Manifesto dei genitori digitali: l’intervista a Francesco Facchini

Da quando tengo corsi su genitorialità e tecnologia ho come un radar che mi permette di intercettare i contenuti buoni che circolano online sul tema. Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un manifesto dei genitori digitali. Fermi tutti, mi sono detto: dovevo saperne di più, indagare a fondo.
Mi sono così imbattuto nel sito www.francescofacchini.it, dove ho scoperto che un collega giornalista (nonché docente IULM), anche lui genitore, aveva pubblicato dieci idee, suggestioni e regole per papà e mamme di nativi digitali. Per scoprirne di più ho contattato Francesco Facchini e gli ho fatto alcune domande.

Ciao Francesco, come è nato questo progetto?

Ho due progetti di vita: uno professionale, faccio il formatore sulla mobile content creation, e uno personale, sono un genitore single. Nella sfortuna ho avuto la fortuna di aver sposato una donna intelligente, con la quale vado molto d’accordo. Mio figlio, ora di cinque anni, sta con me una settimana ogni due: è stato un affidamento paritario e pari-tempo.
Il mio lavoro e questa avventura di papà mi hanno portato a fare delle riflessioni, a creare dei contenuti sul mio sito sull’educazione digitale. Così come non mi piaceva la letteratura sui genitori separati, anche quella su genitorialità e tecnologia mi pareva tutta improntata sul terrorismo.

A chi lo dici… Spesso mi trovo in convegni sull’uso consapevole della Rete dove gli altri relatori raccontano il mondo del Web come un far west fatto solo di bulli, prostitute, droghe e chissà cos’altro. Invece il Web è pieno zeppo di opportunità…

Certo! Tra l’altro non mi piace nemmeno la distinzione tra mondo reale e mondo virtuale: non esiste questa differenziazione, anche per quanto riguarda le regole. Quando Tamara Maggi ha ideato questa iniziativa del manifesto, mi ci sono fiondato. L’idea di un’azione sociale condivisa che aiutasse concretamente i genitori non digitali e i ragazzi cui basterà una cattiva immagine digitale per perdere lavoro e affetti mi ha subito catturato.

È arrivato il momento di scoprire questo manifesto e i dieci spunti che parlano di uso consapevole, privacy e tanto buon senso:

  1. Il Web è un bel posto se lo usi per il bene. Per questo motivo il genitore digitale attivo non si relazionerà agli altri in modo negativo, ma in modo costruttivo.
  2. Il Web ha delle sue regole di educazione e di vivere civile: il genitore digitale attivo le insegnerà senza distinzioni di qualsiasi genere.
  3. Il Web non è la baby-sitter: il genitore digitale attivo regalerà al triangolo genitore-figlio-Web quelle istruzioni per l’uso che faranno diventare il rapporto con la rete un grande viaggio di conoscenza.
  4. Il Web non è un luogo “altro”. Il genitore digitale attivo si farà ambasciatore della vita digitale come parte integrante e determinante della vita reale propria e dei propri figli.
  5. Il Web è un luogo pubblico. Il genitore digitale attivo insegnerà ad altri genitori come avere una vita digitale serena, felice e coerente con la propria immagine. Ogni diversa manifestazione è un tradimento ai propri figli
  6. Il Web è un luogo dove la privacy deve valere. Il Web ci offre molto, ma ci ruba tutto. Il genitore digitale attivo insegnerà ad altri genitori come avere un ruolo protettivo nei confronti dei dati e delle immagini dei propri figli minori.
  7. Il Web e lo smartphone non sono luoghi di divieto. Il genitore digitale attivo insegnerà ad altri genitori la coerenza e la correttezza del rapporto con i figli per quanto riguarda l’accesso a internet da telefono. Non divieti, ma dialoghi.
  8. Il Web non è il luogo del controllo: è il luogo della fiducia. Il genitore digitale attivo insegnerà ad altri genitori come fare in modo che i figli abbiano piena e corretta espressione della propria persona nei social senza mettersi in pericolo.
  9. Il genitore digitale attivo si mette a disposizione gratuitamente per incontri nelle scuole, con le istituzioni e in altri enti sociali senza distinzione. Se dovete chiedergli un progetto o un impegno continuativo, tuttavia, ricordatevi che il genitore digitale attivo ci campa con queste cose.
  10. Il genitore digitale attivo si farà cura di condividere ciò che sa delle enormi potenzialità della vita digitale a vantaggio della vita offline.

Trovate tutto a questo indirizzo.

Per altri contenuti su genitorialità e tecnologia, visita la sezione “Genitori tech” del mio sito.

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