LinkedIn e privacy: tutto quello che devi sapere sulle opzioni di visibilità
LinkedIn offre numerose opzioni per modificare la privacy e la visibilità del tuo profilo, così da consentire a ogni utente di personalizzare la propria esperienza. Ci sono per esempio persone che preferiscono non dare l’e-mail a tutti, ma solo alle persone della propria rete, così come altre che preferiscono far apparire solamente l’iniziale del cognome agli utenti al di fuori delle proprie cerchie. I più attenti alla privacy preferiranno non far vedere agli altri quando sono connessi al social. Alcuni vorranno informare il proprio network di ogni modifica apportata, incluso il cambio della foto del profilo, altri al contrario desiderano evitare di bombardare i contatti di notifiche. Le opzioni sono davvero tantissime e permettono a tutti di trovare il giusto equilibrio fra la massima visibilità e una maggiore riservatezza.
Per accedere a queste impostazioni, entra nel tuo profilo, clicca sull’immagine e poi dal menu a tendina seleziona Impostazioni e Privacy.
Visibilità del tuo profilo e rete
Quando visiti il profilo di una persona, questa verrà avvisata della tua visita, anche se si trova al di fuori della tua cerchia. Ovviamente, anche tu puoi fare lo stesso cliccando sulla voce Chi ha visitato il tuo profilo? Questo dettaglio è estremamente utile, dal momento che ti consente di sapere chi è venuto a cercarti e, soprattutto, come: nei dettagli infatti viene specificato se ti ha trovato tramite la ricerca o l’homepage. Solitamente, è consigliabile tenere attiva questa funzione perché dà una notevole spinta alle possibilità di interagire con nuovi profili ed espandere la tua rete professionale. Ci sono però casi in cui preferiresti poter fare ricerche in maniera totalmente anonima, senza lasciare tracce. Per farlo, clicca su Opzioni di visualizzazione del profilo e cambia l’impostazione.
Quella predefinita mostrerà ai profiili che visiti tutti i dettagli su di te, con tanto di link al profilo. Puoi scegliere anche di condividere solo alcune caratteristiche generiche, e quindi i visitatori vedranno qualcosa del tipo “Giornalista nel settore Media online – Milano”, oppure essere totalmente anonimo, e in tal caso verrà visualizzato Membro anonimo di LinkedIn.
Se decidi di non aprirti del tutto, però, dovrai pagare uno scotto: non avrai più modo di vedere chi ha visitato il tuo profilo, indipendentemente dalle impostazioni del visitatore. A questo puoi porre rimedio passando a un abbonamento di tipo Premium, che ti darà accesso completo alle info di chi ha visitato il tuo profilo negli ultimi 90 giorni (sempre che quest’ultimo non abbia deciso a sua volta di restringere la visibilità del suo).
Lo stesso vale per le Storie, una funzione recentemente introdotta da LinkedIn che strizza l’occhio all’omonima funzione di Instagram e Facebook. Nell’impostazione predefinita, quando visualizzi una storia il creatore ti vedrà nell’elenco dei viewer, ma puoi decidere di dare informazioni generiche oppure vederla come membro anonimo di LinkedIn.
Come ti vedono gli altri?
Come forse sai, i profili di LinkedIn sono indicizzabili dai motori di ricerca. Chiunque può vederlo, anche senza essere iscritto al social del business. Puoi però decidere di avere un profilo pubblico differente da quello che vedranno i search engine e le persone non loggate sulla piattaforma. Cliccando su Modifica il tuo profilo pubblico potrai decidere cosa far indicizzare a Google & Co e quali sezioni vedrà chi non è iscritto alla piattaforma: potresti per esempio decidere di mostrare i gruppi a cui sei iscritto, le pubblicazioni e le esperienze precedenti solo agli utenti loggati, per esempio.
La tua foto, invece, merita un discorso a parte: puoi infatti decidere di renderla pubblica, così come di mostrarla solo agli utenti di LinkedIn o, restringendo ulteriormente, solo ai collegamenti di primo grado. Nome, numero di collegamenti e area geografica, invece, devono essere obbligatoriamente pubblici.
Un dato ancora più sensibile della foto è l’indirizzo e-mail e alla voce Chi può vedere o scaricare il tuo indirizzo email puoi decidere se mostrarla a tutti, ai soli collegamenti di primo grado, a tutti i tuoi collegamenti o, in generale, a qualsiasi utente di LinkedIn. Un dettaglio molto interessante è che, pur lasciandola visibile, puoi decidere di impedire che venga inclusa negli export di dati effettuati dagli utenti.
Alla voce Collegamenti, invece, puoi scegliere se chi fa parte della tua rete può vedere anche i tutti i tuoi collegamenti. Se decidi di disattivarla, in ogni caso, gli utenti del social potranno vedere i collegamenti che avete in comune così come quelli che hanno confermato le tue competenze sul tuo profilo.
Il cognome è mio e non te lo mostro
Navigando su LinkedIn avrai notati che ci sono numerosi profili dove il cognome viene abbreviato con la sola iniziale, tipo Mario R. o Christiane F. Se anche tu desiderassi per qualche motivo farlo, puoi andare alla voce Chi può vedere il tuo cognome così che solo chi fa parte della tua rete lo visualizzi in maniera completa. Chi fa una ricerca utilizzando il tuo nome e cognome, però, potrà trovarti lo stesso.
Ricerca del profilo tramite e-mail e numero di telefono
LinkedIn ti permette di andare alla ricerca dei tuoi contatti personali accedendo alla rubrica delle e-mail o del telefono. Fondamentalmente, vede se ci sono profili associati a questi dati e te li propone come collegamenti: una funzione molto utile per i nuovi iscritti al social, che possono così automatizzare l’invio di richieste di collegamento con le persone che già conoscono. Puoi evitare che accada agendo sulle impostazioni di Ricerca del profilo con email/numero di telefono, specificando se possono trovarti in questa maniera tutti, nessuno o i solo contatti di 1° grado.
Visibilità della tua attività su LinkedIn
LinkedIn ti permette di avere controllo sulla visibilità della tua attività. Alla voce Gestisci il tuo stato di connessione puoi decidere chi può vedere quando sei online, mentre Condividi gli aggiornamenti del tuo profilo con la rete potrai decidere se la tua rete riceverà notifiche in caso di modifiche al profilo (posizione lavorative, ruolo, foto…) e di anniversari lavorativi. Se stai facendo esperimenti sull’ottimizzazione del tuo profilo, ti consiglio di disattivarla, almeno momentaneamente: rischieresti di mandare un’infinità di notifiche poco utili.
La voce Fai sapere ai collegamenti quando il tuo nome è menzionato nelle notizie, come suggerisce il nome, invierà notifiche alla tua rete quando vieni menzionato su un post o su un articolo Pulse: ti consiglierei di lasciarla attiva, e di fare lo stesso alla voce Menzioni o Tag. Potresti infatti decidere di non dare agli altri utenti la possibilità di taggarti, ma dal mio punto di vista non è molto intelligente farlo, dato che limiterebbe di molto la tua visibilità.
Ultimo cenno è relativo alla visibilità di quello che posti: alla voce Follower puoi decidere se i tuoi aggiornamenti sono visualizzabili pubblicamente da tutti gli utenti LinkedIn o solo dai tuoi collegamenti. Anche in questo caso, consiglierei di renderli pubblici: se pubblichi un contenuto, del resto, vuoi raggiungere il maggior numero di persone possibili.
La gestione delle comunicazioni su LinkedIn
Nella sezione Comunicazioni delle impostazioni di LinkedIn puoi cambiare le impostazioni delle notifiche, sia quelle sulla piattaforma sia quelle inviate via mail. Se hai un’attività intensa, limita queste ultime, perché potresti seriamente venire subissato di e-mail ogni pochi istanti. Idem per i pop-up sui dispositivi mobile. Le impostazioni sono piuttosto granulari, così da permetterti in ogni caso di ricevere quelle che ritieni più importanti.
Nell’area Chi può contattarti, invece, puoi porre un freno a chi può inviarti inviti a connettersi (ma a meno che ti chiami Elon Musk te lo sconsiglio: il tuo obiettivo è quello di espandere la rete il più possibile, non certo di limitarla) e quali inviti puoi ricevere dalla tua rete. Personalmente, ho preferito evitare di ricevere inviti a seguire pagine e organizzazioni su LinkedIn e di non avere inviti alle newsletter. Il motivo? Troppe richieste, la maggior parte delle quali non in tema con le mie attività.
In Messaggi puoi infine decidere se ricevere o meno messaggi e messaggi InMail, oltre a messaggi sponsorizzati. Vale lo stesso discorso fatto poche righe sopra: sei su un social network e il tuo obiettivo è quello di espandere la tua rete, creando nuove connessioni e interagendo coi tuoi contatti. Non ricevere messaggi o Inbox limiterebbe enormemente la tua attività, dal momento che potresti chattare solo coi tuoi collegamenti di 1° grado. Puoi invece disattivare senza alcun impatto i messaggi sponsorizzati.
Altri profili consultati: un’opzione da disattivare
Nella voce Preferenze Account, nella sezione Preferenze sito, c’è una voce poco nota, attiva di default e che io ti consiglio di disattivare. Sto parlando di Altri profili consultati, che suggerisce a chi visita il tuo profilo ulteriori contatti LinkedIn cui potrebbero essere interessati. È molto utile per LinkedIn, che in questa maniera stimola gli utenti a continuare la navigazione, ma rischia di avere un impatto negativo sul tuo profilo: il tuo obiettivo è far sì che i visitatori spendano più tempo sulla tua pagina che a visitare altri profili. Togliendo il segno di spunta, eliminerai questa potenziale “distrazione”.
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