Come hanno fatto? Come si creano i deepfake al fine di spogliare una persona, come gli occhialini dell’Intrepido a raggi X? Lo racconto in questo video, dove faccio cenno anche a come funzionano app simili, come Reface, che consente di sostituire i volti nelle immagini, creando situazioni potenzialmente imbarazzanti o dannose. Ho esaminato alcuni esempi celebri, come falsi nudi di personaggi pubblici, per illustrare quanto sia facile manipolare le immagini oggi. Queste applicazioni stanno proliferando e rappresentano una minaccia seria all’integrità personale, specialmente in un’era dove l’intelligenza artificiale fa anche meraviglie in campi positivi, come l’educazione. È fondamentale rimanere informati e vigili. Buona visione:
Scrivimi per organizzare un evento o un corso sull’intelligenza artificiale generativa
Scrivimi mandami un WhatsApp al 339.6325418 per organizzare un corso o una conferenza sull’A.I. generativa, anche nella tua scuola.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/09/1.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-09-22 10:44:212024-09-22 10:44:21Cyberbullismo e intelligenza artificiale: non solo Bikinioff
L’intervista per Askanews
Skanews ha intervistato Francesco Paini, il CEO di VeryFastPeople, e me. Lui nell’intervista racconta come hanno introdotto strumenti innovativi che stanno cambiando il modo in cui gli amministratori lavorano, vedi CRM Copernico): una piattaforma cloud pensata per migliorare le interazioni tra gli amministratori, i fornitori e i condomini.
Io poi ho parlato di come è nata l’idea del libro. Mi sono reso conto che, nonostante l’AI abbia già un impatto tangibile in molti settori, solo pochi amministratori condominiali hanno iniziato a sperimentarne le potenzialità. La maggior parte si approccia con cautela, quasi in modo esplorativo, e ciò è comprensibile, dato il carattere particolare del loro ruolo. Qualcuno, va detto, ne ha addirittura timore.
Voglio soprattutto tranquillizzare questi ultimi. Nel testo mostro con esempi concreti come l’AI può aiutare a semplificare il lavoro degli amministratori, riducendo il carico burocratico e migliorando l’efficienza operativa. L’AI non sostituirà il ruolo degli amministratori, ma li aiuterà a concentrarsi sulle attività di maggior valore, liberandoli dalle incombenze più noiose e ripetitive (verbali, preventivi, bilanci, contabilità, ecc.). E, soprattutto, permetterà loro di offrire un servizio più trasparente ed efficiente ai condomini: pensate come i condomini di origine straniera potrebbero apprezzare una convocazione o un bilancio tradotto nella loro lingua. Questo è solo l’inizio di una grande rivoluzione, e sono entusiasta di farne parte.
Il video di Askanews
Fai clic qui (o sull’immagine di anteprima) per vedere l’intervista a Francesco Paini e al sottoscritto:
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/09/AI-condimini-intervista-Askanews.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-09-21 17:16:202024-09-21 17:16:20L'AI per condomini 4.0: la mia intervista per Askanews
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del marketing, offrendo nuove opportunità per brainstorming, targetizzazione, campagne adv, personalizzazione dei messaggi per l’utente, reportistica e altro ancora. L’uso dell’AI nel marketing, in pratica, permette di analizzare grandi quantità di dati, automatizzare processi complessi e creare contenuti più coinvolgenti. Ma in concreto? Qui raccolgo cinque modi efficaci per utilizzare l’intelligenza artificiale nel marketing.
1. Analisi dei dati e segmentazione del pubblico
Gli strumenti di intelligenza artificiale possono raccogliere e analizzare grandi quantità di dati provenienti da diverse fonti, come siti web, social media e CRM. Questa capacità consente ai marketer di ottenere una comprensione approfondita del comportamento dei clienti e di segmentare il pubblico in modo più preciso.
Con l’AI, è possibile identificare gruppi di consumatori con interessi simili e creare profili dettagliati. Gli algoritmi di machine learning possono prevedere quale tipo di contenuto, prodotto o offerta sarà più efficace per ciascun segmento, migliorando significativamente il tasso di conversione.
Qui un esempio dell’uso di AItable:
2. Automazione delle campagne pubblicitarie
L’automazione delle campagne pubblicitarie è un altro modo efficace per utilizzare l’AI nel marketing. Strumenti di marketing basati sull’intelligenza artificiale, come Google Ads e Facebook Ads, utilizzano algoritmi di apprendimento automatico per ottimizzare gli annunci in tempo reale.
L’AI può gestire automaticamente il budget delle campagne, scegliere il momento migliore per pubblicare gli annunci e selezionare i canali più efficaci per raggiungere il pubblico. Questa ottimizzazione automatica consente di massimizzare il ritorno sull’investimento, anche detto ROI, e ridurre i costi pubblicitari, migliorando l’efficacia complessiva delle strategie di marketing.
Questo video spiega come utilizzare le nuove capacità di AI generativa di Google per migliorare le campagne di Google Ads, grazie a Performance Max:
3. Creazione di contenuti personalizzati
L’intelligenza artificiale può aiutare i marketer a creare contenuti personalizzati su larga scala. Utilizzando l’AI, è possibile analizzare il comportamento degli utenti e generare contenuti su misura per ciascun cliente. Questo aumenta l’engagement e la soddisfazione del cliente, migliorando l’efficacia delle campagne.
Ad esempio, strumenti come Persado e Phrasee utilizzano algoritmi di intelligenza artificiale per creare testi persuasivi per email, landing page e annunci pubblicitari. Questi strumenti analizzano le reazioni dei clienti ai contenuti e ottimizzano continuamente il linguaggio e il tono per massimizzare l’impatto emotivo e le conversioni.
Ecco una presentazione di Phrasee:
4. Previsione dei trend di mercato
L’intelligenza artificiale è in grado di prevedere le tendenze di mercato analizzando grandi quantità di dati storici e attuali. Questo consente ai marketer di anticipare i cambiamenti del comportamento dei consumatori e di adattare le loro strategie di conseguenza.
Ad esempio, strumenti di previsione basati sull’AI come IBM Watson e Google Trends possono identificare pattern emergenti e prevedere quali prodotti o servizi saranno più richiesti in futuro.
Qui, per esempio, spiego come usare Exploding Topics per intercettare i trend (futuri):
5. Miglioramento del servizio clienti con chatbot
I chatbot basati sull’intelligenza artificiale stanno rivoluzionando il modo in cui le aziende gestiscono il servizio clienti. Questi strumenti possono rispondere automaticamente alle domande frequenti, fornire supporto immediato e guidare i clienti attraverso il processo di acquisto.
Chatbot come Intercom, Drift e ManyChat utilizzano l’intelligenza artificiale per fornire un supporto clienti 24/7, migliorando l’esperienza del cliente e riducendo il carico di lavoro del team di assistenza. L’AI può anche analizzare le conversazioni dei chatbot per identificare problemi comuni e migliorare continuamente la qualità del servizio.
I chatbot basati sull’AI possono raccogliere dati preziosi sul comportamento dei clienti, che possono essere utilizzati per migliorare le strategie di marketing e aumentare la conversione. Offrire un supporto rapido e accurato con i chatbot migliora la soddisfazione del cliente e rafforza la fedeltà al brand.
Qui un video che spiega come funziona ManyChat per Instagram:
Come implementare l’intelligenza artificiale nel marketing
Per utilizzare efficacemente l’intelligenza artificiale nel marketing, è importante iniziare con una strategia chiara e definita. Identifica le aree del marketing che potrebbero trarre maggior beneficio dall’AI, come la segmentazione del pubblico, l’automazione delle campagne, la personalizzazione dei contenuti o il servizio clienti.
Investi in strumenti e piattaforme di AI che si adattano alle tue esigenze e obiettivi specifici. Alcuni strumenti sono progettati per automatizzare attività specifiche, mentre altri offrono una gamma più ampia di funzionalità. Assicurati di scegliere quelli più adatti alla tua strategia.
Infine, educa il tuo team sull’uso dell’AI. Fornisci formazione e risorse per aiutare i membri del tuo team a comprendere come utilizzare gli strumenti di AI e come interpretarli per prendere decisioni di marketing più informate.
L’intelligenza artificiale è destinata a svolgere un ruolo sempre più centrale nella nostra vita quotidiana e nell’evoluzione della società. Le applicazioni dell’IA sono in costante espansione, e nel futuro potresti trovarti anche tu a lavorare in questo campo.
Questi lavori possono essere svolti sia in qualità di lavoratori dipendenti, sia in Partita IVA. Nel secondo caso ti conviene rivolgerti ad un esperto, come il team di Fiscozen, per scoprire tutte le potenzialità della tua attività autonoma. Avrai un consulente fiscale dedicato che risponderà a tutti i tuoi dubbi, come quelli sul pagamento di tasse e contributi. La consulenza è gratis!
Scrivimi per organizzare un evento o un corso sull’intelligenza artificiale generativa
Scrivimi mandami un WhatsApp al 339.6325418 per organizzare un corso o una conferenza sull’A.I. generativa.
L’AI, come racconto (da tecno-entusiasta) su questo sito, sta trasformato in modo significativo numerosi settori, dalla sanità alla finanza, passando per il marketing e l’istruzione. I compiti che possono essere agevolati, se non completamente automatizzati, sono molti: dall’analisi, sintesi e creazione di documenti alla composizione e risposta di email, dalla creazione di post sui social alla trascrizione automatica. Ma soprattutto un compito impegnativo: creare presentazioni multimediali.
Le “presentazioni AI” stanno rapidamente diventando uno strumento indispensabile per professionisti ed educatori.
Come creare le slide con l’AI
Creare una presentazione efficace richiede tempo, competenze e una buona dose di creatività. È qui che l’AI entra in gioco, fornendo strumenti che automatizzano molti aspetti della creazione delle presentazioni, dalla ideazione alla realizzazione delle slide.
Uno degli aspetti più rivoluzionari dell’intelligenza artificiale nelle presentazioni è la capacità di automatizzare l’intero processo. Tradizionalmente, la progettazione di una presentazione richiedeva una combinazione di competenze grafiche e di buon gusto estetico. Oggi, grazie all’AI, anche chi non ha competenze in design può creare presentazioni visivamente accattivanti. Strumenti come Canva, Beautiful.ai, e Visme utilizzano algoritmi AI per suggerire layout, combinazioni di colori, e stili di carattere, basati sul contenuto della presentazione. Il mio preferito? Certamente Gamma, al quale ho dedicato questo video:
Questi strumenti non solo semplificano il processo di creazione, ma assicurano anche che le presentazioni siano coerenti e professionali. L’AI può analizzare il testo inserito e suggerire immagini, icone e infografiche pertinenti, migliorando notevolmente l’impatto visivo della presentazione.
La parte testuale
La creazione di contenuti è un altro aspetto che l’AI sta rivoluzionando. Al di là di ChatGPT, strumenti come Jarvis (ora noto come Jasper), Writesonic e Copy.ai offrono funzionalità di scrittura assistita che possono generare testi per le presentazioni basati su input brevi. Questo è particolarmente utile per i professionisti che devono creare presentazioni su argomenti complessi o quando si ha poco tempo. L’AI è in grado di generare frasi e paragrafi coerenti e rilevanti, migliorando la qualità complessiva del contenuto. Inoltre, può anche offrire suggerimenti per migliorare la chiarezza e l’impatto del messaggio. Questo non solo velocizza il processo di creazione, ma garantisce anche che il contenuto sia ben strutturato e mirato al pubblico di riferimento.
Personalizzazione e targeting
Uno dei vantaggi più significativi delle presentazioni AI è la capacità di personalizzare il contenuto per diversi segmenti di pubblico (magari usando le buyer personas: vedi qui come costruirle con ChatGPT). L’AI può analizzare i dati del pubblico e suggerire modifiche alla presentazione per renderla più rilevante e coinvolgente. Ad esempio, se si sa che un particolare gruppo di persone è più interessato a determinati aspetti di un argomento, l’AI può suggerire di mettere in evidenza quei punti o di adattare il linguaggio utilizzato.
Questa personalizzazione non solo migliora l’esperienza del pubblico, ma aumenta anche l’efficacia della presentazione. Un contenuto personalizzato è più probabile che catturi l’attenzione del pubblico e porti a un maggiore coinvolgimento.
I vantaggi dell’uso dell’IA per le presentazioni
L’intelligenza artificiale non solo migliora la qualità delle presentazioni, ma aumenta anche l’efficienza nel crearle. I tradizionali processi di creazione possono richiedere giorni o addirittura settimane di lavoro. Con l’AI, questo tempo si riduce drasticamente.
Risparmio di tempo
Gli strumenti di presentazioni AI possono automatizzare molte delle attività che altrimenti richiederebbero tempo. Ad esempio, la selezione delle immagini, la formattazione del testo e la creazione di grafici possono essere fatti in pochi clic. Questo permette ai creatori di concentrarsi su altri aspetti del loro lavoro, come la strategia di presentazione o la preparazione del discorso.
Inoltre, con la capacità dell’AI di riutilizzare contenuti esistenti, i professionisti possono creare rapidamente versioni diverse di una stessa presentazione per differenti pubblici o occasioni, senza dover ricominciare da zero ogni volta.
Collaborazione
Molti strumenti AI per presentazioni supportano la collaborazione in tempo reale. Questo significa che team distribuiti in tutto il mondo possono lavorare insieme su una presentazione, apportando modifiche simultaneamente. L’AI può anche tenere traccia delle modifiche e suggerire miglioramenti basati sull’analisi collettiva del contenuto.
Questa funzionalità non solo migliora la collaborazione, ma assicura anche che la versione finale della presentazione sia il risultato di un processo ben integrato, con input e feedback da parte di tutti i membri del team.
Accessibilità e inclusività
Un altro aspetto cruciale delle presentazioni AI è l’aumento dell’accessibilità e dell’inclusività. L’AI può aiutare a creare presentazioni che siano più facilmente comprensibili da persone con disabilità o che parlano lingue diverse.
Traduzione automatica
Strumenti come Google Slides e Microsoft PowerPoint hanno integrato funzionalità di traduzione automatica basate su AI. Questo permette di creare presentazioni in una lingua e di tradurle istantaneamente in un’altra, garantendo che il messaggio raggiunga un pubblico più ampio. Questo è particolarmente utile per le aziende internazionali e per gli eventi multilingue. L’AI può generare automaticamente descrizioni per immagini e grafici, rendendo le presentazioni più accessibili per le persone con disabilità visive. Inoltre, strumenti come Otter.ai possono creare sottotitoli in tempo reale, migliorando l’accessibilità per le persone con problemi di udito.
Queste funzionalità non solo rendono le presentazioni più inclusive, ma dimostrano anche un impegno verso la diversità e l’accessibilità, valori sempre più importanti nel mondo moderno.
E per il futuro?
Il futuro delle presentazioni AI è pieno di promesse. Con lo sviluppo continuo dell’intelligenza artificiale, possiamo aspettarci che queste tecnologie diventino ancora più avanzate e integrate.
Interattività avanzata
Il futuro potrebbe vedere la diffusione di presentazioni altamente interattive, dove l’AI può adattare il contenuto in tempo reale in base alle reazioni del pubblico. Ad esempio, se l’AI rileva che il pubblico sta perdendo interesse, potrebbe modificare la sequenza delle slide o proporre contenuti più coinvolgenti.
Analisi predittiva
L’AI potrebbe anche essere utilizzata per fare previsioni su quali parti della presentazione avranno il maggiore impatto o dove potrebbe essere necessario apportare modifiche per migliorare l’efficacia. Questo tipo di analisi predittiva potrebbe rivoluzionare il modo in cui i professionisti preparano e presentano i loro contenuti.
Integrazione con la Realtà Aumentata e Virtuale
Infine, con l’integrazione della realtà aumentata (AR) e della realtà virtuale (VR), le presentazioni AI potrebbero diventare esperienze completamente immersive. I presentatori potrebbero utilizzare AR per sovrapporre informazioni e dati in tempo reale durante la loro presentazione, o VR per creare ambienti virtuali in cui il pubblico può esplorare i contenuti.
Scrivimi per organizzare un evento o un corso sull’intelligenza artificiale generativa
Scrivimi mandami un WhatsApp al 339.6325418 per organizzare un corso o una conferenza sull’A.I. generativa.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/08/ai_presentazioni.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-08-28 19:27:422024-08-28 19:28:11Come l'AI sta rivoluzionando il mondo delle presentazioni
Workshop “Studiare con l’intelligenza artificiale”
Dalla fine del 2022 non si fa altro che parlare di ChatGPT: delle sue incredibili potenzialità, ma anche delle sue magagne. Tra le altre, le allucinazioni: il modello di linguaggio di OpenAI vede e scrive cose che non esistono. Nel mio ruolo di docente, ho fin da subito messo in chiaro le cose con i miei studenti: non si può pensare, nell’era dell’AI, di studiare senza usare questi strumenti ma, al tempo stesso, occorre essere molto attenti a quali strumenti si scelgono e come si usano. Per esempio, se si chiede alla versione a pagamento di Gemini (Gemini Advanced) di scrivere una bibliografia su un argomento, si rischia una situazione del genere:
Sono tutti titoli inventati!
Lo stesso può succedere con ChatGPT e, in alcuni casi, persino con Perplexity (che è un motore di ricerca!).
Per risolvere questo problema, Google ha deciso di sviluppare e far utilizzare gratis NotebookLM (prima noto come Project Tailwind): il tool integra l’intelligenza artificiale (Gemini) per parlare con i propri file (PDF, testi, link, ecc.), citando le fonti ed evitando di rispondere se non trova informazioni in esse. Per esempio, in questo caso ho caricato il mio libro sul prompt engineering e ho chiesto la ricetta della pizza con l’ananas (crimine contro l’umanità, tra parentesi):
Viceversa, se NotebookLM trova una risposta nella documentazione fornita, indica anche le fonti:
Il video di presentazione di NotebookLM
Il workshop sullo studio con l’AI
Il workshop, della durata di una giornata, ha le seguenti caratteristiche.
Obiettivi formativi
Comprendere il funzionamento di NotebookLM e i suoi vantaggi rispetto a LLM come ChatGPT
Esplorare le potenzialità di NotebookLM per lo studio
Saggiare usi pratici dello strumento
Scaletta
Il corso si articola in due moduli.
MODULO 1
Introduzione all’AI generativa
AI e studio
Panoramica degli strumenti disponibili
Introduzione a NotebookLM
Vantaggi di questo tool rispetto ai LLM come ChatGPT
MODULO 2
Accesso a NotebookLLM
NotebookLM e le fonti
NotebookLLM per lo studio: riassunti, domande e risposte, timeline, ecc.
Casi d’uso pratici di NotebookLM per lo studio
Q&A
Scrivimi per organizzare un corso per insegnanti e studenti
Scrivimi mandami un WhatsApp al 339.6325418 per organizzare un corso (o una conferenza) sull’A.I. generativa in ambito scuola o formazione.
Qual è l’impatto dell’introduzione dell’intelligenza artificiale in azienda? Al di là dell’emotività, con reazioni (spesso isteriche) che va vanno dall’entusiasmo al terrore (passando per il senso di colpa), servono dati concreti per comprendere come l’AI stia cambiando (migliorando o peggiorando?) realmente il mondo del lavoro.
Il Work Trend Index del 2024
Il report annuale di Work Trend Index del 2024 (qui in PDF), realizzato da Microsoft e LinkedIn, esplora l’adozione e l’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) nel contesto lavorativo, basandosi su dati raccolti da 31.000 lavoratori in 31 Paesi. Lo studio evidenzia l’uso crescente dell’IA, le percezioni dei dipendenti e dei leader aziendali, e le implicazioni per il futuro del lavoro.
La ricerca in sintesi
Il 75% dei knowledge worker utilizza l’IA generativa al lavoro, con un aumento significativo negli ultimi sei mesi.
Il 46% degli utenti ha iniziato a usare l’IA da meno di sei mesi.
Gli utenti affermano che l’IA li aiuta a risparmiare tempo (90%), concentrarsi su attività importanti (85%), essere più creativi (84%) e godersi di più il lavoro (83%).
Gli utenti di Copilot, il chatbot di Microsoft, leggono l’11% in meno di e-mail e dedicano il 4% in meno del tempo all’interazione con i messaggi.
Il 79% dei leader ritiene che la propria azienda debba adottare l’IA per rimanere competitiva, ma il 60% teme che la leadership non abbia un piano per implementarla.
La pressione per dimostrare un ROI immediato sta rallentando l’adozione strategica dell’IA.
Il 78% degli utenti di IA porta i propri strumenti di IA al lavoro (BYOAI: bring your own AI), una tendenza particolarmente diffusa tra le piccole e medie imprese (80%).
Il 66% dei leader non assumerebbe personale senza competenze in IA.
Il 71% preferirebbe assumere un candidato meno esperto con competenze in IA rispetto a un candidato più esperto senza tali competenze.
Gli utenti esperti di IA hanno il 40% di probabilità in più di chiedere ai colleghi quali prompt trovano più utili e il 68% di probabilità in più di sperimentare modi diversi di usare l’IA.
Gli utenti esperti di IA ricevono formazione continua, con un aumento del 37% di probabilità di partecipare a programmi di formazione virtuale specifici per la scrittura di prompt e l’uso dell’IA per ruoli specifici.
L’IA rende il carico di lavoro più gestibile, aumenta la creatività e la produttività, e migliora la motivazione e la soddisfazione lavorativa.
In pratica, il report evidenzia che l’introduzione e l’adozione dell’IA nelle aziende non è priva di sfide, ma i benefici in termini di produttività, creatività e soddisfazione dei dipendenti sono rilevanti. Per trarre vantaggio dall’IA, le aziende devono sviluppare strategie chiare, investire nella formazione continua dei dipendenti e promuovere una cultura aziendale aperta all’innovazione. Le aziende che riusciranno a integrare efficacemente l’IA nei loro processi operativi saranno meglio posizionate per competere e prosperare nel futuro del lavoro.
Secondo lo studio di Brynjolfsson, gli strumenti di intelligenza artificiale generativa hanno il potenziale di trasformare il modo in cui i lavoratori eseguono e apprendono le loro mansioni. Lo studio si concentra, in particolare, sull’introduzione scaglionata di un assistente conversazionale basato su AI, in pratica un chatbot, tra 5.179 addetti al supporto clienti, customer care.
I risultati parlano chiaro. L’accesso allo strumento di AI ha aumentato la produttività, misurata in termini di problemi risolti per ora, del 14% in media. Miglioramento più sostanziale (+ 34%) per i lavoratori meno esperti e meno qualificati. Si è notato inoltre il fatto che l’AI contribuisce a valorizzare le best pratice dei lavoratori più abili e aiuta i nuovi lavoratori ad acquisire esperienza più rapidamente.
Tutto questo ha un impatto, ovviamente, anche sulla soddisfazione dei clienti nonché sulla retention dei dipendenti. Vediamolo nel dettaglio.
L’assistenza dell’AI migliora il sentiment dei clienti
Dall’analisi dello studio emerge quanto segue.
L’adozione dell’AI genera un miglioramento significativo nel sentiment dei clienti, misurato attraverso l’analisi del testo delle conversazioni. Questo effetto è persistente e si manifesta immediatamente dopo l’introduzione dell’AI.
I clienti sono meno propensi a richiedere di parlare con un supervisore, il che indica una maggiore fiducia nelle capacità degli addetti al servizio clienti di risolvere i problemi. Questo riduce la frustrazione dei clienti e migliora la loro esperienza complessiva.
La presenza di suggerimenti AI migliora le interazioni con i clienti, portando a una diminuzione delle espressioni di frustrazione o rabbia nei messaggi dei clienti. I clienti mostrano un atteggiamento più positivo nei confronti degli agenti.
L’aumento della retention dei dipendenti
Anche lato dipendenti, i risultati sono interessanti.
L’assistenza dell’AI aiuta a migliorare le condizioni di lavoro degli agenti, riducendo lo stress associato alla gestione di conversazioni difficili con i clienti. Gli agenti sono in grado di risolvere i problemi più rapidamente e con maggiore efficacia, riducendo la pressione su di loro.
L’uso dell’AI porta a un aumento della soddisfazione lavorativa. Gli agenti apprezzano il supporto dell’AI che fornisce suggerimenti utili e riduce il carico di lavoro, permettendo loro di concentrarsi su compiti più complessi e gratificanti.
Il tasso di abbandono dei dipendenti diminuisce significativamente con l’introduzione dell’AI. Questo effetto è particolarmente pronunciato tra i nuovi dipendenti, che beneficiano maggiormente del supporto dell’AI durante la fase di apprendimento iniziale.
L’assistenza AI non solo aiuta a migliorare le prestazioni sul breve termine, ma contribuisce anche all’apprendimento continuo dei dipendenti. Gli agenti che seguono i suggerimenti dell’AI mostrano un miglioramento duraturo delle loro competenze, anche durante i periodi di inattività del sistema AI.
Questi punti evidenziano come l’adozione di strumenti AI non solo migliori l’efficienza operativa, ma crei anche un ambiente di lavoro più positivo e una migliore esperienza per i clienti.
L’articolo “Bring your own AI”
Come darsi delle regole per i collaboratori che usano i loro chatbot sul luogo di lavoro?
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/07/ai_azienda_dati.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-07-18 16:31:542024-07-18 16:31:54Intelligenza artificiale in azienda: che cosa dicono i dati?
Cyberbullismo, lo scenario: che cosa dicono i dati?
Quali sono le vittime tipiche del cyberbullismo? Sappiamo che il fenomeno coinvolge prevalentemente preadolescenti e adolescenti, per la precisione ragazze e ragazzi tra i 12 e i 15 anni di età. Uno studio ha rilevato che il 16,3% degli adolescenti di quella fascia ha confessato di essere stato vittima di cyberbullismo, con un ulteriore 40,6% che ha dichiarato di averlo sperimentato almeno una volta. Questi dati li ho presi dallo studio “Do Our Adolescents Know They Are Cyberbullying Victims?” Un altro studio ha evidenziato una prevalenza del 9,4% di vittime di cyberbullismo nella stessa fascia d’età, sottolineando quanto il fenomeno sia diffuso tra i più giovani (Bullying, Cyberbullying and the Overlap: What Does Age Have to Do with It?). Questi dati mettono in luce l’importanza di affrontare il problema del cyberbullismo tra gli adolescenti per prevenire effetti negativi significativi come ansia, depressione e pensieri suicidari (Suicidal Ideations and Behaviors in victims of cyberbullying).
L’idea di un nuovo progetto peer to peer con protagonisti i ragazzi
Con l’aumentare dell’uso di internet e dei social media in età sempre più precoce (The Use of Social Media in Children and Adolescents: Scoping Review on the Potential Risks), è fondamentale fornire ai ragazzi strumenti accessibili e familiari per affrontare questo problema. L’intelligenza artificiale e particolare i chatbot offrono un’opportunità unica per creare una risorsa interattiva e sempre disponibile per supportare i giovani nel riconoscere, prevenire e gestire situazioni di cyberbullismo. Si tratta di un progetto peer to peer (P2P) dove sono i ragazzi stessi a raccogliere il materiale per alimentare il chabot che sarà utilizzato dai loro pari per fare domande riguardo al cyberbullismo.
Gli obiettivi del progetto
Creare un chatbot basato su intelligenza artificiale specializzato sul tema del cyberbullismo.
Fornire informazioni accurate e aggiornate sul cyberbullismo a ragazzi tra i 10 e i 16 anni.
Offrire supporto immediato e consigli pratici per gestire situazioni di emergenza.
Promuovere la consapevolezza e la prevenzione del cyberbullismo tra i giovani.
Creare uno strumento facilmente accessibile e utilizzabile dai ragazzi.
Il laboratorio di creazione del dataset
Per garantire che il chatbot fornisca informazioni coerenti e affidabili, occorre creare un dataset basato su fonti autorevoli e istituzionali. Il laboratorio si articolerà nelle seguenti fasi:
Ecco alcuni esempi di tematiche e informazioni da inserire nel dataset:
– Definizione del cyberbullismo
– Forme di cyberbullismo
– Conseguenze legali e psicologiche
– Strategie di prevenzione
– Consigli per le vittime
– Risorse di supporto
Creazione di domande e risposte
Sviluppo di un set di domande frequenti (FAQ) e relative risposte basate sulle informazioni raccolte.
Revisione e validazione
Il dataset sarà revisionato da esperti del settore per garantire accuratezza e appropriatezza per il target di età.
Addestramento del chatbot
Ecco le operazioni necessarie per dare tutte le informazioni raccolte in pasto a un’intelligenza artificiale.
1. Scelta della piattaforma
Utilizzeremo una piattaforma di sviluppo di chatbot basata su machine learning, come Dialogflow o altre.
2. Implementazione del dataset
Inserimento del dataset creato nella piattaforma scelta.
3. Addestramento del modello
Utilizzo di tecniche di Natural Language Processing (NLP) per migliorare la comprensione e la generazione del linguaggio naturale.
4. Test e ottimizzazione
Fase di test approfondita con un gruppo di ragazzi della fascia d’età target per perfezionare le risposte e l’interazione del chatbot.
5. Implementazione di funzionalità di sicurezza
Introduzione di filtri per riconoscere situazioni di emergenza e fornire contatti immediati con adulti o servizi di supporto.
Diffusione tra i coetanei
1. Sviluppo di un’interfaccia user-friendly
Creazione di una versione Web del chatbot con un design accattivante e facile da usare per i ragazzi.
2. Campagna di sensibilizzazione nelle scuole
Organizzazione di workshop e presentazioni nelle scuole per introdurre il chatbot e il suo utilizzo.
3. Collaborazione con influencer e creator
Partnership con giovani influencer per promuovere il chatbot sui social media più popolari tra i ragazzi.
4. Gamification
Implementazione di elementi di gioco nell’interazione con il chatbot per aumentare il coinvolgimento.
5. Feedback e miglioramento continuo
Creazione di un sistema di feedback in-app per raccogliere suggerimenti dagli utenti e migliorare costantemente il chatbot.
Questo progetto mira a sfruttare il potenziale dell’intelligenza artificiale per creare uno strumento innovativo e efficace nella lotta contro il cyberbullismo, fornendo ai giovani un supporto accessibile, informativo e interattivo.
Scrivimi per organizzare questo workshop
Scrivimi mandami un WhatsApp al 339.6325418 per organizzare un corso o una conferenza sull’A.I. generativa.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/07/ai_cyberbullismo_workshop_chatbot_bonanomi.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-07-17 11:07:582024-07-17 11:07:58L'intelligenza artificiale per combattere il cyberbullismo: un nuovo progetto "peer to peer" di creazione di un chatbot
Il 15 luglio 2024 sono stato invitato dalla Fondazione PensieroSolido a contribuire all’evento “Intelligenza artificiale e lavoro – Come cambia, come dobbiamo cambiare noi” (vedi news Ansa), in programma al Cefriel. Il mio intervento, della durata di 15 minuti, si è concentrato sul prompt engineering con il titolo “Tutti dobbiamo imparare a usare i prompt”.
La registrazione dell’evento
Sul canale YouTube dell’associazione PensieroSolido si trova la registrazione del mio speech:
Vorrei fare una piccola digressione sulla mia presentazione raccontandovi un aneddoto. L’altro giorno ero in una classe, e a un certo punto uno studente dal fondo della classe mi dice: “Ma lei, alla fine, cosa fa?”. Io rispondo: “Mi occupo di divulgazione del digitale e, attualmente, di intelligenza artificiale”. Questo studente mi ferma e mi dice: “No, cosa fa di LAVORO?”. Spiegare questo mestiere non è facile, come non è stato facile intervenire dopo relatori di alto livello che hanno parlato di scenari internazionali ed etica.
Vorrei ora spiegare cos’è il prompt engineering. Partirei da una citazione di Milan Kundera: “La stupidità deriva dall’avere una risposta per ogni cosa; la saggezza dall’avere per ogni cosa una domanda”. La differenza nel prossimo futuro non sarà avere la conoscenza, perché le macchine studieranno sempre di più e avranno tutta la conoscenza umana e forse qualcosa in più. Quindi, non è necessario che siamo noi a dare le risposte; la differenza sarà fare le domande giuste.
Da quando si è diffuso ChatGPT, si dice che è un po’ “garbage in, garbage out”. In realtà, parliamo di una nuova competenza: il prompt engineering. Questa non è solo una competenza tecnica, ma anche comunicativa. Bisogna saper utilizzare lo strumento e saper comunicare con esso, convincerlo, correggerlo, motivarlo. Questo richiede parole giuste per ottenere l’obiettivo desiderato. Chi è favorito? Chi ha competenze comunicative e umanistiche. Negli Stati Uniti, nove aziende su dieci stanno cercando lavoratori con queste competenze.
La questione è che non stiamo parlando di un nuovo mestiere, ma di una nuova competenza che tutti devono avere. Non è possibile pensare che solo una persona si occupi di prompt engineering per tutti, come non sarebbe possibile non sapere usare Office oggi. Prima o poi, sarà ChatGPT a venire da noi, integrato negli strumenti come Office.
Adesso cerchiamo di capire che cos’è il prompt engineering. Il termine “prompt” viene dal latino e significa “pronto”. Si tratta di dare istruzioni precise per ottenere risultati desiderati. Se fai una brutta istruzione, otterrai pessimi risultati. Molte persone dicono che ChatGPT non funziona, ma è perché non gli fanno domande corrette. Ad esempio, un prompt come “Riscrivi in italiano come un articolo di giornale” non funzionerà mai.
Vi propongo il mio metodo per fare dei buoni prompt: metodo GOL, che sta per Guida, Obiettivo, Layout. Bisogna guidare la macchina, dettagliando ciò che vogliamo e specificando il formato del risultato. Ad esempio, potresti chiedere: “Agisci come un esperto di cinema d’autore e suggerisci cinque film da vedere per chi ha amato ‘Il settimo sigillo’ di Ingmar Bergman, ma senza includere altri film dello stesso regista, e crea una tabella con titolo, regista, motivo per vedere il film”.
Un altro esempio è chiedere a ChatGPT di agire come un esperto di web reputation nel settore alberghiero e analizzare le recensioni di un hotel, creando un elenco delle maggiori criticità riscontrate dagli utenti.
Vi invito a usare questo metodo in tre livelli: ruolo, obiettivo e output. I chatbot capiscono le emozioni e i prompt emotivi possono manipolare i meccanismi di probabilità del modello. Ad esempio, chiedendo un progetto importante per la tua carriera, puoi ottenere un risultato migliore. Ho anche sviluppato un altro framework, chiamato Socrate, che prevede che sia ChatGPT a fare le domande a noi, guidandoci nella costruzione del prompt ideale.
Un esempio potrebbe essere: “Devi aiutarmi a sostenere un colloquio di lavoro come social media manager. Trovi i dettagli dell’offerta a questo link. Fammi una domanda alla volta e aspetta la mia risposta prima di fare la prossima domanda”. Questo simula un colloquio di lavoro.
Un altro framework che ho inventato è SO.C.RA.T.E.
Concludo dicendo che non è l’intelligenza artificiale che ruberà il lavoro, ma chi sa usare l’intelligenza artificiale. Strumenti come NotebookLM di Google permettono di caricare i propri documenti, garantendo risposte basate sui propri dati, senza allucinazioni. Dobbiamo imparare a usare questi strumenti per essere più produttivi ed efficaci, liberando tempo per cose più importanti.
Grazie e buona intelligenza artificiale a tutti.
Scrivimi per organizzare un evento o un corso sull’intelligenza artificiale generativa
Scrivimi mandami un WhatsApp al 339.6325418 per organizzare un corso o una conferenza sull’A.I. generativa.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/07/bonanomi_prompt_engineering_evento_pensierosolido.png12442360Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-07-17 08:21:312024-07-17 08:22:00"Tutti dobbiamo imparare a usare i prompt": il video del mio speech per PensieroSolido (15 luglio 2024)
Nel luglio 2024 ho dato alle stampe, per l’editore Ledizioni, il testo “L’intelligenza artificiale per gli amministratori di condominio“, dopo mesi di eventi sul tema insieme a VeryFastPeople. Il testo ha come sottotitolo “Come usare ChatGPT e gli altri chatbot per analisi documentali, verbali, assistenza clienti, marketing, comunicazione e altro” e vede anche i contributi di Francesco Paini per la prefazione, l’avvocato Andrea Broglia per la parte legale e Giorgio Danesi di Copernico per l’integrazione dell’IA nei CRM.
La quarta di copertina:
“IA per amministratori di condominio” offre una panoramica sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale negli ambiti della gestione condominiale. Il libro illustra metodi per ottimizzare la comunicazione con i condomini, la preparazione e la conduzione delle assemblee, e la prevenzione di problemi attraverso l’utilizzo proattivo delle tecnologie IA. Con contenuti basati su esempi pratici, studi di caso e segnalazioni delle principali piattaforme di IA (non solo ChatGPT), il testo si rivela una guida essenziale per gli amministratori di condominio che desiderano implementare soluzioni innovative nei loro processi lavorativi.
Dove scaricare gratuitamente il libro
Il libro è in vendita su Amazon, ma è anche disponibile gratuitamente in versione PDF sulla pagina Web di VeryFastPeople, a questo indirizzo.
Ecco la presentazione del testo:
Il libro “L’intelligenza artificiale per l’amministratore di condominio” di Gianluigi Bonanomi, con contributi di Andrea Broglia e Giorgio Danesi, è una guida essenziale per gli amministratori che vogliono sfruttare le potenzialità di ChatGPT (e non solo).
Scoprirai come grazie all’innovativo CRM Copernico, l’amministratore può organizzarsi, delegare, monitorare e coordinare le attività, rendendo lo studio un’azienda dinamica e strutturata. Inoltre, imparerai ad applicare l’IA per analisi documentali, gestione verbali, assistenza clienti, marketing e comunicazione.
Questo manuale pratico, arricchito dalla prefazione di Francesco Paini, ti offrirà tanti strumenti concreti per migliorare l’efficienza e la qualità del tuo lavoro, ottimizzando i processi, risparmiando tempo e potenziando significativamente la gestione complessiva del condominio.
L’evento di lancio
Il libro è stato presentato in anteprima il 12 luglio 2024 durante un webinar organizzato da Anaci Lecco.
Qui puoi rivedere il mio intervento durante l’evento:
Come parlare con il libro!
In coerenza con il progetto, ho trasformato il libro “L’intelligenza artificiale per gli amministratori di condominio” in un chatbot. Puoi chiedergli qualsiasi cosa inerente al contenuto del testo:
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/07/gratis_eBook-_intelligenza_artificiale_amministratori_condominio_bonanomi.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-07-15 09:49:232024-07-15 14:18:05Scarica gratis il mio eBook "L'intelligenza artificiale per gli amministratori di condominio"
Nel giugno del 2024 sono stato intervistato da Fabrizio Ferraris di Harpaceas per il podcast “Costruire Smart” sul tema “Perché non dobbiamo avere paura dell’intelligenza artificiale?”. Ecco la registrazione su Spotify:
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/06/costruire_smart_podcast_intervista_ai_bonanomi.jpg5621053Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-06-17 10:13:182024-06-17 10:13:18Perché non dobbiamo avere paura dell'intelligenza artificiale? La mia intervista per il podcast "Costruire Smart" di Harpaceas