Che cos’è e come funziona una escape room digitale?

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L’Escape Room Digitale, definita “e-Scape”, approda in Italia: EscapeDigitale.it. Ma come si fa a scappare da un ambiente virtuale? L’ho chiesto ai fondatori, Sascha e Stefano:

“L’e-Scape digitale, in pratica, è un gioco realistico che permette di diventare un agente segreto per alcune ore o giorni. L’utente dovrà dedicare tutto il suo ingegno, astuzia e gli strumenti necessari per risolvere i casi e le missioni proposte”.

Trasformare un gioco classico come l’escape game in un gioco virtuale è stato complicato?

“Eh, un’ardua impresa: non si tratta solo di lucchetti o enigmi numerici da risolvere… Tutt’altro! Nell’e-Scape Digitale bisogna mettersi nei panni di in un agente segreto, creandosi un’identità falsa e indagando nell’ombra, usando gli strumenti digitali per non farsi scoprire”.

Quindi si deve scorrazzare in Rete?

“Sì, si deve navigare sui profili social, Google, forum e varie altre piattaforme per cercare messaggi nascosti, tracce e seguire le piste fino alla risoluzione del caso. Non solo, ci sono filmati di sicurezza, messaggi audio e testi da scrutare per scoprire dettagli che permettono di beccare o liberare i sospetti”.

Esiste qualcosa di simile, anche all’estero?

“No, è un’esperienza che non ha precedenti… a livello mondiale. Ci siamo ispirati a giochi simili, che però sono solo a sfondo crimine-investigativo e mantengono una base da gioco da tavola”.

E come vi è venuta l’idea?

“L’idea è partita nell’autunno del 2019 e il progetto è stato poi concepito, sviluppato e testato nei mesi successivi. La beta è partita nel febbraio 2020…”

Problemi di sviluppo?

“I primi risultati non sono stati buoni: i feedback indicavano che l’esperienza da agente segreto non soddisfaceva, non rispecchiava le aspettative di durata (era reputato troppo breve) e soprattutto era indicata come molto semplice, sebbene il gioco piacesse già. Pertanto nel marzo 2020 l’e-Scape Digitale è stato completamente rivisto sulla base dei feedback degli agenti. È stato allungato, reso più difficile, intricato e complesso. La storia è stata rafforzata ed ora ha un finale mozzafiato! Da allora le cose sono notevolmente migliorate.”

Ma si gioca da soli o in gruppo?

“Si può giocare da soli, in coppia, in famiglia o anche in gruppo”.

Come si fa a partecipare?

“Per partecipare serve unicamente un qualsiasi dispositivo collegato alla Rete: uno smartphone, un tablet, un PC/Mac”.

Ci sono limiti di tempo come nelle escape room tradizionali (60 minuti)?

“No, non ci sono limiti di tempo, quindi si può cominciare a giocare un giorno in coppia davanti al PC e continuarlo da solo nel bus una settimana dopo, a seguito di un’illuminazione riguardo a un indizio”.

Quanto ci vuole, in media, per finire il gioco?

“I migliori agenti, concentrati e determinati, completano l’esperienza in circa 3-4 ore”.

Che cosa vedi nel vostro futuro?

“Stiamo già pianificando tre tappe: – il secondo caso (il seguito del primo), viste le numerose richieste, – una rapida espansione nel mercato della Svizzera italiana, quello inglese e spagnolo – la personalizzazione dell’esperienza per occasioni speciali: si potrà per esempio creare un caso o delle missioni in linea con la personalità, l’esperienza e il contesto del giocatore.”

Sembra proprio quello che, nei miei corsi, chiamo “oceano blu”, qualcosa di completamente nuovo: un misto tra un gioco online, app e escape game.

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