Da mesi frequento il mondo degli amministratori di condominio, grazie a una serie di eventi che, insieme a VeryFastPeople, tengo per le sedi Anaci di tutta Italia. Il 21 maggio è stato annunciato, durante l’evento Anaci di Milano, una nuova iniziativa editoriale: l’eBook, in download gratuito, “LinkedIn per amministratori di condominio“.
Così l’eBook è stato presentato sul sito di VeryFastPeople:
Il social network professionale non è un semplice servizio per offrire e trovare lavoro. Nonostante il 90% degli utenti ancora lo confonda con un curriculum vitae online o un ufficio di collocazione 2.0, LinkedIn rappresenta oggi uno strumento strategico fondamentale per aziende di ogni dimensione – dalla microimpresa alla multinazionale con sedi in tutto il mondo – in grado di promuovere attività e creare nuove opportunità di business.
Ma come sfruttare al meglio il potenziale di questa piattaforma nell’ambito dell’amministrazione condominiale? Ce lo spiega Gianluigi Bonanomi, autore, giornalista ed esperto in comunicazione digitale, specializzato nell’uso strategico di LinkedIn.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2021/05/Ebook_Linkedin_Amministratori_Condominio_Bonanomi.png12602240Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2021-05-24 09:51:102021-05-24 09:51:10"LinkedIn per amministratori di condominio": il mio nuovo eBook gratis per VeryFastPeople
LinkedIn è il social network professionale per eccellenza. Macina numeri importanti:
– 400 milioni di iscritti nel mondo;
– 8 milioni di profili in Italia;
– incalcolabili errori commessi da tutti.
Nessuno è immune: uso improprio dello strumento, foto profilo sbagliate, contenuti fuori target, profili scarni o non ottimizzati, keyword generiche e inutili, rete vuota o piena di contatti poco strategici e chi più ne ha…
Per celebrare la nascita di bee-biz, nuova business unit di Sangalli M&C dedicata al social media marketing, ho scritto un eBook pieno zeppo di suggerimenti per correggere quegli errori, trucchi per ottimizzare il profilo e dritte per ilpersonal branding e per il networking.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.png00Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2016-03-30 11:52:052016-12-19 17:10:18eBook gratis "30 errori da non fare su LinkedIn": da oggi in PDF, ePub e formato Kindle
Nel libro 101 eBook gratis (oltre questo), dopo aver segnalato decine di testi contemporanei, mi sono divertito a riscrivere le trame di 18 classici, italiani e stranieri, in stile Twitter. Di seguito trovate i nomi dei libri, le tweet-trame e il motivo per cui vale la pena fare il download. Oltre al link per scaricare gli eBook (in italiano) aggratis!
Buona #lettura.
LA DIVINA COMMEDIAdi Dante Alighieri
Tweetrama: Un libro che è un #inferno. Ma anche un #purgatorio e un #paradiso.
Da scaricare perché: “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”. E quindi uscimmo a riveder le stelle: 5 su 5!
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.png00Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2016-03-23 11:21:592019-05-30 20:10:25eBook classici della letteratura: le tweet-trame e i link per scaricarli gratis
Wired mette a disposizione sul proprio sito l’eBook gratuito “L’IVA funesta. Lavoratori Dipendenti per scelta (altrui)“.
Scritto da Fulvio Reddkaa Romanin in modo brillante, risponde a molti dubbi dei neo-liberiprofessionisti.
Potete scaricarlo, liberamente e in formato PDF, a questo indirizzo.
Peccato manchino gli ultimi aggiornamenti sul regime dei minimi, che potete approfondire qui (Sole24Ore).
Tra i corsi che tengo, ce n’è uno sul cercare on-line. Prima di iniziare a spiegare come usare i motori di ricerca, accenno sempre al fatto che il Web non è (solo) quel che si vede (che si trova). Il Web come lo conosciamo rappresenta solo la punta dell’iceberg, l’1% delle risorse disponibili. Solo che le altre non possono essere raggiunte (“La prima regola del Deep Web è che non si parla del Deep Web”) se non si conosce il link diretto, se non si naviga anonimamente (mai sentito parlare del software Tor?).
Se volete fare un viaggio in quel mondo sommerso dovete leggere assolutamente il libro “Deep Web” (Quintadicopertina) di Carola Frediani, giornalista esperta di cultura digitale. Non si tratta di un racconto alla Verne (anche se ne ha, per certi versi, il fascino), ma una vera inchiesta (come quelle di una volta, signora mia!) un reportage giornalistico che presenta personaggi, storie e luoghi dell’Internet sconosciuta, pericolosa e inquietante. Un “universo parallelo” fatto di spaccio, truffe, furti telematici e addirittura di pedofili e terroristi. Ma – altro lato della medaglia – è anche un luogo (non luogo?) dove essere liberi (uno spazio di espressione senza censure) e dove essere attivi (hacktivi). Il libro ci presenta personaggi e storie assolutamente fuori dagli schemi: imperdibile, secondo me, la storia di Silk Road (il sito n. 1 per lo spaccio di droga, ora chiuso). Molte le interviste ai protagonisti che, coperti dall’anonimato, rivelano il loro modus operandi.
Al di là dei contenuti, Deep Web è un gran bell’eBook. Ben curato, ma soprattutto innovativo: è infatti il primo libro elettronico italiano “auto-aggiornante” (in questa versione). Oltretutto il libro è acquistabile con la criptomoneta bitcoin e parte del ricavato delle vendite sarà devoluta a Privacy International.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.png00Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2014-09-07 10:34:372014-09-07 10:46:27"Deep Web. La rete oltre Google" di Carola Frediani
Questo pratico libro (117 pagine, 9,90 euro), edito da “Editrice bibliografica” (collana I libri di Wuz) e scritto dalla blogger di CriticaLetterariaClaudia Consoli, rappresenta un ottimo strumento per comprendere il rapporto libri-Internet. Partendo dai soggetti che proficuamente possono sbarcare sul Web (non solo autori e lettori: anche editori, bibliotecari, librai e lit blogger), si analizzano tutti gli strumenti e le opportunità di interazione, social compresi. E non solo quelli verticali come aNobii e Zazie: Twitter per parlare coi fan, Instagram per svelare i dietro le quinte degli eventi, Facebook e Pinterest per far circolare immagini e citazioni, YouTube per far sì che i protagonisti del mondo letterario ci mettano la faccia.
Non mancano le “best practice”: dai tweet letterari di @twitteratura alle strategie social di Penguin, dai video de “La stanza dell’editor” di Mondadori alla pagina Facebook di Libreriamo. Completano il libro molte interviste interessanti (per esempio Libreria Open di Milano (ci sono stato: davvero un bel posto!), BookRepublic e ISBN Edizioni). Non mancano le sorprese: ammetto che non conoscevo l’app Hi (per creare una mappatura narrativa del mondo) e Whims (l’Insagram delle parole).
Buona lettura, in tutti i sensi.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.png00Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2014-08-19 13:57:512014-09-03 12:56:32"Quando i libri vanno in Rete" di Claudia Consoli
Da qualche anno Microsoft regala eBook: i titoli disponibili sono ormai 300, nei formati classici come ePub, PDF e Mobi. La notizia è che questi libri sono stati scaricati un numero impressionante di volte: 3,5 milioni di download!
Di che cosa si tratta? Sostanzialmente di titoli di approfondimenti, manuali e passo a passo, su singoli servizi e prodotti – da Windows 8.1 a SharePoint, da Office 365 a OneNote e altro ancora – tutti in lingua inglese. Per scaricarli collegatevi all’indirizzo Web http://ligman.me/1oJW7v0. Corrisponde alla pagina di Eric Ligman, Microsoft Senior Sales Excellence Manager: colui che si occupa di collezionare e rendere disponibili tutti i titoli.
Curation Nation di Steven Rosenbaum è un libro che tratta della “content curation”, la cura dei contenuti. Ne ho parlato nella decima puntata di TechRadio, dal minuto 20:
Anche le biblioteche si stanno evolvendo verso il digitale: grazie al servizio “Media Library On Line”, permettono di scaricare i libri elettronici.
A San Antonio, in Texas, è nata qualche mese fa la prima biblioteca senza libri. O meglio: senza libri cartacei. “Bibliotech”, questo il nome evocativo dell’iniziativa, ha un catalogo di diecimila eBook ed offre un servizio online di consultazione dei libri elettronici, che permette di richiedere testi da casa; ciononostante si tratta di un locale popolato, da addetti e clienti.
In Italia non si registrano ancora iniziative del genere. Ciononostante le nostre biblioteche si stanno dimostrando al passo con i tempi, e puntano forte sull’eBook e su altri contenuti digitali e multimediali. Il progetto MLOL, che sta per “Media Library OnLine”, www.medialibrary.it/, è il primo network italiano di biblioteche digitali pubbliche. Il servizio che permette agli utenti delle biblioteche convenzionate di accedere, gratuitamente, a quotidiani, riviste, audiolibri, banche dati, materiale multimediale e, appunto, libri “paperless”, senza carta.
Come funziona MLOL
Il funzionamento del network è tutto sommato semplice. Per accedere a MLOL occorre verificare, prima di tutto, che la propria biblioteca, o meglio il proprio sistema bibliotecario, aderiscano al progetto. La cosa è facile da scoprire: sulla home page delle biblioteche convenzionate si trova il link per l’accesso a MLOL e il relativo logo.
Per usufruire del servizio è sufficiente inserire le stesse credenziali che si usano per accedere al sito della biblioteca. Una volta dentro, grazie al menu Home, è possibile accedere a tutti i contenuti digitali. Ce ne sono diversi: tra questi si trova anche la voce “eBook”. Che dà accesso a tre sottocategorie diverse: “eBook liberi”, che non richiedono prenotazione e prestito e che possono essere scaricati tranquillamente perché senza diritti o perché classici o, ancora, perché distribuiti con licenze open. Poi ci sono i libri consultabili on-line, che non richiedono download. Infine, finalmente, ci sono quelli da scaricare: è qui che si trovano le novità.
Il download dei libri
Non tutti i libri, come vedremo più avanti, sono sempre disponibili: la biblioteca ne acquista tot licenze, e il meccanismo emula il “vecchio” prestito di copie fisiche; si va ad esaurimento scorte… Per andare sul sicuro e iniziare a provare il servizio, conviene dare un’occhiata alla lista “Disponibili ora”. Scelto il titolo, che dopo il download si avrà a disposizione per le successive due settimane, basta aprirne la scheda e fare clic sul link “Scarica eBook”. È anche possibile aggiungere un libro ai preferiti, se si pensa di richiederlo in seguito.
Non sempre il download parte subito. Il sito potrebbe avvertirci che il libro è protetto da DRM Adobe: vedi il riquadro a parte. A volte i formati disponibili non si limitano al solo PDF, che in realtà si palesa come file temporaneo ACSM che porta al download “protetto”; spesso è possibile scaricare l’ePub: formato che, oltre a essere “aperto”, a differenza dello “statico” PDF, è caratterizzato dalla paginazione dinamica; risulta ideale per chi legge su dispositivi mobile e, soprattutto, eReader.
Una volta completato il download, la pagina personale del portale MLOL riporta l’affitto andato a buon fine, e la data di scadenza, dopo la quale non si potrà più aprire il libro.
Il prestito interbibliotecario
Visto che i contenuti non sono più costretti in supporti, sono digitali e non devono più spostarsi “fisicamente” da una biblioteca all’altra, la naturale evoluzione del prestito bibliotecario degli eBook è quello interbibliotecario: un servizio che, di conseguenza, permette a ogni cliente di accedere a una collezione molto più ampia. Il servizio nasce da un accordo tra MLOL, bibliotecari ed editori per sperimentare un modo più efficiente di far circolare gli eBook tra le biblioteche italiane. Una sperimentazione che si concluderà a fine aprile: talmente innovativa che non ha eguali in altri paesi del mondo.
Leggere i giornali
Non solo eBook. MLOL permette di accedere a “Press display”, portale con circa 1400 giornali on-line di tutto il mondo. Per l’Italia sono consultabili, tra le altre, le testate Il Sole 24 ore, La Stampa, La Repubblica, Il Giornale, Il Messaggero, Il Mattino, la Gazzetta dello Sport. Tra la stampa estera: The Guardian, The Daily Telegraph, The Indipendent e molti altri. È inoltre disponibile la rassegna stampa di VoloPress. Una nota: i giornali non possono essere consultati da tutti contemporaneamente, dipende dalle licenze acquistate dalla biblioteca.
Le biblioteche convenzionate
L’elenco delle biblioteche convenzionate, quasi 3000 in tutta Italia, è disponibile sul sito di MLOL. Per maggiori informazioni è anche disponibile l’opuscolo in PDF in download a questo indirizzo: www.medialibrary.it/adm/UserFiles/file/opuscolo_MLOL201401.pdf.
Non solo prodotti da leggere
In prestito, su MLOL, non si trovano solo libri e giornali, ma anche file da ascoltare e vedere. Si parla di audiolibri ma soprattutto di musica. Sia libera, da scaricare perché priva di copyright, che in streaming. La maggior parte dei brani sono di musica classica.
Si trovano anche video: un’ampia collezione di film storici, documentari, filmati originali di eventi e manifestazioni. Non mancano banche dati, immagini e corsi online.
Gli Adobe DRM
DRM è l’acronimo di “Digital Rights Management”: gestione dei diritti digitali. Dietro la sigla stanno le tecnologie anticopia in ambiente digitale. Un’opera con DRM, infatti, è tracciabile ed è quindi possibile controllarne la diffusione. Difficile copiarla, quasi impossibile piratarla. Diciamo “quasi” perché proliferano, online, i sistemi di eliminazione dei DRM, ovviamente illegali. Esistono diversi tipi di DRM, tra cui il DRM Adobe e il Social DRM, entrambi in uso su MLOL. Se il secondo tipo non richiede particolari procedure per l’apertura dei file, ma contrassegna semplicemente il documento, che riporta le credenziali di chi prende in prestito il libro, il primo è più “ostico”. Per questo, infatti, occorre ottenere un DRM Adobe, iscrivendosi all’indirizzo www.adobe.com/it/account/sign-in.adobedotcom.html, e occorre scaricare un visualizzatore, sempre di Adobe, chiamato Digital Editions, a quest’altro indirizzo
L’eBook con DRM Adobe può essere letto su iPad, iPhone, dispositivi con sistema operativo Android e molti eReader. La lista completa di tutti i dispositivi compatibili, che al momento non comprende il Kindle, è disponibile sul sito di Adobe.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.png00Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2014-06-19 10:06:092014-06-19 10:06:09Prendere in prestito gli eBook
Qualche anno fa (2007) Chip Heath scrisse il libro “Made to stick”, ancora attualissimo. Non si trova in Italia, né in italiano, ma grazie alla Rete e agli eBook lo possiamo comprare con un clic (vedi in fondo). Il tema? Come si creano idee e storie che funzionano, storie che rimangono impresse. Cosa che, nell’era dello storytelling, serve non solo per chi fa il copywriter, ma anche per chi lavora nella pubblicità, nel marketing, ma non solo.
Heath parte dalle storie di maggior successo e ad alto tasso di viralità: le leggende metropolitane. L’esempio più citato è la storia del tizio che si risveglia una mattina senza un rene (The Kidney Heist). Perché quelle storia, in apparenza assurde e incredibili, restano in mente? L’autore propone una formuletta, con 6 principi, individuando la caratteristica delle storie di successo.
1. Semplicità (Semplicity). Chiaramente le idee espresse devono essere semplici ma pregnanti, profonde. Vedi i proverbi: storie semplici, ben congegnate, che durano nei secoli.
2. Spiazzanti (Unespectness), prendere in contropiede le aspettative di chi ascolta.
3. Idee concrete (Concreteness). Niente astrazioni, devono evocare immagini concrete.
4. Idee credibili (Credibility). Le storie devono essere quantomeno verosimili.
5. Emozioni (Emotions). Devono far leva sulle emozioni.
6. Storie (Stories). Alle persone piacciono le storie. Dalla notte dei tempi. Fin da piccoli. Le cerchiamo nei libri e nei film. Ce le rifilano, nella pubblicità, anche per venderci i prodotti. Le storie sono esperienze altrui che potrebbero tornarci utili.
Usando le iniziali, in inglese, di queste 6 caratteristiche si ricava l’acronimo SUCCES. Manca una S, alla fine, ma va bene così. Insomma, le storie che restano impresse sono comprensibili, ci colpiscono e sono facili da ricordare.
Su RadioTech
Ho parlato del libro durante l’ottava puntata di Tech Radio.
Potete ascoltare il mio intervento, dal minuto 18′ e 30 secondi, qui:
Ne ho parlato anche a “Tech and the city” (7Gold) il 22 giugno 2014:
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.png00Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2014-05-19 14:54:022014-06-22 19:18:09Made to stick: quali storie funzionano?