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Arte a 360 gradi: 3 video YouTube da vedere con l’Oculus

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Quando ha presentato il Metaverso, Mark Zuckerberg ha dichiarato:
I giochi saranno un mezzo per entrare nel metaverso per la prima volta.

Ci sta. Del resto gli utenti PC hanno imparato a usare l’interfaccia grafica e il mouse, in ambiente Windows 3.1, grazie a Campo Minato e Solitario…

Premetto che non sono un videogamer: è dai tempi del Commodore 64, di Ghosts ‘n Goblins per intenderci, che non mi cimentavo con videogame, Tetris sul PC e Snake sul Nokia a parte. Premetto inoltre che, per testare appieno l’Oculus Quest 2, diversi giochi li ho provati (da Beat Saber a Medal of Honor, da In Death: Unchained a Red Matter. Detto tutto questo, quello che mi scalda davvero sono le esperienze, i documentari immersivi e – motivo per il quale siamo qui -entrare nei quadri…

L’arte a 360 gradi

Come evidenziato in un interessante articolo di Micael Zeller, “se fino a qualche anno fa la riproduzione a 360° – che richiede notevoli risorse informatiche – era praticamente realizzabile solo con VR costruite al computer, come nei videogiochi, oramai si stanno affermando anche i video immersivi di alta qualità ripresi dal vero”. L’autore cita, tra gli altri, il multi-premiato film brasiliano The Line: riproduce un bellissimo plastico giocattolo retrò dove le manopole da videogioco possono permettere di intervenire in qualche modo nella storia.

Vi è la possibilità di immergersi anche nell’Inferno della Divina Commedia:

Qui si parla d’altro. Gli esempi che riporto sono di esperienze realizzate per farci entrare nei quadri, dentro l’arte. Prima di partire, però, facciamo chiarezza: qual è la differenza tra VR e video a 360 gradi?

Qual è la differenza tra realtà virtuale e video a 360°?

Nella vera realtà virtuale (virtual reality) si ha piena libertà di movimento, in qualsiasi direzione; nei video YouTube che mostro in questo articolo, invece, si può solo muovere la testa per cambiare punto di vista, ma non si può muoversi nello spazio per cambiare direzione. Inoltre i video YouTube hanno ovviamente una durata limitata e una riproduzione sequenziale.

Come vedere i video d’arte in tre dimensioni?

Su usi l’Oculus devi installare l’applicazione YouTube VR, che trovi online sullo store dell’Oculus.

Video YouTube d’arte in tre dimensioni: tre esempi da provare

I tre video che riporto permettono di entrare, oserei dire “fisicamente”, all’interno delle opere di grandi artisti del passato: Dalì, Van Gogh e impressionisti.

Dreams of Dalì

Questo breve ma straordinario video è stato realizzato per promuovere la vista de “The Dali Museum in St. Petersburg, FL: the Virtual Reality experience“. L’esperienza è disponibile direttamente sullo store del Rift.
Entrare nei quadri del maestro surrealista è stato per me, la prima volta, emozionante. Buon viaggio:

IMPRESSIONISTa Water Lilies Extended

Dopo il surrealismo, passiamo all’impressionismo (con un balzo temporale all’indietro): questo video ti permetterà di entrare in un quadro di Monet, “Bridge over a Pond of Water Lilies“. Con colonna sonora di flauto ed arpa. Il video è collegato a un videogioco.
La definizione non è straordinaria, ma l’esperienza merita.

The starry night Stereo VR experience

Questo bel volo a planare, per citare la Berté, ti porta dentro la notte stellata di Van Gogh, passando anche per la sua stanza di Arles. Un’esperienza eccitante e rilassante al tempo stesso. Buon Van Gogh:

Altri video d’arte a 360 gradi

Sto realizzando una playlist di YouTube con i migliori firmati d’arte a 360 gradi. La trovi a questo indirizzo: Video ARTE 360.

Entrare nei quadri con l’app Art Plunge

Art Plunge è una bella app disponibile per Oculus non sullo store ufficiale bensì su App Lab, raccolta di app non ancora approvate ma spesso molto interessanti. Grazie a Plunge è possibile vivere cinque brevi esperienze entrando in questi capolavori:

  • Mona Lisa
  • Starry Night
  • The Birth of Venus
  • The Creation of Adam
  • Girl Reading a Letter at an Open Window

Devi perderti nei dettagli, anche inaspettati. Ti faccio un esempio. Guarda questo quadro, “Donna che legge una Lettera davanti alla Finestra”, di Johannes Vermeer:

Beh, mai ti aspetteresti di poterti avvicinare alla donna, girare la testa verso sinistra e ammirare il panorama che si vede attraverso la finestra!

Insomma, un’esperienza breve ma intensa…

Come visitare una mostra d’arte in Decentraland

Se parliamo di Metaverso, ultimamente di fa un gran parlare di NFT e mondi virtuali dove è addirittura possibile visitare delle mostre. In questo video spiego come fare:

Sapevi che ho comprato casa nel metaverso?

Tutta la storia del mio folle investimento immobiliare qui:

 

Il mio viaggio del cliente per acquistare Oculus: il modello 5A spiegato semplice

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Nei miei corsi sul digital marketing parlo spesso di customer journey: il viaggio del cliente. Il modello più interessante per raccontare come si arriva all’acquisto nel mondo iperconnesso è quello delle 5A di Derek Rucker della Kellogg School of Management.

Aggiornando il modello AIDA, Rucker propone questo funnel (imbuto):

  • Aware, scoperta del brand o del prodotto
  • Appeal, l’attrattiva verso il prodotto
  • Ask, la ricerca di informazioni
  • Act, praticamente l’acquisto (ma non solo)
  • Advocate, la fase del passaparola

Per raccontare questo modello, spiego come ho maturato l’acquisto dell’Oculus Quest 2, il visore di realtà virtuale di Facebook.

Il mio customer journey per acquistare l’Oculus

La fase dalla scoperta

Secondo il modello delle 5A, la prima fase è quella dell’aware. Come ho scoperto che esisteva l’Oculus? Sono appassionato di tecnologia, pur non essendo quasi mai un early adopter; m’imbatto in questo articolo del portale Tom’s Hardware:

La fase dell’attrazione

Quando un cliente è consapevole dell’esistenza del prodotto e del brand, recepisce tutti i messaggi a cui è esposto e inizia a sentirsi attratto (appeal). Nel mio caso prendo in considerazione anche delle alternative, come Gear VR di Samsung, ma l’effetto WOW di Oculus lo rende ai miei occhi senza paragoni.

La fase della ricerca

A questo punto parte il vero viaggio alla scoperta del prodotto, prima di tutto acquisendo più informazioni possibili (ask). Chiaramente l’impegno nella ricerca e nello studio è proporzionale all’investimento richiesto: per acquistare un’abitazione o un’auto avrei studiato molto di più, forse mesi. Ma stavamo comunque parlando di un investimento di qualche centinaia di euro.
Inizio cercando online:
In questo caso, mi espongo anche al tracciamento di Google. Infatti compare immediatamente un messaggio sponsorizzato da parte di Oculus. Non solo: grazie al “retargeting”, il tracciamento della mia ricerca (quindi del mio interesse) mi porta a ulteriori esposizioni di messaggi pubblicitari. Altri touch-point, punti di contatto del brand con il potenziale cliente, io. Inizio a vedere post sponsorizzati sul prodotto e su tutto l’ecosistema (per esempio i contenuti o gli accessori). Per esempio nella bacheca di Facebook mi appare questo:
In questa fase diventa determinante anche raccogliere informazioni da amici e parenti. Questa è una vera conversazione WhatsApp con un amico. Parte tutto da un contenuto che ha postato sui social. È stata per me una spinta determinante per spingermi sempre più giù nel funnel.
In questa fase il viaggio del cliente si trasforma da individuale a sociale. Quasi mai la decisione d’acquisto è solitaria, in qualche modo è sempre influenzata dagli altri. Anche dagli sconosciti! Per esempio per mezzo delle recensioni online:
Per alcuni beni capita addirittura che i clienti facciano delle ricerche online mentre sono nel negozio fisico. In generale i clienti possono consultare diversi canali, quindi le aziende devono avere una presenza nei canali più popolari.

La fase dell’azione

Persuaso dalle informazioni raccolte, passo all’azione (act), acquistando il prodotto direttamente online (del resto tutto questo è successo durante il lockdown del 2020). Le azioni del cliente non riguardano solo l’acquisto, ma anche le interazioni con il brand per quanto riguarda il post-vendita. Per esempio Oculus ha riscontrato alcuni problemi con una guaina in silicone oppure altri problemi di sicurezza, sostituendo i pezzi difettosi.
Il brand deve assicurarsi che l’esperienza d’uso e l’assistenza siano positive, o meglio memorabili. Se il cliente si lamenta per qualche motivo, l’azienda deve offrire soluzioni immediate.

La fase della promozione

Col tempo i clienti possono maturare un forte senso di lealtà verso il brand: ciò si riflette nella cosiddetta retention. Questo può portare al riacquisto, all’up-selling (comprare una versione migliore o più aggiornata del prodotto) ma soprattutto dovrebbe portare alla raccomandazione del prodotto ad altri. Quando un cliente consiglia spontaneamente ad altri un prodotto o un brand che apprezza, senza che il brand gliel’abbia chiesto, si ha l’advocacy. Addirittura l’evangelizzazione!
Nel mio caso ho tenuto un’intervista per un podcast sui tre motivi per i quali vale la pena provare l’Oculus (lo chiarisco: senza prendere un euro per l’intervista e nemmeno per questo articolo!).

Nella maggior parte dei casi i sostenitori del brand sono passivi: non parlano spontaneamente della propria esperienza con i prodotti. A volte vanno spronati all’azione oppure, se sono testimoni di attacchi al brand, lo difendono. L’ho visto fare più volte nel gruppo Facebook dedicato all’Oculus.

Un paio di note finali sul customer journey

Come evidenziato nel libro “Marketing 4.0” di Kotler non sempre questo viaggio ha un andamento lineare. A volte può succedere che si saltino delle fasi. Per assurdo, a volte i sostenitori più leali non hanno mai acquistato il prodotto: Testa ha molti fan che non hanno comprato l’auto. In ogni caso il modello delle 5A è applicabile a tutti i settori.

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3 motivi per provare Oculus Quest 2: la mia intervista per Yugen Podcast

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Il 22 maggio 2021 Claudio Garioni mi ha intervistato per il suo Yugen Podcast. Abbiamo parlato di realtà virtuale e di Oculus Quest 2.

Ho raccontato i tre motivi (giocando con tre film di fantascienza) per i quali vale la pena provarlo, pur non essendo videogiocatori: ho fatto cenno a esperienze, viaggi virtuali, video a 360°, documentari, gol e altro ancora.

Puoi riascoltare l’intera intervista (13 minuti) qui:

Puoi riascoltare l’intera puntata del podcast, dove si parla anche di Stephen King, Evangelion, Electric State e altro… qui:

Qui invece potete riascoltare la mia intervista su Mad Men: