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Metodo LINKEDIN10C: che cos’è e come funziona?

Dopo cinque anni di corsi LinkedIn tenuti in mezza Italia, per aziende B2B e B2C, per privati e per enti pubblici, ho messo a punto un metodo di lavoro originale. Si tratta del metodo LINKEDIN10C. Eccolo qui rappresentato:

Te lo racconto nel dettaglio.

1C – CHI SEI: nella headline e nel Riepilogo di LinkedIn esplicitare il tuo ruolo. Benché tanti motivatori insistano sul fatto che noi non siamo il nostro lavoro, LinkedIn è un social network professionale. Si parte da un job title. Il mio è “Formatore sulla comunicazione digitale”.

2C – COSA FAI: spesso il job title non è sufficiente. “Head of innovation” (su LinkedIn ce ne sono migliaia) non racconta che cosa fai in pratica. Quali problemi risolvi?

3C – PER CHI: il target è fondamentale. Quando visito il tuo profilo, capisco subito se mi puoi essere utile? A me importa solo di me stesso, a tutti imposta solo di se stessi, non di te. Puoi risolvere il mio problema? Esempio: “Aiuto le PMI lombarde a esportare i loro prodotti in Cina”.

4C – COME: qual è il tuo elemento differenziante? Qualcuno parla di USP, unique selling proposition, oppure value proposition. Insomma: perché dovrei scegliere te e non i concorrenti? Se la risposta è il prezzo, hai un grosso problema.

Le prime 4C contribuiscono a esplicitare la tua mission, che è il modo in cui concretamente realizzi la tua vision (fatta di obiettivi, valori e idea del futuro).

5C – CHIAVI DI RICERCA: il posizionamento si completa con un’ottimizzazione del tuo profilo per fare in modo che quello che scrivi possa essere trovato da chi usa il motore di ricerca interno di LinkedIn. Esempio: se sei un Webmaster puoi riempire il tuo profilo di keyword come WordPress, MySQL, PHP, Javascript e così via… peccato che il pasticciere che vuole vendere i cannoncini alla crema online cercherà “Progettazione e realizzazione siti Web”.

A proposito di “LinkedIn SEO” ho realizzato questo video:

6C – COMPETENZE: per completare il tuo profilo devi inserire anche hard skill e soft skill. Contrariamente a quanto si pensi, sono le competenze trasversali e personali, quindi le soft skill, quelle più interessanti per il mondo del lavoro. Esempi: problem solving, team building, negoziazione, ecc. Va da sé, però, che le soft skill non sono mai keyword (chi cerca un resiliente?), mentre le hard skill lo sono!

7C – CONFERME: Robert Cialdini ci ha raccontato che uno dei sistemi di persuasione più efficaci si chiama “riprova sociale”. Nell’era di Tripadvisor, Booking e delle recensioni online, devi raccogliere referenze e conferme dai tuoi contatti. Ma devi farlo strategicamente (se cerchi lavoro servono elogi dal tuo ex capo, se cerchi clienti no).

8C – CASE STUDY: pochissimi usano la sezione Progetti del profilo LinkedIn. Grave errore.

9C – CONCRETEZZA: puoi scrivere tante belle parole, ma l’unica cosa che conta nel mondo del business, alla fine, sono i risultati. Devi… dare i numeri!

10C – CONDIVISIONE/CONTENUTI: dopo aver sistemato tutto il profilo, completate quindi le fasi di posizionamento e autorevolezza, occorre iniziare a usare LinkedIn non come un social network, ma come social media: devi condividere, puntare sui contenuti, per fare content marketing. I contenuti generano interesse e, soprattutto, relazioni. Progetta un piano editoriale e inizia a pubblicare!

 

 

Che cosa si dice del metodo LinkedIn10C?

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Per scegliere le informazioni giuste da inserire nel profilo LinkedIn e scoprire qual è l’UNDICESIMA C, puoi partecipare a uno dei miei corsi sull’uso strategico di LinkedIn, durante il quale uso un eserciziario, per sperimentare live il nuovo metodo LINKEDIN10C. Se sei interessato scrivimi: