Storytelling e archetipi junghiani: il caso Elon Musk

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La parola archetipo indica un primo esemplare assoluto, un prototipo. È un’immagine originale, un punto di riferimento collettivo, un pensiero originario. Praticamente si può definire come un modello che si dà per scontato. Dobbiamo i primi studi sugli archetipi a Carl Gustav Jung: li definiva come “impostazioni psichiche innate trasmesse in modo ereditario”, parlando appunto di schemi collettivi ereditari, identici per tutti gli individui. Si parla sia di personaggi archetipici che di storie archetipiche.

I personaggi archetipici, che in qualche modo abbiamo già visto nel viaggio dell’eroe, sono qui rappresentati:

Ecco alcuni esempi presi dal mondo del cinema o della letteratura:

  • Eroe: Superman
  • Mentore: Obi-Wan Kenobi
  • Guardiano della soglia: Whoopi Goldberg in Ghost
  • Messaggero: Gandalf
  • Mutaforme: Gollum
  • Ombra: Dart Fener
  • Imbroglione: Gatto e la Volpe di Pinocchio

Vladimir Jakovlevič Propp, linguista e antropologo russo, studiando fiabe e favole popolari, propone un elenco di personaggi leggermente diverso (inserisco anche un esempio):

  • L’eroe o la vittima/il ricercatore: Peter Pan
  • L’antagonista: il lupo cattivo
  • Il mandante: la madre di Cappuccetto Rosso
  • L’aiutante: i 7 nani
  • La principessa o il premio: Fiona di Shrek
  • Il padre di lei: Maurice, il padre di Belle ne “La Bella e la Bestia”
  • Il donatore: la fatina di Cenerentola
  • Il falso eroe: le sorellastre di Cenerentola

Jung propose questi archetipi della personalità:

  • Eroe
  • Ribelle
  • Mago
  • Burlone
  • Uomo Comune
  • Amante
  • Creatore
  • Angelo custode
  • Sovrano
  • Innocente
  • Esploratore
  • Saggio

Questo di Jung è l’elenco che più si usa nel mondo della pubblicità. E che si possono ritrovare anche nel mondo della comunicazione social.

Qualche esempio? Ecco l’archetipo del ribelle:

Ed ecco l’angelo custode, anche se non umano:

Qui l’esploratore:

Ecco i sette modelli di racconto archetipico, con esempi presi dal mondo del cinema:

  1. vincere sul cattivo (Harry Potter)
  2. l’ascesa verso il successo (Forrest Gump)
  3. la missione/la ricerca (Il signore degli anelli)
  4. il viaggio (Into the wild)
  5. la rinascita (La bella e la bestia)
  6. la tragedia (Philadelphia)
  7. la commedia (Bridget Jones)

Uno degli schemi più potenti è il cosiddetto “Vincere sul cattivo”, che può essere declinato anche in “Bene Vs. Male”. Il giornalismo ne fa largo uso, del resto far schierare il pubblico è il modo migliore per coinvolgerlo: la Grecia contro la Troika europea, i gilet gialli contro Macron, i cittadini contro la Casta, Usa contro Cina (Trump contro Huawei), Rolando contro Messi e così via. Anche sui social è uno schema facilmente replicabile; in questo caso la contrapposizione è Contribuente-Fisco:

Anche l’ascesa verso il successo è uno schema assai utilizzato:

Qui, infine, la rinascita:

Archetipi junghiani e giornalismo: il caso Elon Musk

Uno dei personaggi più iconici della nostra era tecnologica, orfana di Steve Jobs, è certamente il sudafricano Elon Musk. Con gli esempi che seguono voglio dimostrare come siano stati usati tutti gli archetipi visti prima per descriverlo.

Iniziamo dall’uomo comune. Altro che miliardario, è come tutti noi poveracci!

È talmente come noi che ha subito anche bullismo, povero innocente.

Qui invece è nelle vesti del sovrano, del despota.

Ma un sovrano ha anche il ruolo dell’angelo custode, del buon padre di famiglia.

È chiaro che per innovare occorre essere fuori dagli schemi, quindi ribelli.

Ma Musk è soprattutto un visionario, addirittura un mago che fa profezie.

Vuoi che Musk non sia anche un giullare, divertente, con le sue mattane?

 

Qui è nei panni dell’esploratore che ci porterà a vivere su Marte.

Qui è l’eroe un po’ folle.

Ecco il creatore (con la c minuscola?)!

Il nostro angelo custode, quello che ci salverà!

Nel processo di beatificazione non poteva mancare il Musk privato, l’amante.

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