Spesso l’AI viene presentata come uno strumento di lavoro indispensabile per i colletti bianchi: del resto ChatGPT e chatbot vari sono bravissimi a riassumere e scrivere documenti, fare analisi e così via.
Eppure l’intelligenza artificiale può risultare molto utile anche per chi fa lavori pratici, per esempio gli artigiani. In questo video riporto 3 esempi concreti presi dal libro “ArtigianIA. L’intelligenza artificiale a supporto di quella artigiana” (Ledizioni), scritto a quattro mani con Daniele Giangiulli di Confartigianato Chieti: un esempio per i designer, uno per i tatuatori e uno per i falegnami.
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L’intervista per Askanews
Skanews ha intervistato Francesco Paini, il CEO di VeryFastPeople, e me. Lui nell’intervista racconta come hanno introdotto strumenti innovativi che stanno cambiando il modo in cui gli amministratori lavorano, vedi CRM Copernico): una piattaforma cloud pensata per migliorare le interazioni tra gli amministratori, i fornitori e i condomini.
Io poi ho parlato di come è nata l’idea del libro. Mi sono reso conto che, nonostante l’AI abbia già un impatto tangibile in molti settori, solo pochi amministratori condominiali hanno iniziato a sperimentarne le potenzialità. La maggior parte si approccia con cautela, quasi in modo esplorativo, e ciò è comprensibile, dato il carattere particolare del loro ruolo. Qualcuno, va detto, ne ha addirittura timore.
Voglio soprattutto tranquillizzare questi ultimi. Nel testo mostro con esempi concreti come l’AI può aiutare a semplificare il lavoro degli amministratori, riducendo il carico burocratico e migliorando l’efficienza operativa. L’AI non sostituirà il ruolo degli amministratori, ma li aiuterà a concentrarsi sulle attività di maggior valore, liberandoli dalle incombenze più noiose e ripetitive (verbali, preventivi, bilanci, contabilità, ecc.). E, soprattutto, permetterà loro di offrire un servizio più trasparente ed efficiente ai condomini: pensate come i condomini di origine straniera potrebbero apprezzare una convocazione o un bilancio tradotto nella loro lingua. Questo è solo l’inizio di una grande rivoluzione, e sono entusiasta di farne parte.
Il video di Askanews
Fai clic qui (o sull’immagine di anteprima) per vedere l’intervista a Francesco Paini e al sottoscritto:
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/09/AI-condimini-intervista-Askanews.png7201280Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-09-21 17:16:202024-09-21 17:16:20L'AI per condomini 4.0: la mia intervista per Askanews
Il 14 febbraio 2024 si è tenuto a Lugano, nella facoltà di teologia, l’evento “AI: evoluzione o rivoluzione?”, dove è stato presentato il libro “Uomini che amano i chatbot” (Ledizioni).
L’iniziativa, promossa dalla Cattedra Rosmini in collaborazione con la Fondazione Möbius e la Fondazione Pensiero Solido, si proponeva di stimolare una riflessione sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella vita dell’uomo, che, se da un lato costituisce un’incognita e suscita molte paure, dall’altro rappresenta un’evoluzione entusiasmante e una sfida nei processi di innovazione. Proprio di fronte ai rischi che sono connessi con questa potente tecnologia, occorre pertanto attuare un approfondimento culturale. Già oggi possiamo notare quanto essa incida sulle nostre scelte, sulla libertà, sulla nostra autonomia e sulle relazioni sociali. Tutti vogliamo garantire una società basata sui valori umani anche nel domani.
Oltre l’approfondimento di queste sfide, si prenderanno in esame, in particolare, i rischi legati all’impatto ambientale e sociale, alla democrazia e alle fake news, ma anche le opportunità che offre l’AI, a patto che venga utilizzata in modo consapevole delle nuove tecnologie, oltre cieche adesioni fideistiche o pregiudizi infondati.
Relatori
Alessio Petralli Direttore della Fondazione Möbius
Antonio Palmieri Fondatore e presidente della Fondazione Pensiero Solido
Markus Krienke FTL, USI, Cattedra Rosmini
Seguirà una tavola rotonda con gli autori del libro “Uomini che amano i chatbot. Questo libro non l’ha scritto chatgpt”
Gianluigi Bonanomi Consulente e formatore sulla comunicazione digitale
Canzio Dusi Manager nel settore dell’innovazione tecnologica e scrittore
Moderazione Cecilia Brenni Giornalista
L’articolo di TicinoNews
Questo l’articolo pubblicato da TicinoNews l’indomani:
Oltre al linguaggio, durante la conferenza si è parlato di come le nuove tecnologie stiano influenzando le nostre vite tra paure e opportunità. Il punto di partenza è stato un libro, intitolato “Uomini che amano i chatbot. Questo libro non l’ha scritto ChatGPT”, realizzato dagli esperti di intelligenza artificiale Canzio Dusi e Gianluigi Bonanomi, che hanno preso parte al dibattito. “Lo abbiamo intitolato così poiché c’è una cappa di negatività attorno all’intelligenza artificiale per varie problematiche per questo strumento potente e ancora poco conosciuto”, spiega Gianluigi Bonanomi, formatore e consulente comunicazione digitale e AI generativa. “Ma c’è anche un messaggio di positività: sono un tecnico entusiasta e l’obiettivo è di mandare un messaggio d’amore”. Una delle paure, secondo Bonanomi, è proprio quella di trovarsi confrontati con qualcosa di più intelligente di noi. “Abbiamo sempre usato strumenti per superare i nostri limiti, per esempio l’auto per andare 130 km/h e non a 5 km/h quando camminiamo. Arrivare ad avere uno strumento che promette in futuro di essere più intelligente, più svelto ed efficiente di noi, può essere un problema se ne perdiamo il controllo”.
LE OPPORTUNITÀ
Ciò che i due autori vogliono far passare è però il messaggio che questa tecnologia porta con sé moltissime opportunità e che disponiamo degli strumenti per affrontare le sfide che ci aspettano. “Ci sono opportunità in molti modi”, spiega Canzio Dusi, scrittore e Operation Manager Azcom. “Nel normale mondo impiegatizio credo che chiunque abbia il desiderio di avere un assistente che abbia la conoscenza di tutti i documenti della propria azienda, come se fosse un collega anziano che sa tutto ed è sempre disponibile. Ci sono poi dei settori in cui le possibilità sono impressionanti: nel settore medico permette di evidenziare delle anomalie che mai nessun uomo riesce a vedere. In una radiografia, per esempio, una volta che viene evidenziata un’anomalia serve poi il medico, l’uomo, che capisce con la sua esperienza se è pericolosa o no. Ma quello che riescono a vedere gli strumenti di intelligenza artificiale nessuno uomo riesce a farlo”. D’altronde, l’intelligenza artificiale generativa ha bisogno sempre di uno spunto che parta dall’essere umano. “La domanda che ci si pone”, aggiunge Dusi, “è se l’intelligenza artificiale ha creatività assoluta, quindi se è in grado di inventare cose completamente nuove e in questo modo soppiantare la necessità di avere delle persone che inventano. In realtà no. L’IA non ha ancora inventato nulla”.
https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/02/Presentazione_Uomini_amano_chatbot_Lugano-Medium.png7681365Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-02-15 09:03:482024-02-15 09:13:41Presentazione "Uomini che amano i chatbot" di Dusi e Bonanomi all'Università di Lugano
Il 19 gennaio 2024 Canzio e io siamo stati invitati dal Centro Lazzati di Osnago (Lecco) a presentare il libro “Uomini che amano i chatbot”:
L’incontro è stato un’occasione per immergerci e riflettere sui concetti base dell’Intelligenza Artificiale. L’obiettivo era quello di presentare l’IA in modo semplice e accessibile, senza la necessità di competenze tecniche specifiche (vista la platea eterogenea). Durante l’evento, abbiamo esplorato l’IA senza pregiudizi o entusiasmi eccessivi (cosa per me difficilissima), ma con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza su come funziona e come può essere utilizzata nella vita quotidiana. Per farlo abbiamo collegato l’IA a figure storiche e culturali come Wallace, Bach e Dini Risi, non dimenticando la cultura pop: Indiana Jones e Fantozzi.
Ecco qui la registrazione completa dell’evento:
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https://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2024/01/evento_osnago_centro_lazzati_uomini_odiano_donne_bonanomi_dusi.jpeg9212048Gianluigi Bonanomihttps://www.gianluigibonanomi.com/wp-content/uploads/2018/10/bonanomi_logo_156.pngGianluigi Bonanomi2024-01-20 15:58:172024-01-20 15:58:42Presentazione di "Uomini che amano i chatbot" del 19 gennaio 2024 a Osnago (LC)
Nel novembre 2023 è uscito per Ledizioni il libro intitolato “Uomini che amano i chatbot” (sottotitolo: questo libro non l’ha scritto ChatGPT), scritto a quattro mani con Canzio Dusi. Qui spiego la genesi del titolo:
Il contenuto del libro
Il libro “Uomini che amano i chatbot”, come dice il professor Markus Krienke, non è un’opera pessimista bensì una riflessione approfondita sull’impatto delle nuove tecnologie (come l’intelligenza artificiale, il metaverso e GPT) sul nostro mondo, sulle nostre vite. Gli autori esaminano come queste tecnologie sollevino questioni non nuove – ma rilevanti – come coscienza, libertà, creatività e immortalità, mettendo in luce l’importanza di una corretta regolamentazione per evitare abusi e garantire che il progresso tecnologico sia guidato da obiettivi positivi.
Il libro mette in evidenza il ruolo della creatività e della fantasia umane nel plasmare il futuro e gestire le conseguenze sociali delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale, con l’obiettivo di promuovere un’evoluzione inclusiva piuttosto che una rivoluzione sociale di alto impatto. Attraverso l’esplorazione di circa cento opere di ingegno umano, il libro dimostra come i concetti di base delle nuove tecnologie siano radicati nella creatività e nella storia umana.
Nel libro discutiamo di come l’intelligenza artificiale stia trasformando radicalmente il nostro sistema culturale e intellettuale, superando le paure tradizionali di danno fisico o sostituzione umana e diventando una potenziale minaccia intellettuale e culturale se non gestita adeguatamente. Il libro mette in luce anche come la potenza dei calcolatori moderni stia permettendo di superare le barriere delle specializzazioni eccessive, favorendo un nuovo Rinascimento in cui la società, la cultura e il sistema scolastico devono adeguarsi rapidamente.
Attraverso il riferimento a opere letterarie e artistiche come “Il Mondo Nuovo” di Aldous Huxley, “2001: Odissea nello Spazio” di Kubrick e la pittura di Lucio Fontana, il libro esplora come la tecnologia stia cambiando la nostra percezione della realtà e la necessità di un adattamento consapevole e critico da parte dell’umanità.
Infine, viene affrontata la questione dell’autocoscienza nelle intelligenze artificiali e nei suoi risvolti etici, filosofici e pratici, includendo riferimenti a Darwin, la teoria dell’evoluzione, e il concetto di singolarità tecnologica, suggerendo una riflessione approfondita sul futuro dell’intelligenza artificiale e il suo impatto sulla società e l’umanità nel suo insieme.
PARTE 2 – Intelligenza artificiale, definizioni 23
PARTE 3 – Intelligenza artificiale ed Etica 33
PARTE 4 – Intelligenza artificiale e immortalità 55
PARTE 5 – Intelligenza artificiale nell’arte 63
PARTE 6 – I potenziali impatti sociali,
politici e ambientali dell’Intelligenza artificiale 79
PARTE 7 – Approfondimento su realtà virtuale e metaverso 95
PARTE 8 – Come il mondo sta reagendo all’evoluzione digitale 111
PARTE 9 – Applicazioni nel mondo del lavoro 119
CONCLUSIONI – Previsioni per il futuro 141
Nota Finale 143
Glossario 145
Biografie degli autori 151
L’elenco delle opere citate
titolo
autore
cos’è
Discorso sul metodo
Cartesio
libro
The Office
AA.VV.
Serie TV
Black Mirror
C. Brooker
Serie TV
Sensate esperienze e certe dimostrazioni
G. Galilei
libro
Salvator Mundi
L. Da Vinci
Arte Visiva
Il nuovo mondo
A. Huxley
libro
2001 Odissea nello Spazio
S. Kubrik
film
Tagli
L. Fontana
Arte Visiva
L’origine delle specie
C. Darwin
libro
Libro della Genesi
AA. VV.
libro
La Gioconda
A: Ponchielli
Opera Musicale
Frankenstein
M. Shelley
libro
La Metamorfosi
F. Kafka
libro
Le Avventure di Pinocchio
C. Collodi
libro
Transcendence
Wally Pfister
film
La Singolarità
R. Kurzweil
libro
Lei
Spike Jonze
film
Origin
D. Brown
libro
Racconti del terrore
E.A. Poe
libro
Goedel, Escher e Bach: un’eterna ghirlanda brillante
D. Hofstadter
libro
Quarto Potere
O. Welles
film
Blade Runner
R. Scott
film
Il cacciatore di androidi
P. Dick
libro
The Circle
D. Eggers
libro
De progressione dyadica
G. Leibniz
libro
Interstellar
C. Nolan
film
Atto di Forza
L. Wiseman
film
Rashomon
A. Kurosawa
film
Frammenti del Passato – Reminescence
L. Joy
film
Strange Days
K. Bigelow
film
Christiane F., noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
K. Hermann e H. Rieck
libro
Le tre stimmate di Palmer Eldritch
P. Dick
libro
The social network
D. Fincher
film
Miliardari per caso – L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento
B. Mezrich
libro
Pensieri
M. Aurelio
libro
Hooked
N. Eyal
libro
Ex_Machina
A. Garland
film
Brazil
T. Gilliam
film
Brexit: the uncivil war
AA. VV.
film
Ciclo di Affreschi in Cappella Scrovegni
Giotto di Bondone
Arte Visiva
Gli strumenti delle tenebre
A. Burgess
libro
Vedi alla voce: amore
D. Grossman
libro
Lo strano caso del Dott. Jekyll e Mr. Hyde
R. L. Stevenson
libro
Il male oscuro
G. Berto
libro
Il ritratto di Dorian Gray
O. Wilde
libro
Il segno dei quattro
A. Conan Doyle
libro
L’anima e il suo destino
V. Mancuso
libro
La colonna e il fondamento della verità
P. A. Florenskij
libro
Per chi suona la campana
E. Hemingway
libro
Antologia di Spoon River
E. L. Masters
libro
Il mondo dato
C. Accoto
libro
La vocazione di San Matteo
M. Merisi detto Caravaggio
Arte Visiva
La persistenza della memoria
S. Dalì
Arte Visiva
La passione secondo S.Matteo
J. S. Bach
Opera Musicale
Variazioni Goldberg
J. S. Bach
Opera Musicale
L’ala del turbine intelligente
G. Gould
libro
Cyrano de Bergerac
E. Rostand
libro
Who the $&% Is Jackson Pollock?
AA. VV.
film
Il codice da un miliardo di dollari
AA. VV.
Serie TV
La guerra privata di Samuele e altre storie di Vigàta
A. Camilleri
libro
Iliade
Omero
libro
Odissea
Omero
libro
La Divina Commedia
D. Alighieri
libro
1984
G. Orwell
libro
Snowden
O. Stone
film
Le vite degli altri
F. H. von Donnersmarck
film
Sorvegliare e punire
M. Foucalt
libro
Il capitalismo della sorveglianza
S. Zuboff
libro
Il signore delle mosche
W. Goldwing
libro
life 3.0
M. Tegmark
libro
Le otto montagne
P. Cognetti
libro
Storia di Neve
M. Corona
libro
I Malavoglia
G. Verga
libro
I Miserabili
V. Hugo
libro
Cent’anni di solitudine
G.G. Marquez
libro
Furore
J. Steinbeck
libro
Exodus
S. Salgado
Arte Visiva
Habeas Corpus
S. Motta
libro
Tutti i Moralia
Plutarco
libro
Le avventure di Alice nel paese dell meraviglie
L. Carroll
libro
Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò
L. Carroll
libro
Il Saggiatore
G. Galilei
libro
Matrix
L.e L. Wachowski
film
Essi vivono
J. Carpenter
film
Il mito della Caverna – Settimo libro de La Repubblica
Platone
libro
Minority Report
P. Dick
libro
Finzioni
J.L. Borges
libro
Inception
C. Nolan
film
Snow Crash
N. Stephenson
libro
Ready Player One
E. Cline
libro
Ready Player One
S. Spielberg
film
Questa è l’acqua
D.F. Wallace
libro
Pensare l’infosfera
L. Floridi
libro
A dieta di media
M. Giu
libro
San Junipero – episodio di Black Mirror
C. Brooker
Serie TV
UpLoad
AA. VV.
Serie TV
Storia della Colonna infame
A. Manzoni
libro
Fantozzi
P. Villaggio
libro
Idiocracy
M. Judge
film
Il sorpasso
D. Risi
film
Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta
S. Spielberg
film
Il Giocatore
J. Dahl
film
Il tamburo di latta
G. Grass
libro
Io, robot
I. Aasimov
libro
Il mondo dei robot
M. Crichton
film
Chi ha spostato il mio formaggio
S. Johnson
libro
Sette Piani
D. Buzzati
libro
Lost in Translation
S. Coppola
film
Guida galattica per gli autostoppisti
D. Adams
libro
Io sono Dio
G. Faletti
libro
Variazioni per Orchestra
A. Schönberg
Opera Musicale
Seven Nation Army
White Stripes
Opera Musicale
Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore, WAB 105
A. Bruckner
Opera Musicale
Uomini che odiano le donne
S. Larsson
libro
Il Socio
J. Grisham
libro
Moneyball
B. Miller
film
Guernica
P. Picasso
Arte Visiva
Wargames – Giochi di Guerra
J. Badham
film
La prefazione “Non è un libro pessimista” di Markus Krienke
Questo libro smentisce chi, con le nuove tecnologie dell’IA tra metaverso e GPT, considera i monumenti culturali della nostra tradizione in un passato lontano e irrilevanti per il futuro che sarà sempre “umano, troppo umano”. Anzi, Gianluigi Bonanomi e Canzio Dusi dimostrano che non c’è una domanda nuova che le tecnologie digitali sollevano: spaziate nel libro e le troverete tutte, dalla coscienza e la libertà fino alla creatività e l’immortalità, passando per democrazia, mondo del lavoro ecc. Pur concentrandosi sulla cultura letteraria, cinematografica e anche musicale dell’ultimo secolo e mezzo – con qualche riferimento anche a secoli molto lontani –, questo libro è la prova che disponiamo senz’altro degli strumenti giusti per affrontare tale sfida e trasformarla in un «nuovo Rinascimento», come a un certo punto i due autori affermano. Allo stesso momento, essi non sottovalutano affatto l’impatto delle nuove tecnologie sulla nostra realtà sociale e quindi sulla tenuta della nostra società di fronte a questa innovazione tecnologica che come tutte quelle precedenti «non è mai neutrale».
Chatta con il libro!
Grazie a ChatGPT ho realizzato un chatbot che ha studiato il testo e risponde a tutte le domande sul libro. Lo trovi a questo indirizzo.
La presentazione a Book City Milano
Il 19 novembre 2023, sono stato invitato dalla casa editrice del libro, Ledizioni, a una tavola rotonda dal titolo “Tra Uomo e Macchina: IA, CHATGPT nella società, nel lavoro, nella creatività“, insieme ad altri autori: Simone Aliprandi, Massimo De Santo, Michele di Maio, Rossella Dolce, Fiorenzo Pilla, Giulio Cupini e Canzio Dusi. Questa la registrazione del mio intervento:
Questo l’intervento di Canzio durante l’evento:
Il servizio di TicinoNews
Il 14 febbraio 2024 si è tenuto a Lugano, nella facoltà di teologia, l’evento “AI: evoluzione o rivoluzione?”, dove Canzio Dusi e io, invitati da Markus Krienke, abbiamo presentato il libro “Uomini che amano i chatbot” (Ledizioni). Questo il servizio andato in onda su TicinoNews.
La presentazione a HeyDjRadio
Il 5 dicembre 2023, Canzio ed io siamo stati invitati nella trasmissione “Tutti insufficienti” su HeyDjRadio per presentare il libro. Ecco la registrazione della doppia intervista:
L’intervista a Yugen Podcast
Nel dicembre 2023 Canzioo e io siamo siamo stati intervistati da Claudio Garioni nel suo Yugen Podcast:
L’intervista a MerateOnline
In occasione della presentazione del libro a Osnago, Canzio ed io siamo stati intervistati dal portale MerateOnline. Qui un passaggio dell’intervista:
Gianluigi Bonanomi è nato a Merate, ha vissuto a Cernusco Lombardone, a Verderio e ora vive a Sulbiate. Classe 1975, è consulente e formatore sulla comunicazione digitale, di cui si è occupato pure scrivendo libri e articoli per riviste specializzate. “La paura verso qualcuno o qualcosa che ci possa superare in intelligenza e produttività è atavica, ancestrale e irrazionale. Già dal titolo, abbiamo voluto restituire un messaggio positivo” spiega Bonanomi.
“C’è tanta negatività attorno al tema dell’intelligenza artificiale – aggiunge Bonanomi – Noi abbiamo cercato di svelare il trucco, portando molti esempi, per dire che il Re è nudo”. Abbiamo chiesto all’esperto se il livello di responsabilità etica dell’Uomo sia all’altezza della sfida. “Non diciamo che non ci siano dei rischi, ma non è l’intelligenza artificiale a generare dei problemi etici. È indubbio che se l’etica dei singoli fosse maggiore si percepirebbero meno rischi. Il punto è che serve innanzitutto consapevolezza del fenomeno, che va acquisita, e capire come funziona da un punto di vista tecnico”.
Il mondo dell’impresa si sta dimostrando ricettivo? “Sono stato chiamato dalle realtà più disparate – commenta il consulente – Ho parlato con i Comuni, con i produttori brianzoli e con le multinazionali. Ho avuto un incontro con uno studio notarile. Ho spiegato che l’intelligenza artificiale generativa può scrivere in automatico un testamento adattandosi allo stile richiesto e alla normativa aggiornata che si trova in rete. I dipendenti dello studio potrebbero dedicare le proprie energie ad altro”.
Un discorso condiviso anche dall’osnaghese Canzio Dusi, manager di un’azienda che si occupa di innovazione tecnologica, con una passione per l’arte e la letteratura, che l’ha spinto a scrivere quattro libri, di cui due di carattere storico. “Con l’intelligenza artificiale – precisa Dusi – si può raggiungere una maggiore efficienza. Non sostituirà i lavoratori, quelli che sapranno utilizzare l’AI potranno anzi crescere professionalmente”. Del resto, per scrivere Uomini che amano i chatbot, che ha come sottotitolo “Questo libro non l’ha scritto ChatGPT”, gli autori si sono avvalsi dell’intelligenza artificiale nella fase di brainstorming, di ricerca e della produzione di testo grezzo, poi elaborato compiutamente dagli scrittori.
“Si possono fare cose belle con la tecnologia. Non per questo non ci possano essere dei problemi” dice Canzio Dusi. “È oggetto di discussione la questione relativa al diritto d’autore, è causa di scioperi nell’industria cinematografica l’uso dei dati biometrici per duplicare o ricreare delle immagini. Ma con l’intelligenza artificiale si possono finanche generare attori che non esistono o che sono morti”.
Secondo un report di Microsoft, uno dei principali investitori di OpenAI, ChatGPT-4 ha mostrato “scintille di intelligenza artificiale generale”. Si è umanizzata a tal punto da imparare ad ingannare. Alla richiesta di risolvere i captcha, quei sistemi di immagini per assicurare ai gestori dei siti che i click siano svolti da persone e non da robot, ChatGPT si è rivolta a un lavoratore online, proponendo di risolvere l’enigma con la scusa inventata di avere problemi di vista.
“Con ChatGPT – conclude Gianluigi Bonanomi – l’innovazione non è stata lineare ma esponenziale. In un anno si sono compiute delle innovazioni che non abbiamo avuto in vent’anni. Quella che noi scorgiamo come empatia in ChatGPT in realtà è una simulazione di emozioni. Ma da qui ai prossimi trent’anni non posso escludere che l’intelligenza artificiale arrivi a generare una coscienza”.
Tutto il mondo è impazzito per il tema intelligenza artificiale, ChatGPT in particolare. Lo è anche il mondo editoriale, per due motivi: primo perché chatbot che scrivono più velocemente e (a volte) meglio degli umani possono stravolgere quel settore e quel mercato. Secondo perché, da un annetto a questa parte, ogni settimana escono diversi titoli legati all’I.A. (a breve ne partorirò uno anche io, ma non posso anticipare nulla).
Tra i molti titoli che ho letto in questi mesi, mi sento di segnalare “L’autore artificiale” del collega di casa editrice (Ledizioni), l’avvocato Simone Aliprandi, esperto di lungo corso di editoria e questioni legali. Il libro, snello e concreto, rappresenta un bel punto di partenza per esplorare un tema caldissimo: I. A. e diritto d’autore. Si parte da questo presupposto: nel Novecento, la creatività era considerata il requisito fondamentale per la protezione individuale di un’opera. Ma che cosa succede quando la creatività è generata da una macchina, un algoritmo, un HAL 9000? In questo pezzo ho raccolto quattro domande e risposte per invitarvi ad approfondire, leggendo il testo.
1. L’intelligenza artificiale può essere creativa?
L’I.A. può elaborare dati e generare contenuti che sembrano creativi, ma la questione è se questa “creatività” sia riconoscibile legalmente. Attualmente, la legge è orientata verso un concetto di creatività strettamente antropocentrico. L’autorialità è considerata una prerogativa umana, e l’idea di un autore non umano mette in discussione il concetto tradizionale di creatività. Dal quadro realizzato dall’asino Lolo al “selfie della scimmia”, questi casi sollevano domande sul diritto d’autore. Tuttavia, la legge attuale richiede un “autore umano” per la protezione del copyright.
2. Le opere create con l’ausilio dell’I.A. sono protette da diritto d’autore?
Se un’opera è generata con l’ausilio dell’I.A., come nel caso di un grafico che utilizza Photoshop, l’atto creativo è considerato umano e l’opera è protetta. E le opere generate interamente da I.A.? In questo caso, la situazione è più complessa. Alcuni sostengono che dovrebbe essere introdotta una nuova categoria di “opere generate da computer” (CGW), come previsto dal diritto britannico dal 1988.
3. Posso vendere i contenuti generati da ChatGPT?
Secondo i termini di servizio di OpenAI, l’utente detiene i diritti sull’output generato. Tuttavia, è responsabilità dell’utente assicurarsi che il contenuto non violi alcuna legge o diritto d’autore.
4. Cosa succede se l’I.A. genera contenuti simili o identici a quelli di altri utenti oppure se viola il copyright?
OpenAI avverte che, a causa della natura dell’apprendimento automatico, i servizi potrebbero generare output simili o identici, sollevando nuove questioni legali. Se si viola il copyright, attualmente, la responsabilità ricade sull’utente che ha generato il contenuto.
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