Articoli

Indagine sull’uso dei nuovi media tra gli studenti delle scuole superiori lombarde

Nel 2013 il Gruppo di Ricerca sui Nuovi Media del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca, coordinata da Marco Gui, con la collaborazione di OssCom, mise a punto l’Indagine sull’uso dei nuovi media tra gli studenti delle scuole superiori lombarde. Si tratta di una ricerca svolta su un campione di 2.327 studenti delle seconde superiori in Lombardia, e analizzava le dotazioni tecnologiche, l’uso dei nuovi media e le competenze digitali degli studenti. Puoi leggere l’intera indagine qui:

Indagine-uso-dei-media-studenti-Lombardia

Bambini e tecnologia: non proibire, ma condividere

Grazie a ClasseWeb, la mia società di formazione che si occupa prevalentemente dei temi della genitorialità in relazione alla tecnologia, mi capita spesso di andare a parlare nelle scuole, di tenere workshop per genitori e figli. E spesso i papà e le mamme mi chiedono se esiste un buon libro che parli di bambini e tecnologia. Eccolo: si chiama “I nuovi bambini” (è del 2014), l’autore è Paolo Ferri (autore della prefazione del nostro “Navigazione familiare”).

3072024-9788817076173

Paolo Ferri, docente di tecnologie didattiche e teoria e tecnica dei nuovi media presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Milano Bicocca, ha scritto un testo su “come educare i figli all’uso della tecnologia, senza diffidenze e paure”, come recita il sottotitolo del testo edito da Bur. Proprio perché è un docente e tratta questi temi per lavoro, Ferri ha un approccio scientifico, né da apocalittico (come diversi genitori che incontro) né da integrato, o meglio tecno-entusiasta (come spesso sono io). Però è anche un papà, e racconta la sua esperienza diretta di padre di un nativo digitale, di un membro della cosiddetta “generazione app”.

Il libro, di circa 200 pagine, spiega innanzitutto come bambini e ragazzi usino un approccio alla tecnologia completamente diverso da quello di noi “immigranti digitali”, “esseri gutemberghiani”: quello per “prove ed errori” (learning by doing, si dice); non usano manuali, usano la tecnologia e basta. Anche da molto piccoli: sempre più spesso hanno in mano gli smartphone a sette, otto anni. I genitori che sono spaventati dai nativi digitali hanno la tentazione di proibire la tecnologia: sarebbe un grave errore, sostiene Ferri. Occorre invece un approccio diverso: bisogna affiancare i ragazzi mentre usano smartphone e tablet, stabilire delle regole, creare un clima di fiducia. Certo, occorre proteggerli, anche grazie alla tecnologia: vedi i sistemi di parental control. Ma in ogni caso, come scrive l’autore in uno degli utili suggerimenti che si trovano alla fine dei capitoli, “Cercate di far diventare parte del lessico familiare anche la porzione online della vita dei vostri figli e valutare insieme a loro l’estetica, la giocabilità, il contenuto e le caratteristiche, per esempio, dei videogiochi”. Ma anche dei social network, sempre più diffusi anche prima del limite consentito di 13 anni.

 

Per acquistare il libro: