dalla sezione “Servizi” del menu principale, selezioniate la voce “Duplicato del codice fiscale”.

 

La carta d’identità elettronica

 

Una delle tappe più interessanti, e concrete, dell’informatizzazione della burocrazia è certamente l’introduzione della carta d’identità elettronica. Garantendo sicurezza, efficacia dei servizi e diffusione (e accettazione) a livello nazionale, questo strumento risulterà prossimamente di uso comune. Il tesserino – un supporto in policarbonato sul quale sono inseriti una banda ottica e un microprocessore leggibile mediante lettori a basso costo – consentirà ai server degli uffici della Pubblica Amministrazione un riconoscimento immediato della tessera e una tempestiva erogazione dei servizi. Una connessione diretta che, a detta degli esperti, dovrebbe garantire un grado di sicurezza pressoché totale. Entro il 2004 tutti i comuni d’Italia dovranno adottare il nuovo documento magnetico. Maggiori informazioni sui siti: www.aipa.it e www.cartaidentita.it.

 

Le “scartoffie” a quattro ruote

La burocrazia che circonda il mondo delle quattro ruote si riferisce principalmente al bollo dell’auto (in pratica la tassa automobilistica) e all’assicurazione: in quest’ultimo caso la procedura di stipula e pagamento delle polizze variano da una compagnia all’altra; per informazioni concernenti le varie tariffe visitate il sito www.adiconsum.it.

Il Web può aiutarvi a risolvere anche la questione della revisione dell’automobile: sul sito

www.edidomus.it/auto/checkup/revisioni avete la possibilità di verificare quali sono le officine autorizzate della vostra provincia.

Attenzione, poi, a eventuali multe.

 

Pagare il bollo auto

 

Vediamo anzitutto com’è possibile pagare il bollo on-line, mediante carta di credito.

Nella pagina principale del sito www.aci.it occorre fare clic sulla frase “È arrivato l’euro: paga il bollo con un clic!”. Nella pagina seguente scegliete la sezione “Pagamento del bollo auto”. È anche possibile accedere a questa pagina solo per conoscere l’importo da pagare: fate clic su “Calcolo del bollo auto” e inserite nella relativa sezione il numero di targa della vettura.

Nella finestra che appare (“ACI- Bollonet”) occorre inserire i dati relativi all’autovettura, in particolare, dal relativo menu a tendina ,scegliete il tipo di veicolo (per esempio “Autovettura”) e inserite il numero di targa. Nella pagina successiva viene indicato l’importo da pagare e il riepilogo dei dati relativi all’autovettura. Controllate quindi che non vi siano errori, quindi premete sul pulsante “Bollonet”.

Infine vi troverete nella pagina del pagamento. Anzitutto occorre indicare i dati della di carta di credito e quelli relativi al proprio indirizzo, per il recapito della ricevuta del pagamento. Completata la compilazione dei vari campi, basta premere sul pulsante “Effettuzione pagamento”.

 

Stavolta non la pago!

 

Esistono diverse opportunità per contestare le multe o le contravvenzioni in seguito a una segnalazione di un autovelox, piuttosto che a un banale divieto di sosta. Il sito www.contravvenzioni.com offre, previa registrazione, l’accesso a diversi moduli già impostati per la relativa richiesta alla prefettura della Provincia in cui è stata comminata la sanzione. Per quanto riguarda le contravvenzioni stradali, grazie al ricorso sarà possibile bloccare la sanzione e il riconoscimento di colpa, così da sospendere, almeno in via provvisoria, l’eventuale sospensione della patente di guida.

Dopo esservi collegati al sito Internet, fate clic sul fumetto indicante la voce Registrazione e provvedete a inserire i vostri dati nelle varie caselle corrispondenti; nel riquadro Password inserite una parola segreta a vostro piacere. A questo punto attendete che la conferma della registrazione arrivi all’indirizzo e-mail che avete inserito e fate clic sul relativo link, fornito nel messaggio di conferma.

Tornate sul sito e accedete alla sezione utenti registrati. Inserite il codice che vi è stato dato nella e-mail di conferma e la password che avete scelto al momento della registrazione. Nella colonna di destra, fate clic sul collegamento Modulistica; dal menu a tendina selezionate la voce Contravvenzioni. Come vedrete, è possibile accedere anche ad altri servizi offerti dal sito, come la pagina della autocertificazioni o rubriche di altro tipo.

Alla fine della pagina Web viene finalmente presentata la lista di tutti i moduli disponibili per diversi tipi di ricorso. Scegliete quello più adatto al vostro problema oppure, se non sapete proprio quale scegliere, optate per il ricorso generico motivato. In ogni caso è sempre possibile farsi consigliare dai gestori di “Contravvenzioni.com”.

Il calcolo e il pagamento dell’ICI

ICI sta per “imposta comunale sugli immobili”: è in pratica l’obolo che tutti i proprietari di case o terreni devono versare al proprio comune. L’aliquota di questa imposta varia da comune a comune, ma è possibile calcolarne l’importo on-line. Sul sito www.uau.it occorre selezionare la voce “Calcola ICI”, che si trova nella parte alta della pagina principale. In seguito occorre selezionare la categoria catastale del proprio immobile e inserire i dati funzionali al calcolo, come l’aliquota applicata (calcolata inserendo il nome del comune di appartenenza) detrazioni e via dicendo.

Dallo scorso anno molti comuni italiani hanno aderito all’iniziativa di “Poste Italiane” (www.poste.it) che consente ai cittadini di pagare i bollettini ICI da casa, addebitando l’importo sul proprio contro corrente Banco Posta o con l’utilizzo delle carte di credito.

 

Computer e calcio: il caso “Milan Lab”

[articolo del 2003]

Un mix di tecnologia, scienza e informatica sta rivoluzionando il mondo del calcio professionistico, grazie all’esperienza pilota del “Milan Lab”.

milanlab

Cosa c’entrano Rivaldo con il software, Shevchenko con i processori e Nesta con il cablaggio? La risposta è semplice, di sole due parole: “Milan Lab”.

Questo progetto dell’A.C. Milan parte da un assunto molto semplice: utilizzare le tecnologie e le soluzioni informatiche più evolute nel mondo del calcio, e in particolare nello studio e nella pianificazione dell’attività fisica dei campioni di serie A. Del resto, quando si parla di “fisici” che valgono milioni di euro, ogni accorgimento può risultare determinante: in tal senso un ottimo processore, un sistema cablato per la trasmissione dei dati e un software per la loro elaborazione, possono dare dei risultati sorprendenti. È per questo che la società presieduta da Adriano Galliani ha pensato di avviare un paio d’anni or sono questo progetto (inizialmente sperimentale, ora operativo a tutti gli effetti) grazie alla partnership con dei grossi nomi del mondo informatico, quali AMD, Unisys e CA (Computer Associates).

Vediamo come funziona il Milan Lab, un progetto unico al mondo e costato la bellezza di 2,5 milioni di euro. Si tratta di un vero e proprio centro di sperimentazione che elabora ricerche scientifiche ad alto contenuto tecnologico, situato nel cuore del centro sportivo di Milanello. In pratica, ogni due settimane i giocatori della squadra rossonera si sottopongono a una serie di test che consentono di rilevare dati fisiologici, ortopedici e meccanici sulla loro struttura e condizione fisica (e persino di carattere psicologico o alimentare): informazioni che grazie a una particolare struttura, detta “rete neurale” e sviluppata nell’ambito degli studi sull’“intelligenza artificiale”, vengono convogliati nel laboratorio di calcolo, dove sono elaborati dai computer.

A che servono, questi dati? È stato scientificamente provato che si possono effettuare delle previsioni come un probabile infortunio o il rendimento scadente di un calciatore, grazie all’analisi di determinati eventi quali infortuni, prestazioni e rendimento. Chiaramente sono esclusi eventi non ponderabili, come l’infortunio da trauma: il computer non può prevedere se un “terzinaccio” entrerà in gamba tesa su un milanista; o, per lo meno, non è ancora in grado di farlo…

Sarà un caso, ma lo scorso anno il Milan aveva l’infermeria costantemente piena, mentre quest’anno si sono registrati pochissimi infortuni. Tant’è che a volte lo stesso mister Ancelotti effettua le proprie scelte basandosi sui dati raccolti dal Milan Lab: per esempio per risolvere il ballottaggio tra due giocatori di pari ruolo, ma non certo per scegliere il modulo da schierare…

In ogni caso questo insieme di studi rappresenta un supporto importante per il lavoro settimanale, per la preparazione dei giocatori durante gli allenamenti, che consente così di evitare l’iper-affaticamento o eccessivi carichi di lavoro. Una grossa mano per il preparatore atletico Daniele Tognaccini, non a caso responsabile del progetto Milan Lab.

Basti pensare, inoltre, che lo scorso anno, durante la campagna di rafforzamento estiva, alcuni grossi nomi sono stati scartati dopo aver svolto intere giornate di test proprio nel Milan Lab. Forse per evitare un altro caso Redondo?

Niente di straordinario, né tantomeno di paranormale: si tratta solo di dati, un’infinità di dati e niente più. Ma la straordinarietà del Milan Lab sta proprio in questo: creare un database sempre più importante e completo che consenta di ridurre i margini di errore delle previsioni, visto che la struttura della rete neurale si sviluppa proprio come un essere umano: alimentandosi. Più dati contiene, meglio è: attualmente negli hard disk del laboratorio sono salvati oltre mezzo milione di dati, quota che cresce visibilmente di giorno in giorno. Come sostengono gli stessi responsabili della società milanista, il Milan Lab non fa vincere le partite o i campionati; però aiuta.

Probabilmente in futuro questo modello potrà essere utilizzato da chiunque: dall’impiegato alla casalinga, tutti potremo tenere sotto controllo il nostro stato psico-fisico, e prevedere (più o meno esattamente) quando ci ammaleremo o saremo al top della forma; peccato che noi, al contrario di Inzaghi e Seedorf, non abbiamo sostituti…

Mediamente tecnologico (intervista a Carlo Massarini)

220px-Carlo_Massarini(Immagine: Wikipedia)

Se vi chiediamo di pensare a una trasmissione televisiva che tratti temi come l’informatica, le telecomunicazioni e le nuove tecnologie in generale, cosa vi viene in mente? Mediamente di Rai3, è chiaro. La trasmissione condotta dal celebre Carlo Massarini, in onda fin dal lontano 1995, si è ritagliata pian piano uno spazio di rilievo all’interno del palinsesto dell’emittente pubblica. Per questo abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con il suo presentatore, un personaggio dal curriculum molto particolare. Dopo un inizio a spron battuto nel mondo della musica (con “Per voi giovani”, su Radio2, nel 1971) come sei finito a parlare di chip, byte, link e cose del genere? “Per una serie di circostanze fortuite anche se, da un certo punto di vista, la mia esperienza in campo musicale poteva definirsi ‘multimediale’: dal giornalismo alla radio, oltre a tanta televisione.” Un parallelo un po’ curioso. Com’è stato il debutto? “Un ingresso in punta di piedi, con tanto entusiasmo e un bagaglio di passione che non si può inventare. Comunque ho sempre realizzato trasmissioni di nicchia, televisivamente sofisticate, che esploravano le ‘nuove frontiere’. Che siano musicali o informatiche, poco importa.” Come nasce Mediamente? “L’intenzione era quella di fare un piccolo rotocalco su questo mondo. Nel 1995 Internet non era ancora in fase di boom, e altre sembravano le strade percorribili: CD-ROM multimediali e la tecnologia satellitare su tutti.” Una visione che, al giorno d’oggi, fa quasi tenerezza. Dopo sette anni, su cosa punteresti? “Direi che i temi caldi sono tre: ‘mobile’ e wireless, la banda larga (una volta risolta la questione dell’ultimo miglio, ovviamente) e il biotech.” Progetti per il futuro, oltre alla tivvù? “Faccio il giornalista, il consulente per l’immagine e l’informazione, il moderatore di convegni: vivo in un mondo come quello aziendale che mi diverte e mi dà tante soddisfazioni.” L’anchorman più famoso d’Italia, con tanto di microfono incorporato, vi aspetta in televisione (su Rai3) dal martedì al venerdì dopo la mezzanotte, e sul Web all’indirizzo www.mediamente.rai.it.

Il debutto di Cadoinpiedi.it

Ormai è un luogo comune: la stampa cartacea è spacciata, il giornalismo no. Tradotto: non si può pensare che le informazioni siano prodotte da non professionisti. Passo successivo: le fonti di news saranno comunque innumerevoli, on-line; quello che farà la differenza sarà l’approfondimento, le “voci autorevoli”.
Partendo quindi dall’esempio di altre esperienze di successo (vedi Huffingtonpost.com), anche la casa editrice Chiarelettere, che dal 2007 sforna un successo editoriale dietro l’altro, ha pensato di tradurre in concreto questo principio e di creare un luogo dell’approfondimento di qualità sul Web: www.cadoinpiedi.it. Non un portale di news come tanti, ma uno spazio multimediale dove autori esperti e autorevoli (inizialmente le firme della casa editrice, poi chiunque) possano dare un contributo per sviscerare l’argomento del momento. Il parco autori, già al lancio, è notevole: GianAntonio Stella, Beppe Grillo, Oliviero Beha, Riccardo Iacona, Loretta Napoleoni, Claudio Sabelli Fioretti e moltissimi altri. Un portale moderno non può prescindere dall’aspetto “social”: per questo il lettore ha a disposizione diversi canali (YouTube, Facebook, Twitter) per usufruire dei pezzi e per interagire con autori e redazione.

Il glossario di Computer Idea (2009)

 [Questo glossario è stato scritto nel 2009 dalla redazione di Computer Idea per il sito Web, non più attivo.]

0 dB: Livello massimo convenzionale di registrazione dell’audio. Corrisponde all’utilizzo del 100% della dinamica disponibile, e quindi superarlo vuol dire automaticamente creare distorsione nel segnale.

 

16 : 9: Indica il rapporto tra il lato orizzontale e quello verticale dei moderni televisori a schermo panoramico. Nei vecchi televisori, il rapporto tra i due lati era di 4 : 3 (quattro terzi).

 

 

A

 

AC-3: Il sistema di codifica utilizzato dal Dolby Digital, lo standard per l’audio digitale adottato ormai da quasi tutte le schede audio presenti sul mercato o integrate nelle schede madri, nonché dai più diffusi amplificatori per impianti Home Theater.

 

Access Point Dispositivo che permette all’utente mobile di collegarsi a una rete wireless. L’access point, collegato fisicamente a una rete cablata (oppure via radio a un altro access point), riceve e invia un segnale radio all’utente, permettendo così la connessione.

 

Accesso remoto: La procedura di connessione di un computer a un altro computer situato in un luogo distante, solitamente attraverso un modem o una periferica di rete. Quando ci si connette a Internet, per esempio, si effettua un accesso remoto. Nei sistemi operativi Windows è presente una procedura guidata per la creazione di una connessione di Accesso Remoto a Internet, attraverso l’inserimento di tutti i dati necessari, quali numero telefonico del provider, nome utente e password.

 

Account: L’insieme dei dati per accedere a un servizio on-line e identificare in modo univoco l’utente. Di solito l’account è composto da un nome utente e una password, assegnati al momento dell’iscrizione al servizio. Esempi tipici di servizi che richiedono un account sono i provider, la posta elettronica, i siti di commercio elettronico, i forum, le mailing list, l’accesso a portali, altre tipologie di siti gratuiti o a pagamento. Di solito, in seguito all’iscrizione a un servizio on-line, si riceve un messaggio di posta elettronica con tutti i dati dell’account: questi messaggi devono essere conservati per non dimenticare nome utente e password.

 

Active Desktop: Particolare interfaccia prevista per il desktop di Windows.

Con Active Desktop è possibile copiare sul desktop elementi di pagine Web o servizi distribuiti tramite il Web come previsioni meteo, notizie, quotazioni della borsa, il tutto aggiornato in tempo reale. L’opzione non è tuttavia molto utilizzata, né diffusa.

 

ActiveX: Tecnologia standard ideata da Microsoft per integrare applicazioni, contenuti multimediali e interattivi per i siti Web. In particolare i “controlli ActiveX” sono componenti inseriti nelle pagine Web che, a differenza degli Applet Java, possono essere utilizzati in applicazioni programmate in molti linguaggi diversi.

 

ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line): Tecnologia per la trasmissione ad alta velocità dei dati tramite la tradizionale linea telefonica, e appartenente alla famiglia xDSL. Si tratta di una connessione a banda larga (broadband) che gestisce in modo separato il canale per l’upstream, il downstream e la comunicazione vocale. Una connessione ADSL può supportare fino a 164 Kbps in upstream e 640 Kbps in downstream, tuttavia i contratti ADSL più diffusi ne limitano la portata. Per usufruire della velocità della connessione ADSL è necessario, oltre a un contratto specifico con un provider che fornisce tale servizio, anche uno specifico modem ADSL da collegare alla rete telefonica.

 

Adware: Licenza d’uso del software che permette di installare e utilizzare gratuitamente il prodotto, visualizzando nella sua finestra di esecuzione alcuni messaggi pubblicitari. Celebre programma che offre questa possibilità è Eudora, con il suo “sponsored mode” (modalità sponsorizzata).

 

Aero Acronimo di “Authentic, Energetic, Reflective and Open”. Shell grafica tridimensionale sviluppata da Microsoft per il sistema operativo Windows Vista.

 

AES: (Advanced Encryption Standard) Algoritmo di crittografia sviluppato da Joan Daemen e Vincent Rijmen che utilizza chiavi di lunghezza variabile per codificare i dati.

 

AGP (Accelerated Graphic Port): La porta di interfaccia presente sulla scheda madre e dedicata alle schede grafiche 3D. Essa garantisce alla scheda grafica un accesso diretto e più veloce alla memoria principale. Le velocità raggiunte sono AGP 2X/4X/8X.

 

Algoritmo: Il termine deriva dal cognome del matematico persiano Al Khowarizmi (IX secolo). Sta ad indicare una procedura composta da un numero finito di operazioni aritmetiche e/o logiche. È il cuore di qualunque programma.

 

Algoritmi crittografici: Sistema per criptare, segretare le informazioni scritte, in uso già presso gli antichi romani. La sua applicazione in campo informatico consiste nell’utilizzo di codici (algoritmi) che convertono i dati in modo da poter essere letti solo dallo specifico destinatario che possiede la chiave di lettura.

 

Alimentatore: Dispositivo presente all’interno di ogni computer, destinato a trasmettere energia elettrica alle periferiche e componenti hardware. Può essere anche esterno per periferiche come stampanti e scanner.

 

Allegato: Documento incorporato in un messaggio di posta elettronica. Ai messaggi è possibile allegare qualsiasi tipologia di documento (immagini, file musicali, video e così via). Tutti i programmi di posta elettronica supportano l’invio e la ricezione di allegati.

È buona norma evitare di inviare allegati di dimensioni consistenti (oltre i 300 Kb) per non occupare troppo spazio nella casella di posta elettronica del destinatario. Inoltre molti servizi di posta elettronica pongono dei limiti alle dimensioni di allegati in partenza dalle loro caselle (in molti casi questo limite è di 3 Mb).

 

Amministratore: Nei sistemi operativi che permettono l’accesso a utenze differenziate, l’amministratore è l’utente con più poteri.           In Windows Nt e Xp, in particolare l’amministratore può apportare modifiche al sistema, installare programmi accedere a qualsiasi file del computer e gestire tutte le altre utenze esistenti. Windows Xp permette la coesistenza di tanti amministratori con i medesimi poteri, ciascuno con la propria separata utenza.

 

Analisi euristica: Mira ad individuare i “comportamenti sospetti” di un programma sconosciuto e isolarlo, nell’eventualità che si  tratti di un virus non ancora identificato e per il quale non sono ancora state sviluppate delle definizioni in grado di eliminarlo.

 

Analogico: Nei sistemi di immagazzinamento dati, questo termine si contrappone a digitale. Si dice analogica, un’informazione registrata in modo continuo, grazie all’applicazione di metodi fisici che consentono ai dati di passare gradualmente dall’uno all’altro. Per esempio, si parla di registrazione analogica sui nastri magnetici. Contrariamente alla registrazione digitale, quindi, i dati non sono trasformati in valori numerici indipendenti, ma sono sequenziali. Si pensi per esempio agli orologi: quelli analogici hanno le lancette (che scandiscono il passare del tempo con continuità).

 

Anchorman: Il conduttore del telegiornale, l’uomo che con la sua faccia garantisce l’autorevolezza della testata e che crea un legame diretto con il pubblico.

 

Anteprima di stampa: I programmi di videoscrittura definiti wysiwyg

(What You See Is What You Get, Quello che vedi è quello che ottieni) permettono di vedere come verrà stampato il documento su carta, attraverso lo strumento detto “Anteprima di stampa”.

 

Antialiasing: Filtro applicato via software o tramite periferica hardware (solitamente la scheda grafica) per diminuire la visibilità delle scalettature (aliasing) su qualsiasi immagine visualizzata a monitor. L’unità minima visualizzata dal monitor, non è un punto infinitesimale ma il pixel, ossia un rettangolo le cui dimensioni variano a seconda della risoluzione.                           Sullo schermo, una linea curva non è mai perfettamente lineare, poiché è tracciata da un insieme di pixel accostati tra loro: tanto più sono grandi i pixel (e quindi bassa la risoluzione) più la linea risulta scalettata. Oltre che dipendere dalla risoluzione, l’aliasing dipende anche dalla qualità e dalla definizione di ciò che è visualizzato.

 

Antivirus: Software che si occupa di controllare tutti i dati contenuti all’interno del disco fisso per verificare la presenza di virus informatici ed eventualmente rimuoverli. In un antivirus si distinguono il “motore” e le “definizioni”. Il primo è il cuore del programma, quello che gestisce l’analisi dei documenti, delle applicazioni. Le definizioni sono gli elenchi dei virus che il motore deve essere in grado di riconoscere e neutralizzare: in sostanza, quando si effettua l’aggiornamento on-line dell’antivirus si prelevano le nuove definizioni create dagli sviluppatori per individuare gli ultimi virus in circolazione. Un antivirus non aggiornato è completamente inutile, è quindi consigliabile scaricare sempre le ultime definizioni disponibili.

 

Apice: Testo inserito leggermente al di sopra degli altri caratteri in una riga, per esempio il rimando a una nota a piè di pagina o una potenza.

 

Applet Java

Si definisce così qualunque programma, solitamente di piccole dimensioni, realizzato in linguaggio Java o Javascript (due linguaggi di programmazione per la produzione di siti Internet), che può essere inserito nel codice HTML di una pagina Web, e che viene lanciato automaticamente al caricamento della stessa da parte di un browser.

 

Appunti di Windows: Area di memoria nella quale il sistema operativo conserva temporaneamente tutti gli oggetti copiati o tagliati.

 

Archivi DBX: Database contenente al suo interno tutte le e-mail di Outlook Express.

 

ARPAnet: Advanced Research Projects Agency Network (Rete dell’agenzia per progetti di ricerca avanzata). Rete di computer costituita nel 1969 dal Dipartimento della Difesa americano con la collaborazione di numerose università e centri di ricerca, al fine di garantire la continuità delle comunicazioni anche in caso di bombardamento nucleare.

 

ASCII: Acronimo di “American Standard Code for Information Interchange”, è uno standard di codici fissato per rappresentare i caratteri di testo attraverso i numeri.

 

ASF Advanced Systems Format, conosciuto anche come Advanced Streaming Format. Formato di file (proprietario di Microsoft) usato per veicolare contenuti audio e video via Internet. È una sorta di contenitore, non un codec.

 

 

Authoring: Il procedimento mediante il quale file contenenti materiali audio/video, detti “contributi”, vengono tradotti in specifici formati e organizzati in una struttura standard, che viene poi registrata su un media facilmente leggibile da tutti gli apparecchi compatibili con lo standard utilizzato.

 

ATA (Advanced Technology Attachment): Protocollo di comunicazione tra i dischi fissi e i relativi controller, si è evoluto negli anni raggiungendo l’attuale velocità di comunicazione di 133 Mb al secondo, e la capacità di avere un accesso diretto alla memoria di sistema senza interpellare ogni volta la CPU, tanto che ora viene chiamato Ultra ATA. L’ATA non va confuso con l’interfaccia IDE, sebbene le due tecnologie abbiano viaggiato in coppia per quasi un decennio: Il primo è un protocollo di segnali che permette anche ai sistemi operativi più obsoleti (come MS-DOS) di dialogare con le unità disco senza bisogno di driver specifichi.

 

ATM (Automatic Teller Machine): Apparecchio per tramite inserimento di bancomat o carta di credito

 

Attacco port scan: Attacco che consiste nel verificare se e quali numeri di porta relativi a servizi del computer sono aperte e quindi in grado di lasciar transitare dati.

 

Attachment: Così è chiamato in inglese l’allegato a un messaggio di posta elettronica.

 

Attivazione: Procedura obbligatoria e integrata all’installazione di alcuni software (per esempio Windows Xp) per disincentivare la pirateria informatica. Una volta installato il programma e inserito il codice seriale presente nella confezione, è necessario effettuare la sua attivazione via Internet o numero telefonico e inserire l’ulteriore codice che viene indicato in quell’istante. L’attivazione non deve essere confusa con la registrazione del prodotto, procedura opzionale per assicurarsi supporto tecnico e servizi aggiuntivi offerti dai produttori.

 

Autolettura: Comunicazione all’operatore da parte dell’utente dei dati relativi al consumo di acqua, gas, luce e telefono al quale sempre il fornitore si uniforma.

 

Avatar: Immagine che rappresenta un utente in un videogioco o in un programma di chat.

 

AVI (Audio Video Interlined): Il formato standard di Microsoft Windows per i file video.

 

 

B

 

Backdoor: Porta di servizio. Programma con particolari caratteristiche che permettono

di accedere alla macchina, dall’esterno, con privilegi di amministratore.

 

Backbone: Reti per il trasporto di dati Internet sulle lunghe distanze. Il backbone collega le diverse reti nazionali sul territorio e queste ultime con quelle internazionali.

 

Backup: Procedura di copia dei file contenuti nel disco fisso su un altro supporto  (CD, DVD, un secondo disco fisso), al fine di conservare i dati e diminuire il rischio di perdere informazioni importanti. È consigliabile provvedere a backup periodici attraverso gli strumenti messi a disposizione del sistema operativo oppure con software specifici.

 

Banner: Striscione pubblicitario di dimensioni variabili che può apparire all’interno di una pagina Web oppure in una finestra di pop-up.

 

Barra degli strumenti: Elemento di interfaccia presente in tutti i programmi eseguiti in finestre di Windows. Contiene icone legate alle principali funzioni del software.

 

Barra del menu: Elemento di interfaccia presente in tutti i programmi eseguiti in finestre di Windows. Di solito contiene voci generiche quali “File”, “Modifica”, “Visualizza”, “Strumenti” e voci specifiche presenti solo in determinate applicazioni. Ciascuna voce della Barra del menu permette l’accesso a un menu per la selezione delle funzioni raggruppate sotto di essa.

 

Barra delle applicazioni: Elemento fondamentale dell’interfaccia di Windows, è la lunga barra orizzontale posta nella parte inferiore del desktop. Contiene il pulsante Start, per accedere a tutte le funzioni del sistema operativo e ai programmi installati nel computer; ospita le icone relative alle finestre aperte; alla sua estrema destra, nella sezione chiamata System Tray, ospita l’orologio di Windows e le icone dei programmi in esecuzione automatica.

 

Batch: Un file di batch è un file di testo eseguibile che contiene istruzioni di comandi DOS. Molti programmi in ambiente Windows possiedono la modalità di avvio in “batch”. Significa che alcune operazioni del programma avvengono nell’ambiente del sistema operativo DOS (per esempio alcuni programmi di backup, gli antivirus).

 

Baud: Unità che misura la frequenza con cui cambia il segnale di un modem, molto diffusa per indicare le velocità dei modem analogici. Attualmente caduto in disuso in favore dell’unità di misura bps a cui per molto tempo è stato equiparato.

 

Benchmark: Test svolto per valutare le prestazioni di una componente hardware o di un software, basato sul confronto tra risultati del test con dei parametri predeterminati.

 

Binario: Aggettivo riferito a tutto ciò che è riconducibile alla numerazione binaria, costituita dalle cifre 1 e 0 (la numerazione tradizionale è decimale costituita da dieci cifre da 0 a 9). I computer, in particolare, svolgono tutti i loro calcoli secondo la numerazione binaria. Vedi anche bit.

 

BIOS: Software memorizzato in una Eeprom o in una flash ROM all’interno della scheda madre, in grado di gestire l’avvio del computer e comunicare le informazioni riguardanti le periferiche e componenti hardware installate. È possibile accedere ai menu e alle opzioni del BIOS subito dopo l’accensione del computer, premendo un pulsante specifico (Canc, F9) che varia a seconda della versione di BIOS supportata dalla scheda madre.

Il BIOS non può essere cancellato ma solo aggiornato (procedura consigliata solo quando si cambiano delle componenti hardware nel PC e si riscontrano delle incompatibilità).

 

Bit: Contrazione di “binary digit”, ossia “cifra binaria”. Indica l’unità di misura binaria minima riconosciuta dal computer e da tutte le periferiche a esso collegate. In quanto espressione di un codice binario, ogni singolo bit può assumere alternativamente solo uno dei due valori 0 e 1.

 

Bit Selling: Tecnica per migliorare la compatibilità dei dischi DVD Dual Layer con i lettori DVD da salotto.

 

Bitmap: Formato grafico standard per le immagini in Windows, con estensione BMP.

 

Bitrate: Unità di misura che quantifica i dati (bit) presenti nell’unità di tempo (generalmente espressa in secondi). Nel campo della musica e del video digitale è diretto indice della qualità del suono e dell’immagine. Per esempio un file MP3 dal bitrate di 128 Kbps è di migliore qualità rispetto al medesimo MP3 a 96 Kbps.

Maggiore è il bitrate, maggiori sono le dimensioni del documento.

 

Black list: Letteralmente “lista nera”, è l’elenco di siti Web, indirizzi di posta elettronica o servizi Internet indesiderati. Ciascun utente può creare una propria “black list” personalizzata per bloccare, censurare l’accesso a determinati siti Internet o non ricevere messaggi da mittenti che inviano spam. I software con funzioni di antispam, anti pop-up o baby sitter virtuale si basano anche su liste nere proprie, aggiornate con costanza.

 

Blocking list: Lista di indirizzi IP sospettati di essere utilizzati dagli spammer.

 

Blog: Contrazione di “Web Log”, diario personale pubblicato su una pagina Web, che chiunque può comporre e stilare quotidianamente per raccontare la propria vita, i pensieri, le esperienze e renderne partecipe la Rete. Esistono molti servizi gratuiti che offrono interfaccia e spazio Web per creare blog. Il resto è affidato alla fantasia e intraprendenza di chi redige il blog.

 

Blogosfera: È il mondo dei blog on-line

 

Bluetooth: Tecnologia standard per la trasmissione senza fili (wireless) dei dati, supportata soprattutto da periferiche portatili come telefoni cellulari, computer portatili, palmari, auricolari senza fili, mouse e tastiere.

 

Bluescreen: Definizione gergale di chromakey, riferita al fatto che in molti casi si utilizza uno sfondo blu come colore chiave.

 

BMP: L’estensione delle immagini Bitmap, formato grafico standard per le immagini in Windows.

 

BOOT: È così chiamato l’avvio del computer e il caricamento dei primi dati del sistema operativo. Spesso si sente parlare di “CD di boot” o di “dischetto di boot”, con cui si intendono dei supporti in grado di fornire al computer appena avviato i dati da caricare.

 

Bot: Programma con funzioni automatizzate

 

Bps (bit per second): Unità di misura standard che indica la velocità di trasmissione dei dati. Per esempio le porte USB supportano una velocità di trasmissione di 12 Mbps (Megabit per secondo), ossia 12 milioni di bit per secondo. Attenzione a non confondere la dicitura “bps” con “Bps” che invece indica “byte per secondo”.

 

Broadband: Banda larga. La parola “banda larga” è diventata di uso comune con l’avvento di connessioni ADSL e fibra ottica, ed è considerata sinonimo di “connessione veloce”.

Tuttavia, tecnicamente, si parla di banda larga quando in un unico supporto fisico (in un unico cavo) sono supportati più canali di trasmissione. Per esempio ADSL è una connessione broadband perché è in grado di supportare in contemporanea sia il traffico Internet sia quello vocale; lo stesso dicasi per le connessioni ISDN.

 

Browser: In lingua inglese indica le persone che leggono i libri nelle librerie senza acquistarli. Nel linguaggio corrente di Internet, è il nome comune con cui sono indicati i programmi per navigare nei siti Web ed effettuare download di dati dalle pagine Web. Tra i più diffusi browser segnaliamo Internet Explorer, Netscape, Opera, Mozilla.

 

Buffer underrun: In fase di masterizzazione è l’errore causato dall’assenza di flusso continuo di dati e che provoca l’interruzione della scrittura sul supporto ottico. Grazie alla tecnologia burnproof è possibile limitare i danni del buffer underrun.

 

Bug: Un errore, un difetto di programmazione di un software che ne causa il malfunzionamento. Il bug più famoso è il “Millennium bug”, che, alle soglie dell’anno 2000 ha messo in allerta tutti i sistemi informatici del mondo: i software che indicavano l’anno solare con solo due cifre (98, 99) avrebbero considerato l’anno “00” come il 1900, causando non pochi problemi a tutti i servizi a essi collegati. I bug sono eliminati attraverso il procedimento di “debug”.

 

Bump mapping: Impiegato soprattutto nella grafica tridimensionale dei videogiochi, il bump mapping è l’applicazione di texture bidimensionali che simulano effetti tridimensionali per rappresentare le superfici ruvide (per esempio la corteccia di un albero).

 

Bundle Dall’inglese “fascio”, “affastellare”. Sono solitamente i programmi inclusi nella confezione di un dispositivo hardware. È il caso, per esempio, dei programmi di masterizzazione inclusi nella scatola dei masterizzatori, o dei programmi di OCR inclusi nella confezione degli scanner.

 

 

Burnproof: Tecnologia propria di alcuni masterizzatori che, in caso di buffer underrun, sospendono la scrittura su disco per evitare di compromettere il risultato della masterizzazione.

 

Bus: Collegamento tra i componenti del computer. Può essere di tipo diverso a seconda delle periferiche interessate. Si parla di bus di sistema, bus PCI, AGP e così via. Il clock del bus misura la sua velocità (MHz).

 

Byte: Unità di misura fondamentale nel mondo dei computer, corrispondente a 8 bit. Nella scala delle unità di misura 1 Kilobyte equivale a 1024 byte; 1 Megabyte equivale a 1024 Kilobyte (ossia 1,048,576 byte); infine 1 Gigabyte corrisponde a 1024 Megabyte.

 

 

 

 

C

 

Cache: Segmento di memoria temporanea interna al processore per un più veloce accesso ai dati: in questo caso si parla sempre di “cache di primo livello”. Si parla di cache anche nel caso di memoria temporanea per dati in uso da parte delle applicazioni: in questo caso la cache si appoggia sia alla memoria RAM sia allo spazio disponibile sul disco fisso, dove crea dei file temporanei di appoggio.

 

Campionamento: Attività grazie alla quale si converte un segnale analogico (per esempio musica) in un flusso di dati digitali. I suoi parametri fondamentali sono la frequenza (numero di campionamenti al secondo, espressa in Hertz) e la profondità (numero di bit utilizzati, per esempio 16 per l’audio amatoriale, 24 per quello professionale)

 

CAPTCHA Acronimo inglese che sta per “Completely automated public Turing test to tell computers and humans apart”: test di Turing pubblico e completamente automatico per distinguere computer e umani. Sistema usato sul Web per verificare che chi compila un form sia un umano, non una sistema automatizzato.

 

Cartella: Contenitore di documenti nel sistema operativo Windows. Le cartelle sono rappresentate da un’icona a forma di schedario giallo. Alle cartelle si possono applicare i comandi di Taglia, Copia, Incolla, Rinomina, Elimina. In una rete locale le cartelle possono essere condivise tra i vari computer per lo scambio dei dati oppure rese private.

 

Case/Cabinet: Contenitore in metallo in cui sono agganciati tutti i componenti del computer, che offre l’accesso alle porte posteriori (seriali, parallele, USB) e spazi per l’alloggiamento di floppy disc, lettori e masterizzatori CD/DVD.

 

Case Sensitive: Operazione (come la digitazione di una password) secondo la quale stringhe composte dai medesimi caratteri assumo un significato diverso a seconda che siano scritte in mauscolo o in miniscolo.

 

Cavo coassiale: Cavo elettrico a due o più conduttori concentrici usato per la trasmissione a distanza delle alte frequenze e schermato per una minore perdita di dati. In campo informatico è utilizzato per collegare le reti locali Ethernet. Altro esempio molto diffuso di cavo coassiale è quello utilizzato per collegare la presa dell’antenna alla televisione.

 

CAT5 Abbreviazione di “Category 5 cable”. Cavo utilizzato per cablare le reti locali.

 

CCD (Charge Couple Device): Nelle fotocamere digitali, telecamere e scanner è il sensore fotosensibile in grado di elaborare la luce e trasformarla in impulsi interpretati dall’apparecchio.

 

CD (Compact Disc): Dischi ottici in grado di contenere fino a 650 Megabyte. Si distinguono in CD-ROM (CD di sola lettura), CD-R su cui, con un masterizzatore, si possono memorizzare dati, e CD-RW, ossia CD riscrivibili in cui i dati possono essere scritti e cancellati come in un normale floppy disc.

 

Cddb: Database internet che contiene informazioni su oltre 38 milioni di canzoni e 3 milioni di album musicali. Può essere automaticamente consultato per compilare i tag MP3 dei brani estratti da un CD. Il servizio Cddb più usato è la versione gratuita che si trova sul sito Web www.freedb.org

 

Cella: I fogli elettronici sono suddivisi logicamente in celle, contraddistinte da un unico nome per favorirvi  la loro individuazione.

 

Certificazione: Strumento e procedura che assicurano l’identificazione di un soggetto titolare di un diritto o sottoscrittore di un documento.

 

Cestino: Icona del desktop di Windows che raccoglie tutti i documenti cancellati con il comando “Elimina”. Quando un documento finisce nel Cestino di Windows, non è cancellato definitivamente, ma solo depositato in vista di una futura cancellazione: qualsiasi file “gettato” nel Cestino può facilmente essere ripristinato. Facendo un clic con il tasto destro sull’icona del Cestino e scegliendo la voce “Proprietà” è possibile decidere la sua capienza in relazione alla grandezza del disco fisso.

 

Chat: In inglese il verbo “to chat” significa “chiacchierare”. Nel linguaggio di Internet indica uno dei tanti luoghi pubblici o privati della Rete, le chat, in cui i naviganti possono chiacchierare tra loro in tempo reale.

La chat può svolgersi attraverso server IRC dedicati a cui si connettono apposti programmi come mIRC, su pagine Web, o con instant messenger come ICQ, MSN Messenger, Yahoo! Messenger.

La voce del verbo “chattare” è ormai parte integrante del lessico italiano.

 

Chip: Elemento costituito da materiali semiconduttori come il silicio contenente un circuito integrato. Alla vista, il chip è un piccolo parallelepipedo, di solito saldato su un supporto stabile e contenente milioni di transistor. Si trovano chip sulle memorie RAM, sulle schede madri, sulle schede grafiche, in generale su ogni componente tecnologico.

 

Chipset Insieme diChip (Circuito integrato) compresi in una scheda madre o in una scheda video che gestiscono e regolano il flusso dei dati da e verso il processore del computer. E’ necessaria la compatibilità fra il chipset e il processore utilizzato sull’elaboratore.

 

ChromaKey: Tecnica che permette di rendere trasparente un colore (chiave) rivelando un’immagine o video presente sullo sfondo.

 

Clic: Voce onomatopeica che indica la pressione dei tasti del mouse.

 

Client: Nome generico che indica tutti i software creati per dialogare con un server remoto (si parla di architettura client-server). Esempi tipici sono gli e-mail client, ossia i programmi di posta elettronica, in grado di interrogare gli e-mail server e le loro caselle di posta elettronica. Altro esempio è il browser per la navigazione sul Web, client in grado di scambiare dati con i server che contengono fisicamente i siti Web.

 

Clip: Singolo file video da utilizzare nel montaggio. In genere corrisponde a una scena o ripresa, ovvero corrisponde a una serie di fotogrammi ripresi sequenzialmente e senza interruzioni.

 

Clipart: Disegno o immagine che può essere inserito all’interno di un documento digitale. I più diffusi programmi per la composizione di testi o, pagine Web hanno un  loro archivio di clip art. Anche on-line si possono trovare tante clip art gratuite o a pagamento per arricchire i documenti.

 

Clipping: Nella grafica 3D è l’eliminazione dei poligoni che non dovrebbero rientrare nel campo visivo del giocatore e del personaggio del gioco (è la “linea dell’orizzonte” ideale). Un clipping eccessivo (quindi una linea dell’orizzonte vicina) è indice di scarsità di dettaglio grafico e povertà di programmazione.

 

Clock: Frequenza con cui si susseguono i cicli di operazioni del processore. Tanto maggiore è la frequenza di clock (misurata in Hz, quindi cicli al secondo), tanto maggiore è la potenza di calcolo del processore. Tale frequenza viene scandita da un orologio al quarzo all’interno del processore. Cambiando la frequenza operativa del cristallo di quarzo si può far funzionare il processore a velocità più elevate (overclock), operazione che ne aumenta la potenza ma può, se compiuta senza criterio, danneggiarlo.

 

Club membership: Iscrizione ad un servizio che prevede a intervalli di tempo prefissati l’obbligo di acquisto di un bene.

Cluster  In inglese, gruppo o grappolo. In ambito informatico, e in particolare in riferimento ai dischi fissi, indica un raggruppamento dei settori fisici (a volte anche di blocchi). Si tratta di un raggruppamento logico, definito dal file system.

 

 

CMOS: Batteria tampone presente in tutti i computer in grado di mantenere la memoria di informazioni quali la data, l’ora e i parametri del sistema. Una volta scarica, la batteria CMOS deve essere sostituita.

 

CMYK: Acronimo di “Cyan Magenta Yellow blacK”, indica i colori fondamentali della stampa in quadricromia, attraverso cui tutti i colori sono ottenuti dalla mescolanza di queste quattro tonalità di base.

 

CNIPA: Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione,organismo nazionale, operante presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che vigila sull’attività svolta dagli enti di certificazione italiani.

 

Codec: Tecnologia per comprimere e decomprimere i dati audio e video. Tra i codec più famosi segnaliamo MPEG, DivX e MP3.

 

Collegamento: Particolare file che  consente di raggiungere determinate risorse (documenti, programmi, stampanti e via dicendo) utilizzando un semplice doppio click del mouse.

 

Comandi ActiveX

ActiveX è una tecnologia di programmazione proprietaria Microsoft che consente di realizzare delle applicazioni del tutto analoghe agli “applet Java” (vedi). Queste applicazioni – dette anche “documenti attivi”, “docobject” o, appunto, “comandi” – possono essere inserite all’interno di una pagina Web e attivate al suo caricamento. A differenza delle applet Java, i comandi ActiveX possono essere realizzati utilizzando qualunque linguaggio di programmazione (Java compreso), ma “girano” soltanto su PC.

 

Commutazione di circuito: Tipologia di rete, come quella telefonica fissa, che comporta una reale connessione fisica tra le stazioni comunicanti realizzata attraverso nodi intermedi.

 

Compact Flash: A volte indicate con la sigla CF. Schede di memoria flash RAM (che può essere cancellata e riscritta velocemente) utilizzata per computer palmari e fotocamere digitali. Possono essere di due tipi: quelle del tipo I hanno capacità fino a 256 Megabyte; quelle di tipo II possono contenere anche più di un Gigabyte di dati. Queste schede di memoria (le più diffuse, insieme alle Smart Card) hanno la stessa architettura di una scheda PCMCIA dei computer portatili, per questo possono essere lette dai comuni computer desktop tramite un apposito adattatore (per esempio grazie a un cavo USB).

 

Completamento automartico: Funzione presente nei programmi del pacchetto Office o nei browser. Si tratta di uno strumento in grado di suggerire possibili corrispondenze per le voci immesse in una pagina di testo, nella barra  degli indirizzi, nel modulo di una pagina Web oppure nelle caselle relative a nome utente o password presenti in una pagina web.

 

Computer desktop: Indica la categoria dei computer “da scrivania”, contrapposta a quella dei PC portatili (“computer laptop”) conosciuti anche come notebook.

 

Connessione diretta: Tipo di connessione di rete molto spartana, effettuata attraverso un cavo di rete di tipo “null modem”, che permette di scambiare dati e  condividere periferiche tra due PC che non sono dotati di scheda di rete.

 

Controller: Componente che gestisce il trasferimento di dati da periferica a computer e viceversa. Può essere integrato o su scheda dedicata.

 

Controllo logico: Un qualsiasi test il cui risultato dipende da componenti aventi valori booleani(vero o falso).

 

Controllo parentale: Software destinati alla sorveglianza  e alla censura della navigazione dei minori. Di solito offrono un accesso da “supervisore” destinato ai genitori e uno “ristretto” per i figli

 

Cool&Quiet: Tecnologia che permette di “spegnere” il processore quando non è utilizzato, abbassandone la temperatura e riducendone i consumi energetici.

 

Cookie: File di testo (formato TXT) che i siti Internet sono in grado di inviare e richiedere ai broswer. Nati per identificare l’utente nel momento in cui si connette nuovamente al sito, tradizionalmente contengono informazioni che non ledono la privacy dell’utente (browser utilizzato, risoluzione video, sistema operativo) tuttavia esistono alcuni servizi Web che si servono dei cookie per raccogliere informazioni di marketing. I cookie hanno anche la funzione di “carrello della spesa”: mentre si effettuano degli acquisti all’interno di un sito di commercio elettronico, il cookie tiene traccia della lista degli oggetti acquistati per poi fornire il totale da pagare. Ogni browser dà la possibilità di bloccare del tutto i cookie oppure di sottoporre ogni singolo transito di questi file all’approvazione dell’utente.

 

Copione: Documento contenente le batture del film, o il testo  della voce  fuori campo, nell’ordine in cui devono essere declamate e con il riferimento del personaggio che le deve pronunciare.

 

Copyright: È il diritto d’autore per l’ordinamento legale americano e anglosassone.

 

Corpi: Il corpo di un carattere è la dimensione con cui viene stampato. L’unità di misura del corpo è il “punto”.

 

Corporation: In inglese indica la società di capitali, che si configura come soggetto giuridico di fronte alla legge.

 

Correttore ortografico: Strumento disponibile in molti programmi di videoscrittura che permette di controllare se sono state scritte parole sbagliate o frasi grammaticalmente scorrette. Il programma trova e segnala gli errori, proponendo una possibile connessione.

 

Correzione automatica: Strumento dei programmi di videoscrittura utile per rilevare e correggere automaticamente errori di battitura, parole con errori di ortografia, errori grammaticali e l’utilizzo errato delle maiuscole. La correzione automatica consente anche di inserire velocemente alcuni simboli memorizzati in un elenco di voci predefinite. È possibile, ad esempio, digitare (c) per inserire in modo automatico il simbolo ©.

 

CPU (Central Process Unit) La CPU è il processore del computer: il cervello del calcolatore, la parte in cui avvengono la maggior parte delle operazioni di calcolo.

Il compito della CPU è quello di leggere le istruzioni e i dati dalla memoria ed eseguire le istruzioni. Il risultato dell’esecuzione di un’istruzione dipende dal dato su cui opera e dallo stato interno della CPU stessa, che tiene traccia delle operazioni precedenti.

 

Cracker: Esperto di informatica in grado di infiltrarsi nei sistemi informatici protetti con intenti fraudolenti. La definizione è stata coniata dagli hacker, nel tentativo di differenziarsi da chi utilizza le sue conoscenze per compiere atti vandalici o, peggio ancora, illeciti.

 

Cradle: Base da scrivania che permette di alloggiare il palmare per ricaricare la batteria ed effettuare la sincronizzazione dei dati con il PC.

 

Crawler: Programmi ad hoc, chiamati anche spider, dedicati all’esame e alla selezione delle pagine Web da inserire nel data base di un motore di ricerca.

 

Crash: Blocchi di sistema.

 

Crittografia: Sistema per criptare, segretare le informazioni scritte, in uso già presso gli antichi romani. La sua applicazione in campo informatico consiste nell’utilizzo di codici (algoritmi) che convertono i dati in modo da poter essere letti solo dallo specifico destinatario che possiede la chiave di lettura. I programmi più diffusi per applicare la crittografia ai dati sono Scramdisk (crittografia a chiave segreta) e Pretty Good Privacy (altrimenti noto come PGP, per la crittografia a chiave pubblica). Il sistema di crittografia più sicuro per la spedizione dei dati via Internet è quello a chiave pubblica, chiamata anche “asimmetrica”: in questo caso il dato deve essre crittato con una chiave e decrittato con un’altra.

 

CRT Cathode Ray Tube, tubo a raggi catodici. Tipo di schermo di computer, sempre più rimpiazzato dagli LCD.

 

 

Cursore: Il simbolo lampeggiante che appare sul monitor. Ha la funzione di indicare dove apparirà il prossimo carattere digitato a tastiera. Il cursore può essere spostato da dove si trova con alcuni pulsanti della tastiera (Tab, le frecce direzionali, la barra spaziatrice) oppure facendo un clic con il tasto sinistro del mouse nel luogo in cui lo si vuole posizionare.

 

CVV2 (Credit Card Validation Code):  le ultime tre cifre poste accanto al codice e indicate nel retro di una carta di credito. In italiano è chiamato anche codice di sicurezza.

 

 

D

 

DAC (Digital-to-analog converter): Un chip con la funzione di convertire un segnale digitale in segnale analogico.

 

DAO (Disk at once): Metodo di masterizzazione di CD audio in modalità a sessione unica.

I brani vengono registrati senza interruzione tra una tra traccia e l’altra, in una sessione unica e senza che il laser smetta di scrivere sul disco.

È una modalità di masterizzazione alternativa al Track-at-once.

 

Database: Raccolta di dati organizzati e associati tra loro, collegati da operazioni che ne facilitano il reperimento. Il programma più diffuso per creare database è Access, contenuto nella raccolta Microsoft Office.

 

DLL Dynamic-link library (libreria a collegamento dinamico). Libreria software che non è collegata a un “eseguibile” in fase di compilazione, ma che viene caricata dinamicamente in fase di esecuzione. In parole povere: serie di istruzioni utilizzate da più programmi. DLL è l’estensione dei file libreria.

 

 

DDR (Double Data Rate): Tipologia di RAM equipaggiata dalle memorie DIMM. Lavorano a frequenza doppia rispetto al bus di sistema.

 

Default: Significa “Predefinito” e di solito indica tutte le opzioni che sono preimpostate dal software al momento della sua installazione.

 

Deframmentazione: Quando si applicano le normali funzioni di spostamento, modifica e cancellazione di documenti, cartelle e applicazioni, lo spazio disponibile sul disco fisso si “frammenta” ossia non è più consecutivo, ma spezzettato in tante porzioni di disco (cluster) anche molto distanti tra loro.

Così, quando altri dati vengono memorizzati su disco, essi vanno a occupare gli spazi liberi disponibili, frammentandosi. La deframmentazione riavvicina i frammenti dei documenti e cartelle, ottimizzando l’ingombro dello spazio nel disco e accelerando la lettura dei dati.

 

Deposito bancario: Contratto con cui la banca riceve in deposito somme di denaro dai propri clienti e assume l’obbligo di restituirle nella stessa specie monetaria a richiesta (deposito libero) o alla scadenza del termine convenuto (deposito vincolato), pagando al cliente un interesse per la giacenza.

 

Desktop: In inglese significa “scrivania” e nel sistema operativo Windows è diventato il punto di riferimento dell’interfaccia grafica.

Una volta avviato il computer e caricato il sistema operativo, la prima cosa che si visualizza è il desktop: in questo “ambiente” sono presenti tutti gli elementi per interagire con il computer e i programmi installati. In particolare ricordiamo la Barra delle applicazioni, il pulsante Start, le icone Cestino, Risorse del Computer, Documenti, e tutte le icone di documenti o collegamenti che ciascun utente può posizionare sul desktop per favorirne la visibilità e l’accesso.

 

Desktop publishing: Creazione e realizzazione di pagine con testi (spesso a colonna multipla), immagini, disegni e titoli, per giornali, riviste, libri o notiziari. I software di desktop publishing sono anche detti semplicemente “programmi di impaginazione”.

 

Desktop search Programmi di indicizzazione dei file e del loro contenuto, per una migliore organizzazione dei dati e un più veloce reperimento delle informazioni. Di solito questi software indicizzano e-mail, documenti di Office e file PDF.

 

Diaframma: Sistema meccanico all’interno dell’obiettivo, serve per allargare e restringere il diametro del percorso di passaggio della luce. Oltre all’effetto sull’esposizione, determina la profondità di campo della fotografia.

 

Dial-up: Si parla di connessione “dial-up” in riferimento a tutte le connessioni via modem che, per accedere al servizio del provider, devono passare attraverso la composizione di un numero telefonico.

 

Dialer: Piccolo programma, eseguibile e autoinstallante, capace di comporre automaticamente un numero telefonico per collegarsi a Internet (modificando le impostazioni di accesso remoto delle connessioni di tipo dial-up).          Il costo di collegamento (a volte esorbitante, in media 2/3 euro al minuto) viene addebitato direttamente sulla bolletta telefonica dell’utente.

 

Digital Divide: gap che divide i Paesi in via di sviluppo da quelli industrializzati in termini di accesso alle tecnologie e di alfabetizzazione informatica.

 

Digitale: Sistema di rappresentazione e immagazzinamento dei dati mediante bit (che possono assumere solo valori 0 e 1) elaborati dal computer. Si contrappone ad analogico. I dati registrati in digitale, rispetto a quelli analogici, non sono “degradabili”. I dati analogici possono essere convertiti in digitale tramite tre fasi: acquisizione del segnale analogico, elaborazione da parte del computer che trasforma i dati in bit, scrittura su supporto ottico (per esempio un CD-ROM) o su disco fisso.

 

DIMM: Moduli di memoria RAM a 168 piedini. Ogni singolo blocco di memoria DIMM arriva fino a 512 Megabyte di memoria.

 

Direct3D: Software sviluppato da Microsoft e contenuto all’interno delle DirectX, destinato alla visualizzazione della grafica 3D. Un programma che supporta la grafica Direct3D è stato programmato per poter funzionare con qualsiasi scheda grafica accelerata presente nel computer.

DirectX: Librerie sviluppate da Microsoft, che gestiscono diversi software in grado di far dialogare tra loro applicazioni e periferiche (per esempio un videogioco con una scheda grafica). Tra le varie librerie DirectX segnaliamo: Direct3D, DirectDraw, DirectSound, DirectVideo, DirectPlay e DirectInput.

 

DirectDraw: Parte delle DirectX riservata alla grafica bidimensionale.

 

DirectX: Librerie sviluppate da Microsoft, che gestiscono diversi software in grado di far dialogare tra loro applicazioni e periferiche (per esempio un videogioco con una scheda grafica). Tra le varie librerie DirectX segnaliamo: Direct3D, DirectDraw, DirectSound, DirectVideo, DirectPlay e DirectInput.

 

 

Dischetto di avvio: Floppy disk contenente tutti i file necessari per l’avvio del computer. Molti programmi, tra cui il sistema operativo Windows o software antivirus, richiedono la creazione di un proprio dischetto di avvio soprattutto per avvii di emergenza in cui l’avvio da disco fisso è sconsigliato o impossibile.

 

Disclaimer: È l’avviso che rende noto all’utente di un software le condizioni di utilizzo (la licenza d’uso), diritti e doveri dell’utente, limitazioni di responsabilità del produttore. Di solito è contenuta all’interno della scatola ed è anche visualizzabile al momento dell’installazione del programma, quando si devono accettare le condizioni della licenza d’uso.

 

Disco rigido: Chiamato anche “disco fisso” o “hard disk” è il supporto magnetico dove il computer archivia i dati. La maggior parte dei dischi fissi sono interni al cabinet, ma esistono anche modelli esterni da collegare alla porta Firewire.

 

Disco rimovibile: Memoria simile al disco fisso, ma trasportabile e sostituibile, come  i dischi Zip, le memorie di tipo CompactFlash o Secure Digital/MMc o ancora i dischi fissi esterni collegati attraverso la porta USB o Firewire.

 

Display: Sinonimo di monitor. Esistono display anche per fotocamere e videocamere digitali.

 

Dissipatore Ventola o lamelle in metallo con il compito di disperdere il calore generato dal processore o altre componenti del PC (per esempio le schede grafiche accelerate posseggono spesso delle ventole e dissipatori propri).            Si differenziano in dissipatori attivi (ventole) e dissipatori passivi (lamelle).

 

Distribuzioni Linux: Il sistema operativo Linux viene diffuso sotto forma di diverse distribuzioni che possono avere diversa interfaccia e software. Alcune distribuzioni di Linux sono per esempio Mandrake, RedHat e Suse.

 

DivX: Codec di compressione video basato sul formato MPEG 4. L’originale codec DivX fu creato da Microsoft, ma ben presto alcuni hacker idearono il DivX;-), un codec compatibile con il formato AVI e senza limitazioni d’uso. Grazie a questo metodo di compressione, il contenuto di un DVD da 90 minuti può essere copiato su un CD-ROM da 700 Mb, senza un’eccessiva perdita di qualità. Spesso l’audio dei DivX è codificato in formato MP3. Un’alternativa è rappresentata dal codec Xvid.

 

DLL (Dynamic Link Library): Libreria di funzioni eseguibili dalle applicazioni create per l’ambiente Windows. Ogni DLL ha specifiche funzioni e i programmi si collegano ad esse (link) caricandole in memoria.

 

DMA (Direct Memory Access): Tecnologia per la trasmissione diretta dei dati tra memoria e periferiche (per esempio il disco fisso) senza farli transitare attraverso il processore.

 

DNS (Domain Name System): È una rete di server Internet con il compito di associare i nomi di dominio agli indirizzi IP. Qualsiasi sito Internet, infatti, fa capo in modo univoco a un indirizzo IP che può essere associato a un nome di dominio in formato www.nomedidominio.com. Tutte le volte che nella barra dell’indirizzo scrivete un nome di dominio, la vostra richiesta per visualizzare il sito passa attraverso un server DNS che individua l’indirizzo IP corrispondente a quanto digitato.

 

Docking station: Piattaforma cui si agganciano i computer portatili per collegare espansioni e periferiche.

 

Dolby Digital: Standard sonoro di alta qualità che supporta l’audio digitale. Negli impianti home theater si trova spesso associata la dicitura “5.1”, che indica 5 canali digitali più uno (canale centrale, due canali laterali anteriori, due canali laterali posteriori, un canale di basso subwoofer).

 

Domiciliazione: In riferimento alle utenze indica la procedura dell’addebito degli importi delle bollette direttamente sul proprio conto corrente.

 

Dominio: Identificativo alfabetico di un sito Internet. I siti internet fanno riferimento a un indirizzo IP, cui corrisponde sempre un dominio. In un indirizzo Web si distinguono vari “livelli di dominio”: in “www.computer-idea.it” si distingue “it” come dominio di primo livello; “computer-idea” dominio di secondo livello; “www” dominio di terzo livello.

 

Doppiaggio: Fase di postproduzione dove vengono aggiunte le voci al filmato. Quando il parlato vine  sincronizzato con i movimenti delle  labbra  dell’attore sullo schermo si  parla di doppiaggio labiale.

 

Dot-pitch: Misura  della distanza tra due pixel adiacenti sullo schermo di un monitor. A parità di dimensioni, un pannello dotato di maggiore risoluzione avrà un dot-pitch inferiore.

 

Download: Prelievo di un documento dalla Rete; il documento si trova fisicamente su un server (on-line o di rete locale) e viene richiamato da un computer client su cui viene memorizzato.

 

Downstream: Flusso di dati in entrata in un computer quando è in comunicazione con un altro computer (tramite rete Internet, rete wireless, rete locale).

 

DPI (dots per inch): Unità di misura “punti per pollice” per indicare la risoluzione delle immagini, di stampanti, scanner. Per esempio una stampante a 720 dpi stampa 720 fino a 720 punti in un pollice (2,54 centimetri). Uno scanner a 300 dpi è in grado di digitalizzare un’immagine traendo come informazioni fino a 300 punti ogni pollice. Maggiore è la risoluzione della periferica, maggiore è la qualità del risultato (in stampa o in scansione).

 

Drag & drop: È chiamata così, in lingua inglese, l’operazione di “trascinamento”. Il trascinamento consiste nel posizionare il puntatore del mouse su un’icona e, tenendo premuto il tasto sinistro su di essa, spostarla in un altro luogo. Si tratta di un’operazione tipica nelle interfacce grafiche.

 

DRAM (Dynamic RAM): RAM montate su memorie SIMM e DIMM.

 

Drive: In liguaggio informatico è sinonimo di “unità” e indica i singoli componenti di “Risorse del computer” dove sono memorizzati i dati. Si parla quindi di “unità C:\” o “drive C:\” per indicare il disco fisso; “drive A:\” indica il floppy disk, e così via.

 

Driver: Programma che controlla una periferica, necessario per farla dialogare con il sistema operativo e le applicazioni che la utilizzano. Ogni volta che si installa una nuova componente hardware (per esempio scheda grafica, scheda audio) o una nuova periferica (stampante, chiave USB e così via) è necessario prima di tutto installare i suoi driver specifici. I driver sono spesso soggetti ad aggiornamenti da parte delle ditte produttrici delle componenti.

 

DVB: Digital Video Broadcasting. E’ lo standard di trasmissione  televisiva digitale adottato in Europa. Basato su MPEG2, è utilizzato in tre varianti: DVB-S per il satellite, DVB-T per la diffusione su ripetitori terrestri e DVB-C per la trasmissione via cavo.

 

DVI (Digital Video Interface): Si tratta di un interfaccia che consente di collegare il monitor alla scheda grafica direttamente in digitale, senza trasformare le immagini in segnali analogici ed evitando quindi perdite di qualità.

 

DVD (Digital Versatile Disc): Supporto per la registrazione dei dati, dello stesso formato dei CD-ROM, ma che possono contenere informazioni su entrambe le facce e su due distinti livelli. Può avere diverse capacità: un DVD-5 a un lato e a strato singolo può contenere 4,7 Gigabyte di dati (un filmato da 90 minuti ad alta qualità, in formato MPEG-2), un DVD-9 a un lato e a doppio strato 8,5 Gigabyte e così via, fino ad arrivare ai DVD-18 con due lati a doppio strato, che possono contenere fino a 18 Gigabyte. Nella famiglia dei DVD si distinguono: i DVD-ROM (di sola lettura), i DVD-Video (formato per i film in digitale), i DVD-Audio (formato specifico per l’audio), i DVD scrivibili (che si distinguono in due standard: DVD-R e DVD+R) e quelli riscrivibili (a loro volta suddivisi in DVD-RW e DVD+RW); i DVD-RAM, invece, si distinguono dagli altri perché il disco ottico è montato all’interno di una cartuccia, e non possono essere letti dai comuni lettori DVD da salotto o dai lettori montati nei computer.

 

DWORD: Tipo di informazione formata da dati esadecimali con uno spazio massimo riservato pari a 4 byte.

 

 

E

 

EAX (Enviromental Audio eXtensions): Estensioni sviluppate da Creative per creare audio tridimensionale, in grado di gestire 64 suoni e ricreare la sensazione sonora della spazialità.

Il sonoro EAX è supportato soprattutto dai videogiochi, in cui il sonoro realistico è una componente fondamentale.

 

E-book: Libro elettronico. Gli e-book possono essere acquistati on-line in diversi formati: PDF, PRC (per PDA e leggibile con il software MobiPoket Reader), PDB (per palmari Palm e software Palm Reader), LIT (Microosft ReadeR).

 

ECDL (European Computer Driving Licence): È la “patente di guida” del computer, ossia un titolo riconosciuto dalla Comunità Europea in grado di certificare la padronanza nell’utilizzo del computer e delle più diffuse applicazioni.

La patente ECDL, rilasciata in quattro diversi livelli di certificazione, si consegue dopo aver sostenuto positivamente una serie di esami presso gli enti e istituti convenzionati.

Maggiori informazioni sull’ECDL in Italia e sulle sedi d’esame sono disponibili presso il sito www.ecdl.it. gestito dall’AICA (l’Associazione Italiana per l’informatica e il Calcolo Automatico).

 

EDGE: Enhanced Data Rates for Global Evolutions, evoluzione ulteriore della tecnologia GPRS sviluppate per gli standard della telefonia di terza generazione.

 

Eeprom (Electrically Erasable Programmable Read Only Memory): Memoria riprogrammabile che di solito contiene il BIOS del computer e in genere i firmware degli apparecchi tecnologici.

 

E-government (Governo elettronico): utilizzo delle nuove tecnologie telematiche nei rapporti tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini e tra gli organi della PA al loro interno.

 

E-mail: Messaggio di posta elettronica. Per inviare un messaggio di posta elettronica è necessario possedere un indirizzo e-mail e avere installato sul computer un client per la posta elettronica.

 

E-recruitment: Modalità d’assunzione e di proposta di candidature gestita on-line tramite siti specializzati.

 

Elettricità statica: Tutti i dispositivi elettronici sono estremamente sensibili alle cariche elettrostatiche e possono venirne danneggiati. L’elettricità statica è prodotta generalmente per strofinamento di materiali isolanti, per esempio abiti in tessuto sintetico, soprattutto in ambiente secco e può raggiungere valori di tensione estremamente alti, anche di decine di migliaia di volt.

 

Emoticon: Insieme di caratteri che rappresentano una faccina intenta ad esprimere un particolare stato d’animo (gioia, tristezza, etc). Possono essere statici o animati.

 

Equilibrio tonale: Indica la fedeltà dell’inchiostro nel riprodurre le sfumature dei soggetti stampati. Ogni gruppo di inchiostri ha uno specifiche caratteristiche d’equilibrio tonale, che possono essere modificate intervenendo sulla taratura dei driver della stampante.

 

Esadecimale: Sistema di rappresentazione numerica in base sedici (la numerazione binaria, invece, è in base due). I caratteri disponibili per la numerazione esadecimale sono le cifre da 0 a 9 e le lettere da A a F. La calcolatrice di Windows è in grado di convertire i numeri decimali in numeri esadecimali (è sufficiente visualizzarla in modalità “scientifica” e fare clic su “Hex”).

Eseguibile: File di programma, generalmente con estensione “.exe” o “.com”, che può essere avviato con un doppio clic del mouse (in ambiente Windows) o scrivendone il nome e premendo il tasto Invio (in ambiente DOS).

 

Esposimetro: Parte della fotocamera che misura l’esposizione, ovvero analizza la quantità di luce presente nell’immagine e determina (o suggerisce in caso di funzionamento manuale) i corretti valori di tempo e diaframma da utilizzare per ottenere uno scatto correttamente esposto.

 

Esposizione: Processo per determinare la quantità di luce che arriva alla pellicola (o al sensore). La corretta esposizione si può raggiungere invertendo sull’otturatore (più tempo rimane aperto più luce passa) e sul diaframma (più esso è aperto, più luce passa nella stesssa quantità di tempo).

 

Estensione: Suffisso generalmente composto da tre lettere che segue il nome di un file e ne identifica il tipo. In pratica è un codice mediante il quale il sistema operativo assegna un file a un determinato programma. Un nome file con estensione è, per esempio, “Mario.jpg”. La parte prima del punto indica il nome del file (deciso dall’utente in fase di salvataggio) e quella successiva è l’estensione (in questo caso si tratta di un file JPG, ovvero un’immagine grafica o una fotografia digitale). Potete trovare un completo elenco a pagina di di questo glossario.

 

Estratto conto: Documento che la banca invia ai suoi clienti e che elenca tutti i movimenti registrati sul conto corrente.

 

Ethernet: Standard che definisce il trasferimento e la condivisione di dati tramite una rete locale di computer. Per installare una Ethernet, occorre inserire in tutti i PC della rete un’apposita scheda e collegare i terminali tra loro mediante un cavo coassiale che consente il trasferimento delle informazioni.

 

Eugenia, eugenetica:  Scienza che studia il progressivo miglioramento della specie umana attraverso la manipolazione generica.

 

Eula: Significa “End User Licence Agreement”, è la licenza d’uso che accompagna tutti i software.

 

Euribor (Euro InterBank Offered Rate): è il tasso diffuso giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea come media ponderata dei tassi di interesse ai quali le banche operanti nella UE cedono i depositi in prestito. L’Euribor è rilevato per durate da 1 a 12 mesi.

 

F

 

Fader: Controllo a cursore usato nei mixer audio e video. Permette un controllo più preciso e una visualizzazione più immediata rispetto alle manopole. Molti programmi audio e video utilizzano fader virtuali, manovrabili con il mouse.

 

Fading: Effetto applicabile a musica e filmati per attenuare o incrementare progressivamente l’intensità del volume o della luminosità.

 

Fake: In inglese significa “falso”. In un newsgroup, per fake si intende un utente che invia messaggi utilizzando un’identità falsa (o assumendo l’identità di un altro partecipante); la stessa cosa vale per le “fake mail”, vale a dire e-mail inviate camuffando il mittente. Nel mondo del peer to peer, questo termine è utilizzato per indicare dei file il cui nome non corrisponde al reale contenuto multimediale. In alcuni casi, fake indica anche un fotomontaggio. I “fake virus”, invece, sono “falsi allarmi” (o hoax), degli scherzi che non provocano danni.

 

Falsi positivi E-mail desiderate ma contrassegnate per errore come spam da un programma antispam.

 

FAQ (Frequently Asked Questions): Acronimo inglese che significa “Domande poste di frequente”. Documento che contiene le risposte alle domande ricorrenti. Prima di partecipare alle discussioni di un newsgroup o in un forum, è bene leggere le FAQ onde evitare di porre sempre le stesse richieste di chiarimenti e informazioni.

 

FAT (File Allocation Table): Acronimo inglese che significa “Tabella di allocazione dei file”. È la parte del sistema operativo in cui sono memorizzati i riferimenti logici (in pratica, collegamenti) ai dati, che consentono l’accesso al contenuto dell’hard disk. I sistemi più diffusi sono FAT 16 e FAT 32: il primo consente di gestire volumi di dati non superiori a 8 Gigabyte; grazie ai secondi è stato superato questo limite. Per dischi o partizioni oltre i 32 Gigabyte, occorre utilizzare NTFS.

 

FAT32 Acronimo per “File Allocation Table” (tabella di allocazione dei file), rappresenta una modalità di organizzazione dei file presenti sul disco fisso.

 

Fdisk Programma del sistema operativo MS-DOS utile per creare, modificare o eliminare le partizioni di un disco fisso.

 

Feedback: In inglese significa reazione, su eBay indica il giudizio lasciato da un utente a un altro dopo ogni transazione.

 

Feed RSS Il feed RSS raccoglie informazioni formattate secondo determinate specifiche (derivate dallo standard XML, un vero e proprio meta-linguaggio). In tal modo dati e testi divengono interscambiabili, tra diversi programmi (i cosiddetti “Feed reader”) e diverse piattaforme. L’uso principale dei Feed RSS è legato alla possibilità di distribuire automaticamente informazioni di qualsiasi tipo, dalle news ai post di uno blog, agli articoli dei siti di informazione.

 

 

Fibra ottica: Cavo costituito da una sottile fibra di vetro o silicio, che consente la trasmissione di segnali sotto forma di luce (o infrarossi), generalmente prodotta da un raggio laser. Questi cavi sono più efficienti di quelli elettrici, in quanto possono trasmettere centinaia di segnali contemporaneamente (senza disturbi di tipo elettromagnetico) e si raggiungono velocità eccezionali di trasferimento dei dati.

 

File di paging: File utilizzato da Windows come memoria virtuale. Sul disco fisso viene creato un apposito file per memorizzare informazioni essenziali per il funzionamento del sistema operativo e dei programmi in esecuzione. Se la quantità di memoria RAM è insufficiente per la gestione delle informazioni, viene fatto uso del file di swap su disco fisso.

 

File sharing In inglese significa “Condivisione dei file”. Principio sul quale si basa lo scambio dei file tra singoli utenti grazie ai sistemi di peer to peer, vale a dire WinMX, eMule, Kazaa e via dicendo. In pratica ogni utente mette a disposizione degli altri canzoni, filmati, programmi e documenti, e a sua volta può prelevare documenti multimediali che sono salvati sui PC altrui.

 

File system: Parte del sistema operativo che si occupa della gestione dei file, sia tramite l’opportuna formattazione delle unità sulle quali sono salvati, sia registrando e leggendo i file.

In pratica, il file system è costituito da file, directory, e da informazioni necessarie alla loro localizzazione.

 

File temporanei: Copia dei file creata dalla maggior parte delle applicazioni mentre sono in esecuzione, e che vengono eliminate automaticamente alla chiusura dei programmi.

Si parla di file temporanei anche in riferimento alla navigazione sul Web: il browser scarica sul disco fisso le pagine visitate (con tutti i loro elementi, per esempio le immagini), in modo che possano essere richiamate senza doverle scaricare nuovamente on-line.

 

Finestra: Nei sistemi operativi con interfaccia grafica (per esempio Microsoft Windows) è un’area nella quale vengono visualizzati il contenuto di un disco, di una cartella, un documento, un’applicazione, un messaggio o un avviso, o moduli di inserimento dati (finestra di dialogo).

In inglese Windows significa proprio “finestre”.

 

Firewall Sistema hardware o software, connesso alla Rete, che consente di filtrare i pacchetti di dati in transito (in entrata o in uscita) da un computer. Consente, tra le altre cose, di bloccare gli attacchi da parte di hacker.

 

Firewire Standard per il trasferimento dei dati ad altissima velocità, chiamato anche IEEE 1394, che permette di collegare fino a 63 periferiche contemporaneamente. Consente velocità di trasferimento fino a 400 Megabit per secondo (vedi Bps). Esistono due tipi di connettori Firewire: quello standard (tipico dei PC) e quello denominato DV (presente di norma nelle videocamere o fotocamere digitali).

 

Firma digitale Strumento che garantisce l’integrità e l’autenticità di un documento informatico, attraverso l’utilizzo di tecnologie di crittografia a chiave pubblica e di certificati digitali. In pratica è l’equivalente informatico della firma autografa dei documenti cartacei.

 

Firmware Software memorizzato all’interno di una memoria flash o eeprom. Molte componenti del computer hanno un proprio firmware che ne gestisce il funzionamento: per esempio i masterizzatori, i lettori CD e DVD; i modem. Il firmware può essere aggiornato per migliorare le prestazioni delle periferiche, tuttavia bisogna ricordare che questa procedura è irreversibile e, se fatta con poca cautela, rischia compromettere del tutto il suo funzionamento.

 

Flame In inglese significa “fiammata”.  Nell’ambiente dei newsgroup, identifica un attacco verbale, violento e diretto, nei confronti di un utente.

 

Flash: Uno dei più comuni plug-in per Internet Explorer e Netscape, utile a visualizzare pagine Web con immagini e contenuti in movimento.

 

Floppy disk: Supporto magnetico per il trasferimento dei dati. I floppy disk contengono al massimo 1,44 Megabyte di dati, e quindi attualmente sono poco capienti, soprattutto confrontati con altri supporti quali CD, DVD o chiavette USB.

 

FMV (Full-Motion Video): Visualizzazione a velocità reale di un file mediante un computer.

Un file video è composto da una quantità enorme di dati, che vanno decompressi ed elaborati in modo che la riproduzione segua i tempi originali della ripresa.

Foglio di calcolo: Detto anche “foglio  elettronico”. Programma che organizza numeri, etichette e formule in righe e colonne, per calcolarne i risultati. In un foglio di calcolo si possono creare tabelle tra loro correlate, tramite le quali è possibile effettuare analisi e simulazioni. Un esempio di foglio di calcolo è Microsoft Excel.

 

Foglio di stile: Documenti che consentono di ottimizzare la gestione del layout e delle caratteristiche delle pagine di un sito Web.

In pratica si tratta di una serie di istruzioni raccolte in una pagina HTML, che permettono al Webmaster di aggiornare o modificare un sito in modo automatico, senza dover lavorare sulle singole pagine.

 

Font Tipo di carattere grafico, ovvero il disegno grafico di lettere, numeri e altri caratteri tipografici. Ogni font può avere diversi stili: grassetto, sottolineato, corsivo. Un esempio di font molto comune è Times New Roman.

 

Form Modulo interattivo, generalmente da compilare on-line, nel quale occorre inserire nei diversi campi predisposti, i propri dati (per esempio per la registrazione a un servizio), o la risposta ad alcuni quesiti, oppure la compilazione di ordini di acquisto. È generalmente realizzato con il linguaggio HTML.

 

Formattazione: Predisposizione di un supporto di memoria per consentire il salvataggio dei dati (se è vergine) oppure cancellazioni di tutti i dati contenuti su un floppy disk o su un disco rigido. La formattazione, in ambito di videoscrittura o di realizzazione di pagine Web, fa riferimento alla scelta di un determinato tipo di impaginazione, dei font e degli stili dei caratteri, dei margini della pagina e via dicendo.

 

Forum: Spazio virtuale nel quale utenti con interessi simili discutono dei più svariati argomenti. Ogni utente può inviare messaggi oltreché leggere e rispondere a quelli altrui. I forum più conosciuti sono i newsgroup di Usenet.

 

Fotoritocco: Insieme di operazioni che permettono di modificare un’immagine digitale.

 

FPS (Frame per secondo): Rappresenta il numero di frame (in pratica, i fotogrammi) che vengono visualizzati in un secondo, e quindi la velocità di riproduzione di un video digitale.

Il sistema televisivo che utilizziamo in Italia (vale a dire il PAL) si basa sulla misura di 50 fps.

 

Frame: Un singolo fotogramma (o disegno) di una sequenza video. Mostrando in rapida successione una serie di frame, che differiscono poco tra loro, si crea l’illusione del movimento. In Internet per frame si intende il singolo riquadro che sta all’interno di una pagina complessa; per esempio in una home page, ci possono essere tre frame: l’intestazione in alto, il menu a sinistra e il contenuto nelle singole pagine a destra (ogni frame è indipendente dagli altri).

 

Franchising: Accordo di collaborazione con cui un’azienda (franchisor) concede a un’altra (franchisee) l’uso del suo marchio e della sua formula commerciale in cambio del pagamento di un canone d’ingresso e di una quota del fatturato.

 

Freeware: Licenza d’uso gratuito di un software.

 

FTP (File Transfer Protocol): Acronimo inglese che significa “Protocollo di trasferimento dei file”. È un protocollo che permette a un utente di inviare e scaricare file da un computer remoto, un server FTP appunto. L’utente deve installare un programma client (per esempio CuteFTP) sul proprio computer, in modo da poter comunicare con il server remoto.

Molte aziende o enti mettono a disposizione su questi server, documenti e programmi. A volte l’accesso a queste risorse è libero (anonimo) altre volte serve una autentificazione (vale a dire l’inserimento di un nickname e una password).

 

Full HD Formato 1080p, che equivale alla versione con scansione progressiva del 1080i: ogni aggiornamento coinvolge tutte le 1080 linee orizzontali (per 1920 della larghezza), e quindi i 2.073.600 pixel dello schermo.

 

 

Funzione: Componente predefinita  utilizzabile per eseguire calcoli.

 

G

 

Gateway: In inglese significa “Porta d’accesso”. È un dispositivo hardware e software che mette in comunicazione due reti che utilizzano architetture e protocolli differenti (per esempio una rete locale e Internet). In pratica ricodifica indirizzi e nomi in modo che i due sistemi diversi possano comunicare tra loro.

 

Gelato: Voce gergale, dovuta alla rassomiglianza con un cono gelato, con cui sono indicati i classici microfoni da tenere in mano. Ne esistono svariati tipi, sia a filo che radio.

 

Getto d’inchiostro: In inglese: “Ink-Jet”. Tecnologia di stampa che prevede il getto a pressione delle gocce d’inchiostro liquido (a base d’acqua) sulla carta.

A tal fine la stampante deve utilizzare dei micro-ugelli, vale a dire fori nella testina di stampa attraverso i quali passa l’inchiostro.

 

Gif (Graphics Interchange Format): Formato grafico, sviluppato da Compuserve, tra i più diffusi in Internet. Rispetto al JPG, ha delle limitazioni: prevede infatti l’utilizzo di un massimo di 256 colori. Costituisce lo standard grafico per la realizzazione dei banner.

 

Gigabyte: Spesso viene indicato con la sigla Gb. Si tratta di una misura informatica, multiplo dei byte, composta da mille Megabyte. È l’unità di misura, per esempio, della capacità dei dischi fissi.

 

GNU “GNU is Not Unix”, ovvero “GNU non è Unix”. Progetto di Richard Stallman, datato 1983. Si basa su una gestione particolare dei diritti d’autore sul software, secondo la definizione di software libero.

 

 

GPRS (General Packet Radio Service): Acronimo inglese che significa “Trasferimento di dati a pacchetto”. Standard di trasferimento dati che rappresenta la terza generazione della comunicazione mobile (un miglioramento rispetto sia al GSM, sia al WAP). Supporta il trasferimento di dati non solo vocali e testuali (SMS), ma anche di pagine Web, immagini e suoni, che possono essere scaricati dal Web sul proprio terminale.

 

GPS (Global Positioning System): Acronimo inglese che significa “Sistema di posizionamento globale”. Sistema di satelliti che forniscono informazioni di posizionamento (latitudine e longitudine) e navigazione estremamente accurati. Questa tecnologia è utilizzata in un largo campo di applicazioni, che vanno dalla navigazione marittima al trasporto e al monitoraggio.

 

GPU (Graphics Processing Unit): Acronimo inglese che significa “Unità di elaborazione grafica”. È il processore grafico (in aggiunta alla CPU) che cura le fasi di generazione e gestione delle scena grafiche bidimensionali e tridimensionali.

 

Grazie: Appendici al corpo del carattere, in grado di renderlo più leggibile ed elegante.

 

Griglia: Insieme di linee che è possibile aggiungere a un grafico per semplificare la lettura e la valutazione dei dati. Le griglie si estendono ai segni di graduazione presenti su asse attraverso l’area del tracciato.

 

Gruppo di continuità: In inglese si indica con l’acronimo UPS (Uninterruptible Power Supply). È un dispositivo hardware che entra in funzione in caso di interruzione dell’erogazione di energia elettrica al computer e ai suoi dispositivi, evitando la perdita dei dati contenuti nella memoria RAM.

Molti gruppi di continuità provvedono a filtrare e stabilizzare il segnale elettrico, spesso caratterizzato da sbalzi, cali e sovratensioni.

 

GSM (Global System for Mobile Communications): Acronimo inglese che significa “Sistema di telecomunicazione mobile”.

È il sistema digitale, adottato nell’Unione Europea, che consente di utilizzare i telefoni cellulari sia per la trasmissione vocale, sia per l’invio la ricezione di brevi messaggi di testo (SMS).

Il sistema GSM inizialmente operava solo sulla banda dei 900 MHz, ora è stato implementato e funziona anche a 1.800 MHz.

 

Guestbook: Speciali pagine all’interno della quail I viaggiatori possono lasciare un saluto o un commento sui contenuti e il look di un sito.

 

GUI (Graphic Users Interface): Acronimo inglese che significa “Interfaccia grafica per l’utente”. Sistema che consente all’utente di “interagire” con il PC grazie a rappresentazione grafica di comandi, documenti e altri oggetti grazie all’utilizzo di mouse, icone e via dicendo (per esempio il sistema operativo Windows).

Si differenzia dalle interfacce testuali, nelle quali i comandi vengono impartiti digitando righe di testo (per esempio il sistema operativo MS-DOS).

 

 

H

 

H.323: Protocollo nato per standardizzare la trasmissione audio/video su reti a commutazione di pacchetto

 

Hacker: Pirata informatico che sfrutta tecnologie avanzate per penetrare nei sistemi informatici protetti, senza alcun intento fraudolento. Da questo punto di vista, infatti, si differenzia dai “cracker”: chi viola sistemi protetti per proprio tornaconto o per arrecare danni.

 

Hijacker: Letteralmente “dirottatore”. Programmi che modificano la pagina iniziale di Internet Explorer all’insaputa dell’utente. Rimuoverli è molto complicato, spesso bisogna intervenire sulle chiavi del registro di sistema

 

Hard disk: In inglese significa “Disco rigido”. Unità di memoria di massa, formata da uno o più dischi magnetici, che costituisce il principale archivio per il sistema operativo, i software e ogni sorta di dati.

Ogni computer ha (almeno) un hard disk al suo interno. Ogni disco può essere suddiviso in partizioni, che il sistema operativo “vede” come singole unità di dati.

 

Hardware: In inglese significa “Ferramenta”. Insieme delle componenti fisiche (sia interne, sia dispositivi esterni) di un elaboratore elettronico: circuiti elettronici, chip, schede, mouse, monitor, tastiera, CD-ROM e via dicendo. Generalmente contrapposto a software.

 

HASH: funzione che produce l’impronta digitale di un messaggio, che non può essere invertita al fine di ottenere il messaggio originale.

 

HDMI (High Definition Multimedia Interface): Ovvero interfaccia multimediale ad alta definizione. Si tratta di uno dei più recenti standard per il collegamento di apparecchi video. E’ in grado di traasportare segnali audio e video completamente digitali in formato non compresso, garantendo quindi la massima  qualità.

 

Header: Intestazione. Le informazioni necessarie per il corretto instradamento del messaggio, come il mittente, il destinatario e l’oggetto.

 

Hoax: In inglese significa “bufala”. Si tratta di notizie false, a volte anche “leggende metropolitane”, generalmente inoltrate via e-mail. Spesso si riferiscono a false richieste di aiuto, virus fasulli (per esempio “Sulfnbk.exe” o “Jdbgmgr.exe”) o notizie inventate.

 

Home Page: Documento ipertestuale che rappresenta la pagina principale di un sito Web, che contiene i link ad altre pagine del sito o a risorse esterne. A volte si utilizza questa espressione per indicare un sito personale.

 

Home Theater: Insieme di apparecchiature multimediali per la visione di un video.

Generalmente un impianto home theater casalingo include un televisore a grande schermo (spesso in formato 16:9), almeno cinque altoparlanti, un subwoofer, un lettore DVD da salotto e un impianto audio stereofonico con amplificatore a cinque canali.

Host: In inglese significa “Ospite”. Computer della rete che ospita risorse e servizi e li mette a disposizione del sistema, ovvero a tutti i computer collegati.

 

Host: Letteralmente “ospite”, di solito è definito così un servizio on-line destinato a ospitare siti Web, immagini, blog…

 

Hotas: acronimo di Hands On Throttle And Stick, cioè mani su manetta e cloche. Si tratta di un controller composto da due differenti manopole, una throttle e una cloche.

 

HTML (HyperText Markup Language): È il linguaggio con cui sono scritti i siti Web. Si tratta di una serie di marcatori (tag) che delimitano i contenuti della pagina e che, una volta interpretati dal browser, danno loro la formattazione desiderata e una struttura ordinata.

Lo standard HTML è fissato dal W3C (World Wide Web Consortium) il cui sito di riferimento è www.w3c.org.

 

HTTP (Hypertext Transport Protocol): Acronimo inglese che significa “Protocollo di trasferimento degli ipertesti”. Protocollo utilizzato per collegare le risorse del Web tra loro e per renderle disponibili agli utenti (che le possono visualizzare tramite il browser).

 

Hub: Dispositivo hardware che consente di moltiplicare il numero di porte alle quali si collegano i dispositivi elettronici, oppure di ampliare il numero di computer collegati a una rete. Per esempio, esistono degli hub che consentono di collegare più dispositivi a una sola porta USB.

 

 

K

 

Kbit (Kilobit): Unità di misura informatica che indica 1.024 bit.

 

Kbps (Kilobit per secondo): Unità di misura della velocità del modem: indica il numero di Kilobit (vedi bit) che il modem può trasferire in un secondo. In genere i modem raggiungono velocità di 56 Kbps.

 

KByte (Kilobyte): Unità di misura informatica che indica 1024 byte (un byte equivale a 8 bit).

 

KBps (Kilobyte per secondo): Unità di misura che indica la quantità di Kilobyte trasferiti in un secondo, ovvero la velocità di trasferimento dei dati. La velocità di download di file dalla Rete viene espressa proprio con i Kilobyte per secondo: per esempio, un modem analogico raggiunge velocità di trasferimento attorno ai 7 KBps.

 

Keylogger: Programma installato sul computer, spesso invisibile capace di memorizzare tutti i comandi digitati a tastiera. Di conseguenza è in grado di memorizzare qualsiasi dato personale, dal testo di una chat al numero di carta di credito.

 

Kernel: Il nucleo centrale del sistema operativo. È quella parte di codice che si occupa delle operazioni critiche, come la gestione della memoria, della CPU, del trasferimento dei dati tra le componenti del sistema e del multitasking.

Viene caricato in memoria immediatamente dopo il BIOS. Riceve e inoltra i comandi dall’utente, tramite la shell.

 

 

I

 

Icona: Rappresentazione simbolica di un oggetto, programma o documento, utilizzata nei sistemi con interfaccia GUI, come per esempio Windows.

 

IDE (Integrated Drive Electronics): In inglese significa “Dispositivo con elettronica integrata”. Tipo di bus (interfaccia) progettato per la connessione di periferiche (per esempio il disco fisso o un’unità ottica come il CD-ROM) al computer, senza l’uso di un apposito controller (contrariamente a quanto avviene con lo standard SCSI). Questo perché tutta l’elettronica di controllo è posta sul drive e avviene con un cavo piatto a 40 poli.

I dispositivi collegati sono disposti su una catena, che prevede un solo canale di due unità (da configurare come master e slave).

Questo limite è stato superato con lo sviluppo dello standard EIDE, che può prevedere due canali da due dispositivi, e quindi quattro unità in tutto. IDE non va confuso con il protocollo di collegamento ATA.

IEEE 1394: Sigla che identifica il collegamento FireWire, l’interfaccia digitale per le periferiche. È chiamato anche iLINK.

 

Identity theft: Furto d’identità. Si tratta dell’uso fraudolento dei dati personali di una vittima per creare una nuova identità. Se ne parla anche in ambito finanziario, per indicare l’uso criminoso di dati significativi di una persona, necessari, per esempio, per ottenere nuove linee di credito in nome e per conto di un altro.

 

IDS (Intrusion Detection System): Sistema di sicurezza e di monitoraggio che controlla tipologia, località e modalità di accesso a servizi on-line.

 

 

IMAP (Internet Messaging Access Protocol): Protocollo standard per la ricezione della posta elettronica. Si differenzia dal POP3 poiché consente di gestire più cartelle, relative a uno stesso utente, direttamente sul server.

È supportato dai più diffusi client di posta elettronica. È definito anche come “Incoming server”.

 

IMEI ((International Mobile Equipment Identity): Stringa di 15 numeri che identifica ogni cellulare.

 

IMHO (In My Humble Opinion): Acronimo inglese che significa “A mio modesto parere”. Sigla utilizzata nelle chat, nei newsgroup, nelle mailing list e nei forum di discussione per introdurre un’opinione personale.

 

Immagine: Copia identica dei dati contenuti su un’unità di massa (anche un intero disco), al fine di avere un backup.

È anche possibile, mediante appositi programmi (per esempio “Drive Image” di Powerquest), fare un’immagine dell’unità che contiene il sistema operativo, per ripristinarlo allorquando occorra formattare l’unità che lo contiene. In alcuni casi i file immagine sono quelli salvati da un programma di masterizzazione durante la copia.

 

Inchiostro: Liquido colorante contenuto nelle cartucce. Può essere di tipo “dye” (a base di sostanze coloranti organiche disciolte in acqua) o “a pigmenti” (ovvero con particelle solide di colore in sospensione nel liquido).

 

Inchiostro universale: Tipo di inchiostro che, per le sue caratteristiche, può essere impiegato in cartucce di molti produttori diversi. E’ comodo se si devono ricaricare svariati modelli di stampanti, ma costringe spesso ad intervenire sulle tarature dei driver per ottenere un equilibrio tonale simile a quello dell’inchiostro originale.

 

Indirizzo IP: IP acronimo inglese che significa “Internet Protocol”. Serie di quattro gruppi o “ottetto” di numeri (separati da tre punti) che rappresentano l’identificativo di un computer collegato a Internet. Viene assegnato dal provider. L’indirizzo IP, pur essendo univoco, non è sempre fisso, ma varia ogni volta che ci si riconnette alla Rete; a meno che si disponga di un indirizzo IP fisso, come nel caso di alcuni abbonamenti DSL o dei collegamenti tramite fibra ottica. Tutti i siti Web sono raggiungibili anche digitando nel browser il relativo indirizzo IP.

 

Input: Immissione di dati in un elaboratore elettronico attraverso un apposito dispositivo (per esempio tastiera, mouse, scanner e via dicendo).

 

Installer Programma di installazione di un software, solitamente un file eseguibile.

 

Instant Messenger: Programma di messaggistica istantanea, che consente a due utenti di scambiarsi messaggi testuali in tempo reale. Entrambi, però, devono aver installato sul proprio computer lo stesso software. Spesso questi programmi consentono di scambiare anche altri documenti, come per esempio video, immagini e suoni. L’instant messenger più utilizzato è ICQ. (www.icq.com).

 

Interfaccia: Collegamento tra computer e periferiche che segue un determinato standard (un esempio di interfaccia è il FireWire). Con questo termine si può indicare anche l’interazione tra l’utente e il computer.

 

Internet: Rete geografica mondiale basata sul protocollo di comunicazione TCP/IP.

I computer connnessi alla rete Internet sono chiamati host e giocano, ciascuno, diversi ruoli.

La struttura principale è costituita da tante sotto-reti geografiche regionali, nazionali e internazionali che distribuiscono la connettività sul territorio mondiale.

A tali sotto-reti si collegano server privati (di singole aziende, di provider) che a loro volta possono distribuire connettività (i provider) oppure altri servizi legati a Ineternet.

Estrema propaggine della Rete sono i PC dei singoli utenti che svolgono principalmente il ruolo di client, e saltuariamente quella di server.

 

Intranet: Rete locale organizzata come la rete Internet, quindi con trasferimento dati con protocollo TCP/IP.

 

Interpolare: Operazione in cui si inseriscono nuovi dati all’interno di una serie, utilizzando un algoritmo matematico per generare valori ragionevoli nei punti in cui i dati sono mancanti. Procedure di interpolazione vengono usate per correggere disturbi all’interno di un segnale digitale, per aumentare la risoluzione di un’immagine digitale, e così via.

 

IP dinamico: indirizzo IP assegnato dinamicamente a un client al momento della connessione al provider. Un indirizzo IP dinamico può individuare, in momenti diversi, persone diverse, perché resta valido solo per il collegamento in corso.

Questo tipo di indirizzo è assegnato a chi si collega a Internet tramite il modem o DSL. Si contrappone a IP fisso, che resta invariato indipendentemente dalle connessioni.

 

IP statico: Detto anche Indirizzo IP fisso. In questo caso, a differenza dell’IP dinamico, l’indirizzo viene assegnato una volta per tutte alla scheda di rete, tramite un’opportuna procedura di configurazione e non varia a ogni connessione alla Rete.

L’IP statico può essere pubblico o privato: nel primo caso il computer è visibile da tutta la Rete e sono assegnati solo a computer che offrono un servizio esterno (per esempio per un server FTP); nel secondo caso, un IP statico privato è un indirizzo dato all’interno di una rete locale (vedi LAN) a una stampante o a un computer che offre un servizio di backup dei dati.

 

Ipertesto: Testo collegato a una serie di oggetti tramite collegamenti definiti link.

Questi collegamenti, non sequenziali, consentono all’utente di muoversi tra gli argomenti o le risorse collegate a proprio piacimento. Le pagine Web sono un esempio di ipertesto.

 

IPX (Internetwork Packet Exchange): Protocollo di rete, specifico per le reti che utilizzano il sistema operativo Novell, e quindi supportato soprattutto dai server.

 

IRC (Internet Relay Chat): Sistema di comunicazione testuale on-line che consente agli utenti di conversare in sincrono tra loro. I messaggi inviati da un singolo utente possono essere letti da tutti gli altri presenti, in quel momento, in quello specifico canale IRC. In genere un canale è dedicato a un singolo argomento di discussione. Per accedere alla rete IRC, occorre un apposito software (per esempio Mirc).

 

IRQ: Interrupt ReQuest. Sono delle richieste di interruzione che arrivano al microprocessore mentre questo sta lavorando, eseguendo le istruzioni contenute in un programma. Le IRQ arrivano tipicamente dalle periferiche e chiedono al microprocessore di interrompere il proprio lavoro per rispondere alle necessità della periferica (visualizzazione di una finestra d’avviso, per esempio).

 

IrDA (Infrared Data Association): Standard per il trasferimento dati che sfrutta i collegamenti a raggi infrarossi. È un tipo di interfaccia.

Questo particolare tipo di collegamento radio, un raggio di luce nello spettro di frequenza, è consentito se il trasmettitore e il ricevitore sono posti a breve distanza, e non ci sono interferenze o ostacoli tra loro.

Alcuni modelli di notebook e telefoni cellulari utilizzano questa tecnologia.

 

ISDN (Integrated Service Digital Network): Linee di trasmissioni interamente digitali in grado di trasmettere informazioni a una velocità massima di 64 Kbps per canale, sfruttando al massimo due canali. Queste linee sfruttano il doppino telefonico in rame della rete telefonica.                       Consente di trasmettere voce, dati, immagini e video ad alta velocità.

 

ISO (International Organization for Standardization): Acronimo inglese che significa: “Organismo Internazionale di Standardizzazione”. Si tratta di un’organizzazione che, dal 1947, si occupa del controllo degli standard della progettazione e costruzione di dispositivi hardware e la trasmissione dei dati. Per esempio, l’ISO 9660 rappresenta uno standard per i CD-ROM. La sigla ISO rappresenta anche l’estensione dei file immagine salvati da alcuni programmi di masterizzazione.

 

Issuer: In riferimento alle carte di credito, indica l’azienda o la banca che ha emesso la carta

 

Istant messaging: Programma di messaggistica istantanea, che consente a due utenti di sfruttare la  Rete per iniziare a ricevere messaggi subito visualizzabili. Spesso questi programmi permettono di scambiare anche altri documenti, come per esempio video, immagini e suoni.

 

IT (Information Technology): Termine ormai molto diffuso per indicare in modo onnicomprensivo tutto ciò che riguarda tecnologia, gestione e distribuzione delle informazioni e dei dati in formato digitale.

 

 

J

 

Java: Linguaggio di programmazione molto diffuso sulla Rete, poiché particolarmente adatto a creare applicazioni (applet) da visualizzare con i browser. Deriva dal linguaggio C++ e si integra perfettamente con i documenti HTML. Viene spesso utilizzato per realizzare menu, immagini e grafici per i siti Web.

 

Javascript: Linguaggio di programmazione sviluppato specificamente per Netscape Navigator, ma che funziona anche con altri browser.

Consente l’esecuzione di procedure interattive all’interno di documenti HTML. Microsoft ha sviluppato un linguaggio simile a Javascript, chiamato JScript, che però ha delle caratteristiche compatibili solo con il browser Internet Explorer.

 

Joliet: Standard elaborato da Microsoft per i file system dei CD-ROM. Consente di masterizzare file con nomi lunghi fino a 64 caratteri.

 

Joystick: Dispositivo di input utilizzato per i giochi, che viene collegato a una apposita porta presente sulla scheda audio. Oltre al perno centrale (sensibile ai movimenti in tutte le direzioni), possono essere presenti uno o più pulsanti con funzioni dedicate.

 

Jpg: Formato grafico (definito dallo standard JPEG) che consente di salvare fotografie con una profondità massima di colore di 24 bit. È un formato definito “lossy”: mantiene un buon compromesso tra qualità e “peso” dell’immagine, per questo è molto utilizzato sul Web.

 

Jumper: Ponticello. Elemento conduttore che viene inserito tra due contatti per attivare o disattivare un’impostazione. Per esempio, spostando l’apposito jumper sul retro di un CD-ROM, è possibile indicare al sistema se si tratta di un dispositivo master o slave della catena EIDE.

 

Junk Mail: Sinonimo di spam. Identifica la posta spazzatura, ovvero le e-mail pubblicitarie indesiderate. Alcuni server di posta hanno dei filtri per bloccare questi messaggi. In alternativa è possibile installare sul proprio PC degli appositi programmi anti-spamming (Vedi spam).

 

JVM (Java Virtual Machine): Software che permette di eseguire le applicazioni compilate in linguaggio Java.

 

 

 

L

 

LAN (Local Area Network): Rete di computer, limitata a un’area specifica (un ufficio o un edificio). I PC devo disporre di apposite schede di rete interne (o di dispositivi di comunicazione senza fili), cavi di collegamento, un hub (ed eventualmente un router), software specifici e protocolli che consentano la comunicazione e il trasferimento di dati. Una postazione deve fare da server, le altre da client.

 

Laptop: Termine inglese che individua i computer portatili “che si tengono sulle ginocchia”; sinonimo di notebook. Definizione che si contrappone a computer desktop.

 

Latenza: Sinonimo di ping. Indica il tempo (misurato in millisecondi) impiegato da un pacchetto di dati per passare attraverso una connessione di rete. Latenza e ampiezza di banda sono i due fattori che determinano la velocità di connessione.

 

Layer: In inglese significa livello. Anche se utilizzato in più ambiti, si associa generalmente ai livelli grafici di una fotografia, nel fotoritocco. In pratica indica gli strati contrapposti e indipendenti di un’immagine grafica. Nell’ambito della musica digitale, invece, indica i differenti livelli di compressione legati all’algoritmo MPEG (negli MP3 si parla di layer III).

 

Layout: In inglese significa “aspetto”. Si riferisce all’impaginazione di un documento (per esempio, una pagina Web o una pagina di Word) e quindi alla disposizione di testo, grafica, immagini, bordi, sfondi, margini e via dicendo.

 

Last Minute: (All’ultimo minuto) Sono le offerte turistiche che giunte quasi a scadenza vengono offerte ad un prezzo, in genere, scontato e in disponibilità limitata.

 

Lavalier: Piccolo microfono da cravatta, molto usato in televisione perché poco visibile e poco sensibile a disturbi e rumori che non siano la voce di chi lo indossa.

 

LCD (Liquid Crystal Display): In inglese “Schermo a cristalli liquidi”. Particolare tipo di schermo utilizzato nei computer portatili o sul retro delle fotocamere digitali, per ragioni di spazio, peso e consumo di energia. Gli schermi a cristalli liquidi sono costituiti da un doppio strato di vetro, che contiene un liquido capace di allineare i propri cristalli con il campo elettromagnetico. In pratica, facendo variare questo campo nei diversi punti dello schermo, i cristalli riflettono o meno la luce, formando caratteri e immagini. Alcuni LCD sono retro-illuminati, per ottenere una migliore visibilità.

 

LED Light Emitting Diode, diodo a emissione di luce. Si tratta di una piccola lampadina usata come indicatore.

 

 

Link: Collegamento ipertestuale. In un sito Web, o in una pagina con proprietà multimediali, indica un oggetto sul quale è possibile fare clic con il mouse per spostarsi in un’altra sezione del documento o del sito, oppure in un altro sito Internet; in altri casi il clic sul link avvia la riproduzione di un documento multimediale.

 

Linux: Sistema operativo alternativo a Microsoft, disponibile per diverse piattaforme hardware, che appartiene alla famiglia dei sistemi Unix. La versione distribuita (gratuitamente) comprende solo il kernel. La maggior parte delle applicazioni per Linux sono distribuite con licenza GNU (vale a dire open source, liberamente modificabile da chiunque).

 

Livello: In inglese “layer”.Indica gli strati contrapposti e indipendenti di un’immagine grafica.

 

Log: Il “log file” è un documento nel quale è registrato automaticamente quanto compare sullo schermo durante il collegamento a una rete. In particolare, negli “Error-log” sono registrati gli errori che occorrono durante la sessione di lavoro.

 

Login: Apertura di una sessione di collegamento su un computer ad accesso condiviso (mediante l’identificazione dell’utente con l’immissione di username e password), a un LAN oppure a Internet.

 

Logoff: Indicata anche come “log-out”. Indica la chiusura del collegamento a un server remoto o a un computer con accesso condiviso. È il contrario di login.

 

LOL (Laugh Out Loud, o anche Lots Of Laughs): Acronimo inglese che indica una sonora risata, utilizzato prevalentemente nelle chat e nei newsgroup. È uno degli  espedienti più utilizzati nella comunicazione verbale on-line per ridurre il numero di caratteri scritti.

 

Lossless: Metodo di compressione di un file, un documento, un’immagine, un file musicale o un video digitale in cui non vi è perdita nella qualità al momento della decompressione. Il file, quando è decompresso, risulta esattamente identico all’originale. Usualmente questo tipo di compressione consente un minor risparmio di spazio rispetto alla compressione lossy.

 

Lossy: Metodo di compressione dei dati in cui qualità del file è sacrificata a favore del risparmio di spazio occupato. La quantità di dati persi dipende dall’algoritmo di compressione utilizzato. Tipicamente, questo metodo è impiegato per la compressione delle immagini (per esempio quando si salva una fotografia in formato JPG).

 

LP: Modalità di funzionamento della videocamera che utilizza una velocità ridotta del nastro per registrare più a lungo sulla stessa cassetta.

 

LPT (Line Printing Terminal): La porta parallela dei computer, alla quale si collegano stampanti e scanner.

 

Lurk: In inglese significa “restare nascosti”. Leggere gli interventi di un newsgroup o di un forum di discussione, senza parteciparvi attivamente. Questo verbo inglese è spesso italianizzato: si parla infatti di “lurkare” (l’azione di leggere senza intervenire) e di “lurker” (chi rimane nell’ombra).

 

Luminanza Quantità di luce presente in una fotografia. Prescinde dal colore. Si misura con valori da 0 a 255 (in un’immagine a 8 bit).

 

 

LZW (Lempel Ziv Welch): Algoritmo di compressione utilizzato dai software di fotoritocco per salvare i file grafici in formato GIF e TIF. È una tecnica lossless.

 

 

 

 

M

 

Macintosh: Personal computer di Apple. Il primo modello fu commercializzato nel 1984: il suo punto di forza era l’interfaccia GUI (quindi la sua estrema facilità d’uso) ovvero l’utilizzo dell’interfaccia grafica anche in ambiente testuale, ben prima di Windows 3.11. Spesso è indicato semplicemente come “Mac”.

 

Macro: Procedura automatizzata che permette di salvare una serie di operazioni, poi richiamabili con un semplice comando (o un tasto).

Viene generalmente utilizzata in programmi del pacchetto Microsoft Office quali Word ed Excel. Nata come semplice sequenza registrata di comandi, attualmente si è evoluta fino a utilizzare un linguaggio di programmazione proprio (per esempio VBA, Visual Basic for Application), con tanto di strutture tipiche dei comuni linguaggi (strutture condizionali, utilizzo di finestre per l’inserimento dei dati e via dicendo).

 

Macro virus: Virus che infetta le macro usate da alcuni tipi di file o applicazioni (per esempio i modelli di Microsoft Office). Indica anche i virus costituiti da macro, in genere scritti in linguaggio Visual Basic.

 

Mailing list: Elenco di nomi e indirizzi di posta elettronica raggruppati sotto un singolo nome. Fa riferimento alla distribuzione periodica di e-mail agli iscritti di un sito Web o di un servizio specifico.

Ogni utente registrato può inviare un messaggio alla lista di distribuzione: inserendo nel campo destinatario l’indirizzo della lista, automaticamente lo invierà a tutti gli iscritti. Spesso il messaggio viene filtrato da moderatori.

 

Mainframe: Grande computer con elevate prestazioni (in termini di capacità di calcolo e di memoria), usato nelle reti come punto centrale (server) o di smistamento.

 

Malware: Contrazione delle parole inglesi “malicious” e “software”, ovvero “software nocivo”. Programma creato e distribuito con scopi dannosi, che può assumere la forma di virus, trojan, worm, dialer o plug-in. Viene installato sul computer, spesso all’insaputa dell’utente, con l’obiettivo di spiare o distruggere il contenuto del disco o creare altri problemi.

 

Master: Quando si collega un dispositivo alla catena EIDE interna di un computer, occorre impostarne i jumper in modo che risulti come master (principale) o slave (secondario) della catena stessa. Per esempio, nel canale EIDE primario generalmente si imposta come master il disco fisso che contiene il sistema operativo, e come slave un dispositivo come il CD-ROM.

 

Masterizzare: In inglese “burn” (bruciare). Scrivere su un CD-ROM vergine o riscrivibile, dei file (dati, musica, video) tramite un apposito software di masterizzazione (per esempio Nero di Ahead, www.maneurope.com) e un apposito dispositivo hardware (detto, appunto, masterizzatore).

 

Matrice attiva: Tipo di monitor LCD che incorpora la tecnologia TFT, dotati di singoli transistor per ogni pixel, ognuno dei quali viene indirizzato separatamente dagli altri e può essere acceso o spento a piacere, intervenendo su particolari elettrodi, per la formazione delle immagini a video. La qualità di questi monitor è superiore rispetto a quelli con matrice passiva, e così anche il costo.

 

Matrice passiva: Tipo di monitor LCD nei quali, a differenza dei display a matrice attiva, i pixel sono accesi o spenti in righe o colonne, generando immagini che presentano strisce e aloni sui bordi. Anche l’angolo di visione risulta limitato rispetto ai modelli attivi.

 

MBR (Master Boot Record): Settore del disco principale, letto all’avvio del sistema (grazie al BIOS), che gestisce le fasi di partenza del sistema operativo.

Nel MBR sono presenti le informazioni sulle partizioni, al sistema operativo e alle modalità con cui esso verrà caricato dal computer dopo l’accensione. Indica anche l’area del disco che contiene le informazioni che consentono di scegliere quale sistema operativo utilizzare nel caso in cui si disponga di un sistema PC dotato di una configurazione “dual boot” (con due sistemi operativi, da utilizzare in alternativa).

 

Megapixel: Unità di misura che indica un milione di pixel, utilizzata per misurare la capacità di risoluzione (numero di pixel per pollice) dei sensori presenti nelle fotocamere digitali. Il valore dei megapixel è direttamente proporzionale alla risoluzione dell’immagine.

 

Memoria di massa: Dispositivo che consente la registrazione, la conservazione e la consultazione di ogni tipo di file digitale. Può essere fisso (un hard disk montato all’interno del PC) o rimovibile (un floppy disk). Può essere interno o esterno, e di sola lettura (un CD-ROM o un DVD-ROM), scrivibile (CD-R, vedi CD) o riscrivibile (per esempio i CD-RW, vedi CD).

Memoria flash: In inglese “Flash memory”. Dispositivo elettronico in grado immagazzinare dati anche in assenza di alimentazione elettrica, contrariamente a quanto avviene con la memoria RAM. Generalmente si presenta sotto forma di scheda, che contiene dei circuiti integrati e che vengono utilizzate come floppy disk: infatti è possibile formattarle, per poi scrivere, leggere, cancellare i dati. Ci sono schede di memoria di vari formati standard: Compact Flash (CF), Compact Flash II, Smart Media (SM), Memory Stick, MultiMedia e SD (Secure Digital). Queste schede vengono utilizzate prevalentemente per conservare le fotografie scattate con una fotocamera digitale o i dati salvati con un computer palmare.

 

Menu: Elemento dei sistemi operativi o dei programmi con interfaccia GUI, che raccoglie una serie di comandi selezionabili tramite la tastiera o con un clic del mouse. Nei menu classici, le voci sono tutte visibili (per esempio il menu principale di una home page). Nel menu a cascata i comandi sono raggruppati: attivando una voce, compare un sottomenu che prevede altri comandi. Il menu a tendina prevede una casella con diverse opzioni, che possono essere selezionate facendo scorrere il relativo elenco. Il menu a discesa (detto anche a scomparsa), infine, è quello visualizzabile selezionando una voce sulla barra dei menu di un programma.

 

Menu contestuale: Menu che appare facendo clic con il tasto destro del mouse su un determinato elemento (un link, una parte dell’interfaccia di un programma e via dicendo), e che mostra le operazioni di utilizzo comune.

 

MHP: Multimedia Home Platform. E’ uno standard che definisce l’interfaccia tra le applicazioni TV interattive e gli apparecchi su cui le stesse vengono utilizzate.

 

Microprocessore: Detto anche CPU. Il componente elettronico che svolge le funzioni logico/matematiche indispensabili per il funzionamento dei sistemi informatici. È costituito da uno o più chip, di ridotte dimensioni (per questo è detto “micro”). È possibile trovarlo non solo nei computer ma, per esempio, anche negli elettrodomestici.

 

MIDI (Musical Instrument Digital Interface): Acronimo inglese che significa: “Interfaccia digitale per strumenti musicali”. Interfaccia che consente il collegamento di periferiche musicali (per esempio sintetizzatori o tastiere) al PC. È detto MIDI anche il file musicale (con estensione “.mid”) che non contiene musica digitalizzata, ma solo la descrizione di un brano, note e accordi, a 32 o 64 voci.

 

Millilitri: Unità di misura della capacità, usata per le ricariche d’inchiostro e indicante un millesimo di litro. Corrisponde ad un centimetrocubo, ovvero alla quantità di liquido contenuta in un cubo con un centimetro di lato.

 

MiMh: Nichel Metalidrato. Tipo di batterie per dispositivi portatili.

 

MIME (Multipurpose Internet Mail Extension): Acronimo inglese che indica il protocollo (in linguaggio binario) per lo scambio di messaggi e-mail multimediali. Estende il protocollo SMPT (Simple Mail Transfer Protocol) per permettere ai dati (video, suoni e file binari) di essere trasmessi tramite la posta elettronica, senza dover prima essere convertiti in formato ASCII.

MIPS (Millions of Instructions Per Second): Acronimo inglese che significa “Milioni di istruzioni per secondo”. È l’unità di misura della velocità di elaborazione dei computer, molto più indicativa della velocità espressa in MHz. Va detto, però, che le istruzioni cui si fa riferimento sono di tipi diversi, e soprattutto, che la velocità di esecuzione di un PC è condizionata da molti fattori  (per esempio la velocità dei dispositivi di input e output). I computer con processore Pentium eseguono 100 MIPS.

 

Mirror: In inglese: “specchio”. Server FTP che fornisce copie dei file presenti su un altro server.

Un mirror fornisce un modo alternativo per accedere agli stessi file quando un sito FTP non consente ulteriori accessi a causa dell’elevato numero di visite. Si parla anche di mirror di interi siti Web.

 

MMS (Multimedia Messaging Service): Acronimo inglese che significa “Servizio di messaggistica multimediale”. Gli MMS sono messaggi multimediali che possono essere inviati e ricevuti da terminali mobili che dispongono del collegamento GPRS. Oltre a contenere più dei 160 caratteri di testo degli SMS, consentono di spedire immagini, video, canzoni e altri contenuti multimediali.

 

MMX (Multi Media eXtension): Tecnologia sviluppata da Intel (www.intel.it) per potenziare il processore Pentium, rendendolo adatto alle nuove applicazioni multimediali. Grazie a un particolare set di istruzioni, gestisce la grafica bidimensionale e tridimensionale, video, audio, riconoscimento e sintesi vocale e trasmissione dei dati.

 

Moblog: Contrazione di “Mobile blog”, indica i blog creati tramite periferica portatile, per esempio un cellulare

 

Modding: Termine inglese che indica la modifica di un componente del computer (per esempio il cabinet) allo scopo di rendere la periferica più comoda, accessibile o semplicemente più accattivante dal punto di vista estetico. Attualmente è di moda modificare il case del PC, aggiungendovi luci o finestre trasparenti.

 

Modello: Documento che contiene informazioni predefinite sulla formattazione, il layout o sui contenuti di un documento. Per esempio in Microsoft Office esistono modelli per il programma Word per spedire fax o compilare un curricula.

 

Modem: Contrazione delle parole “modulatore” e “demodulatore”. Apparecchio per la trasmissione di dati attraverso la rete Internet, sfruttando le linee telefoniche con doppino in rame. Il modem riconverte i segnali analogici in digitali, prima di trasferirli al computer; e viceversa, se è in fase di invio.

 

Moderatore: Persona (o gruppo di persone) che gestisce una mailing list moderata o un newsgroup. Ha il compito di controllare il traffico di messaggi, in modo da far rispettare le norme che regolano quel gruppo di discussione.

In particolare si occupa di verificare l’attinenza dei messaggi (evitando il più possibile gli OT, ovvero i “fuori tema”) e sedare eventuali risse verbali (flame).

 

Monitor: Dispositivo sul quale è possibile visualizzare testi e immagini generate dalla scheda video di un computer. Fa solitamente riferimento allo schermo video e al relativo contenitore. Il collegamento fra monitor e scheda video avviene per mezzo di un cavo.

 

Morphing: Nel fotoritocco, procedimento di dissolvenza mediante il quale un’immagine si trasforma gradualmente in un’altra. Nel mondo dei newsgroup, invece, indica l’atto di cambiare il proprio nickname a ogni invio di messaggi (post), allo scopo di eludere i killfile o i plonk di chi non vuole leggerli.

 

Motherboard: Vedi scheda madre. È la scheda principale del computer. Circuito stampato su cui si trovano la CPU e la componentistica elettronica indispensabile al funzionamento del PC. E’ provvista di alloggiamenti particolari (detti slot) per l’inserimento di schede aggiuntive.

 

Motore di ricerca: In inglese “Search engine”. In Internet si intende un server, o un insieme di server, dedicati all’indicizzazione (catalogazione) delle pagine Web. Quando interrogato, è in grado di restituire elenchi di link a pagine attinenti all’argomento cercato. Questi indici sono generalmente realizzati grazie a sistemi automatizzati, solo in alcuni casi sono compilati da essere umani. Attualmente, il più utilizzato motore di ricerca è Google (www.google.it).

 

Mouse: Dispositivo di puntamento utilizzato dai sistemi operativi con interfaccia grafica (vedi GUI). Muovendo il mouse, si sposta di conseguenza anche una freccia (puntatore) sullo schermo. Facendo clic su uno dei tasti (possono essere due o tre) vengono attivate le relative funzioni. Per esempio, premendo il tasto sinistro si seleziona un comando, un’icona, una cartella e via dicendo; premendo il tasto destro, generalmente, appare a video un menu contestuale. Il mouse ottico, contrariamente a quello “classico”, non utilizza una sfera per registrare i movimenti fatti, ma sfrutta il riflesso della luce emessa da un apposito sensore.

 

MP3: Sigla che significa “MPEG Audio Layer 3”. È il formato di compressione audio più diffuso sulla Rete, che consente di mantenere un’ottima qualità, pur riducendo la dimensione del file anche di una dozzina di volte rispetto al file Wave originale. Un file audio da cinque minuti in due canali a 16 bit e 44.100 Megahertz, infatti, passa dai 60 Megabyte dell’originale su CD ai 5 Megabyte del formato MP3, se ha un bitrate di 128 Kbps. Questo è possibile grazie a particolari algoritmi di compressione, basati su studi di psicoacustica, che consentono di escludere quelle informazioni audio che l’orecchio umano non percepisce. Chiaramente, maggiori sono le informazioni conservate (e quindi il bitrate), maggiore è la dimensione del file MP3.

 

MPEG (Moving Picture Experts Group): Sistema di compressione video a perdita di informazione (lossy) che consente di eliminare la ridondanza nei flussi audiovisivi, mantenendo un’elevata qualità dei filmati con bitrate bassi. Per esempio è possibile comprimere video di qualità VHS e audio di qualità CD a un bitrate di 1,5 Megabit per secondo: questo è il formato di compressione chiamato MPEG-1, sistema su cui si basa il formato Video CD. Il formato MPEG-2, invece, rappresenta un’evoluzione rispetto al predecessore: permette di mantenere una qualità video eccezionale, tant’è che viene utilizzato per esempio nei canali televisivi satellitari. Il formato MPEG-4, infine, è stato creato per migliorare la compressione dei filmati audiovisivi con bitrate molto bassi, utilizzando tecniche di sintesi matematica ancor più raffinate: questo formato ha rivoluzionato il mondo del video digitale, introducendo il codec più diffuso della Rete: il DivX.

 

MPR II: Normativa svedese, per un certo periodo di tempo adottata di fatto in tutto il mondo, che  fissava i limiti precisi alle emissioni elettriche e magnetiche di un monitor.

 

MRW: Acronimo di “Mount Rainier Write”, uno standard che permette di usare un CD-RW come se fosse un enorme floppy.

 

MS-DOS (Microsoft Disk Operating System): Storico sistema operativo di Microsoft (datato 1981): il primo in uso sui personal computer IBM compatibili. Software di tipo testuale, senza interfaccia grafica: i comandi sono immessi mediante digitazione sulla tastiera.

 

MSG: Estensione dei documenti (e-mail, note e così via) creati con Outlook.

 

Multi-core CPU composta da più di due core, ovvero da più processori fisici montati sullo stesso package.

 

Multisessione: Tipo di masterizzazione (vedi: masterizzare) che prevede la scrittura di file su supporto (CD o DVD vergini o riscrivibili) in momenti successivi. Dopo la prima sessione, infatti, il supporto non è pieno e non viene “chiuso”, rendendo possibile un’aggiunta di ulteriori dati.

 

Multitasking: Capacità del processore di gestire contemporaneamente più processi.

Nei sistemi Windows, il lavoro in multitasking è rappresentato dall’apertura a video di più programmi (e quindi di più finestre).

 

Multiplex: Flusso di dati digitali di un certo numero di canali televisivi e radiofonici. Occupa una singola frequenza di trasmissione.

 

 

 

N

 

Nano tecnologie: Tecnologie di materiali e strutture le cui misure hanno come ordine di grandezza il nanometro.

 

Netiquette: Un insieme di regole di buona educazione che si utilizzano nelle comunicazioni in Rete (Usenet, e-mail, forum e via dicendo). In italiano viene definito anche “galareteo”, ovvero il galateo della Rete.

 

Netizen: Fusione delle parole inglesi “Net” (rete) e “Citizen” (cittadino).

 

Netnanny: Software (della categoria dei cyber-nanny) che permette di controllare la navigazione dei minori, evitando che visualizzino siti Web inadatti (per esempio quelli pornografici) o illegali. Possono anche stabilire degli orari per la navigazione, controllare come si utilizza il computer (catturando degli screenshot o registrando dei log) e censurare determinate parole.

 

Newsreader: Programma per sottoscrivere, visualizzare e partecipare ai newsgroup. Il programma Microsoft Outlook Express è, oltre a un client di posta elettronica, anche un newsreader.

 

Newsgroup: Area di discussioni su Internet, dove è possibile pubblicare un messaggio e leggere le risposte fornite da altre persone. Il loro fine è analogo a quello delle mailing list, ma il funzionamento è diverso. In italiano si chiamano anche “gruppi di discussione” o “bacheche elettroniche”.

 

Nickname: Nome utente, soprannome. È lo pseudonimo che l’utente sceglie per identificarsi in Rete (per esempio su Usenet) o per accedere a determinati servizi (in questo caso è accoppiato con una password).

 

Notebook: Personal computer portatile.

Il termine si riferisce al fatto che le dimensioni sono pari a quelle di un quaderno, quindi è di grandezza inferiore rispetto ai normali portatili.

 

NTFS (New Technology File System): File system progettato specificamente per i sistemi operativi Windows NT, Xp e Seven.

Rispetto ai sistemi FAT garantisce più stabilità e flessibilità, avendo una struttura diversa, oltre a gestire dischi di dimensioni maggiori. Per altre informazioni, il sito di riferimento (in inglese) è www.ntfs.com.

 

NTSC (National Television Standard Committed): Standard televisivo utilizzato in America e Giappone che utilizza 525 righe per visualizzare le immagini, a una frequenza di 60 Hz.

In Europa è utilizzato un altro standard: PAL.

 

 

 

O

 

OCR (Optical Character Recognition): Acronimo inglese che significa “Riconoscimento ottico dei caratteri”. Software che consente, con il supporto di uno scanner, di leggere un testo stampato e di digitalizzarlo, trasformandolo in un documento che può essere modificato e salvato in un file.

I programmi OCR più evoluti riconoscono anche la formattazione del testo (per esempio i corsivi) e l’impaginazione del documento (per esempio i margini e le colonne).

 

OFT: Estensione dei file che contengono i modelli di Outlook.

 

Off-line: Non connesso alla Rete Internet.

Se riferito a una risorsa o a un documento, significa che è raggiungibile e consultabile anche a modem spento. Vedi on-line.

 

Off-set: Procedimento di stampa planografico detto indiretto perché il foglio, o supporto di stampa, non va a diretto contatto con la forma da stampa ichiostrata, ma con un telo gommato che fa da tramite. È un procedimento di stampa attualmente più diffuso.

 

On-line: In linea. Stato di connessione attiva alla Rete Internet, dal momento in cui il modem comunica con i server del provider, a quando si interrompe la comunicazione.

Nei collegamenti always-on (sempre attivi) un computer, se acceso, è sempre on-line.

Se questo termine è riferito a una risorsa (un sito, un documento, un file), significa che è raggiungibile via Web.

 

On-center: Letteralmente “al centro(assistenza)”, si  riferisce ai contratti di assistenza che prevedono la consegna del computer al laboratorio da parte del cliente.

 

On-site: Letteralmente “sul posto”, si riferisce ai contratti di assistenza che prevedono l’intervento al domicilio del cliente (con l’arrivo di un tecnico o più spesso di un corriere che ritira il PC guasto).

 

OPC: Optimum Power Calibration. Procedura di calibrazione della potenza del raggio laser di scrittura per adeguarlo alle possibilità del disco vergine. “Running Opc” è una modalità di calibrazione che viene eseguita durante l’intera fase di scrittura, e non solo all’inizio dell’operazione.

 

OpenGL: Librerie grafiche open source.

 

Open source: In inglese significa “sorgenti aperti”. Programma distribuito gratuitamente e corredato del codice sorgente, in modo che l’utente possa modificarlo a suo piacimento e ridistribuirlo, mai a scopi commerciali. Il sito di riferimento (in inglese) è www.opensource.org. Un esempio di programma open source è il sistema operativo Linux (www.linux.it).

 

Operatori booleani Operatore progettato per funzionare con valori logici. I più comuni sono: AND (congiunzione logica), OR (inclusione logica) e NOT (negazione logica).

Sono utilizzati prevalentemente nei linguaggi di programmazione, ma trovano applicazione anche nei motori di ricerca: per esempio cercando la stringa “alessandro and manzoni” si ottengono come risultati le pagine che contengono entrambe le parole.

 

Moblog: Contrazione di “Mobile blog”, indica i blog creati tramite periferica portatile, per esempio un cellulare

 

Overburning: Variante della tecnica di scrittura disk-at-once in cui il laser viene istruito a ignorare il contrassegno di fine capacità del disco, per consentire la scrittura dei dati fino al bordo estremo. La masterizzazione overburning non è standard e non ha sempre successo.

 

Overclock: Pratica (non sempre consigliabile) di aumentare la velocità della CPU praticando modifiche sull’hardware o sul software di gestione della periferica.

Se è vero che aumenta la velocità del processore però, di contro, ne diminuisce l’affidabilità, a causa soprattutto dell’aumento del calore. Questo termine è stato italianizzato, e si utilizza anche come verbo: overcloccare.

 

Overlay: Traccia dove collocare i videoclip che devono risultare in sovrimpressione rispetto a uno sfondo.

 

Oversampling: Significa “Sovracampionamento” e indica una tecnica molto usata per realizzare l’antialiasing. Funziona calcolando un’immagine di dimensioni doppie o quadruple rispetto al necessario, per poi “sottocampionarla” ovvero riportarla alle dimensioni richieste.

 

OT (Off-Topic): Andare fuori argomento. Nelle conferenze a tema (per esempio i newsgroup), significa scrivere messaggi non pertinenti.

 

Otturatore: dispositivo meccanico posto davanti alla pellicola (o al sensore)  che con la sua apertura o chiusura determina il tempo di esposizione, vale a dire la  durata dello scatto vero e proprio. Tempi lunghi migliorano la resa in caso di luce scarsa, ma aumentano le probabilità di avere immagini mosse.

 

Output: L’uscita, la modalità di comunicazione a partire dall’elaboratore verso l’utente. E’ l’opposto all’input (inserimento).

 

 

P

 

PA: sigla che significa Pubblica Amministrazione

 

Packet Writing: Modalità di scrittura in cui il laser è acceso e spento più volte, per emulare il comportamento di un normale floppy disk.

 

Payload: L’attività distruttiva compiuta da un virus.

 

PAL (Phase Alteration Line): In inglese significa “Linee a fase alternata”. Standard televisivo europeo (tranne la Francia, che utilizza Secam) a colori, che utilizza 625 righe per visualizzare le immagini, con frequenza di 50 hertz e frame rate a 25 fps.

 

Palette: In inglese significa tavolozza. Indica una finestra dalla quale si può scegliere il colore dell’oggetto su cui stiamo lavorando.

 

Palmare: In inglese “Palmtop”. Computer portatile di dimensioni così ridotte che può stare in una mano. Il sistema operativo (per esempio il Pocket PC di Microsoft) e alcuni programmi sono in genere residenti in una ROM e sono caricati sulla RAM all’accensione.

 

Pannello di controllo: La finestra in cui possono essere visualizzate e modificate molte delle impostazioni di Windows. Vengono visualizzate le icone relative a stampanti, modem, effetti audio e così via. Si può aprire il Pannello di controllo facendo clic sul pulsante Start/Impostazioni/Pannello di controllo.

 

Partizione: Suddivisione di un disco rigido (locale o su di un server) in più unità logiche, in modo che appaia all’utilizzatore come due o più dischi distinti (identificate da diverse lettere dell’alfabeto, assegnate dal sistema operativo). Esistono due tipi principali di partizioni, quelle primarie e quelle estese: le primarie consentono ai sistemi operativi di effettuare il boot (avvio) e contengono un file system. Quelle estese, invece, permettono di suddividere ulteriormente le partizioni primarie, per ottenere altre unità. La partizione primaria così suddivisa è la partizione estesa, e le sottopartizioni sono definite partizioni logiche. Le partizioni possono essere create e gestite sia tramite sistema operativo, sia per mezzo di appositi software (il più conosciuto è Partition Magic di PowerQuest, www.powerquest.com).

 

PGP (Pretty Good Privacy): Standard di crittografia a doppia chiave, una pubblica e una privata.

 

Password: In inglese significa “Parola chiave”. Codice alfanumerico che consente l’accesso a una risorsa o funzionalità, previa registrazione e autentificazione (vedi login). Spesso una password dev’essere accoppiata a un nome utente (nickname).

 

Passphrase: termine tecnico di PGP, corrisponde a “parola chiave”.

 

Passport: Servizio on-line di Microsoft dedicato alla gestione e memorizzazione di password e nomi utenti utili per accedere ai servizi in Rete della medesima azienda.

 

Patch: Piccolo programma che serve a risolvere i problemi di un programma più grande, di solito aggiungendo o sostituendo alcuni file.

 

PCI (Peripheral Component Interconnect): Bus per il trasferimento di dati a 32 bit tra la CPU e le schede e le periferiche collegate al PC.

Le schede PCI, una volta collegate agli appositi slot, spesso sono riconosciute e configurate automaticamente dal sistema (per esempio modem interni, scheda audio, video e via dicendo).

 

PCMCIA (Personal Computer Memory Card International Association): Standard per le schede di espansione PC Card, utilizzate in molti notebook. Servono per il collegamento di molti accessori, quali dischi fissi, memorie e modem. Possono essere inserite o rimosse dall’esterno, senza aprire la macchina e, spesso, senza nemmeno spegnerla.

 

PCX Estensione di file grafico creato con Paintbrush. Comprime i dati delle immagini utilizzando RLE, il primo algoritmo di compressione grafico mai inventato.

 

 

PDA (Personal Digital Assistant): Acronimo inglese che significa “Assistente digitale personale”. Dispositivo portatile che combina funzioni di calcolatore, telefono, fax e collegamento alla Rete. A differenza di molti computer portatili, ha in dotazione una penna utile per l’inserimento dei dati (quindi prevedono uno strumento per il riconoscimento della scrittura). Detto anche “Pocket PC”.

 

PDF (Portable Document Format): Acronimo inglese che significa “Formato portatile dei documenti”. Standard per la realizzazione e distribuzione di documenti che conserva i font, le immagini, gli elementi grafici e l’impaginazione di qualsiasi documento originale, indipendentemente dall’applicazione e dalla piattaforma usate per la sua creazione. È ideale per la creazione di brochure o per realizzare gli e-book (i libri digitali). I documenti PDF (che hanno estensione “.pdf”) possono essere visualizzati grazie al software gratuito Acrobat Reader prodotto da Adobe (www.adobe.it).

 

Pedice: Testo (generalmente una lettera o un numero) inserito al di sotto degli altri caratteri in una riga. I caratteri in posizione di pedice vengono utilizzati di frequente nelle formule scientifiche.

 

Peer to peer (P2P): In inglese “da pari a pari”, o anche “punto a punto”. Sistema per lo scambio di file in Rete, che consente a due PC di comunicare direttamente tra loro: ogni utente può visionare e scaricare i file presenti sugli hard disk degli altri, e di mettere a disposizione quelli salvati sul proprio PC. Un esempio di programma che sfrutta la tecnologia peer to peer è WinMX (www.winmx.com). Vedi anche file sharing.

 

Percorso In inglese “Path”. I nomi dell’unità, della cartella e delle sottocartelle che indicano dove si trova un file. Per esempio “C:\Programmi\ Microsoft Office\Clipart\Comuni\Globo.wmf” sta a significare che il file “Globo.wmf” si trova nella sottocartella chiamata Comuni, che è dentro la sottocartella chiamata Clipart, che si trova nella sottocartella Microsoft Office, che si trova nella sottocartella Programmi, che è sul vostro disco fisso C.

 

Periferica Qualunque accessorio esterno al computer, come una stampante, uno scanner o un modem. Spesso si usa anche per indicare tutti gli altri componenti del PC, esclusi la scheda madre, il processore e la memoria.

 

PhotoCD Sistema di archiviazione fotografica di immagini digitali, sviluppato da Kodak (www.kodak.it). I CD, così realizzati, possono essere letti sia dai PC, sia dalla maggior parte dei lettori DVD da tavolo attualmente in commercio.

 

PIM: Personal Information Manager. E’ con questo nome che vengono definite le agende elettroniche

 

Pin: In italiano “piedino”. Contatto (o polo) di un connettore che si presenta sotto forma di linguetta metallica. Per esempio, il connettore di un cavo seriale presenta 9 pin.

 

PIN (Personal Identification Number): codice di identificazione personale utilizzato per proteggere gli accessi a informazione riservata.

 

Ping: Acronimo di “Packet INternet Groper”. Applicativo che manda una piccola quantità di pacchetti di dati a un indirizzo di rete: se questo invio è andato a buon fine, è possibile scoprire se l’indirizzo IP o l’host è disponibile, quali sono il tempo di invio e ritorno di tali dati, e se c’è stata una la perdita degli stessi.

 

PiP: Effetto che consente di inserire un video o un’immagine all’interno di un altro video.

 

Pixel: Il più piccolo dei punti che costituiscono un’immagine. La risoluzione delle immagini, infatti, si misura in pixel o punti, sia verticalmente sia orizzontalmente. Il numero dei pixel determina anche la definizione dello schermo: i monitor SVGA, per esempio, hanno una risoluzione di 1.024 per 768 pixel.

 

Plafond: Limite di spesa di una carta di credito normale o ricaricabile.

 

Player: Riproduttore. Può essere sia un dispositivo hardware sia un software, ed è in genere specificato che cosa è in grado di riprodurre.

Un Player MP3 difficilmente permetterà di vedere i filmati in formato Quicktime e viceversa.

 

Plug-in: Si tratta di moduli aggiuntivi che estendono le capacità di una applicazione. In genere sono riferiti al browser. Una volta installati, i plug-in vengono riconosciuti automaticamente dal programma e le loro funzionalità ne diventano parte integrante.

 

Plug and Play: Espressione inglese che significa “Inserisci e vai”. Tecnologia Windows che permette ai programmi di identificare automaticamente quale periferica è collegata al computer, senza bisogno di intervento da parte dell’utente.

 

Plug-in: Applicazioni accessorie che aggiungono ai programmi particolari funzioni .

 

Phishing: Frode informatica basata sulla richiesta di informazioni personali tramite e-mail ideate e inviate ad arte per indurre a compilare form on-line con i propri dati riservati come se fossero richiesti proprio dai servizi di aste on-line o di pagamento elettronico cui si è iscritti. Sono inviate in gran quantità per carpire anche le password delle sventurate persone che “abboccano” alla frode.

 

PIN (Personal Identification Number): codice di identificazione personale utilizzato per proteggere gli accessi a informazione riservata.

 

PNG: Portable Network Graphic. Standard per immagini, molto utilizzato in Internet. Consente la compressione dell’immagine senza alcuna perdita né di definizione né di colori (come accade con il JPEG).

 

Pollice: In inglese “inch”.Unità di misura anglosassone che equivale a 2,54 centimetri.

 

Policy: Linea di condotta. Sono le norme di comportamento adottate da un programma. Si riferisce anche alle persone, quando partecipano alle discussioni sui newsgroup o nelle chat.

 

Popup: Espressione inglese che indica delle inserzioni pubblicitarie che appaiono a video automaticamente quando si accede a un sito Internet. Si presentano sotto forma di finestra di dimensioni ridotte, altre volte occupano tutto lo schermo (risultando particolarmente invasive).

In Rete si trovano dei programmi che bloccano i popup (chiamati “Popup killer”), come per esempio Stopzilla (www.stopzilla.com).

 

POP3 (Post Office Protocol 3): Acronimo inglese che identifica il protocollo che permette una gestione molto semplificata della propria casella postale. Questo tipo di utilizzo della posta elettronica prevede l’installazione di un client, in modo che le e-mail possano essere lette e scritte anche off-line. Questo protocollo è stato recentemente sostituito dal più sofisticato IMAP 4.

 

Porta parallela: Conosciuta anche come “LPT”. Presa ubicata nella parte posteriore del computer, attraverso la quale l’elaboratore invia e riceve le informazioni secondo le modalità della trasmissione parallela. Presenta un connettore piatto a 25 pin. È solitamente utilizzata per collegare la stampante.

 

Porta seriale: Sono le prese riconosciute dal sistema operativo come COM1 e COM2, che servono per collegare alcune periferiche come il modem o il mouse.

 

Portale: Sito Web che raccoglie contenuti, servizi e collegamenti per guidare gli utenti nella navigazione in Rete. I portali si dividono in “verticali” e “orizzontali” (o generalisti). I primi raccolgono link e informazioni riguardanti un unico argomento, i secondi affrontano più argomenti (spesso divisi in canali). Un esempio di portale italiano generalista è Kataweb (www.kataweb.it).

 

Portatile: Personal computer che, rispetto ai PC desktop, ha la caratteristica di riunire in un solo corpo scheda madre, dischi, tastiera e video (generalmente a cristalli liquidi). Dispone anche di un accumulatore interno, in modo da poterlo utilizzare in modo autonomo, senza collegamenti alla rete elettrica (anche se per un periodo limitato di tempo).

 

Postproduzione: Fase del lavoro che si effettua dopo aver eseguito le riprese. Comprende di solito il montaggio dei contributi con l’inserimento di effetti speciali, sigle eccetera, la sonorizzazione e la produzione del master finale.

 

PowerToys:  Programmi aggiuntivi messi a disposizione (gratuitamente) da Microsoft, solitamente dopo l’uscita di un nuovo sistema operativo. Non sono affatto indispensabili, ma integrano e aggiungono nuove e utili funzionalità.

 

 

PPI Pixels Per Inch, pixel per pollice. Unità di misura della risoluzione.

 

PPS: Estensione dei file creati con PowerPoint.

 

PRA (Pubblico Registro Automobilistico): istituto che registra la proprietà dei veicoli ed è quindi la struttura presso la quale gli automobilisti debbono recarsi per annotare tutte le vicende che riguardano la situazione giuridico-patrimoniale dell’auto.

 

Preferiti : Vedi segnalibro, in inglese bookmark. È l’elenco dei siti Web che l’utente seleziona e organizza all’interno del browser, per agevolare una consultazione successiva.

 

Preview: In inglese significa “anteprima”. Molti applicativi predispongono questa funzione per mostrare la versione definitiva di un documento in fase di realizzazione. Per esempio, in Microsoft Word è possibile vedere a schermo una pagina completa, ancor prima di mandarla in stampa.

 

Priorità  di boot: Sequenza di caricamento dei file all’avvio del computer. La sequenza di boot può essere modificata nel BIOS, dove si può stabilire se il computer deve caricare i dati da disco fisso, floppy o CD.

 

Profondità di campo: L’intervallo di distanze che appare perfettamente a fuoco nella fotografia. Una foto con elevata profondità di campo avrà contemporaneamente a fuoco i soggetti in primo piano e gli elementi dello sfondo in lontananza.

 

Profondità di colore: Espressa in bit (numero di cifre binarie), rappresenta la dimensione del numero che esprime il colore in una scansione. Tanto maggiore è la profondità di colore, tanto maggiore è il numero di sfumature di colore che è possibile rappresentare (e quindi la fedeltà all’originale).

 

Prompt: Carattere di riconoscimento visualizzato sul monitor dai sistemi operativi  di tipo testo,  per indicare di essere in attesa di un comando della tastiera.

 

Protocollo di comunicazione: Insieme di regole e standard tecnici progettati per consentire ai computer di collegarsi tra loro, e di scambiare dati e comunicazioni in generale.

Un esempio è OSI (Open Systems Interconnection), il protocollo base che detta le regole per le interconnessioni in rete dei PC.

 

Protocollo uPnP: protocollo Universal Plug & Play.

 

Provider: Detto anche ISP (acronimo inglese che significa “Internet Service Provider”). Fornitore di accesso alla Rete Internet sia ai privati, sia alle aziende.

 

Proxy Programma o dispositivo hardware che si interpone tra un client e un server, inoltrando le richieste e le risposte dall’uno all’altro.

 

PS/2: Porta di connessione delle periferiche mouse e tastiera, che si trova sul retro del PC. La maggior parte di queste periferiche, ormai, utilizza la porta USB.

 

Puntatore: Componente dell’interfaccia grafica che rispecchia i movimenti effettuati utilizzando il mouse.

 

 

Q

 

Qpel: Abbreviazione di codifica “Quarter Pixel”, utilizzata nel profilo avanzato di MPEG4. Consente di analizzare più in dettaglio il moto degli oggetti sul video, in modo da codificare lo spostamento di un oggetto al posto di ricodificare l’intero oggetto, e questo anche con movimenti molto piccoli. Di norma si usa il mezzo pixel, meno preciso ma anche meno dispendioso in termini di CPU.

 

Query: Interrogazione a un database, per estrarre le informazioni. Sono “query” tutte le interrogazioni rivolte ai motori di ricerca on-line, o ai database di Access.

 

 

QWERTY: Indica lo standard impiegato nella disposizione dei tasti sulla tastiera del PC e sulle macchine da scrivere. Il nome deriva primi sei caratteri posizionati sulla prima linea di lettere dell’alfabeto. Sono “QWERTY” le tastiere (e le macchine da scrivere) con standard inglese/americano. Esiste anche lo standard europeo chiamato “QZERTY” che in Italia non è diffuso nelle tastiere PC, ma è presente nelle macchine da scrivere e nei computer Macintosh.

 

 

 

R

 

Ray Tracing: Tecnica di rendering

 

RAID (Redundant Array of Indipendent Disk): Dispositivo molto utilizzato da server e reti locali per l’utilizzo di più dischi fissi come se fossero un unico hard disk. Utilizzata soprattutto per motivi di sicurezza, la tecnologia RAID permette la creazione istantanea di copie di riserva dei dati sui dischi.

 

Radiomicrofono: microfono in grado di trasmettere il suo segnale senza fili. Il ricevitore va collegato all’apposito ingresso della telecamera.

 

Radiosity: Tecnica di rendering alternativa al ray tracing, fonda le sue basi matematiche sulle teorie riguardanti la radiazione termica dei corpi. Consente di ottenere effetti estremamente realistici.

 

RAM (Random Access Memory): La principale memoria installata nel computer, componente fondamentale per il suo funzionamento e agganciata alla scheda madre tramiti gli appositi slot. Si tratta di una memoria ad accesso casuale su cui si memorizzano i dati delle applicazioni in uso per permetterne l’utilizzo. La sua caratteristica è quella di conservare le informazioni solo finché il computer è acceso. La quantità di dati che la RAM è in grado di conservare è misurata in Megabyte.

 

Ranking: Classifica dei siti presentati nella pagina con i risultati di una ricerca (SERP, cioè Search Engine Result Page). L’ordine in cui compaiono i siti è determinato da algoritmi matematici e da criteri peculiari a ciascun motore.

 

Rar: Formato di compressione dei file, analogo al più noto e diffuso Zip. Se trovate un file con l’estensione Rar, significa che per accedere al suo contenuto dovete decomprimerlo con il programma WinRAR.

 

Raster: Qualsiasi immagine può essere pensata come formata da un insieme di piccole aree omogenee (pixel), ordinate secondo linee e colonne, tali da costituire una matrice. I valori associati a ogni cella possono esprimere sia informazioni di tipo grafico (colore, tono di grigio e così via), sia di tipo descrittivo (temperatura, pendenza e via dicendo).

 

Rendering: E’ il processo con il quale il software e l’hardware di video editing convertono le sequenze video acquisite, gli effetti, le transizioni e i filtri, in un nuovo e “continuo”  file video.

 

Refresh del monitor: Il refresh del monitor è la frequenza con cui l’immagine viene aggiornata dallo schermo. Si misura in Hertz.

Il suo valore dipende non solo dalla qualità del monitor, ma anche dalla scheda video.

Un refresh di 50 Hz causa un affaticamento rapido degli occhi, mentre la frequenza ottimale è di 75-80 Hz.

 

Registro di sistema: Documento fondamentale di Windows, che contiene innumerevoli informazioni necessarie per il funzionamento del sistema operativo, delle periferiche hardware e di tutte le applicazioni installate. Il registro di sistema viene modificato di continuo dalle applicazioni in uso, e raramente  è richiesto all’utente di gestirlo o modificarlo.

 

Ripping Da “to rip”. Estrarre il contenuto di un CD o DVD per salvarlo sul disco fisso.

 

 

RTF: Rich Text Format. Formato per i documenti di testo creato da Microsoft. La sua caratteristica è l’universalità, e la capacità di mantenere le proprietà di font e margini, qualsiasi sia il programma di videoscrittura utilizzato per creare il documento.

 

Record: Tipo di dato composto da elementi eterogenei. I record sono composti da singoli campi, e raggruppati in file.

 

RFID: Radio Frequency Identification, identificazione a radiofrequenza. Tecnologia che  permette l’identificazione (riconoscimento univoco di un oggetto) tramite la radiofrequenza.

 

Regedit Utility (e comando) di Windows che consente di accedere al Registro di sistema.

 

Registro di sistema: Documento fondamentale di Windows, che contiene innumerevoli informazioni necessarie per il funzionamento del sistema operativo, delle periferiche hardware e di tutte le applicazioni installate. Il registro di sistema viene modificato di continuo dalle applicazioni in uso, e raramente  è richiesto all’utente di gestirlo o modificarlo.

 

Remoto: Computer diverso da quello su cui si opera, generalmente connesso tramite rete locale, o via internet.

 

Reset: In italiano si traduce con “riavvio”. Di solito si riavvia il PC (si fa un reset) quando il sistema operativo è andato incontro a qualche malfunzionamento che non permette di utilizzare più le applicazioni. Ci sono due tipi di reset: quello “a freddo” avviene quando si preme il pulsante di riavvio presente sul cabinet del computer; il reset “a caldo” è quello fatto tramite il comando del sistema operativo (Start/Chiudi sessione/Riavvia il sistema).

 

Resume: Nei programmi che gestiscono i download (acceleratori o applicazioni peer to peer) è l’importante funzione di recupero di un download interrotto: grazie al resume, un documento prelevato a metà può essere completato senza riavviare da zero lo scaricamento.

 

RGB (Red Green Blue): L’acronimo indica i colori rosso, verde e blu. I monitor tradizionali, quelli a colori con tubo catodico, sono chiamati anche “monitor RGB”. Rosso verde e blu sono i colori che il monitor utilizza per comporre le immagini che visualizziamo. Il tubo catodico del monitor è costituito da tre cannoni elettronici che inviano un raggio di elettroni dei tre colori rosso, verde e blu; i raggi sono poi deviati da un apposito apparato, generando luce visibile al contatto con i fosfori dello schermo.

 

Riflessione: Fenomeno per cui le onde sonore rimbalzano sugli oggetti  rigidi, determinando onde di ritorno (suono riflesso o  indiretto) che disturbano la registrazione del suono principale (diretto).

 

Ripper: Sono chiamati “ripper” i programmi che acquisiscono i dati da CD musicale o DVD video e li importano così come sono sul disco fisso: una volta estratti dal supporto originale, i dati “rippati” possono essere convertiti in altro formato.

 

Risoluzione: Termine utilizzato per indicare il livello di dettaglio, e quindi di qualità di un output (di solito un’immagine, una fotografia, una stampa, una scansione, un fotogramma video). Riferita a una stampa o a un’acquisizione tramite scanner è misurata in DPI. Si parla di risoluzione anche in relazione  all’ampiezza dell’area visualizzata dal monitor: la risoluzione dello schermo è quantificata dal numero di pixel visualizzati orizzontalmente o verticalmente (per esempio la risoluzione 1.024×768 è ormai molto diffusa e supportata dalla maggior parte degli schermi e schede grafiche).

 

RJ11: Nome delle spine o prese telefoniche a scatto, in genere di plastica trasparente.

 

ROM (Read Only Memory): Memoria di sola lettura. Si tratta di un tipo di memoria su cui sono stati registrati dei dati che possono essere solo letti e non cancellati. A differenza della RAM, la ROM conserva le informazioni memorizzate su di essa anche dopo lo spegnimento del PC.

 

ROTFL (Rolling On The Floor Laughing): Espressione molto utilizzata nella comunicazione e-mail o chat per indicare che si sta ridendo: significa “sto rotolando sul pavimento dal ridere”.

 

Router: Periferica destinata a inoltrare i pacchetti di dati in transito tra due reti locali o geografiche.

 

RTF (Rich Text Format): Formato per i documenti di testo creato da Microsoft. La sua caratteristica è l’universalità, e la capacità di mantenere le proprietà di font e margini, qualsiasi sia il programma di videoscrittura utilizzato per creare il documento. Quando si deve trasmettere a un’altra persona un documento di testo, è preferibile salvarlo in formato Rtf per essere sicuri che sia visualizzato con la stessa formattazione con cui è stato scritto.

 

RPM Revolutions Per Minute, giri al minuto. Unità di misura utilizzata per le velocità di rotazione.

 

Rubber Band: Letteralmente elastici, sono linee inserite nella timeline e manovrabili con il mouse, che definiscono istante per istante il volume dell’audio o altri parametri.

 

Rumble: Pulsante o manetta che si trova alla base del joystick. Può gestire accelerazioni, decelerazioni o abilitare alcune funzionalità.

 

 

S

 

S/Pdif (Sony/Philips Digital InterFace): Standard per il trasferimento di dati audio sviluppato da Sony e Philips. La sua peculiarità è quella di permettere il trasferimento di dati audio digitali da una periferica all’altra senza l’intermediazione di una conversione in formato analogico. In questo modo i dati non perdono qualità.

 

Sampling: Campionamento. Procedura secondo cui un segnale analogico (per esempio un segnale audio) viene trasformato in un segnale digitale, campionandolo, cioè prendendo, a intervalli regolari, un campione dell’intensità del segnale, che viene espresso con un numero. Tale serie di numeri costituisce la rappresentazione digitale del segnale. La qualità del sampling dipende dalla frequenza di campionamento (cioè da quante volte al secondo vengono presi dei campioni), espressa in Hertz, e dalla risoluzione in bit, cioè dal numero di cifre binarie con cui può venire espresso ogni singolo campione.

 

SAIA (Sistema di Accesso e Interscambio Anagrafico): sistema studiato nel primo semestre del 1998 da un gruppo di lavoro coordinato dall’Autorità Italiana per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione nell’ambito del Progetto Intersettoriale “Anagrafi e Registri pubblici” per assicurare la circolarità, in tutta la Pubblica Amministrazione delle informazioni anagrafiche registrate nei Comuni.

 

SAO: Session at Once. Modalità di scrittura in cui il laser è acceso all’inizio della sessione e spento solo al termine della sua scrittura.

 

SATA Serial ATA (infatti è l’evoluzione dell’ATA.), vale a dire “Serial Advanced Technology Attachment”. Interfaccia che serve per connettere un hard disk al PC.

 

 

Saturazione In fotografia, la saturazione cromatica rappresenta l’intensità di una tonalità. Una tinta molto satura ha un colore vivido. Al diminuire della saturazione, il colore diventa più debole: tende al grigio. Se la saturazione viene completamente annullata, il colore si trasforma in una tonalità di grigio (desaturazione).

 

Scaletta: Documento che elenca, spesso minuto per minuto, i contenuti di un programma televisivo in fase di lavorazione, citando le persone coinvolte e i contributi esterni da usare.

 

Scanner: Periferica per l’acquisizione di documenti cartacei in formato digitale, al fine di archiviarli in un computer. Lo scanner è molto utilizzato per acquisire fotografie oppure documenti di testo: spesso il suo utilizzo è accoppiato con quello di un programma OCR per il riconoscimento del testo, o con un software di fotoritocco.

 

Scheda madre: Altrimenti nota come “mother board” o “mobo”, la scheda madre è la piastra principale a cui si connettono le componenti hardware fondamentali per il funzionamento del computer (alimentatore, memoria, scheda grafica, scheda audio, processore, lettori e masterizzatori CD/DVD, espansioni e così via).

 

Scheda audio: Componente hardware del computer responsabile della riproduzione/registrazione di materiale audio.

 

Screen saver: Altrimenti noto come salvaschermo, è un immagine in movimento che viene visualizzata dopo un determinato periodo di inattività del computer. La sua funzione è quella di limitare il deterioramento dei fosfori del monitor in presenza di immagini statiche. Il salvaschermo è inutile per i monitor LCD.

 

Screenshot: Istantanea dello schermo. Attraverso il pulsante “Stamp” sulla tastiera o con programmi specifici, è possibile “fotografare” il contenuto della finestra attiva. In questo modo sono scattate la maggior parte delle schermate che vedete riprodotte nelle pagine di Computer Idea.

 

Script: Lista di comandi che possono essere eseguiti senza l’intervento dell’utente.

Il “linguaggio script” è un linguaggio di programmazione che permette di realizzare script. Sinonimo di macro.

 

SCSI: Standard per collegare periferiche quali disco fisso, CD-ROM, masterizzatori al computer. La sua caratteristica principale è la velocità e la capacità di gestire la comunicazione di più periferiche in un unico canale.

 

Search Engine: Sinonimo di motore di ricerca. Talvolta il termine è utilizzato anche per definire l’intelligenza artificiale dello stesso motore di ricerca.

 

SECAM (Sequential Couleur Avec Memoire): Standard televisivo adottato in Francia. Visualizza, come il sistema PAL,  625 righe e 25 fps, con una frequenza di aggiornamento a 50 Hz. Si differenzia dal PAL per il sistema di codifica delle informazioni.

 

Secco: Dicesi dell’audio registrato senza effetti speciali e senza l’aggiunta di riverbero o eco. Corrisponde all’inglese “dry”.

 

Segnalibro: In inglese è il “bookmark”, l’appunto preso dal browser per memorizzare l’URL di un sito Internet. In Internet Explorer i segnalibro sono chiamati “Preferiti”. La loro utilità è evidente: evitano di digitare continuamente l’indirizzo dei siti Internet visitati più spesso e creano un archivio delle pagine Web

 

Segno di spunta: In inglese “checkmark”. Piccolo segno che indica la selezione di un’opzione. Generalmente si tratta di un segno grafico (per esempio, una “V”) all’interno di un quadrato.

 

Serial ATA: Nuova tecnologia per il collegamento al computer di dischi rigidi, che sostituisce l’ATA. Oltre a consentire uno scambio dati più veloce, permette l’utilizzo di cavi a sezione tonda invece delle ingombranti piattine precedentemente usate.

 

Server: Computer dedicato alla fornitura di servizi all’interno di una LAN o una WAN (per esempio Internet). All’interno dell’architettura server-client, il computer server è in grado di rispondere alle interrogazioni dei computer client a esso collegati.

 

Service pack: Raccolta di update a un software, per apportare aggiornamenti che ne dovrebbero migliorare le prestazioni.

 

Sessione: Organizzazione dei dati sul disco delimitata da un’area di lead-in (preparazione alla lettura) e una di lead-out (informazioni di controllo).

 

SET: (Secure Electronic Transaction) protocollo per connessioni sicure tramite un certificato elettronico cifrato.

 

Setup: Procedura di installazione e configurazione delle impostazioni di un programma.

 

Shading: Letteralmente ombreggiatura, indica il processo che consente di assegnare un colore determinato ad un punto sullo schermo.

 

Shareware: Licenza d’uso del software a fini dimostrativi. Di solito, per favorire la diffusione di un prodotto, gli sviluppatori ne permettono l’utilizzo gratuito per un periodo limitato di tempo, un “periodo di prova”. Durante i 15/30 giorni di prova il programma completo può essere utilizzato gratuitamente, e alla scadenza del periodo bisogna pagare la licenza.

Forme alternative di shareware prevedono l’utilizzo illimitato del prodotto, che però è bloccato in alcune funzioni.

 

Shockwave: Formato di documenti multimediali audio e video, talvolta anche interattivi, sviluppato da Macromedia.

 

Skin: Interfaccia colorata da applicare ad un programma per personalizzarne l’aspetto grafico.\

 

Sillabazione: Divisione in sillabe, secondo precise regole ortografiche, delle  parole che si trovano in fondo riga. OpenOffice è in grado di sillabare automaticamente un documento scritto in italiano.

 

SIMM (Single In-line Memory Module): Acronimo inglese che significa “Modulo di memoria con connettore singolo in linea”. Indica un modulo di memoria RAM che offre due vantaggi principali: la facilità di installazione e lo spazio ridotto che occupa sulla scheda madre, questo perché viene montata verticalmente (contrariamente alla DRAM).

 

SIP: (Session Initiated Protocol) Protocollo per il controllo (creazione, modifica e terminazione) di sessioni multimediali (telefonate, conferenze) con due o più partecipanti su reti IP.

 

Sistema operativo: Abbreviazione SO o, in inglese, OS (Operating System). Insieme di programmi (di base e utility) che si pone come interfaccia tra l’utente e l’hardware del computer, fornendo un ambiente nel quale l’utente possa eseguire i programmi. Permette la gestione dei dischi fissi, del processore, della RAM e di tutti i dispositivi interni ed esterni (le periferiche) collegati al PC. Il sistema operativo inizia a lavorare all’accensione del computer.

 

Syn Flood: Forma di attacco a un computer collegato in Internet. Consiste nel sovraccaricarlo inviando un gran numero di pacchetti di richiesta di connessione senza rispondere ai pacchetti di riconoscimento.

 

Systray: Parte della barra delle applicazioni (in basso, a sinistra) dove si trovano l’orologio di sistema e le applicazioni che si avviano in esecuzione automatica.

 

Slave: In inglese significa “schiavo”. È il nome assegnato al secondo dei due dispositivi di un canale EIDE (il primo, invece, si chiama “master”).

 

Slide: In inglese significa “diapositiva”. È una schermata che fa parte di una presentazione. Un programma per creare slide e presentazioni è Microsoft Powerpoint.

 

Slot: Connettore presente sulla scheda madre del PC che consente di inserire il processore, delle schede specifiche (per esempio la scheda audio, la scheda di rete e via dicendo) o moduli di memoria RAM.

 

Smartcard: apparato elettronico in grado di conservare in modo protetto le chiavi private e di generare al suo interno la firma digitale.

 

Smiley: Sono le “faccine”, ossia emoticon che rappresentano stati d’animo. I più comuni smiley sono questi: “:)” (un sorriso felice); “:D” (una risata); “:(“ (espressione triste); “:P” (una linguaccia dispettosa); “:_(“ (una lacrima sul viso).

 

SMS (Short Message Service): Brevi messaggi di testo che possono essere spediti e ricevuti utilizzando un cellulare di seconda generazione, che sfrutta la rete GSM. Possono contenere al massimo 160 caratteri.

 

SMTP (Simple Mail Transfer Protocol): Protocollo di comunicazione utilizzato dai server di posta elettronica per inviare le e-mail. Per questo motivo i server che inviano le e-mail si chiamano “server SMTP”. Al momento della configurazione dell’account di posta sul proprio PC, ogni utente deve specificare l’indirizzo del server POP3 (posta in ricezione) e del server SMTP (posta in uscita).

 

Sniffer: Software di intercettazione di dati in una rete. Gli sniffer possono aiutare un hacker a intercettare password e nomi utente da utilizzare in un attacco successivo.

 

Social engineering: Tecnica usata per carpire informazioni a un utente. In pratica, con l’utilizzo della psicologia, l’hacker cerca di aggirare la vittima, celando la propria identità e persuadendola a fornire dati riservati o a eseguire particolari programmi sulla propria macchina.

 

 

Socket: È lo zoccolo presente sulla scheda madre su cui va inserito il processore. Esistono socket diversi per processori diversi, quindi l’acquisto di una scheda madre non può prescindere dalla scelta della CPU che si vuole installare.

 

Software: Sinonimo di programma, applicazione.

 

Spam: Messaggio elettronico pubblicitario non richiesto inviato contemporaneamente a milioni di utenti (sotto forma di e-mail, instant message, SMS o altro mezzo di comunicazione). La massività dello spam è una sua caratteristica fondamentale: gli spammer (coloro che adottano questo sistema di marketing) sopportano costi molto bassi per inviare tutti questi messaggi, e contano sul fatto che anche se basse percentuali di persone leggono di fatto il messaggio vi sia comunque una sufficiente quantità di prodotti venduti.

 

Speaker: Letteralmente “oratore”; è la persona che pronuncia le  battute della voce  fuori campo del video.

 

Specchio semiriflettente: Detto anche specchio unidirezionale, è una lastra di vetro con un lato a specchio e uno trasparente. Consente di osservare un ambiente senza essere visti. Viene spesso utilizzato in trasmissioni televisive come Grande Fratello e Candid Camera per nascondere le telecamere alla vista del soggetto.

 

Spyware: I programmi spyware sono applicazioni che, una volta installate nel PC, distribuiscono a siti specializzati in marketing le informazioni sulle abitudini on-line dell’utente (quindi i siti Web visitati, le parole chiave inserite nei motori di ricerca). Gli spyware sono di solito incorporati in programmi shareware e freeware distribuiti in Internet.

Sul sito Internet www.spychecker.com o su www.spywareguide.com è possibile passare in rassegna l’elenco dei programmi che incorporano spyware.

 

Spleet Screen: Letterarlmente “schermo diviso”, è un effetto che consente di avere sul video due filmati in contemporanea, in cui ognuno occupa una parte dello schermo.

 

SO: (In inglese OS) Acronimo che significa Sistema Operativo.

 

Social engineering Letteralmente “ingegneria sociale”. È un insieme di tecniche di manipolazione psicologica per indurre determinati sentimenti (quali timore, rispetto, compassione o fiducia) in un individuo, in maniera tale da influenzarne il comportamento per ottenerne un vantaggio. Molte truffe e bufale che circolano su internet sono progettate secondo queste tecniche: può essere il caso di una richiesta di denaro basata su una storia strappalacrime, un raggiro celato dietro una generosa offerta di denaro, una promessa di benessere e felicità, la minaccia di una terribile conseguenza, e via dicendo.

 

Spoofing: L’azione di camuffamento effettuata dello spoofer, ovvero una persona che falsifica dati e protocolli con l’intento di apparire un’altra persona, o per accedere a luoghi altrimenti a lui vietati.

 

SQL (Structured Query Language): Linguaggio standard utilizzato per interrogare (query) i database.

 

SSD Solid state disk, disco a stato solido. Dispositivo di archiviazione dati che utilizza unicamente l’elettronica dello stato solido per la memorizzazione delle informazioni digitali.

 

SSID Service Set IDentifier. Nome con cui una rete Wi-Fi si identifica ai suoi utenti.

 

SSL (Secure Socket Layer): Protocollo per la trasmissione criptata di dati via Internet.

I principali browser (Internet Explorer e Nescape) supportano il protocollo SSL, assieme a tutti quei siti Web che trattano dati sensibili degli utenti (numero di carta di credito, dati personali). Per convenzione, nel momento in cui lo scambio di dati avviene tramite SSL, l’URL del sito inizia con “https://”.

 

Staff: Termine inglese che indica il gruppo di persone che realizza una trasmissione. A volte si parla anche di “crew” (ciurma), soprattutto quando si vuole indicare lo staff tecnico separatamente da quello creativo.

 

Stamp: Pulsante della tastiera che cattura l’immagine correntemente a schermo. L’immagine viene trattenuta dalla memoria per poi essere incollata all’interno di un programma di grafica e fotoritocco e qui essere salvata nel formato desiderato. Utilizzando la combinazione dei due pulsanti “STAMP” e “ALT” si può catturare l’immagine della sola finestra attiva.

 

Stand alone Letteralmente, “essere unico” o “sta in piedi da solo”. In informatica si dice di un oggetto capace di funzionare da solo, indipendentemente dalla presenza di altri oggetti con cui potrebbe interagire. Un esempio è un lettore DivX da salotto che funziona senza essere collegato a un computer.

 

 

Stand-by: Stato di risparmio energetico, in cui un apparecchio è collegato alla rete elettrica o alimentato da batteria, e riduce al minimo i suoi consumi.

 

Start: Pulsante fondamentale della Barra delle applicazioni di Windows. Facendo clic su di esso si accede ai principali comandi del sistema operativo e a tutte le applicazioni installate nel computer.

 

Storyboard: Termine mutuato dal mondo del cinema, che indica il processo di creazione della struttura e dell’aspetto complessivo di un video.

 

Streaming: Processo di trasmissione via rete di dati (solitamente audio e video) in flusso costante: in straming, il destinatario dei dati può accedervi durante la loro trasmissione.

 

Suite: Insieme di programmi con funzioni coordinate. Le più famose suite sono quelle di “Office Automation” che raccolgono i tipici programmi da usare in ufficio, come l’elaboratore di testi, il foglio di calcolo, un programma per le presentazioni e, in genere, un programma per il disegno e la gestione delle immagini.

 

SuperFetch Funzionalità del sistema operativo Vista (era chiamata “Prefetcher” in Windows Xp) che esegue l’analisi delle performance e dell’utilizzo dei sottosistemi disco durante la fase di “boot”.

 

 

SVCD (Super Video CD): Formato video standard che può arrivare a un livello qualitativo simile a quello dei DVD, grazie all’elevato bitrate utilizzato nella compressione dei filmati (di tipo MPEG 2). Supporta la risoluzione 720 per 576 pixel.

 

SVGA (Super Video Graphics Array): Standard grafico per i monitor, che consente la visualizzazione fino a 16 milioni di colori con una risoluzione di 1024 per 768 pixel.

 

S-Video (Super Video): Tecnologia per la trasmissione del segnale video. Il cavo S-Video trasmette l’immagine attraverso due canali: uno dedicato alla crominanza (colore), l’altro alla luminanza.

 

 

 

T

 

T-Commerce: Possibilità di acquistare beni o servizi attraverso la TV, come ora tramite internet.

 

T-Goverment: L’insieme dei servizi interattivi che dovrebbe consentire di collegarsi, ai servizi della Pubblica amministrazione.

 

Tablet PC: Particolare notebook il cui schermo LCD può interagire con una penna ottica per l’inserimento di dati anche tramite scrittura manuale. A supporto della tecnologia Tablet PC Microsoft ha sviluppato uno specifico sistema operativo “Windows per Tablet PC”.

 

Tag: Marcatori che contrassegnano l’inizio e la fine di un comando di formattazione. Ogni comando HTML è costituito da tag che vengono interpretati dal browser. Per esempio, in una pagina Web, se si vuole mettere in risalto una parola con il grassetto, la si deve far precedere dal tag “<b>” e chiudere con il tag “</b>”.
In ambito audio, indica le informazioni sul brano salvate all’interno del file.

 

TAO (Track at Once): Masterizzazione di dati su CD-R in modalità multisessione: il masterizzatore scrive i dati una traccia per volta, dando la possibilità di registrare altri dati in momenti successivi.

 

Tastierino numerico: Insieme dei tasti numerici posizionati nella parte destra della tastiera. Essi sono predisposti per digitare numeri se è attivato il tasto “BLOC NUM” (cui corrisponde la spia luminosa “NUM LOCK” accesa).

Con “BLOC NUM” disinserito i tasti permettono lo spostamento del cursore verso l’alto, il basso, a destra, a sinistra, all’inizio e al fondo della riga.

 

TCO: Normativa Svedese, più  recente della MPR, che oltre a fissare i limiti più stringenti di quest’ultima in materia di emissioni dal monitor, è stata estesa nel 1995 e riguarda ora  l’intero PC, con indicazioni precise su consumi di energia, sfarfallio del monitor, luminosità dello schermo e uso della tastiera.

 

TCP/IP (Transmission Control Protocol Internet Protocol): L’insieme dei protocolli di comunicazione utilizzati per gestire il traffico di dati nella rete Internet.

 

Temperatura colore: Valore che esprime l’esatta tonalità con cui viene registrato da una videocamera il colore bianco. Tutte le riprese usate per un montaggio multicamera dovrebbero avere la stessa temperatura colore.

 

Template: Altrimenti chiamati “modelli predefiniti” oppure “fogli di stile”, i template sono dei documenti già formattati, pronti per l’inserimento dei dati. I programmi office, le applicazioni per la creazione di siti Internet, spesso forniscono dei template per creare subito un documento senza la necessità di dover prima imparare a utilizzare il programma.

 

Testina di stampa: E’ il componente della stampante che spruzza fisicamente l’inchiostro sulla carta, attraverso decine di piccoli fori detti “ugelli”. Alcuni produttori la posizionano direttamente sulla cartuccia, altri sulla stampante, in modalità fissa o intercambiabile.

 

TFT (Thin Film Transistor): I monitor LCD a matrice attiva supportano la tecnologia TFT, in cui ogni pixel è controllato da uno a quattro transistor.

 

Thesaurus: Funzione presente nei programmi di gestione testi come Microsoft Word, che  permette di  ottenere il sinonimo o il contrario di un termine.

 

Thread: Nei messaggi di posta elettronica e soprattutto nei newsgroup, si definisce thread l’insieme dei messaggi che fanno capo al medesimo oggetto. Visualizzare i messaggi “per thread” è molto comodo perché permette di tenere d’occhio il messaggio originale con tutte le risposte seguenti.

 

Thumbnail: Miniatura o anteprima di dimensioni ridotte di un documento. I programmi di visualizzazione di documenti multimediali e anche il sistema operativo, spesso danno l’anteprima rimpicciolita del file, per far in modo che l’utente capisca il suo contenuto senza bisogno di aprirlo.

 

Throttle: Leva adibita al controllo della potenza del motore, disposta spesso alla base del joystick.

 

Tiff: Uno dei formati immagine più supportati e, per questo, visualizzato da tutti i programmi di grafica, fotoritocco e gestione immagini.

 

TimeCode: Codice registrato sul nastro che marca ogni singolo fotogramma con la sua esatta posizione temporale (data e ora della ripresa).

 

Timeline: L’interfaccia grafica usata dai maggiori software di editing video non lineare. Posizionando i clip acquisiti con operazioni di drag and drop (trascinamento), è possibile aggiungere transizioni , effetti, filtri, titoli e via dicendo.

 

Toner: Inchiostro utilizzato dalle stampanti laser e dalle fotocopiatrici. La sua consistenza è polverosa e secca, per ricevere la carica elettrica e aderire alla carta.

 

Touchpad: Periferica di interfaccia spesso presente sui computer portatili e creata per sostituire il mouse. Si tratta di un piccolo quadrante posto alla baste della tastiera su cui si fa scorrere il polpastrello per muovere il cursore a monitor.

 

Transfer rate: Unità di misura che quantifica i dati trasmessi via Internet nell’unità di tempo.

 

TRIPLE-DES: Evoluzione del DES, basato su un utilizzo ripetuto del cifrario DES con chiavi a 112 bit.

 

Trojan: Cavallo di Troia. Particolare malware che si presenta come un programma innocuo ma che in realtà contiene un virus o un worm. Questo virus può risultare distruttivo o, in alcuni casi, permette ad altre persone di prendere il controllo del PC infetto.

 

TrueType: Standard di font dai contorni geometricamente definiti e quindi scalabili: questa loro caratteristica ne permette la buona definizione di stampa per qualsiasi loro dimensione.

 

TWAIN: Driver di interfaccia per scanner, fotocamere e telecamere digitali con il software. Installati i driver TWAIN è molto probabile che qualsiasi programma di grafica e fotoritocco sia in grado di interagire con queste periferiche e quindi acquisire immagini da esse.

 

 

 

 

U

 

UDF (Universal Disk Format): Acronimo inglese che significa “Formato di dischi universale”. È un particolare formato, utilizzato con i CD riscrivibili, che consente di utilizzare questi supporti ottici come se fossero dischi fissi o floppy.

 

Ultimo miglio: Tratto della linea telefonica che collega l’abitazione dell’utente alla prima centrale telefonica della rete.

 

UltraDMA Il DMA (Direct Memory Access, accesso diretto alla memoria) permette ad alcuni sottosistemi hardware di accedere alla memoria di sistema in lettura e scrittura indipendentemente dalla CPU. L’UltraDMA (abbreviata anche con UDMA) ne rappresenta un’evoluzione.

 

 

UMTS (Universal Mobile Telecommunications System): Acronimo inglese che significa “Sistema universale di telecomunicazione mobile”. È la terza generazione della tecnologia mobile (dopo ETACS e GSM). Permette (in via teorica) la trasmissione di dati a velocità di 2 Megabit per secondo (vedi bps); oltre al trasferimento di voce e SMS, è predisposto per l’invio e la ricezione di filmati audiovisivi in tempo reale (le cosiddette videochiamate). La prima società che ha offerto abbonamenti UMTS in Italia è stata “3” di H3G (www.tre.it).

 

Unicode Sistema di codifica che assegna un numero univoco a ogni carattere usato per la scrittura di testi.

 

Unix: Sistema operativo multiutente e multitasking, scritto in linguaggio C e disponibile in varie versioni. Nasce negli anni 70, contemporaneamente alla diffusione dei primi mini computer.

È un sistema compatto e modulare, che si adatta perfettamente a diverse piattaforme hardware e soprattutto all’interconnessione con altri sistemi.

 

Update: Aggiornamento di un programma. Si parla, infatti, di update delle definizioni dei malware per i programmi antivirus, oppure di “Windows Update”, ovvero l’aggiornamento del sistema operativo.

 

Uploadare Neologismo che deriva dal verbo inglese “to upload”, caricare. Indica l’operazione di inviare un file on-line, a un server remoto.

 

Upgrade: In inglese significa “aggiornamento”, ed è sinonimo di “potenziamento”. Installare nel PC un nuovo componente hardware o software per migliorarne prestazioni o funzionalità.

 

Utility: Programma di uso generale, incluso o meno nel sistema operativo, che esegue funzioni utili o comuni. Un esempio è l’utility di deframmentazione (defrag) inclusa nel sistema operativo.

 

Upload: È il percorso inverso del download, ossia la procedura trasmissione di un documento da un computer locale (client) a un server remoto.

 

URL (Uniform Resource Locator): Quando navigate su un sito Internet e scrivete l’indirizzo Web del sito che volete visitare (per esempio www.computer-idea.it) state scrivendo l’URL del sito. L’URL contiene l’indicazione del protocollo di comunicazione in uso (“http”) e il nome di dominio del sito.

 

USB (Universal Serial Bus): Interfaccia di comunicazione tra PC (o notebook) e periferiche quali stampanti, scanner, fotocamere o telecamere digitali, webcam, tastiere, mouse, lettori MP3 e così via. In ambiente Windows, l’USB è supportata solo dall’edizione 98 in poi. Tutte le periferiche USB possono essere collegate “a caldo” al PC: questo significa che, una volta attaccate, sono riconosciute subito dal sistema operativo, senza necessità di riavviare il computer. L’interfaccia USB esiste in due versioni: USB 1.1 (la cui velocità di trasmissione teorica dei dati è di 12 Megabit al secondo) e la più recente USB 2.0 (480 Megabit al secondo).

 

Usenet: Sotto-rete di Internet costituita da server che gestiscono il traffico dei messaggi in transito sui newsgroup. L’accesso alla rete Usenet avviene tramite Internet, con programmi dedicati (Outlook Express, Free Agent, per esempio) oppure attraverso siti Web (www.mailgate.org offre un buono spaccato dei newsgroup italiani). Il sito www.google.it, invece, conserva un completo archivio storico di tutti i messaggi di Usenet.

 

Username: Letteralmente “nome utente”, è la parola che identifica un utente nel momento in cui accede a un servizio remoto, ad un servizio on-line o a qualunque altro sistema informatico protetto. Insieme alla password costituisce la chiave di accesso al sistema.

 

V

 

Valori esadecimali: Sistema di rappresentazione numerica  in base sedici (la numerazione binaria, invece, è in base due). I caratteri disponibili per la numerazione esadecimale come le cifre da 0 a 9 e le lettere da A a F.

 

VBA: Acronimo di “Visual Basic for Applications”, linguaggio di programmazione creato per la realizzazione di marco all’interno dei programmi della suite Microsoft Office.

 

VCD (Video CD): Formato basato sul CD che contiene filmati, immagini e sonoro. I file video devono essere registrati in formato MPEG-1.

Il VCD contiene sempre, all’inizio del disco, una traccia di dati. Dopo questa, dev’essere salvato il filmato vero e proprio. Il VCD contiene 74/80 minuti (su un supporto da 650/700 Mb) di video full-motion (a velocità e qualità piena) unitamente al sonoro stereofonico. Può essere riprodotto su quasi tutti i DVD da tavolo attualmente in commercio, e su tutti i PC grazie ad appositi software.

 

Vertical banding: Problema di visualizzazione tipico dei proiettori LCD, che  si manifesta come una  differenza di luminosità tra bande adiacenti dell’immagine.

 

Vettoriale: Un’immagine definita secondo coordinate spaziali e calcoli matematici. Mentre un cerchio disegnato con la  grafica più comune (quella per intendersi delle immagini JPEG) si basa sulla descrizione della posizione dei singoli pixel, un cerchio vettoriale si basa sulle informazioni relative al centro e alla dimensione del raggio. Il programma che gestisce la grafica vettoriale si preoccupa di tracciare la figura geometrica.

 

VHS (Video Home System): Formato standard per le videocassette e i videoregistratori analogici.

 

Videoscrittura: programma che permette di scrivere documenti. Ogni documento può avere formati diversi (dimensioni della pagina, impostazione dei paragrafi, caratteristiche del testo come font e stile) ed essere in ogni momento modificato o stampato.

 

Virus: Piccolo programma che si insinua in un computer per svolgere qualche azione specifica, prevalentemente distruttiva. Fa parte della famigerata famiglia dei malware. Pur essendo in circolazione da molti anni, la capacità di diffusione dei virus è aumentata esponenzialmente con lo sviluppo di Internet. Tant’è che chi ha un collegamento alla Rete, non può prescindere dall’installazione di un buon antivirus.

 

Visual Basic: linguaggio di programmazione ideato da Microsoft

 

VGA (Video Graphics Array): Acronimo inglese che significa “matrice grafica video”. Standard grafico per i monitor, che consente la visualizzazione di 256 colori con una risoluzione di 640 per 480 pixel.

 

VOB: File che contengono le informazioni audio e video registrate in un DVD.

 

Voiceover: Letteralmente “voce sopra”. L’operazione di registrare un commento parlato al di sopra di immagini filmate in precedenza.

 

VOIP: (Voice Over IP) La trasmissione bidirezionali di comunicazioni vocali attraverso una rete IP (o Internet).

 

W

 

Wan (Wide Area Network): Una rete di computer che si estende per un’area geografica più o meno vasta.

 

Wap (Wireless Application Protocol):  Protocollo di comunicazione realizzato per il collegamento alla Rete Internet di telefoni cellulari e palmari.

 

Warez: È così chiamato in gergo informatico il software pirata. È illegale distribuire o copiare software di questo tipo.

 

Wave: Formato creato da Microsoft per contenere dati audio e integrato nel sistema operativo a partire da Windows 95. I file Wave hanno estensione WAV e possono essere ascoltati da qualsiasi applicazione di riproduzione audio installata sul PC.

 

Web: Per brevità è così chiamato il World Wide Web (WWW).

 

Webmaster: Il webmaster (versione femminile, meno nota, è “webmistress”)  è colui che crea e segue lo sviluppo di un sito Internet.

 

Webcam: Piccola telecamera, destinata a trasmettere immagini in streaming tramite la rete Internet. Utilizzata per chat video o per videoconferenze, la webcam di solito è un “occhio” collegato alla porta USB del computer. Si tratta di periferiche molto semplici, la cui risoluzione è ridotta.

 

Wholesale: Tipologia di offerta di connettività ADSL che prevede l’acquisto di connettività del provider da Telecom Italia per rivenderla  ai privati.

 

White list: È il contrario della black list.

Si tratta di un elenco di siti Internet o indirizzi di posta elettronica ammessi, che possono essere visitati o contattati da chi utilizza il computer.

La white list, utilizzata in combinazione con la “lista nera” è un buono strumento per mediare la navigazione sul Web dei minori.

 

Wi-Fi (Wireless Fidelity): Standard per la comunicazione di reti wireless che rispetta le specifiche di compatibilità Ethernet. È chiamato anche IEEE 1802.11, e possiede diverse specifiche e prestazioni a seconda della frequenza di trasmissione. Tutti i prodotti “certificati Wi-Fi” possono interagire tra loro.

 

Wildcard: Chiamati anche Stemming, sono simboli o caratteri sostitutivi di una o più lettere del corpo di una parola, utilizzabili per ampliare le possibilità di ricerca.

 

Wikimedia Foundation: Organizzazione senza scopo di lucro ideata per diffondere contenuti e informazioni gratuitamente e senza l’utilizzo della pubblicità.

 

Wireless: La comunicazione wireless è quella che avviene tra dispositivi senza fili, per esempio Bluetooth, infrarossi, frequenze radio.

 

Wizard: In inglese indica la “Procedura guidata”. Spesso i software e i sistemi operativi permettono di svolgere le loro principali funzioni con un “wizard”, ossia una procedura che guida passo a passo l’utente, istruendolo su tutto quello che deve fare senza il rischio di incorrere in errori.

 

Worm: Genere di malware che, una volta installatosi nel PC ospite, è in grado di replicarsi e diffondersi ad altri computer collegati a questo. Il sistema più comune di diffusione dei worm è tramite messaggi di posta elettronica inviati via Internet. Esiste una varietà impressionate di worm in grado di danneggiare in modo più o meno grave le funzionalità del computer.

 

Word Art: Opzione di Microsoft Word che permette di applicare una serie di effetti speciali al testo.

 

Workspace Area di lavoro. In gergo informatico, indica uno spazio di memoria riservato per una determinata applicazione. È una parte di memoria RAM riservata a un programma.

 

Worm

Spesso accomunati ai virus, i “worm” sono invece particelle di codice autosufficiente che si propagano da un computer all’altro senza la necessità di infettare altri “file ospite” o sezioni del disco fisso. In altre parole, anziché diffondersi all’interno di un singolo sistema, come fanno appunto i virus, replicano il proprio codice sul maggior numero di sistemi differenti possibili, generalmente veicolandosi attraverso i client di posta elettronica. A differenza dei virus, lo scopo primario di un worm è quello di diffondersi il più possibile (magari trascinando con sé informazioni o documenti), piuttosto che quello di danneggiare il sistema ospite. D’altronde, un worm può anche ospitare un virus. Tra i worm più famosi Sasser, Sobig, Mydoom e Beagle.

 

WWW (World Wide Web): La rete di siti presenti sui server HTTP di tutto il mondo. I siti Web costituiscono una rete mondiale grazie alle proprietà delle pagine ipertestuali che, tramite i link, possono essere ancorate tra loro. Il WWW non coincide con Internet, ma è solo una delle molteplici applicazioni.

 

WYSIWYG (What You See Is What You Get): Significa letteralmente “Quello che vedi è quello che ottieni”. In sostanza è un metodo di visualizzazione dei documenti che li mostra così come poi appariranno in output (ossia come risultato finale). Esempio classico di visualizzazione WYSIWYG è quella dei file PDF di Acrobat, che in fase di stampa sono identici a come creati nella finestra del programma.

 

 

 

X

 

XCF Formato di file proprio del programma di fotoritocco open source The GIMP. Come i file PSD di Photoshop, permette di salvare livelli grafici, canali, trasparenza.

 

xDSL (X Digital Subscriber Line): Famiglia di connessioni a banda larga (broadband), cui appartiene anche ADSL. Le altre connessioni sono HDSL, SDSL e VSDL. Caratteristica comune che contraddistingue la famiglia xDSL è la capacità di trasmettere ad alta velocità i dati attraverso il solo doppino di rame della rete telefonica.

 

XML (eXtensible Markup Language): Particolare tipologia di linguaggio per lo sviluppo di pagine Web. Mentre per l’HTML i tag sono predefiniti, con l’XML ciascun webmaster crea tag personalizzati per le proprie esigenze, al fine di favorire l’interazione e l’interscambio di informazioni tra i contenuti della pagina Web e database sottostanti.

 

XPI File delle estensioni di Mozilla Thunderbird e Firefox. La sigla XPI sta per “Windows Xp installation”.

 

 

Z

 

Zip: Formato di archiviazione compressa di file. I file con estensione Zip possono essere decompressi con programmi come WinZip.

 

Zoom: Particolare tipologia di obiettivi in cui la lunghezza focale, ovvero l’ingrandimento, non è fissa ma variabile, e può passare da una posizione minima detta “gradangolare” a una massima detta  “teleobiettivo”.

Snitch: a caccia di immagini osé

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Snitch nasce con l’idea di braccare all’interno del disco fisso immagini, video, suoni e documenti dai contenuti opinabili. Focalizzato soprattutto sulle oscenità ma anche su software pirata, il programma è veramente molto pignolo in tutte le sue impostazioni: infatti è in grado di riconoscere immagini con estensione JPEG, PNG, GIF, BMP, video AVI, MPEG, QuickTime (e altri formati da aggiungere a discrezione dell’utente). Inoltre Snitch effettua ricerche anche all’interno di file compressi (formati ZIP e simili). Questa funzione è solo nella versione Professional da noi provata, e non esiste nella più economica Personal Edition) e nella “Cronologia” di Internet Explorer e Netscape Navigator. Curioso è il funzionamento di individuazione delle immagini a luci rosse, basato sull’algoritmo “SkinScan”, che calcola la quantità di pixel di color carne presenti nelle immagini! Un po’ lento a causa di tutte le variabili di impostazione che possono essere personalizzate, Snitch è anche a prova di cambiamento di nome del file.

Mio cugino e altre storie (rigorosamente false)

Le leggende metropolitane sono storie drammatiche o divertenti, esotiche o tecnologiche, verosimili o fantastiche; tutte con un tratto comune: sono assolutamente inventate. Per scoprire cosa sono, come le si classifica, come difendervi e per parlarne con cultori dell’argomento, collegatevi alla Rete.

urbanleg

Vostro cugino, quel furbacchione, è uno che le spara grosse. Come il protagonista della celebre canzone di Elio e le storie tese, ogni volta salta fuori raccontando aneddoti a dir poco improbabili. Eppure (l’avete mai notato?) racconta sempre qualcosa che gli è stato riferito, o che comunque è accaduto a qualcun altro: “Te l’ho detto di quel tizio che ha fatto un incidente in moto, poi si è tolto il casco e la testa gli si è aperta in due”?

Basta, non ne possiamo più. Grazie alla Rete possiamo smascherare il “pallonaro” di turno, costituire un comitato per la difesa dei creduloni. Basta girovagare un po’ su Internet e verificare che l’improbabile storiella, ogni volta ricca di nuovi e sempre più incredibili particolari, non è certo inedita ma è una delle famose leggende metropolitane che si tramandano di generazione in generazione.

Al termine di questo paradossale tour saprete tutto, ma proprio tutto, sul mondo dei miti urbani. E questa, ve lo assicuriamo, non è una bufala.

 

Dicesi leggenda metropolitana…

 

Cos’è una leggenda metropolitana? All’indirizzo Internet http://studenti.ing.uniroma1.it/~speranza, ne viene data un’inappuntabile definizione in sei punti: è un racconto rigorosamente orale (si tramanda con l’infallibile sistema del passaparola), ha una connotazione fantastica, la sua veridicità è intrinsecamente legata al nome del protagonista (sempre diverso), nasce nelle vaste aree urbane (ecco il perché dell’aggettivo “metropolitano”), è riconducibile ad un nucleo originario di leggende ed è suscettibile di classificazione (esistono infiniti duplicati della storia, cambia solo la sceneggiatura).

 

Raccolta differenziata

 

Il punto di partenza del nostro fantomatico comitato di liberazione delle vittime dei cugini “pallonari” è certamente il “Centro per la raccolta delle voci e delle leggende contemporanee”, che trovate all’indirizzo www.clab.it/cp/leggende. Ce n’è per tutti i gusti: storie verosimili su flora e fauna, automobili ed espianti, vizi privati e pubbliche umiliazioni, crimini e misfatti, storie studentesche e professionali, Internet e telefonia, paranoia da “Grande fratello” e luoghi comuni a volte inesplorati. Tra i casi in via di verifica e archiviazione segnaliamo i grandi quesiti: “I serpenti mungono le mucche?” e la sezione dedicata agli improbabili virus su Internet. Ce ne sono centinaia, non vi resta che l’imbarazzo della scelta.

Sul sito www.voicebuster.it/leggendemetropolitane.htm è riportata una classificazione ancor più rigorosa. Vengono, infatti, presentate sole cinque categorie: allarmistiche, divertenti, drammatiche, e-mail legend, sms legend. Le ultime due, in particolare, riguardano quelle storie che si propagano come virus attraverso i più moderni mezzi tecnologici.

Un’altra ottima raccolta di leggende la trovate sul sito www.porciletto.org.

Sapere è potere: cominciate col farvi una cultura (metropolitana)!

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Leggende? Parliamone… (IDLM)

 

Su Internet esistono liste di discussione sui più disparati argomenti, figuriamoci se non doveva saltar fuori pure una mailing list sulle leggende metropolitane: l’IDLM. La trovate all’indirizzo http://mailgate.supereva.it/it/it.discussioni.leggende.metropolitane (oppure direttamente dal vostro news reader collegandovi a it.discussioni.leggende.metropolitane) ed è un vero spasso. C’è chi chiede se la storia delle lamette da barba trovate sugli scivoli degli acquapark è vera e c’è chi racconta la leggenda dell’alligatore catturato presso il Central Park di New York che, però, era un caimano occhialuto. Parlarne, spesso, è un’utile terapia per capire meglio il complicatissimo meccanismo sociale che informa questo particolare e diffuso fenomeno.

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Leggende metropolitane fai da te (in inglese)

 

La miglior difesa, spesso, è l’attacco. Non stiamo parlando del verbo calcistico sacchiano, ma di un metodo per difendersi dalle bufale urbane. Se volete lasciare basito il famoso cugino che vi ha appena raccontato la storia dei coccodrilli che in America sbucano dalle fogne, sorpassatelo sulla corsia della fantasia. Arrivate al duello su chi la spara più grossa con cartucce di calibro superiore. Collegatevi al generatore automatico di leggende metropolitane, che trovate all’indirizzo http://toybox.asap.net/legend, creerete la miglior leggenda che sia mai stata raccontata. Basta scegliere il soggetto, lo scenario, l’azione e soprattutto le conseguenze. Il risultato, vi assicuriamo, è davvero esilarante.

 

Il kit per la difesa dalle bufale metropolitane

 

La dialettica non fa per voi? Volete passare all’azione? Bene, armetevi! No, niente kalashnikov o Beretta, basta attrezzarsi con il Combat Kit contro le leggende metropolitane: l’U.L.C.K. Collegatevi al sito www.netsquirrel.com/combatkit, troverete una serie di testi prefabbricati da copiare e incollare nel corpo del messaggio, da inviare in risposta ad un leggenda metropolitana.

 

My cousin says that…

 

Come sempre il mondo anglosassone, soprattutto sulla Rete, è foriero di risorse su qualsiasi argomento. Se volete farvi un’idea sulle “Urban legend”, le leggende metropolitane in inglese, visitate gli autorevoli siti www.urbanlegends.com e www.snopes2.com, c’è una miniera di materiale. Per i miti informatici, invece, rivolgetevi a http://vmyths.com.

Il galateo della Rete

[articolo del 2001, pubblicato su Internet Idea]

Bastano poche regole di condotta per migliorare la qualità della vita nella Rete.

Parliamo un po’ delle buone maniere, del galateo. Non preoccupatevi di mettere la mano davanti alla bocca mentre starnutite e nemmeno di apparecchiare la tavola come di deve, tanto siete davanti al computer. Quello che ci interessa è il bon ton della Rete, le regole di condotta che occorre seguire per navigare al meglio, evitando di infastidire gli altri utenti di Internet con comportamenti socialmente, ma soprattutto telematicamente riprovevoli.

Ma è proprio necessario? Sì, assolutamente. Mettiamola così: le persone hanno 50.000 anni di esperienza nell’utilizzo del linguaggio e dei gesti, 5.000 di esperienza nella scrittura e 100 nell’utilizzo del telefono. E solo qualche mese nell’utilizzo della Rete. Insomma, la nostra storia culturale, e l’intera costruzione della società, è modellata in gran parte dall’utilizzo dei mezzi di comunicazione. Strumenti che impariamo ad utilizzare sin da piccini, assimilando le regole della conversazione. Provate a pensarci: a quattro anni impariamo ad rispondere al telefono: a dire “pronto”, a evitare di starsene zitti e via dicendo; a sette anni impariamo a scrivere messaggi di senso compiuto. Da adulti, se fate due conti, avete introiettato nel corso della vita un centinaio (se non migliaia) di norme di comportamento che riguardano ogni genere di conversazione. Sono tante, ma qualcuna in più che riguardi Internet non ci farà male, anzi.

 

Una e-mail a regola d’arte

La posta elettronica è un mezzo di comunicazione differente rispetto al telefono e alla posta tradizionale, bella scoperta. Le regole di comunicazione apprese per gli altri mezzi, quindi, servono a poco. Non si scrivono le lettere commerciali come un’e-mail, che risulta più informale, diretta. I messaggi di posta elettronica non possono essere considerati come delle telefonate trascritte, ci mancherebbe. Se consideriamo, quindi, che questo media è sostanzialmente nuovo e che l’esperienza del suo utilizzo è poca cosa, ci accorgiamo che vi sono ancora molti problemi di utilizzo, di codifica dei messaggi e, a volte, di fraintendimento. Occorre una nuova serie di norme, che possono riguardare il come evitare i messaggi inutili o le regole della cortesia. Queste regole, per ora, non sono scolpite nella pietra e tantomeno pubblicate. Nascono pian piano, sono convenzioni che vengono adottate spontaneamente dagli utilizzatore della posta elettronica. Vediamone alcune, in particolare quelle che riguardano la composizione e la ricezione di un messaggio.

Create un messaggio con un singolo oggetto, quando è possibile; in parole povere: evitate di inserire più temi nella stessa e-mail. Così facendo, il destinatario può rispondere ad un singolo tema per volta, archiviare solo il messaggio che tratta l’argomento che gli interessa ed eliminare gli altri. Procediamo oltre. Abbiate ben presente l’audience della e-mail, utilizzando termini e argomenti appropriati.

Se poi esprimete emozioni o sentimenti nel corpo del messaggio, etichettateli chiaramente; soprattutto se siete inclini al sarcasmo, all’umorismo e all’ironia. Distinguete le opinioni dai fatti, eviterete fraintendimenti. Etichettare le emozioni è possibile anche grazie all’utilizzo delle celeberrime emoticon, smiley, faccine o come le si vogliano chiamare. Cosa sono? Una serie di segni tipografici che, guardati inclinando la testa a novanta gradi verso sinistra, rappresentano delle facce stilizzate. Digitate due punti, poi trattino e quindi un parentesi chiusa. Il risultato è :-), non sembra una faccina sorridente? Sì, con un po’ di fantasia. Bene, cambiando l’ordine (e il tipo) dei caratteri il risultato cambia: otterrete una serie infinita di combinazioni, di faccine e quindi di stati d’animo diversi. Fate un salto all’indirizzo www.freeonline.org/smile.htm, ne troverete una marea. La faccina giusta al posto giusto è un toccasana: riduce lo shock, la sorpresa o il disappunto che deriverebbe da una frase nuda e cruda.

Altra convenzione diffusa con l’utilizzo della posta elettronica è quella della chiara identificazione del mittente, e delle sue affiliazioni istituzionali. Questo aiuta il destinatario a contestualizzare il messaggio ricevuto. Altra regola non scritta: non insultare o criticare qualcuno senza dargli la possibilità di replica, ci vuole anche un po’ di fair-play. Un appunto riguardante gli allegati: non spedite mai file sospetti, che potrebbero contenere virus; e neppure file troppo grossi, che potrebbero intasare la casella di posta del destinatario.

Riguardo la ricezione della posta esistono altre nome di comportamento. Per esempio, se ricevete un messaggio indirizzato ad un’altra persona, non ignoratelo e nemmeno cancellatelo: è buona norma avvertire il mittente dell’errore. Se invece il messaggio è proprio indirizzato a voi, ma contiene frasi che possono essere fraintese, tirate un bel respiro e leggetelo e rileggetelo accuratamente prima di rispondervi. Questo per evitare fraintendimenti che creerebbero problemi immediati e disastri futuri.

 

Evitiamo il caos nelle chat

Non si scappa: anche nelle chat occorre osservare delle regole di condotta. Pena: il caos totale.

Le regole da seguire, comunque, non sono tante. Riguardano più che altro la buona creanza: accogliete un nuovo arrivato, ignorate le offese, non esagerate nell’utilizzo delle lettere maiuscole (nella Rete equivale a urlare), non utilizzare un linguaggio che possa turbare gli altri utenti, non usare nickname offensivi o scandalosi.

In generale la regola basilare è quella di non importunare nessuno: né tutti gli utenti della stanza, inondando la chat di righe e righe di testo, né i singoli utenti privatamente; e tantomeno gli operatori della chat, che generalmente non gradiscono.

Insomma: fate quello che vi pare, ma educatamente.

 

Mettiamo un po’ d’ordine nei newsgroup

Le liste di discussione hanno delle regole molto rigide: non seguirle può mettere a repentaglio la vostra sopravvivenza nella lista. Quando vi aggregate ad una nuova lista, vi consigliamo di fare un po’ gli spioni, i voyeur (in gergo: i lurker). Leggere per alcuni giorni i messaggi altrui senza intervenire può servire per capire come vanno le cose, di quali argomenti si tratta e qual è il tono della conversazione. Solo quando vi sentite a vostro agio, iniziate a partecipare attivamente. Controllate, comunque, se esiste una FAQ (una raccolta delle domande poste frequentemente), onde evitare di ripetere domande trite e ritrite: eviterete di innervosire i veterani della lista. Seguite attentamente i dettagli del moderatore della lista (il cosiddetto listowner): è lui che stabilisce gli standard della netiquette. Evitate di aggregarvi ad una lista solo per inviare messaggi si insulto (definito flame), anche se non avete nulla di meglio da fare: rischiate di essere fatti fuori. Ponete domande e fate commenti sempre pertinenti all’argomento principale del gruppo, evitando il più possibile i fuori tema (OT). Se qualcuno scrive un commento o una domanda non pertinente, non rispondete inviando il messaggio a tutta la lista; impedite che l’argomento provochi una discussione generalizzata. Se siete in grado di rispondere alla domanda posta da un utente, fatelo: ma indirizzandola direttamente alla sua casella di e-mail: decine di persone che rispondono contemporaneamente possono appesantire la lista. Quando, durante la risposta, citate la frase di un altro utente, cancellate tutto quello che non c’entra con la vostra risposta: eviterete di spedire messaggi troppo lunghi. E, per favore, evitate di citare tutto un messaggio precedente per aggiungere alla fine frasi del tipo “Hai ragione” o “Anch’io la penso così”. Non scrivete messaggi troppo lunghi, ma nel caso succeda avvertite gli altri utenti segnalandolo nell’oggetto o nell’intestazione.

 

Delitto e castigo

Bene, abbiamo scoperto che esistono regole e codici per la Rete. Ma come vengono imposti? Non esistono figure che hanno il compito specifico di far rispettare la legge del Web, se non in rari casi (i moderatori delle liste). È possibile, invece, attuare dei meccanismi di sanzione dei trasgressori. Una delle tattiche di controllo e costrizione che ha ispirato dibattiti di etica della Rete è l’utilizzo del “Cancelbolts”, un programma che consente di combattere lo spam di messaggi (generalmente di carattere commerciale o politico), eliminandoli definitivamente dal ciberspazio. Questa, però, è vera e propria censura.

Si può arrivare anche ad estromettere un partecipante, ma anche questo è oggetto di dibattito tra gli “intransigenti” e i “garantisti”. I primi esigono il rispetto assoluto delle regole di condotta, pena l’espulsione del trasgressore. I garantisti, pur disturbati dallo spam e da altri comportamenti sgradevoli, non mettono in discussione la libertà di partecipazione alla Rete. E voi, da che parte state?

Game over?

[articolo del 2005]

Avete nostalgia dei videogiochi “preistorici”? Vi spieghiamo come tornare a giocarci con il vostro PC.

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Prima dell’avvento dei moderni computer con grafica tridimensionale e processori che vanno alla velocità della luce, i giochi erano molto più semplici, in alcuni casi addirittura stilizzati. Allora perché li ricordiamo con piacere? Perché ci entusiasmarono tanto? Probabilmente perché i loro padri, per sopperire alle carenze tecniche, svilupparono storie avvincenti, utilizzarono l’immaginazione per arrivare dove, con quelle scarse risorse (soprattutto dal punto di vista dell’hardware), non avrebbero potuto avventurarsi.

Abbiamo una buona notizia per voi. Quei tesori non sono andati persi, e non occorre dotarsi di macchine d’antiquariato per poter goderne ancora. E’ possibile rivivere quelle magiche avventure anche con i vostri superveloci Pentium 4. Come? Basta dotarsi dei cosiddetti emulatori. In queste pagine vi spieghiamo come utilizzare DOSBox; farete un tuffo nell’età dell’oro dei videogiochi, senza spendere un centesimo.

 

Archeologia videoludica

Entrare in possesso dei gloriosi titoli di molti anni fa non è affare complicato, e nemmeno costoso. Anzi, in molti casi questi giochi sono gratuiti, o distribuiti con licenza shareware. Dei numerosi siti dedicati ai retrogame, “DOS Games Archive” (www.dosgamesarchive.com) è certamente uno dei migliori, dei più ricchi. Per i nostri fini, useremo questo sito per scaricare uno dei giochi di maggior successo della preistoria del videogame: Wolfenstein 3D, da molti considerato il vero e unico precursore di titoli quali Doom, Quake e Half Life. Il gioco è distribuito in versione shareware: procedete al download del file “Wolf3d.zip” (meno di un Megabyte), decomprimetene il contenuto in una nuova cartella, per esempio “Wolf3d”. A questo punto, i casi sono due: o riavviate il computer in modalità DOS, oppure utilizzate lo strumento “Prompt dei comandi” che si trova in Start/Tutti i programmi/Accessori. Una volta che vi trovate nel Prompt, dovete spostarvi tramite i comandi DOS all’interno della cartella del gioco, con questo comando: “CD C:\Wolf3d”, se la cartella era stata creata sul disco “C:”. A questo punto, potete installare il gioco, digitando semplicemente il comando “Install”. Apparirà una spartana finestra di configurazione, che vi chiederà su quale drive installare il gioco (per esempio, ancora “C:”) e se chiamare la sua directory “Wolf3d”. Tutto OK: per avviare il gioco, poi, digitate il comando “Wolf3d” e… cominciate a giocare! Semplice, vero? Dopo aver superato il primo momento di sgomento, riprendevi in fretta: i nazisti stanno per arrivare, e non dovete assolutamente farvi cogliere di sorpresa.

 

Emulazione riuscita

Vi sembrerà incredibile, ma sui moderni PC è possibile anche utilizzare i videogame realizzati per gloriose console del passato quali Commodore 64, Amiga, Nintendo, Megadrive, Gameboy e via dicendo. Come? Grazie ai cosiddetti emulatori e alle ROM (riproduzione su file dei vecchi giochi su dischetto o cartuccia). Occorre però fare attenzione alla legge: sebbene sia legale scaricare l’emulatore di una console (per esempio FCE Ultra per NES o eSPXe per PlayStation), spesso è illegale scaricare i giochi, le ROM; altre volte, invece, è possibile scaricarne una versione dimostrativa che può essere utilizzata per un paio di giorni e poi dev’essere cancellata dal disco fisso. Uno dei più celebri emulatori in circolazione è certamente MAME 32 (http://mame32fx.altervista.org oppure www.mameworld.net), ideato nel 1986 dall’italiano Nicola Salmoira. Da allora, un successo di livello planetario.

 

Vecchi ma buoni

In generale, se siete stanchi di giocare con gli ultimi videogame, sicuramente vi avremo dato l’idea di scavare nel passato, di cercare gli antenati dei nuovi videogame. Spesso, rimettere in corsa le vecchie console non è un’operazione chimerica, difficile come possiate pensare. A ben vedere, non è nemmeno troppo costosa.

In ogni caso è un’esperienza gioiosa e malinconica al tempo stesso. Un po’ come quando si ascoltano degli evergreen musicali o si vede un film in bianco e nero. La lacrimuccia è sempre in agguato.

 

Perle abbandonate… on-line

Scovare e scaricare i vecchi giochi on-line è assai semplice. Nella gran parte dei casi si tratta di file di piccole dimensioni, alla portata anche delle connessioni a 56K. Di seguito vi proponiamo i più celebri siti di retrogame (in lingua inglese).

 

Nome Indirizzo Web Note
Dos Games www.dosgames.com Una archivio di oltre 400 giochi DOS; prevede anche un forum di discussione
Abandonia www.abandonia.com Gran parte del patrimonio di questo sito è composto dai cosiddetti programmi abandonware
Abandon 5000 www.abandon5000.com Oltre 5.000 giochi abandonware
Retro Games www.retro-games.co.uk Vecchie perle non solo per PC

 

Scovateli su eBay!

Visto che non è consentito utilizzare i vecchi giochi per console su un PC (la protezione del copyright, in questi casi, è maggiore rispetto agli altri tipi di videogiochi), molti appassionati cercano di acquistare veri e propri pezzi di antiquariato qua e là, soprattutto tramite il sito di aste on-line eBay (www.ebay.it). Controllando regolarmente le varie aste, si possono scovare perle come il Nintendo Entertainment System (NES) e il Super NES a prezzi accessibili. I più temerari potranno anche trovare rarità come le console Vectrex o Colecovision (quasi introvabili visto che non ebbero lo stesso strepitoso successo dei prodotti Nintendo e Sega).