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Stati generali della scuola digitale: la ricerca di Bocconi, Università di Padova e Impara Digitale

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Lo scorso 29 novembre sono stato invitato al convegno “Stati generali della scuola digitale” per fare il moderato del panel sull’intelligenza artificiale.

In occasione dell’evento è stata presentata un’interessante ricerca condotta dall’università Bocconi e dall’università di Padova insieme all’associazione ImparaDigitale: condotta su 1499 studenti dai 6 ai 16 anni, 848 genitori, 80 consigli di classe, 134 insegnanti ha prodotto la bellezza di oltre 600 mila risposte. Il risultato? Di digitale ce n’è fin troppo nella vita dei bambini e dei ragazzi, quindi la scuola deve concentrarsi su altro…

Queste le parole del curatore della ricerca Francesco Sacco al Corriere della sera: «È la prima volta che vengono incrociate le risposte dei figli con quelle dei genitori, e che si ha la percezione netta di come madri e padri non siano abbastanza consapevoli dell’uso che i figli fanno dei mezzi tecnologici».

Persino sull’età a cui i ragazzi hanno avuto accesso a un cellulare le risposte divergono: il 30% dei figli dice di averlo ricevuto tra i 6 e gli 8 anni, contro il 19% dei genitori; lo 0,5% dei ragazzi dice di averlo avuto prima dei 3 anni, cosa che ammette solo lo 0,2% dei genitori. Sul tempo di utilizzo si tende al ribasso: le 3 ore dichiarate in media a settimana non tornano con il resto delle risposte. Alle primarie tutti dicono di non portare il telefonino in classe, ma gli insegnanti testimoniano di averlo visto: a scuola il 23% lo usa di nascosto, per lo più per copiare.