LinkedIn per neolaureati: intervista a Diego Francesco Paternò

Ho conosciuto Diego Francesco Paternò (esperto di social, Google partner e fondatore dell’agenzia bolognese Bewable) grazie a un articolo che scrisse qualche tempo fa. Parlava di come un neolaureato può usare proficuamente LinkedIn pur non avendo uno storico lavorativo. In questa intervista approfondiamo il tema con tre domande.

 

  1. Come fanno, secondo te, i neolaureati ad apparire autorevoli su LinkedIn per farsi notare dai selezionatori?

 

I neolaureati, e i nuovi utenti in generale, devono avere in primis un profilo completo, con foto adeguata e senza titoli altisonanti, se non li posseggono veramente. Da neolaureati non avranno un profilo ricco di contenuti ma ciò non toglie che possano compilare il riepilogo, le loro esperienze rilevanti, il percorso accademico, eventuali certificazioni e progetti. Oltre al semplice aggiornamento di stato, la partecipazione all’interno di gruppi di settore è il secondo passo da seguire per entrare in un nuovo settore, per farsi conoscere e approfondire le tematiche. Possono partecipare con condivisioni di contenuti esterni, con materiale proprio, con commenti.

 

  1. Quali sono le dritte che puoi dare a uno studente che si affaccia nel mondo del lavoro per costruire un profilo convincente?

 

Create un profilo completo e spendete del tempo per curarne i contenuti. Scegliete la foto con cura perché sarà la prima cosa che vedranno di voi. Sfruttate anche l’immagine di copertina. Curate il sommario e i contenuti media, sicuramente nel percorso accademico avrete prodotto del materiale utile. Un profilo convincente lo si apprezza anche quando ci si presenta agli altri, quindi quando si invia una richiesta è sempre bene personalizzare il messaggio e, perché no, aggiungere una motivazione.

 

  1. Quali contenuti dovrebbe postare, tra aggiornamenti di stato e articoli, il ragazzo o la ragazza?

 

Gli aggiornamenti sicuramente, non necessariamente tutti i giorni: devono essere contenuti di qualità e inerenti al proprio percorso e ai propri interessi professionali. I contenuti condivisi negli aggiornamenti di stato, quando sono rilevanti, possono essere condivisi nei gruppi più inerenti al contesto del contenuto.

Ha senso scrivere gli articoli quando si è padroni di una materia, quando si è esperti in uno specifico settore, e quando si prevede di farlo con una certa regolarità (una volta al mese, bisettimanalmente ecc). Se la propria tesi è corposa, si può pensare di scrivere articoli inerenti al materiale già prodotto.

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