Nsn protegge tutto il mobile

In un momento non certo facile, soprattutto in Italia (580 esuberi su 1100 dipendenti), Nokia Siemens Networks cerca nuove possibilità di business grazie alla sicurezza sul mobile. L’azienda finnico-tedesca, leader mondiale nel settore banda larga su rete mobile e in prima linea sullo sviluppo della Lte, ha presentato ufficialmente nel nostro Paese, dopo l’anteprima al Mobile World Congress, la “mobile security suite” per smart device. Il servizio, che integra l’attuale offerta, permette agli operatori di proporre ai clienti un sistema di sicurezza a 360 gradi, riservato a utenti privati ma soprattutto professionali. Del resto i dati forniti da una recente indagine Ponemon sono preoccupanti: la violazione dei dati su mobile è costata in media alle aziende italiane 474.793 euro nel 2011. Il costo di ciascun file perso o rubato è stato di 78 euro. Le cause? Negligenza nel 39% dei casi, difetti di sistema (inclusi errori nei processi di business e IT) nel 33% e attacchi hacker nel 28%. Per questi motivi, oltre ai classici sistemi di protezione – antivirus, firewall, Web ed e-mail security – il sistema ideato da Nsn garantisce: la protezione dei dati in entrata e in uscita dall’azienda, grazie all’accesso remoto blindato; un blocco totale delle informazioni in caso di furto o smarrimento del dispositivo; la possibilità di selezionare e impostare “policies” di sicurezza del Web e della messaggistica a livello aziendale.
Nsn punta tutto sulla prevenzione, come spiega Thorsten Schneider, capo dell’area Security Business: “La questione sicurezza sul mobile è ancora sottovalutata. L’89% degli utenti si dichiara preoccupato per i propri dati su telefonini e tablet, eppure si comportano come se non gliene importasse: scaricano app da siti non controllati, non usano password o pin per proteggere i device, non effettuano il logout anche dopo acquisti in mobilità e non modificano le impostazioni di sicurezza di telefoni o tablet. Non si parla solo di un’utenza consumer: anche a livello professionale i comportamenti pericolosi sono molto diffusi. Le aziende subiscono danni ingenti, a causa di smarrimenti o furti. Ora il mercato è maturo e le cose stanno cambiando: con la maggior diffusione di dispositivi di navigazione in mobilità anche in ambito lavorativo (entro il 2013 gli smartphone supereranno i PC in termini di accesso a Internet, ndr), c’è una crescente richiesta di sicurezza. Gli operatori devono essere in grado di fornire prodotti modulari e scalabili, soluzioni end to end efficaci. Finora i prodotti di sicurezza proposti dalle aziende costruttrici dei device si limitano a protezioni locali e solo sulla propria marca. La nostra è la prima suite sul mercato a offrire una protezione a tutti i livelli: funziona indipendentemente dal tipo di device o sistema operativo utilizzato dall’utente”.
Un prodotto che fa risparmiare gli operatori (considerando la drastica riduzione dei costi di assistenza clienti e del supporto tecnico), e che per gli utenti finali è trasparente: non richiede, oltre al pagamento di un abbonamento, alcuna operazione pratica, se non l’inserimento di password e pin ogni tot minuti. Gli utenti saranno disposti a pagare un servizio aggiuntivo? L’importante è che siano in buone mani, secondo Schneider: “Gli operatori godono della fiducia dei propri utenti. Chi cambia operatore lo fa perché attratto da piani tariffari aggressivi, ma molte ricerche dimostrano che i clienti affidano i dati sensibili al proprio provider o operatore come fanno con la propria banca. Informazioni che devono essere protette con sistemi blindati, con un servizio di sicurezza completo, per il quale sarà normale pagare, così come avviene oggi per i sistemi di protezione per PC. L’effetto sarà quello di fidelizzarli ulteriormente, ma soprattutto di permettere un uso diverso, più consapevole e libero, del traffico dati”. In effetti, l’84% degli utenti considera la sicurezza il primo fattore per l’acquisto di un dispositivo “intelligente”.

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