Il 14 maggio 2024 sono stato invitato da Confartigianato Imprese a Roma per la convention nazionale. Durante la mia esposizione, ho parlato dell’impatto dell’intelligenza artificiale generativa sui servizi associativi e di come può cambiare il modo di lavorare. Partendo dalla definizione di I.A., e distruggendo alcuni falsi miti, ho elencato alcuni esempi pratici di applicazioni quotidiane, come l’analisi documentale, la creazione di presentazioni e la trascrizione delle riunioni. Infine ho chiuso ricordando l’importante di una nuova competenza: il prompt engineering.
Qui si possono scorrere tutte le slide:
Ecco qui alcune foto dell’evento:
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https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/05/Confartigianato-Convention-2024-0370.jpg10661600Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-05-17 17:40:422024-05-17 17:48:17La convention di Confartigianato Imprese a Roma sull'intelligenza artificiale: le mie slide
Dal marzo 2024 Claude, LLM di Anthropic dei fratelli Amodei, è accessibile in Italia nella versione gratis. In questo video spiego cos’è, cosa fa, chi l’ha fondato, perché si chiama così e cosa lo differenzia da ChatGPT:
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Il primo marzo 2024 ho tenuto un webinar per Edulia di Treccani su Google Gemini. Ecco la registrazione integrale dell’evento (comprese le moltissime domande che mi sono arrivate):
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Sul numero di gennaio 2024 di Silhouette Donna sono stato intervistato da Francesca Tozzi sul tema “computer vision”. L’articolo discute i progressi dell’intelligenza artificiale, come l’AI possa ora riconoscere immagini e fornire informazioni utili, come traduzioni di menù in lingue straniere, identificazione di prodotti per lo shopping online, e riconoscimento di luoghi e monumenti durante i viaggi. Nell’intervista ho citato strumenti come ChatGPT Plus, Bing Chat e applicazioni come Google Lens.
Questo l’incipit dell’articolo:
L’intelligenza artificiale fa un passo avanti, ora non solo risponde alle domande ma è anche in grado di riconoscere le immagini, una nuova funzione destinata ad avere interessanti risvolti utili e ricreativi. Soprattutto per le donne. Si sa infatti che gli uomini amano i computer, la tecnologia, l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale. E che si sono tutti esaltati con l’arrivo di ChatGPT. Roba da maschi nerd quindi? No, bando ai luoghi comuni: ci sono donne che col computer sanno fare di tutto e ragazze agili con ogni applicazione. Le possibilità dell’Artificial Intelligence (AI) sono pressoché infinite e alcune in particolare sono utilizzabili in modo facile e intuitivo per la gestione dei problemi del quotidiano. Come appunto la tecnologia che dialoga con ogni immagine.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/01/ai_immagini_-Silhouette_Donna_intervista_Gianluigi_Bonanomi_gennaio_2024.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-01-06 10:28:112024-01-07 11:06:28Come sfruttare l'intelligenza artificiale per riconoscere le immagini: la mia intervista per Silhouette Donna di Gennaio 2024
Qualche tempo fa mi sono imbattuto in questo articolo:
Non sono d'accordo: il prompt engineering, l'arte di interrogare le intelligenze artificiali, non sarà un lavoro, bensì una competenza. E qui viene il bello: una competenza mai vista.
Tra hard e soft skill
Fino a oggi abbiamo sempre diviso le competenze tra hard skill e soft skill. Tra le prime mettevamo le abilità tecniche che si applicano a mansioni e compiti specifici, per esempio saper usare Excel. Per soft skills, invece, intendevamo abilità interpersonali che possono essere trasferite a diversi tipi di lavoro e situazione, come la capacità di saper lavorare in team. Ora invece si parla di qualcosa di inedito: un ibrido. Dobbiamo sapere utilizzare degli strumenti informatici, i cosiddetti modelli di linguaggio LLM (questa è una hard skill) ma con la capacità di saperli interrogare, correggere, stimolare e così via. Ma queste sono competenze comunicative, addirittura relazionali! Quindi hard e soft skill si mischiano nel prompt engineering.
Faccio un esempio. Il paper scientifico intitolato "Large Language Models Understand and Can be Enhanced by Emotional Stimuli" esplora la capacità dei grandi modelli linguistici (LLM) di comprendere gli stimoli emotivi. Gli autori hanno condotto esperimenti su vari LLM (come Vicuna, Llama 2, BLOOM, ChatGPT e GPT-4) e hanno dimostrato che gli LLM hanno una certa comprensione dell'intelligenza emotiva e che le loro prestazioni possono essere migliorate con l'uso di "emotion prompt", prompt che combinano il comando originale con stimoli emotivi. I risultati? Un miglioramento medio del 10,9% in termini di prestazioni, veridicità e metriche di responsabilità.
Il mio corso di prompt engineering
Il corso può avere una durata variabile, a seconda delle esigenze dell'azienda o del professionista: durata minima 6 ore. Il corso, anzi: il workshop, mira a fornire una conoscenza approfondita dell'ottimizzazione delle interazioni tra gli utenti e i LLM (come ChatGPT, Copilot, Gemini, Claude, ecc.). L'obiettivo concreto? I partecipanti impareranno le tecniche e gli strumenti per creare prompt efficaci, migliorare l'accuratezza e l'utilità delle risposte generate dai modelli. Ovviamente saranno mostrati tanti casi di successo ma soprattutto occorre mettere in pratica tutto quello che si vede di volta in volta. I moduli previsti sono cinque.
Modulo 1
Introduzione al prompt engineering
Questo modulo introduce gli studenti ai concetti fondamentali del prompt engineering: intelligenza artificiale generativa, machine learning, deep learning, LLM, NPL, ecc.
Modulo 2
Etica e considerazioni legali
Questo modulo finale affronta le questioni etiche e legali relative all'utilizzo di LLM e al prompt engineering, inclusi privacy, copyright e la sicurezza.
Modulo 3
Creazione di prompt efficaci
In questo modulo, gli studenti impareranno come formulare prompt che portano a risposte più accurate e utili da parte dei modelli di lingua. In particolare ho sviluppato il mio modello cha si chiama "GOL".
Durante il corso illustro anche il modello G.O.L.D., variante evoluta del metodo G.O.L., e il metodo SO.C.RA.T.E.:
Modulo 4
Ottimizzazione e Testing
Questa parte del corso, la più laboratoriale, esplora le tecniche di ottimizzazione e testing dei prompt.
Modulo 4
Casi d'uso specifici e best practice
Il modulo copre vari casi d'uso specifici del prompt engineering, da applicazioni aziendali a progetti di ricerca, e discute delle migliori pratiche nel settore.
Il 29 settembre 2023, Canzio Dusi ed io siamo stati invitati da Netweek a una colazione di lavoro con una trentina di aziende e professionisti brianzoli.
Abbiamo parlato di molti temi: cos’è l’intelligenza artificiale generativa, perché ChatGPT ha avuto tanto successo, perché molti professionisti temono per il proprio lavoro, cosa possono fare le aziende per governare il cambiamento. Tutti temi che sono stati riassunti da questo articolo del Giornale di Merate:
Per farvi capire le potenzialità dell’IA generativa, ho dato in pasto a ChatGPT l’articolo ed ecco il suo riassunto.
L’articolo è piuttosto lungo e copre una vasta gamma di argomenti riguardanti l’intelligenza artificiale (IA) e il suo impatto sulla sfera professionale e privata. Ecco un riassunto dei punti chiave:
Contesto:
L’articolo discute un workshop organizzato dal Gruppo Netweek, che ha visto la partecipazione di vari stakeholder, tra cui imprenditori, rappresentanti di associazioni e esperti nel campo dell’innovazione tecnologica, come Canzio Dusi e Gianluigi Bonanomi.
Potenzialità dell’IA:
– L’IA è vista come una tecnologia rivoluzionaria che cambierà sia la sfera professionale che quella privata.
– Le aziende sono particolarmente interessate all’IA per ottimizzare il lavoro, liberando tempo dalle attività routinarie.
Pregi e Difetti:
– Mentre alcuni vedono l’IA come una svolta epocale, altri esprimono preoccupazioni e timori.
– È stato sottolineato che l’IA è già una realtà, con chatbot come Alexa e Siri che stanno diventando sempre più comuni.
Impatto Sociale:
– L’IA creerà nuovi posti di lavoro ma metterà a rischio alcune categorie, in particolare lavori ripetitivi o a basso valore aggiunto.
– C’è un bisogno urgente di regolamentazione e investimenti in formazione e sviluppo.
Futuro del Lavoro:
– La valutazione del lavoro si sposterà da un modello basato sul tempo a uno basato su obiettivi e qualità.
– Si prevede che l’80% delle professioni, soprattutto quelle intellettuali a basso valore aggiunto, sarà influenzato dall’IA.
Altri Punti:
– L’articolo menziona anche l’importanza della governance dell’IA e la necessità di un ripensamento complessivo dei processi aziendali.
– Viene citata la piattaforma Chat Gpt, che è utilizzata solo dal 19% della popolazione totale negli Stati Uniti, ma che ha un grande potenziale per migliorare la qualità dei processi lavorativi.
In sintesi, l’articolo sottolinea l’importanza crescente dell’IA e i suoi potenziali benefici, ma anche le sfide e le preoccupazioni che essa porta con sé.
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La Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, in merito all’indagine conoscitiva su “Intelligenza artificiale: opportunità e rischi per il sistema produttivo italiano”, ha svolto diverse audizioni. Questo il mio intervento:
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Il centenario Kissinger è l’ex Segretario di Stato Usa
Schmidt è stato Ceo di Google
Huttenlocher è un decano del Massachusetts Institute of Technology
Il libro è un’indagine sulle implicazioni dell’intelligenza artificiale nella nostra società, e chiude con uno sguardo al futuro. Gli autori esplorano una vasta gamma di temi: dalla filosofia alla tecnologia, dalla sicurezza all’etica, per offrire una panoramica completa di come l’IA stia cambiando il nostro modo di vivere, pensare e interagire con il mondo.
Due esempi di innovazioni tecniche
Il libro inizia con esempi concreti di come l’IA ha già iniziato a rivoluzionare vari settori. Per esempio insiste molto sull’esempio di AlphaZero di Google DeepMind: un’IA che ha battuto Stockfish al gioco Go nel 2017, è stato in grado di farlo con solo quattro ore di auto-allenamento. Questo dimostra la capacità dell’IA di riconoscere modelli e generare mosse mai immaginate prima: mi ha molto colpito il caso del sacrificio della regina in una partita di scacchi, mossa strategica difficilmente percorribile per un umano.
Un altro esempio significativo è l’uso dell’IA nel campo medico. Nel 2020, il MIT ha scoperto un nuovo antibiotico, Halicina, in grado di sconfiggere ceppi batterici resistenti, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. Sorprendentemente, i ricercatori non sanno esattamente perché funzioni, il che solleva interrogativi sulla comprensione umana delle decisioni prese dall’IA.
Impatto sociale e filosofico
Gli autori puntano forte sulle implicazioni della rivoluzione IA. Sottolineano che, a differenza di altre innovazioni tecnologiche, l’intelligenza artificiale abbia il potenziale per trasformare la struttura sociale e politica. Non è solo un cambio di strumento, come passare dal cavallo all’automobile, ma una trasformazione radicale che influenzerà tutti gli ambiti dell’esperienza umana. L’IA pone domande fondamentali sulla natura dell’essere umano e sul nostro ruolo in un mondo sempre più dominato dalle macchine.
Perché leggerlo (e perché no)
Consiglio il libro per questi motivi:
“L’era dell’intelligenza artificiale e il nostro futuro” è un libro introduttivo, utile per chiunque sia interessato all’impatto dell’IA sulla società. Offre una panoramica abbastanza completa delle opportunità e delle sfide che questa tecnologia presenta, esplorando sia gli aspetti tecnici che quelli filosofici.
Si notano i diversi punti di vista degli autori: tecnologia, filosofia, sociologia, geopolitica, storia, ecc.
È sufficientemente breve e scorrevole.
Perché eviarlo:
È un libro molto basico. Eppure non costituisce una vera introduzione all’IA, presuppone che si conosca già il fenomeno.
A volte è prolisso, per esempio la parte su politica e cyberwar l’avrei ridotta alla metà.
È ripetitivo: l’esempio dell’halicina mi è uscito dagli occhi. Mi sarebbe piaciuto trovare molti altri esempi e casi di studio.
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Titolo del corso: ChatGPT e AI generativa per avvocati
Durata: 6 ore (più eventuale follow-up)
Scenario
L’intelligenza artificiale e le sue applicazioni stanno rivoluzionando molti settori, tra cui quello legale. ChatGPT, un modello di IA generativa sviluppato da OpenAI, può essere un potenziale alleato per gli avvocati, offrendo supporto in vari compiti come la ricerca preliminare per cause o fusioni societarie. A patto di saperlo usare bene. L’uso di queste tecnologie non è esente da sfide e rischi.
Un esempio di uso problematico è il caso di Steven Schwartz, un avvocato dello studio legale Levidow, Levidow e Oberman, che ha utilizzato ChatGPT per la stesura di un documento legale a difesa del suo cliente Roberto Mata. Il documento, presentato in tribunale, conteneva informazioni fasulle, inventate di sana pianta dal chatbot di OpenAI (il tema è quello delle allucinazioni dei LLM). Nonostante Schwartz avesse chiesto rassicurazioni a ChatGPT sulla veridicità dei casi citati, il chatbot ha confermato che erano tutti reali, risultando poi inesatti. Questo ha portato a possibili sanzioni legali per l’avvocato.
Un altro caso simile è avvenuto negli Stati Uniti, dove un uomo ha citato in giudizio la compagnia aerea Avianca dopo essere stato colpito a un ginocchio da un carrello di metallo durante un volo. Gli avvocati dell’accusa hanno presentato un fascicolo contenente diversi casi analoghi avvenuti in passato, tutti frutto della fantasia di ChatGPT. Anche in questo caso, gli avvocati sono stati multati e il caso è stato archiviato.
Questi esempi evidenziano come l’intelligenza artificiale non sia ancora pronta per lavorare in completa autonomia. Gli strumenti di IA come ChatGPT hanno ancora bisogno della supervisione dell’uomo per funzionare correttamente, e soprattutto di competenze specifiche per la creazione dei prompt.
Il corso mira a fornire una comprensione chiara di come l’IA e ChatGPT stanno influenzando la professione legale e come utilizzarli in modo efficace e responsabile.
Obiettivi del corso:
Comprendere le basi dell’Intelligenza Artificiale (IA) e di ChatGPT.
Esplorare come l’IA sta rimodellando il mondo del lavoro, in particolare la professione legale.
Capire come utilizzare ChatGPT e altri LLM come strumento di supporto nella professione legale.
Discutere i rischi e i benefici dell’IA per la professione legale.
Esaminare casi reali di applicazione di ChatGPT nel campo legale.
Temi del corso:
Introduzione a ChatGPT e all’IA generativa: lo scenario.
L’IA e il futuro della professione legale.
Prompt engineering
Utilizzo di ChatGPT nella pratica legale: ricerche preliminari, costruzione di difese, comunicazioni, marketing, ecc.
I migliori plug-in di ChatGPT Plus per i legali
Test di altri LLM: Bard, Bing, Claude, ecc.
LLM e tool di AI per il marketing e la comunicazione dei legali (testi, immagini, video, ecc.)
Rischi e benefici dell’IA per gli avvocati.
Casi di studio: esempi di applicazione di ChatGPT nel campo legale.
Workshop sull’uso dell’AI generativa per i legali.
Risultati attesi: Al termine del corso, i partecipanti avranno una comprensione chiara di come l’IA e ChatGPT stanno influenzando la professione legale. Saranno in grado di utilizzare ChatGPT come strumento di supporto nel loro lavoro e avranno una visione equilibrata dei rischi e dei benefici dell’IA per la professione legale.
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https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2023/07/chat-gpt-avvocati-corso-bonanomi.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2023-07-24 09:42:032023-07-24 09:42:03Corso "ChatGPT e AI generativa per avvocati"
Ecco un possibile percorso formativo sull’intelligenza artificiale generativa, suddiviso in 10 appuntamenti da 3/4 ore ciascuno.
Scenario
Da decenni si parla di intelligenza artificiale, da anni di AI generativa. Ma è solo dalla fine del 2022, con l’esplosione della ChatGPT-mania, che molte aziende e professionisti hanno iniziato a interrogarsi su come potrebbe cambiare il mondo del lavoro. In questi primi mesi si è già visto come l’intelligenza artificiale travolgerà l’80% dei lavori e una vasta gamma di settori, dalla medicina alla finanza, dall’ingegneria al marketing, per non parlare dei mestieri creativi.
L’intelligenza artificiale generativa, in particolare i modelli di linguaggio come GPT-4 o PaLM, può creare contenuti originali, rispondere a domande, scrivere codice, tradurre lingue, fare brainstorming e analisi evolute, e molto altro ancora. Questo apre una serie di opportunità per i professionisti in termini di efficienza, creatività e personalizzazione. Per esempio, i lavoratori del marketing e della comunicazione possono utilizzare l’IA generativa per creare piani editoriali e contenuti personalizzati, migliorando l’engagement e la conversione. Per questo il corso affronta il tema dei contenuti sia dal punto di vista strategico (piano editoriale) che tattico (come creare diversi tipi di contenuti, compresi quelli multimediali). Inoltre, l’IA generativa può aiutare i professionisti a rimanere competitivi in un mercato del lavoro sempre più digitalizzato: per questo nel percorso è stato inserito un incontro anche sul personal branding. In generale, l’IA generativa può aiutare i professionisti a liberare tempo da compiti ripetitivi (per esempio rispondere a decine di email o creare grafici e slide) e a concentrarsi su attività più strategiche e creative. Questo non solo può migliorare la produttività, ma può anche portare a un lavoro più gratificante. Del resto, come si suol dire, non è l’intelligenza artificiale a rubare il lavoro, ma un professionista che la sa usare bene.
Il percorso è adatto a ogni professionista, dai C-level che vogliono comprendere il fenomeno AI ai lavoratori che vogliono capire come cambia il proprio lavoro da subito. Ogni appuntamento includerà una parte di spiegazione e una parte pratica, laboratoriale.
Materiale
Al termine di ogni lezioni i discenti riceveranno copia delle slide e spunti di approfondimento.
Il percorso in 10 appuntamenti
1. Introduzione agli LLM e all’intelligenza artificiale generativa