Come aprire un profilo in doppia o tripla lingua su LinkedIn

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LinkedIn in poco meno di un ventennio è diventato il social network di riferimento nel mondo del lavoro. La piattaforma ideata da Reid Hoffman nel 2003 si è via via trasformata da punto di riferimento per i professionisti e le aziende in un vero e proprio social network con un numero di iscritti che continua a crescere anno dopo anno. Con una platea di oltre 700 milioni di membri non è facile essere notati da un head hunter. La comunità italiana è piuttosto attiva e partecipe in LinkedIn e ha da poco superato il traguardo significativo dei 14 milioni di iscritti: nel Vecchio Continente è preceduta solo da Gran Bretagna e Francia. Con un bacino d’utenza di tale portata, per diventare un candidato appetibile devi cercare di valorizzare il tuo profilo, aggiungendo nuovi contenuti per attrarre chi è a caccia di talenti per le aziende. Molti recruiter di multinazionali non conoscono bene la nostra lingua e quando utilizzano il motore di ricerca di LinkedIn si affidano tendenzialmente solo all’inglese, dando per scontato che i loro possibili candidati conoscano la lingua d’Albione. Avere un profilo scritto “solo” in italiano non sempre è la scelta vincente: molte aziende, infatti, potrebbero non trovarti o capire che cosa stai cercando di comunicare. La maggior parte degli iscritti a LinkedIn utilizza l’inglese per sfruttare tutte le potenzialità messe a disposizione dalla piattaforma. Quindi, ti consiglio di preparare un profilo in italiano e in inglese (se sei poliglotta, anche in qualche altra lingua).

Il profilo di LinkedIn è il tuo biglietto da visita

Ci sono diversi modi per valorizzare il tuo profilo in LinkedIn: dal titolo fino al sommario, senza dimenticare le competenze e altro ancora. Ti consiglio di curare con grande attenzione ogni singolo dettaglio: chi legge il tuo profilo deve comprendere velocemente che cosa tu puoi fare per lui o per la sua azienda. Purtroppo, la maggior parte dei membri iscritti non sembra essere a conoscenza di tutti gli strumenti messi a disposizione dalla piattaforma, mentre le stesse aziende spesso stentano a comprenderne le immense potenzialità.

Profilo LinkedIn in italiano, inglese o spagnolo?

Nel mondo della digitalizzazione globale avere un profilo LinkedIn ben curato e rispondente a ciò che sai fare e a quello che ti vorresti fare è un requisito essenziale per trovare una nuova occupazione o per dare una svolta alla tua carriera; averlo in più lingue (inglese in primis) può fare veramente la differenza, soprattutto sei stai cercando lavoro oltre i confini della nazione in cui vivi. Fino al 2008 la scelta della lingua incideva pesantemente sulla visibilità del tuo profilo nelle ricerche dei recruiter in LinkedIn: la piattaforma, infatti, tendeva a eliminare i contatti che non parlavano un determinato idioma, limitando così le opportunità di lavoro. Per venire incontro alle esigenze dei propri scritti, la piattaforma ha introdotto la possibilità di avere un profilo in più lingue, che può essere tradotto attualmente in più di una quarantina di idiomi diversi.

Prima di tradurre il tuo profilo in un’altra lingua è importante sapere che cosa stai cercando. In quale area geografica vuoi lavorare? In quale azienda? Che lingua parla il tuo recruiter o un tuo possibile cliente? Per prima cosa dai un’occhiata ai profili delle aziende in cui ti piacerebbe lavorare o entrare in contatto e studia le loro attività e i termini che utilizzano per descrivere le posizioni lavorative aperte. Dopo aver fatto questa ricerca, puoi iniziare a scrivere il tuo profilo LinkedIn nella lingua che hai scelto.

Come creare un profilo LinkedIn in un’altra lingua

È importare ricordare che la lingua che utilizzi abitualmente per navigare in LinkedIn non ha alcuna relazione con quella con cui hai scritto il tuo profilo. Quindi, se un recruiter italiano o un cliente che naviga dall’Italia usano abitualmente la versione inglese di LinkedIn, entrambi avranno accesso al tuo profilo inglese anche se si trovano nel Bel Paese. Come fai a scegliere il linguaggio in cui mostrare il tuo profilo? Devi innanzitutto andare sulla barra superiore in alto e cliccare sull’icona “Tu”: successivamente fai clic su “Visualizza profilo” e ancora su “Aggiungi profilo in un’altra lingua” e scegliere una di quelle disponibili.

Se la lingua che vuoi aggiungere non è presente nel menu, ti consiglio di controllare le impostazioni del tuo profilo per assicurarti che sia nello stesso idioma che hai selezionato. A questo punto gli algoritmi di LinkedIn tradurranno in automatico solo i testi che sono pre-impostati dal sistema: il resto lo devi fare tu. Adesso potrai preparare il tuo nuovo profilo traducendo i contenuti e adattandoli al contesto geografico scelto. Una volta completata l’operazione (ricordati di salvare!) chiunque potrà selezionare la lingua in cui leggere le informazioni contenute nel tuo profilo. LinkedIn permette di avere più versioni del tuo profilo: ti consiglio aggiungere un’altra lingua oltre all’imprescindibile “inglese”. Se un cliente o un recruiter utilizza LinkedIn in una lingua non prevista, la piattaforma proporrà in modo automatico il tuo profilo nell’idioma principale che hai usato durante la configurazione. È importate ricordare che si è iscritto alla piattaforma prima del 2012 avrà come prima lingua del profilo l’inglese e l’italiano come seconda. È possibile cambiare anche la lingua principale del profilo, mentre è possibile creare/aggiornare quella secondaria direttamente dalla versione desktop di LinkedIn, cosa che non è ancora possibile fare dall’app di un dispositivo mobile.

L’importanza di scrivere un sommario in un’altra lingua

Il tuo profilo in un’altra lingua va curato in ogni minimo dettaglio. Il titolo (o headline), per esempio, è una di quelle cose che vanno sistemate e a cui molti utenti continuano a non prestare particolarmente attenzione. Nell’intestazione della pagina LinkedIn, sotto il tuo nome e cognome, hai la possibilità di scrivere un breve testo (un sommario) utile per mostrare a tutti il ruolo che stai ricoprendo attualmente, il nome dell’azienda per cui stai lavorando e per far conoscere te stesso agli altri. Insomma, una specie di mini-annuncio pubblicitario che viene visualizzato accanto al tuo nome e alla foto del tuo profilo ogni volta che gli utenti ti vedranno nel loro feed. Molti utenti, poi, si limitano a inserire solo la qualifica aziendale: infatti, la maggior parte delle headline che puoi trovare in LinkedIn recitano più o meno le stesse frasi (“Account manager presso azienda XXX”). Con una platea che si sta avvinando al miliardo di iscritti come fai a distinguerti da tutti gli altri professionisti presenti in LinkedIn? La chiave per differenziarti è in quello che scrivi in quei 120 caratteri: devi scrivere una mini presentazione mostrando ciò che ti distingue dagli altri. Le parole che utilizzi (e anche le keyword) devono far trasparire la tua personalità e per far capire velocemente che cosa sei in grado di fare. Ricorda: il sommario è il primo testo che LinkedIn mostra a chi è interessato al tuo profilo o che appare quando commenti un post. Si tratta di convincere qualcuno a cliccare per visitare il tuo profilo e per trovare tutte le informazioni che sta cercando: il sommario, quindi, non può essere una semplice descrizione della propria qualifica aziendale, deve essere un resoconto della tua carriera lavorativa in linea con la tua personalità.

Che tipo di sommario scrivere?

Puoi scriverne uno riproponendo la tua qualifica e l’azienda per cui lavori, aggiungendo qualche keyword o frase per renderlo più appetibile. Oppure puoi osare un po’ di più e utilizzare quei 120 caratteri per proporre qualcosa di creativo e innovativo: un messaggio pubblicitario, per esempio. In questo caso è importante non esagerare: troppa originalità può rivelarsi un boomerang per gli algoritmi di ricerca di LinkedIn. Usare dei caratteri speciali può essere una buona idea per catturare l’attenzione dei recruiter o dei clienti: in ogni caso ricordati di aggiungere keyword relative al tuo settore (un paio possono bastare). Mettere in bella vista il nome dell’azienda per cui lavori non sempre è la scelta ideale: si tratta comunque un’informazione che è facilmente trovare all’interno del tuo profilo di LinkedIn. Se il ruolo che ricopri in azienda è particolare, allora, può avere senso riportarlo anche nel sommario, la stessa cosa se lavori per un brand prestigioso. Da un punto di vista linguistico, ti consiglio di evitare alcune frasi abusate come “motivato” o “responsabile” (sono caratteristiche che un selezionatore del personale si aspetta) e di mettere troppo in evidenza i traguardi che hai raggiunto (i superlativi sono banditi!). Non usare, poi, un linguaggio troppo tecnico. Ricapitolando, per creare il sommario perfetto devi includere una serie di elementi indispensabili: la tua qualifica lavorativa e il nome dell’azienda per cui lavori, il risultato più importante che hai mai raggiunto e una serie di keyword relative al tuo settore (che potrebbero essere già incluse nel tuo titolo). E per distinguerti dalla massa devi descrivere la motivazione che ti ha spinto/spinge a lavorare per la tua azienda o in un certo settore e così via. Se riuscirai a inserire la maggior parte di questi elementi nel tuo sommario, ti assicuro che il tuo profilo LinkedIn ne beneficerà in modo sorprendente. Infine, ti suggerisco questo trucco: se aggiorni il tuo sommario nell’app di LinkedIn su smartphone o tablet, hai a disposizione ben 210 caratteri invece dei soliti 120 disponibili su desktop! Una volta preparato il tuo sommario, ora, puoi tradurlo nella lingua aggiuntiva (o più di una) che hai scelto.

Dopo il sommario devi curare anche il riepilogo in LinkedIn

Un’altra sezione che devi curare attentamente è il riepilogo, che non è altro che una breve descrizione delle tue esperienze lavorative e dei tuoi progetti futuri. Si tratta di scrivere un piccolo riassunto di quello che sai fare, di quello che hai fatto e ottenuto nella tua carriera e di quello che vorresti fare nei prossimi anni e degli obiettivi che vorresti raggiungere. Devi riuscire a mettere in risalto le tue capacità anche con un pizzico di originalità: per farlo puoi usare lo stile che preferisci per trasmettere una buona impressione a tutti quelli che ti cercheranno su LinkedIn. Rispetto al sommario qui il numero delle parole a disposizione è nettamente superiore: con 2.000 caratteri puoi raccontare la tua carriera lavorativa e far capire ai recruiter o ai clienti perché sei un profilo interessante. Uno stile meno formale (ti consiglio di scrivere in prima persona) può aiutarti a creare un rapporto personale con le persone che vogliono mettersi in contatto con te. Come sempre è importante aver chiaro a chi è diretto il tuo messaggio, a chi vuoi rivolgerti: vuoi attirare l’attenzione di un recruiter? Stai puntando a nuovi clienti? Una volta definito il tipo di pubblico a cui vuoi parlare, sfrutta il riepilogo di LinkedIn per spiegare ai tuoi potenziali visitatori quali obiettivi vuoi raggiungere e cosa potresti fare per loro. Essere troppo diretti non sempre è la strada migliore: puoi usare anche degli escamotage (qualche domanda indiretta, per esempio) per stimolare i visitatori a contattarti e a interagire con loro. Se hai il blocco dello scrittore o non hai la minima idea di cosa scrivere puoi prendere spunto anche dagli altri profili con posizioni simili alla tua. Nei casi più disperati, LinkedIn stesso ti viene in soccorso proponendo un riepilogo creato dai suoi algoritmi che tengono conto delle attività lavorative e delle competenze che hai inserito. Una volta creato non ti resta che tradurlo nella lingua che hai scelto.

Ottimizzare le parole chiave nella lingua del tuo profilo

Il tuo profilo viene vivisezionato dallo stesso motore di ricerca di LinkedIn e degli altri search engine presenti in Rete. Per questo motivo è importante aggiungere le keyword relative alla tua professione: ti consiglio di ottimizzarle in inglese in primis, e successivamente nelle eventuali altre lingue.

Programmi per tradurre in un’altra lingua

Se non conosci alla perfezione un idioma puoi sempre usare un programma di traduzione. Attenzione, però: usali come spunto, non limitarti a un mero copia e incolla. Per quanto i traduttori automatici siano migliorati di molto negli ultimi anni, grazie anche all’intelligenza artificiale sui cui si basano, sono ben lungi dall’essere perfetti, e rischieresti di rimediare solo una figuraccia.

Ci sono alcuni servizi gratuiti online e degli ottimi tool disponibili in Rete che puoi sfruttare. Per esempio, con Windows 10 puoi usare Microsoft Translator, un’app per PC e i dispositivi mobile che permette di tradurre i testi scritti e anche il parlato, un’opzione molto interessante per tradurre materiale audio in tempo reale. Un altro programma valido è Qtranslate, un traduttore gratuito per Windows (disponibile anche in versione mobile) che ti consente di tradurre i tuoi testi in modo veloce e intuitivo. Per chi usa un Mac, iTranslate è una scelta più o meno obbligata: questa applicazione a pagamento permette di tradurre un centinaio di lingue in maniera estremamente facile e veloce. Se invece preferisci usare un servizio online, il più apprezzato è senza dubbio Google Traduttore. Oltre a supportare la traduzione di oltre un centinaio di lingue è anche uno dei servizi più affidabili e in continuo miglioramento. Un altro strumento valido per fare delle traduzioni è Bing Translator, un servizio gratuito messo a disposizione da Microsoft che funziona più o meno come il sopracitato Google Traduttore. Un altro servizio online piuttosto valido è Reverso Traduzione  che supporta molteplici lingue e persino la correzione ortografica, e soprattutto ti offre numerosi esempio dell’utilizzo dei termini e delle frasi all’interno di un testo di senso compiuto: ti aiuterà a comprendere meglio in contesto, e soprattutto a tradurre correttamente i termini più tecnici (che a meno di avere un dizionario tecnico possono essere davvero ostici). WordReference, invece, è un sito online pensato per tradurre singole parole e frasi che non sono particolarmente lunghe.

Ripeto ancora, per non dare adito a fraintendimenti: questi strumenti, utilissimi, vanno usati come supporto, quando non riesci a trovare il termine più adatto o quando sei alla ricerca di un sinonimo. Non affidarti troppo a loro. Il sottotesto è semplice: scrivi solo profili in altre lingue che conosci bene. In caso contrario, rischi di rimediare solo figuracce e, soprattutto, di dare meno valore al tuo profilo.

Per trovare un nuovo lavoro o dare una bella svolta alla tua carriera lavorativa avere un profilo in una seconda o terza lingua può davvero aiutarti. La scelta dell’inglese come alternativa all’italiano è pressoché obbligatoria, mentre per aumentare la visibilità del tuo profilo essere partecipi e attivi in un social network come LinkedIn è un altro requisito essenziale. Se hai un’ottima conoscenza dell’inglese o di un’altra lingua, cerca di interagire il più possibile con la rete dei tuoi contatti: puoi essere veramente la svolta per la tua carriera lavorativa!

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