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“ChatGPT e intelligenza artificiale: strumenti a supporto dell’Umanità?”: il video dell’evento di Lecco del 12 maggio 2023

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Il 12 maggio 2023 sono stato invitato dal Giornale di Lecco e dall’associazione Libertà Protagonista a parlare di intelligenza artificiale e ChatGPT insieme ai compagni di viaggio Canzio Dusi e Paolo Dalprato (che ne ha scritto sul suo blog). In questa pagina trovi il video integrale dell’evento, oltre alle slide e ad alcuni articoli.

Il video integrale dell’evento di Lecco

L’evento, che ha visto la partecipazione di molti cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali, è stato registrato. Qui trovi il video integrale, della durata di circa 75 minuti, dove Canzio, Paolo ed io ci passiamo la palla per parlare di intelligenza artificiale generativa, ChatGPT & friends, rischi e opportunità. Buona visione.

Le slide dell’evento

Abbiamo deciso di mettere a disposizione anche le slide usate durante l’evento:

Evento_Chatgpt_Lecco_12maggio2023

L’intervista per PrimaMerate

In previsione dell’evento sull’intelligenza artificiale del 12 maggio 2023 a Lecco, sono stato intervistato dal Giornale di Lecco e dal quotidiano online PrimaMerate. Queste le mie risposte.

L’AI fa paura?

Secondo me dobbiamo attuare un approccio scevro da qualsiasi ideologia e chiederci “questa roba qui serve?” O è una cosa tipo metaverso? No, no, qui siamo davanti non solo a una “bella e divertente novità”, ma a uno strumento che la gente sta già usando. L’AI di chatGPT a breve sarà dentro Word, Excel o Power point, potrà fare una presentazione o scrivere poesie, come mi ha detto un signore 70enne durante un corso, che ha chiesto a chatGPT di scrivere una poesia per il compleanno della moglie! Le applicazioni pratiche sono innumerevoli e a portata di mano; state cercando lavoro? Date in pasto a chatGPT il vostro curriculum e l’annuncio di lavoro per cui vi candidate e chiedete di preparare una lettera di presentazione. Di recente ho tenuto un corso per bibliotecari e abbiamo provato a far creare un percorso di lettura a chatGPT sulla base dei gusti del lettore.

E cosa ne pensa delle accuse che l’AI ruberà il lavoro agli uomini?

Sarà che io sono ottimista di natura, ma ritengo che non è l’intelligenza artificiale a rubarti il lavoro, è un professionista che sa usare l’intelligenza artificiale che a rubarti il lavoro!

Gli articoli sul Giornale di Lecco

Questo il primo articolo sull’evento uscito sul Giornale di Lecco a fine aprile.

29_04_2023_Giornale_di_LECCO_evento_intelligenza_artificiale_Bonanomi_Dusi

Questo l’articolo sul Giornale di Lecco uscito dopo l’evento:

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Come l’intelligenza artificiale può ridurre i costi aziendali (senza licenziamenti): esempi pratici

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L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando ogni aspetto della nostra vita: da come viaggiamo (i navigatori satellitari smart, precisi al minuto) agli acquisti (prezzi dinamici), da quello che guardiamo in streaming (il fenomenale algoritmo di profilazione di Netflix) a come giochiamo (in alcuni videogame alcuni personaggi virtuali sono… autonomi). Ma è nel mondo delle aziende che l’AI promette di essere dirompente. Grandi e piccole che siano, le imprese possono già usare alcuni strumenti per automatizzare i processi e, cosa che fa brillare gli occhietti degli imprenditori, ridurre i costi, anche senza tagliare il personale! In questo articolo elencherò alcune applicazioni dell’intelligenza artificiale generativa, nonché altri tool AI già in uso.

Automazione del caricamento dei prodotti e-commerce

Molti, dal dicembre 2022, hanno usato ChatGPT per molti usi divertenti: dal farsi suggerire itinerari alle ricette, dalle conversazioni con Napoleone alla revisione del CV. Ma in azienda? È possibile usare il celebre chatbot per compiti ripetitivi, liberando i dipendenti per azioni più utili. La risposta è sì. Per esempio è possibile usare un foglio di calcolo con integrato ChatGPT: il chatbot riconosce il prodotto e genera automaticamente la descrizione dei prodotti (volendo in 95 lingue!), pronta per essere caricata sul sito.

Altri strumenti di AI possono automatizzare il processo di caricamento dei prodotti nei siti e-commerce, riducendo così il tempo e i costi associati a questa operazione. DataCrops o Import.io permettono alle aziende di estrazione dati e l’inserimento automatico dei prodotti, facilitando la gestione dei cataloghi online e riducendo il bisogno di intervento umano.

Formazione e sviluppo (e “Wikipedia aziendale”)

Le IA generative possono essere utilizzate anche per la formazione e lo sviluppo del personale. Possono creare scenari di formazione personalizzati: addestrare un venditore o un addetto al telemarketing con ChatGPT. A questo proposito, si potrebbe pensare anche alla creazione di una wikipedia aziendale per una migliore condivisione delle informazioni e l’automazione dei processi di formazione dei dipendenti. L’AI può essere utilizzata per creare una base di conoscenze centralizzata, contenente le informazioni essenziali sui prodotti, i servizi e le procedure dell’azienda. Ma non solo: i dipendenti possono interrogare quel database grazie a un chatbot dedicato (per esempio Serge).

Fino ad ora questo tipo di progetto, certamente possibile, era molto costoso, sia in termini di tempo che di risorse. Fortunatamente, grazie all’uso di Alpaca, è possibile ridurre notevolmente i costi. Alpaca è un modello di apprendimento automatico realizzato all’Università di Stanford. Come utilizzare questo modello open source per creare una Wikipedia aziendale efficiente e a basso costo?

Per cominciare, è necessario installare il modello in locale: per fortuna richiede pochissime risorse (anche su un normale PC con 16 Gb di memoria RAM e una CPU a 6 o 8 core). Quindi è possibile avviare l’addestramento del modello, utilizzando un codice fornito da Alpaca. Ovviamente il modello può essere addestrato su dati specifici dell’azienda, garantendo una maggiore precisione ed efficacia.

Al di là di questa soluzione particolarmente “nerd”, è possibile anche usare tool come Guru: usa l’AI per organizzare e catalogare informazioni aziendali in un unico luogo accessibile, riducendo il tempo speso dai dipendenti nella ricerca di informazioni.

Comunicazione esterna: usare i chatbot per la customer care

L’uso dei chatbot per la customer care può aiutare a ridurre i costi dell’azienda, automatizzando il processo di risposta alle domande dei clienti. I chatbot possono essere programmati per rispondere alle domande più frequenti e per indirizzare i clienti ai dipendenti giusti in caso di necessità. Ciò riduce il carico di lavoro dei dipendenti, consentendo loro di concentrarsi su compiti più complessi e migliorando la soddisfazione dei clienti.

Strumenti come ChatGPT o IBM Watson possono gestire richieste di routine, fornire risposte immediate 24/7 e liberare il personale per gestire problemi più complessi. Chiaramente in caso di richiesta complessa, interviene un umano.

Sempre in merito alla comunicazione con i clienti e sempre parlando di IBM, segnalo IBM Watson Tone Analyzer, utile per analizzare il tono e il sentimento nelle comunicazioni via email o chat. Questo può aiutare a identificare potenziali problemi di morale o conflitti all’interno dell’azienda.

Organizzazione interna

Per la collaborazione interna di dipendenti e collaboratori, piattaforme come Slack possono utilizzare l’IA per migliorare la collaborazione e la comunicazione all’interno dell’azienda. Per esempio, possono suggerire persone da coinvolgere in una conversazione, identificare temi importanti in una discussione, o persino aiutare a organizzare e gestire i compiti. Invece piattaforme come Asana o Trello utilizzano l’IA per aiutare a gestire progetti e compiti. Possono suggerire priorità, identificare i colli di bottiglia e persino prevedere le scadenze in base ai dati storici.

Per quanto riguarda i report, un tool come Quill può creare report dettagliati da dati complessi, risparmiando tempo e sforzo rispetto alla creazione manuale di report.

I dipendenti fanno molte riunioni, e dopo la pandemia molte videocall. Potrebbero usare strumenti come Microsoft Teams, che ormai integra il motore di ChatGPT, per creare minute delle riunioni, mail di follow-up, report. In concreto, partendo dalla trascrizione automatica della riunione, posso sapere chi ha detto cosa, che cosa si è deciso, quali sono i prossimi passi e così via. Questo permette di risparmiare tempo e ridurre gli errori, consentendo ai partecipanti di concentrarsi sul contenuto della discussione piuttosto che su appunti dettagliati.

Una nota: se la riunione è in presenza, si può registrare il parlato con strumenti gratis come Trascrizione istantanea.

Generazione di Contenuti

La generazione di contenuti è un altro settore che può beneficiare enormemente dell’IA generativa. Le aziende spendono somme importanti (anche se spesso non abbastanza) per creare contenuti per il marketing, alimentare siti e blog, tenere vivi i social media. ChatGPT può aiutare a generare bozze di contenuti o idee per post sui social media, riducendo così il tempo e il costo necessari per creare nuovi contenuti (ovviamente da validare, correggere, sistemare). Questo può liberare tempo per i membri del team di contenuti per concentrarsi sulla strategia e sulla pianificazione.

Vi sono anche altri strumenti che possono creare un post per i social da tutti i punti di vista: testuale e visuale. Sto pensando a Microsoft Designer: basato sugli algoritmi di DALL-E 2 (altro progetto dei genitori di ChatGPT, OpenAI) e promette di velocizzare e automatizzare la generazione di contenuti grafici destinati al web e ai social network. Al momento, lo strumento si trova ancora in fase di test con accesso limitato e l’unico modo per provare Microsoft Designer è quello di inserire il proprio indirizzo email nella lista d’attesa sul sito ufficiale.

Altre idee e tool per tagliare i costi con l’AI

I campi di applicazione dell’intelligenza artificiale in azienda allo scopo di tagliare i costi sono molti. Eccone, in breve, altri cinque.

  1. Analisi predittiva della domanda
    Strumenti basati sull’IA come Google Cloud AI o Microsoft Azure AI possono analizzare i dati storici per prevedere la domanda di prodotti o servizi. Questo permette alle aziende di ottimizzare la produzione e l’inventario, riducendo il rischio di sovrapproduzione e spreco.
  2. Analisi delle spese
    Con l’utilizzo dell’IA, le aziende possono analizzare le loro spese (per esempio quelle energetiche) in modo più accurato e identificare aree in cui risparmiare. Per esempio AppZen utilizza l’intelligenza artificiale per verificare le spese e identificare frodi o abusi.
  3. Automazione dei processi aziendali
    L’IA può essere utilizzata per automatizzare una serie di processi aziendali, come la fatturazione, la gestione delle risorse umane o l’analisi dei dati. Automatizzare queste attività con strumenti come UiPath o Automation Anywhere può portare a risparmi significativi di tempo e denaro.
  4. Sicurezza informatica
    Le soluzioni di sicurezza basate sull’IA come Darktrace o CrowdStrike possono aiutare a prevenire violazioni dei dati, che possono costare alle aziende milioni in multe e problemi di reputazione.
  5. Manutenzione preventiva
    L’IA può essere utilizzata per ottimizzare prevenire i guasti, per esempio nelle aziende manifatturiere. Strumenti basati sull’IA come SparkCognition o Uptake possono monitorare l’attrezzatura e prevedere eventuali guasti o problemi di manutenzione.

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ChatGPT per insegnanti di italiano per stranieri: 3 esempi d’uso

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Il 6 maggio 2023 sono stato invitato da Alma Edizioni, casa editrice leader nella produzione di materiali didattici e corsi di lingua per l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua e lingua straniera, mi ha invitato a Madrid all’evento “Idee per una nuova didattica“. Il tema del mio intervento: “Intelligenza artificiale nella classe di lingua: come usare ChatGPT”:

L’intervento si propone di illustrare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per l’insegnamento dell’italiano agli stranieri. In particolare, verranno presentati i principi teorici e le applicazioni pratiche di ChatGPT, un sistema di conversazione basato su una rete neurale in grado di generare risposte coerenti e naturali in italiano. Verranno inoltre forniti esempi di attività didattiche che sfruttano ChatGPT per stimolare la produzione e l’interazione orale e verrà mostrato come è possibile creare dialoghi personalizzati con gli studenti, allo scopo di sviluppare competenze critiche e creative nell’uso dell’intelligenza artificiale in ambito didattico.

3 esempi d’uso di ChatGPT per insegnanti di italiano per stranieri

Durante la conferenza ho raccontato che cos’è l’intelligenza artificiale generativa, inquadrato il fenomeno ChatGPT (con pregi e difetti) ma soprattutto dato alcuni spunti per l’uso di questo straordinario strumento per chi insegna italiano agli stranieri. Ecco tre spunti.

  1. Creazione di materiale didattico personalizzato
    ChatGPT può aiutare gli insegnanti di italiano per stranieri a creare materiale didattico adatto ai diversi livelli linguistici dei loro studenti. Per esempio, l’insegnante può chiedere a ChatGPT di generare brevi racconti, dialoghi o esercizi di grammatica per specifici livelli (A1, A2, B1, B2, C1, C2): ho mostrato un dialogo tra Maradona e Pelé con il fill in the blanks (mancavano i verbi). Il materiale generato può essere utilizzato (come abbiamo visto, senza alcun problema di copyright) per potenziare le competenze linguistiche degli studenti in modo personalizzato e stimolante.
  2. Supporto nella correzione di compiti
    Gli insegnanti possono utilizzare ChatGPT per verificare e correggere compiti scritti dagli studenti. Inviando il testo al modello, ChatGPT può individuare gli errori grammaticali, ortografici, di sintassi e di lessico, suggerendo le correzioni appropriate. Questo può aiutare gli insegnanti a risparmiare tempo e, soprattutto, a concentrarsi su altre attività didattiche. L’ho detto chiaramente: non è l’AI che ti ruba il lavoro, ma un umano che sa usarla.
  3. Simulazione di conversazioni per la pratica orale
    ChatGPT può essere usato come interlocutore, per chiacchierare: del resto è un chatbot! Questo permette agli studenti, che non sempre trovano interlocutori al loro livello, di esercitarsi nell’uso dell’italiano in situazioni reali e pratiche. Gli insegnanti possono creare scenari specifici, come prenotare un hotel, chiedere indicazioni, ordinare al ristorante o, come visto, parlare con Manzoni e Vivaldi.
    Tra parentesi, si può usare anche uno strumento come Tandem GPT per fare conversazione a seconda del proprio livello.

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“Migliorare la comunicazione a lavoro con l’Intelligenza Artificiale”: il mio nuovo corso per Edulia

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Dal sapere Treccani è nata Edulia Masterclass, la piattaforma di e-learning dedicata a chi vuole imparare sempre qualcosa di nuovo. Anche io ho preso parte al progetto realizzando il corso Migliorare la comunicazione a lavoro con l’intelligenza artificiale.

Il nuovo corso sulla comunicazione con l’AI

La comunicazione all’interno di un’azienda è essenziale per il successo dell’organizzazione, ma può anche essere un’attività impegnativa e complessa. Fortunatamente, l’AI può offrire nuovi strumenti per semplificare e migliorare la comunicazione professionale.

Descrizione del corso

Vuoi conoscere un nuovo strumento utile per il lavoro? Hai bisogno di rendere più efficiente la comunicazione all’interno dell’azienda? In questo corso, indirizzato a chi lavora, potrai comprendere come utilizzare l’intelligenza artificiale per facilitare e migliorare le comunicazioni che ogni giorno metti in atto con tecniche e strumenti tradizionali all’interno o all’esterno dell’azienda. L’obiettivo del corso è quello di fornire una panoramica sui modi in cui l’AI può aiutare a comunicare in modo più efficace, riducendo gli errori e aumentando l’efficienza.

  • Durata: 8 micro-moduli per il totale di un’ora di corso
  • Corso fruibile da ogni device in formato video e podcast
  • Certificato di completamento

L’accesso con lo sconto

Se Edulia vi incuriosisce e volete scoprire di più, vi lascio questo codice sconto del 30% da usare al momento dell’acquisto: bonanomi30

Il Web writing con ChatGPT: un possibile prompt

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Da qualche tempo a questa parte, tutte le volte che inizio un corso sul Web writing chiedo: ha ancora senso insegnare a scrivere per il Web ai tempi di ChatGPT e dell’intelligenza artificiale generativa?
La risposta è sì.
Non solo perché voglio continuare a fare i corsi (scherzo).
È possibile analizzare il tema da due punti di vista:

  • Devi sapere che cosa chiedere all’intelligenza artificiale (input)
  • Devi essere in grado di valutare il contenuto (output)

Posto che l’AI non può sostituire un umano nella scrittura (ancora per un po’ di tempo) e che deve rappresentare un ottimo alleato, un assistente virtuale, in questo articolo vedrai un possibile prompt per trasformare ChatGPT nel tuo scriba.

Un prompt per il Web writing con ChatGPT

Dopo diverse prove ho messo a punto questo prompt, che tiene conto di tecniche di scrittura e organizzazione dei contenuti online:

Agisci come web writer ed esperto SEO.
Scrivi un articolo informativo e diretto su [TEMA], mantenendo una lunghezza di circa 300 parole. Il tono deve essere sobrio e l’articolo ben ottimizzato per i motori di ricerca, con un titolo che posizioni la keyword principale all’inizio per massimizzare la visibilità.

Struttura l’articolo in paragrafi brevi e incisivi, separati da spazi adeguati per chiarire le idee. Ogni paragrafo deve iniziare con un sottotitolo H2 che contiene una keyword rilevante. Utilizza frasi brevi e una voce verbale attiva per comunicare le informazioni in modo chiaro e diretto. Nel primo paragrafo, applica le 5W (Chi, Cosa, Quando, Dove, Perché) per offrire un’introduzione completa, integrando esempi concreti o dati statistici per supportare le affermazioni.

Incorpora punti elenco per elencare concetti o dati, facilitando la lettura. Inserisci almeno un link di approfondimento a una fonte esterna autorevole. Evidenzia le parole chiave in grassetto per attirare l’attenzione del lettore e dei motori di ricerca.

Rivolgiti direttamente al lettore usando il “tu” e formula domande che stimolino la riflessione per coinvolgerlo ulteriormente. Concludi con una call to action sottile che incoraggi il lettore all’azione senza comandi diretti, come suggerire di visitare un link per maggiori informazioni o di esprimere un’opinione nei commenti.

Evita l’uso di metafore, cliché, generalizzazioni e avverbi inutili. Assicurati di non inserire frasi di chiusura comuni come “In conclusione” e di omettere note o avvertenze superflue.

I risultati, con ChatPGT basato su GPT4, sono interessanti. Ecco un esempio.

Intelligenza artificiale a scuola: il futuro dell’educazione è qui

Cos’è l’intelligenza artificiale nella didattica?

L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il settore educativo, introducendo metodi di insegnamento innovativi e personalizzati. Chi ne beneficia? Studenti e insegnanti, cosa offre? Soluzioni su misura per migliorare l’apprendimento. Quando e dove viene implementata? Negli ultimi anni, in molte scuole avanzate a livello globale. Perché questa tecnologia è così rilevante? Perché personalizza l’educazione in base alle esigenze individuali degli alunni, migliorando risultati e coinvolgimento.

Applicazioni pratiche dell’IA

  • Tutoraggio automatico: Programmi AI che forniscono assistenza personalizzata agli studenti.
  • Valutazione automatizzata: Sistemi che analizzano e valutano le risposte degli studenti in tempo reale.
  • Contenuti interattivi: Risorse didattiche che si adattano al livello di competenza dello studente.

Queste tecnologie non solo supportano gli studenti ma aiutano anche gli insegnanti a monitorare i progressi e ad adattare le lezioni in modo più efficace.

Benefici e sfide

L’introduzione dell’IA nelle scuole offre numerosi vantaggi, come l’incremento dell’efficienza e dell’efficacia educativa. Tuttavia, presenta anche delle sfide, come la necessità di una formazione adeguata per gli insegnanti e questioni legate alla privacy dei dati. È fondamentale affrontare questi ostacoli con politiche chiare e supporto tecnologico adeguato.

Pensi che l’IA sia il futuro dell’educazione?

L’adozione dell’intelligenza artificiale nel sistema scolastico solleva questioni importanti su etica e accessibilità. È essenziale che tutti gli stakeholder, inclusi genitori e educatori, partecipino attivamente alla discussione su come questa tecnologia dovrebbe essere utilizzata.

Visita questo link per esplorare ulteriori studi sull’impiego dell’intelligenza artificiale nelle scuole e condividi la tua opinione nei commenti. La tua voce è cruciale per modellare il futuro dell’educazione.

La presentazione sul Web writing con ChatGPT

Durante una mia lezione sulla comunicazione digitale presso l’Accademia SantaGiulia di Brescia ho chiesto a un gruppo di studenti (Casetta, Cimarosti e De Vico) di realizzare una presentazione sul tema. Eccola.

web-writing-chatgpt

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LLaVA: l’intelligenza artificiale che riconosce le immagini e chatta

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ChatGPT è una killer application, ma non è l’unico strumento di intelligenza artificiale da effetto wow. Da Midjourney (immagini da input testuale) a Beautiful.ai (presentazioni automatiche), da Algor (mappe mentali create dall’AI) a Humata (chattare con i propri PDF) sono tanti gli strumenti che ci stanno mostrando le potenzialità, spesso ancora in nuce, dell’intelligenza artificiale alla portata di tutti. Ma sempre a proposito di effetto meraviglia, in questo articolo ti voglio parlare di LLaVA e quindi di computer vision.

Che cos’è LLaVA?

LLaVA è un progetto gratis per uso non commerciale e open source di Microsoft, sviluppato con due importanti università americane. L’acronimo sta per “Large Language and Vision Assistant”: si tratta di un modello multimodale, ovvero, al contrario di ChatGPT, può analizzare input non solo testuali. Nel caso specifico serve per interpretare le immagini. Va detto che anche GPT4 promette una cosa del genere, ma al momento abbiamo visto solo delle demo.
Come è stato istruito LLaVA? Il dataset di quasi 600.000 immagini è stato raccolto nell’aprile 2023, attraverso l’API GPT-4-0314 di OpenAI.

Tutto questo non è una novità. Da anni Facebook usa strumenti di riconoscimento delle immagini per classificarle. Guarda qui: basta andare nel codice della pagina Facebook per capire che applica etichette a tutte le foto caricate. In questo caso ha scambiato il mio avatar in un’altra persona…

Il funzionamento è molto semplice. Basta aprire il sito https://llava-vl.github.io, che non richiede registrazione. Poi è sufficiente caricare l’immagine da far analizzare dove c’è scritto “Drop image here or click to upload” e iniziare a chattare.

I test con LLaVA

Per comprendere le potenzialità dello strumento, ho fatto alcuni test. Ho caricato l’immagine presa durante un mio evento, un corso sui social. Ho chiesto a LLaVA di descriverne il contenuto. Risultato eccellente:

“Nell’immagine, un uomo è in piedi in una stanza piena di persone e a un grande schermo. Sembra che stia tenendo una presentazione o una lezione. Ci sono diverse persone sedute, alcune delle quali con un blocco sulle ginocchia, a indicare che stanno prendendo appunti e sono interessate.”

Ho proseguito sulla stessa strada. Ho caricato un’altra immagine simile: ho chiesto, questa volta in italiano, se riesce a capire qual è l’argomento dell’evento. Ha un indizio importante: il titolo del corso nella slide alle mie spalle. In effetti capisce che si parla di social e digital marketing, grazie all’OCR (riconoscimento ottico dei caratteri).

Con una slide è facile, ma ce la fa anche con gli appunti? Sì.
Va detto che questo la fa già molto bene anche Google Lens.

Nel riconoscere le immagini è bravino ma non ancora fenomenale (non sa leggere le ore di un orologio a lancette, per esempio). Ma ne comprende il senso? Se carico un’immagine divertente, sa perché fa ridere? In questo caso sì, ha capito che c’è qualcosa che non va nella capigliatura del lama.

Gli usi futuri

Quali potrebbero essere gli usi pratici, in futuro? Ne butto lì quattro, tra i tanti.

  • Riconoscimento delle immagini di prodotto per creare schede per gli e-commerce
  • Realizzazione di post e articoli a partire dalla foto di un evento
  • Telemedicina, per le diagnosi. Per esempio, c’è chi ha mostrato a LLaVA la radiografia di una frattura, e LLaVA ha capito quale osso era rotto.
  • Anticontraffazione

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ChatGPT e AI tra fake news e allucinazioni [VIDEO]

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Il 19 aprile 2023 il Washington Post pubblica uno scoop: nell’articolo “Inside the secret list of websites that make AI like ChatGPT sound smart” rivela quali siano le fonti giornalistiche utilizzate per addestrare C6, il dataset usato per il training delle AI di Google e Meta. Si possono controllare anche le fonti giornalistiche italiane, come racconta La Repubblica: il Corriere della Sera e il sito del Governo, ma si notano anche noti portali di fake news. Inoltre nel video spiego perché ogni tanto questi chatbot hanno le allucinazioni.

Il corso su ChatGPT per Primopiano

Ho realizzato un videocorso on demand per Primopiano: puoi acquistarlo qui.

Intelligenza artificiale, singolarità e superintelligenza: due libri del passato per capire il futuro

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Dal boom di ChatGPT non si fa altro che parlare di intelligenza artificiale. Ci sono gli integrati (entusiasti, come me) e ci sono gli apocalittici, quelli che vogliono bloccare lo sviluppo dell’A.I. per questo (privacy) o quel motivo (sicurezza), temono la perdita di milioni di posti di lavoro se non, addirittura, l’estinzione della razza umana. Credo valga la pena saperne il più possibile, quindi bisogna mettersi a studiare (fino a quando non saranno delle AI maggiordomi a farlo per noi). In questo video suggerisco di leggere due libri del passato per capire implicazioni e rischi dell’intelligenza artificiale:

Buona visione (e buona lettura).

Come i bibliotecari possono utilizzare ChatGPT e l’intelligenza artificiale generativa

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L’intelligenza artificiale (AI) sta cambiando il mondo in modo significativo: lo dico dai primi di dicembre 2022, molti mi guardano con occhi strabuzzati, sono scettici se non incattiviti (perché spaventati), ma è la verità. Basti pensare che secondo Goldman Sachs 300 milioni di posti di lavoro sono a rischio. Sempre più settori stanno adottando questa tecnologia avanzata per migliorare i propri servizi. Anche le biblioteche stanno iniziando a esplorare le potenzialità dell’AI per offrire un’esperienza migliore ai propri utenti. Basta dare un’occhiata a questo articolo di Gizmodo per rendersene conto: “Is ChatGPT Closer to a Human Librarian Than It Is to Google?“. A tal proposito consiglio di seguire questo blog: Chatgptlibrarian.com.

In questo articolo, mostrerò come i bibliotecari possono utilizzare ChatGPT e l’intelligenza artificiale generativa per migliorare l’esperienza degli utenti nelle biblioteche.

Cos’è ChatGPT?

ChatGPT è un modello di intelligenza artificiale generativa sviluppato da OpenAI: il modello è stato addestrato su una vasta quantità di testo e può generare testo coerente e di alta qualità su una vasta gamma di argomenti. Presento ChatGPT in questo video da una dozzina di minuti:

Utilizzo di ChatGPT nelle biblioteche

I bibliotecari possono utilizzare ChatGPT per migliorare l’esperienza degli utenti in vari modi. Per esempio, possono utilizzare ChatGPT per creare chatbot che possono rispondere alle domande degli utenti in modo efficace e preciso. Questi chatbot possono fornire informazioni sulla biblioteca, sui servizi offerti, sugli orari di apertura e chiusura e su altri aspetti. Chatbot e cultura si frequentano da tempo, del resto. Segnalo, a tal proposito, il progetto Culture Chatbot: una piattaforma volta a migliorare le funzionalità di ricerca applicate al patrimonio culturale digitale. Server, in pratica, per fare ricerche, utilizzando un linguaggio naturale, fra le risorse del patrimonio culturale offerte da Europeana o da altre Istituzioni culturali che permettono di accedere ai loro contenuti on-line.

Insomma, l’utilizzo di un chatbot può migliorare l’accessibilità dei servizi di biblioteca, rendendoli disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Alcuni utilizzi concreti in biblioteca

L’utilizzo di ChatGPT può fornire numerosi vantaggi alle biblioteche. Per esempio, ChatGPT può aiutare a ridurre il carico di lavoro dei bibliotecari, permettendogli di concentrarsi su compiti più complessi e di valore aggiunto. Ecco alcuni esempi.

Creare contenuti personalizzati per gli utenti

ChatGPT può essere utilizzato anche per creare contenuti personalizzati sulla base delle preferenze degli utenti. Per esempio, un utente che ha mostrato interesse per la narrativa contemporanea potrebbe ricevere suggerimenti di lettura in questo campo, mentre un altro utente potrebbe ricevere informazioni sulle attività della biblioteca nella sua zona. In questo modo, si crea un rapporto più stretto e personalizzato con gli utenti e si aumenta la fidelizzazione. Ecco un esempio di prompt per ChatGPT:

Agisci come un bibliotecario. Sono un appassionato di fantascienza, ho molto amato Blade Runner e Minority Report. Suggeriscimi 10 libri assolutamente da leggere. Metti i risultati in una tabella con le seguenti colonne: autore, titolo, editore, anno di pubblicazione, 300 caratteri sulla trama.

Ed ecco il risultato (tra parentesi ogni volta diverso):

Autore Titolo Editore Anno di pubblicazione Trama
Philip K. Dick Ubik Vintage 1969 Ubik è una sostanza misteriosa in grado di alterare la realtà, in un mondo dove l’aspettativa di vita è estesa al punto da poter comunicare con i morti. Il protagonista, Joe Chip, si ritrova coinvolto in un mistero che lo porterà a interrogarsi sulla sua stessa esistenza.
Isaac Asimov Fondazione Bompiani 1951 Nel futuro distante, un uomo di nome Hari Seldon predice la caduta dell’impero galattico. Per prevenire il collasso totale, Seldon avvia un progetto per conservare la conoscenza dell’umanità e guidare il futuro della galassia.
Arthur C. Clarke 2001: Odissea nello spazio Nord 1968 Nel 2001, un gruppo di astronauti viene inviato a esplorare un monolite misterioso che si trova sulla Luna. La loro missione li porta ad affrontare situazioni strane e inaspettate, che mettono in dubbio la loro comprensione dell’universo.
Frank Herbert Dune Fanucci 1965 La storia segue la famiglia Atreides mentre assume il controllo del pianeta desertico di Arrakis, il quale è la sola fonte di una sostanza altamente preziosa chiamata “Spezia”. La lotta per il potere sul pianeta si intensifica e coinvolge molte casate nobiliari.
Neal Stephenson Snow Crash Mondadori 1992 In un futuro prossimo, un virus informatico chiamato Snow Crash inizia a diffondersi, controllando le menti degli utenti di un mondo virtuale chiamato Metaverso. Il protagonista Hiro Protagonist si unisce a una hacker per fermare la diffusione del virus e impedire il caos.
William Gibson Neuromante Mondadori 1984 In un futuro distopico, il protagonista, Case, è un hacker che ha perso l’accesso alla realtà virtuale, nota come Matrice. Viene assunto da un misterioso datore di lavoro per portare a termine un’importante missione che coinvolge un’intelligenza artificiale.
Aldous Huxley Il mondo nuovo Mondadori 1932 In un futuro distopico, l’umanità vive in una società controllata dallo Stato, in cui la felicità è raggiunta attraverso l’uso di droghe e il controllo delle nascite. Un uomo di nome John il Selvaggio, cresciuto al di fuori della società, si ribella al sistema.
Ray Bradbury Fahrenheit 451 Mondadori 1953 In un mondo futuro in cui la lettura è bandita, un pompiere di nome Guy Montag inizia a mettere in discussione la sua vita e il sistema oppressivo che lo circonda. Il libro è diventato un classico della letteratura distopica.

Ricerche avanzate sui cataloghi e catalogazione automatica dei libri

Grazie alla sua capacità di elaborare grandi quantità di dati, ChatGPT può essere utilizzato per effettuare ricerche avanzate sui cataloghi delle biblioteche. Per esempio, si potrebbe chiedere a ChatGPT di trovare tutti i libri sulla storia dell’arte del Rinascimento, o tutti i libri pubblicati negli ultimi tre mesi su un determinato argomento.

La catalogazione dei libri è una delle attività più importanti dei bibliotecari, ma anche una delle più lunghe e complesse. Utilizzando ChatGPT, i bibliotecari possono creare modelli di catalogazione automatica che riconoscono i dati dei libri e li inseriscono automaticamente nei cataloghi della biblioteca. In questo modo, si aumenta l’efficienza e si riducono gli errori umani nella catalogazione.

Indicizzazione dei documenti digitali e dialogo con i libri

Anche la gestione dei documenti digitali può essere semplificata grazie a ChatGPT. I bibliotecari possono utilizzare questa tecnologia per indicizzare i documenti digitali, rendendoli facilmente rintracciabili e consultabili dagli utenti. In realtà si può fare anche di più. Grazie a strumenti come ChatPDF, si può “parlare” con i documenti PDF.

Niente male anche BookAI:

Traduzione automatica dei testi

Le biblioteche possono avere un pubblico multilingue, e la traduzione dei testi può essere una sfida importante per i bibliotecari. Utilizzando ChatGPT (parla 95 lingue oltre a diversi dialetti), è possibile creare modelli di traduzione automatica che consentono di tradurre con una buona precisione e velocità. A livello di Deepl, per intenderci.

FAQ

ChatGPT permette di automatizzare le risposte degli utenti ma anche alle domande frequenti, in gergo FAQ. Molte biblioteche ricevono ogni giorno decine, se non centinaia, di domande dagli utenti. Molte di queste sono ripetitive (orari di apertura, info sugli eventi, modalità di restituzione dei libri, ecc.), richiedono risposte standard. Utilizzando ChatGPT, i bibliotecari possono creare una serie di risposte predefinite e personalizzabili, che vengono attivate automaticamente quando l’utente chiede una determinata informazione. In questo modo, si libera tempo prezioso per rispondere a domande più complesse e specifiche.

Presidio dei social media

I social media sono diventati uno strumento importante per promuovere le attività della biblioteca e interagire con gli utenti (da anni tengo corsi su questo tema). Ma so bene, frequentando le biblioteche anche da consulente oltre che da formatore, che i bibliotecari non hanno tempo per ricoprire il ruolo anche di social media manager. Perché non farlo fare all’intelligenza artificiale? Utilizzando ChatGPT, i bibliotecari possono monitorare automaticamente i social media, rispondere alle domande degli utenti e soprattutto creare contenuti.

Faccio un esempio concreto, con guida passo a passo (i passi sono solo 3!). Un bibliotecario potrebbe copiare il contenuto di un volantino o della pagina Web di un evento e chiedere a ChatGPT di creare dei contenuti per promuoverlo sui social.

Step 1: copiare il contenuto dell’evento

Step 2: aprire ChatGPT e copia il contenuto nel prompt, con le seguenti istruzioni:

Agisci come un social media manager. Prendi in considerazione il testo che ti copio sotto, riguarda un evento per una biblioteca. Crea un tweet, un post Facebook e un post Instagram (con emoji e hashtag) per promuovere quell’evento. Usa un tono professionale ma accattivante.

Ecco il testo: [TESTO EVENTO]

Step 3: copia il risultato proposto da ChatGPT e copialo nei vari canali, dopo un’attenta revisione.

Ovviamente lo stesso vale per altri canali di comunicazione digitale, e non, della biblioteca: sito, blog, volantini, presentazioni e così via.

Vantaggi dell’utilizzo di ChatGPT per le biblioteche

Ricapitolando, l’utilizzo di ChatGPT può portare numerosi vantaggi alle biblioteche, tra cui:

  • Riduzione dei tempi di attesa per gli utenti, grazie all’automatizzazione delle risposte alle domande frequenti
  • Miglioramento dell’esperienza degli utenti, che ricevono contenuti personalizzati e consigli di lettura mirati
  • Maggiore efficienza dei bibliotecari, che possono dedicare più tempo ad attività di consulenza e assistenza
  • Incremento della fidelizzazione degli utenti, grazie al rapporto più personalizzato che si instaura con loro
  • Riduzione dei costi, grazie all’automatizzazione di alcune attività

Post scriptum. Anche l’immagine di cover di questo articolo è stata generata con un’intelligenza artificiale, in particolare con lo strumento (gratuito) FireFly di Adobe.

I corsi per AIB e sistemi bibliotecari territoriali

Dall’inizio del 2023 tengo corsi su intelligenza artificiale generativa per AIB (vedi il corso in Friuli) e sistemi locali. Come in questo caso a Treviglio:

Durante il corso affronto i seguenti temi:

Mattino
• Che cos’è l’intelligenza artificiale generativa
• Applicazioni pratiche dell’AI generativa
• Non solo ChatGPT
• Punti oscuri e opportunità
Pomeriggio
• L’uso dell’AI generativa in biblioteca: esempi pratici
• Workshop sul prompt engineering

Ecco alcuni esempi di esercitazioni di gruppo che faccio svolgere nel pomeriggio:

1. Chiedere a ChatGPT di fare 5 domande sui propri gusti letterari al fine di proporre un percorso di lettura per l’estate (farsi fare una domanda alla volta).
2. Generare una tabella con un itinerario turistico di tre giorni in [LUOGO].
3. Usare la gamification per aumentare la partecipazione degli utenti in biblioteca.
4. Promuovere il prossimo evento della biblioteca con un calendario editoriale per i vostri canali social. Chiedere di generare un post di esempio, multilingua.

Scrivimi per organizzare un corso sull’intelligenza artificiale generativa

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Corso/Workshop per le scuole sull’intelligenza artificiale generativa

Il corso sulle intelligenze artificiali generative è rivolto a studenti e insegnanti delle scuole medie e superiori.

Obiettivo del corso

  • Fornire una comprensione di base dell’intelligenza artificiale generativa e delle sue applicazioni
  • Illustrare l’importanza dell’AI per il futuro dell’innovazione tecnologica
  • Insegnare come utilizzare l’AI per la generazione di idee e la comunicazione

Esempio di contenuto

Qui si trova un video introduttivo su ChatGPT:

Conferenza sull’introduzione al tema (durata 90 minuti)

  • Introduzione all’AI generativa: cosa significa e come funziona
  • Applicazioni dell’AI generativa: arte, musica, scrittura, giochi e altro
  • Limiti e problemi di strumenti LLM quali ChatGPT
  • Etica e responsabilità nell’uso dell’AI.

Conferenza solo per insegnanti (durata 90 minuti)

  • Come l’AI sta cambiando il mondo della scuola
  • Impatto dell’AI sulla didattica
  • Rischi dell’uso degli LLM da parte dei ragazzi (compiti, temi, test, fake news, dipendenza, ecc.)
  • Opportunità e sfide dell’AI per la didattica (organizzazione delle lezioni, test, esperienze, chat, ecc.)

Qui trovi un articolo sull’uso dell’AI nella scuola:

Workshop per usare l’AI per ideare e lanciare una startup

  • Introduzione alle tecniche di ideazione
  • Creazione delle squadre
  • Utilizzo di strumenti di AI per sviluppare e migliorare l’idea di business
  • Sviluppo di un piano di lancio e di marketing
  • Creazione di una presentazione
  • Presentazione del progetto alla classe

Nota: il contenuto del workshop è personalizzabile a seconda dell’età delle ragazze e dei ragazzi.

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