Social selling per l’HoReCa: 5 dritte

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Il ruolo del venditore, nell’era digitale e dopo la pandemia del 2020, è profondamente cambiato. Temi quali reputazione digitale, social selling, prospecting online e social customer care non possono essere trascurati.

Ne ho parlato il 24 novembre in occasione di un corso sul social selling per il settore HoReCa (la sigla sta per hotellerie-restaurant-café e indica il mondo della ricettività in senso lato) durante un corso tenuto per Doreca, azienda di distribuzione di bevande. Il corso, ideato e tenuto insieme a Silvano Rusmini, consulente per la comunicazione con trent’anni di esperienza nel canale HoReCa, vuol essere il primo di un percorso che affronta anche i temi della reputazione digitale, creazione di contenuti ed employer branding.

I 5 motivi per usare il social selling nell’HoReCa

Pochi venditori hanno già scoperto il social selling, anche se lo usano in modo istintivo. Per gli altri vale la pena ribadire quali sono i 5 motivi per usare i social nella propria attività commerciale:

  1. Non si può non comunicare online: se non ci sei, stai evitando la conversazione con clienti.
  2. L’attività di lead generation, ovvero trovare nuovi clienti, passerà sempre più dai canali online, nei prossimi anni.
  3. Intercettare i trend del mercato.
  4. Presidiare il mercato (e monitorare la concorrenza).
  5. Fare networking.

5 dritte per sfruttare al massimo il social selling nell’HoReCa

Durante il corso ho dato, tra le altre, le seguenti cinque dritte:

  1. Il social selling non vuol dire vendere online. Si vende senza vendere (da tempo si parla di vendita consulenziale)!
  2. Il posizionamento e la reputazione digitale sono fondamentali per ogni venditore, soprattutto perché i clienti dell’HoReCa sono particolarmente “social” (pensa a pub e ristoranti…): come ti trova chi ti cerca online?
  3. Sei quello che posti: immagini e video di pessima qualità, soprattutto se parliamo di cibo e bevande, squalificano il tuo lavoro.
  4. Rendi il più empatica possibile la tua comunicazione: al centro di ogni contenuto ci devono essere le persone.
  5. La tecnologia ci aiuta: con una logica “mobile first” usa smartphone e tablet per creare contenuti e tenere le relazioni.

Un esempio concreto

Michele Camastra, Beer Category Manager di Doreca Italia, è un buon esempio di come creare contenuti “amichevoli” con protagonista non il prodotto, bensì le persone. Questo il post che ha pubblicato in occasione del nostro corso presso la sua azienda.

 

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