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[VIDEO] Presentazione di “Prontuario per genitori di nativi digitali” alla Feltrinelli di Monza

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Domenica 5 maggio, data napoleonica, sono stato invitato dalla Feltrinelli di Monza per presentare il Prontuario per i genitori di nativi digitali. Per l’occasione è stato realizzando un filmato dell’intervista che mi ha fatto la libraia Simona Villa. Eccolo:

La puntata di SeiLaTV dedicata a tre miei libri: Prontuario per genitori, LinkedIn e Nerd

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Durante la trasmissione Pomeriggio 216, in onda sul canale SeiLaTV, la conduttrice Barbara Caramelli mi ha intervistato per una puntata speciale dedicata a tre miei libri:

In questa parte di puntata, intitolata “Tutte le opportunità del digitale”, si è parlato del libro “Prontuario per genitori di nativi digitali” (Ledizioni):

Poi è stata la volta della “Guida calcistica di LinkedIn”:

Infine abbiamo parlato del mio libro sulle battute hi-tech (alcine lette in diretta da Barbara), “Anche i nerd nel loro piccolo sghignazzano”:

Queste due immagini del dietro le quinte:

Il Prontuario per genitori di nativi digitali su MIO

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Il settimanale MIO, dedicato alla famiglia, ha pubblicato la segnalazione del mio Prontuario per genitori di nativi digitali. Ecco l’articolo a firma Marco Perico:

Introduzione ai temi della genitorialità e tecnologia: l’intervista a Radio Panda

Il 26 aprile 2018 sono stato intervistato da Radio Panda, in occasione dell’uscita del “Prontuario per genitori di nativi digitali“. È stata un’occasione per parlare di genitorialità e tecnologia, e dei pericoli della Rete in generale.

L’intervista è finita all’interno del mio Podcast “Genitorialità e tecnologia”:

“Il problema non sono i nativi digitali, ma i genitori”: articolo su Merateonline

A seguito della serata su “Web e social: i pericoli della Rete” del 27 aprile 2018 a Paderno D’Adda, è uscito su Merateonline questo articolo a firma di Sergio Perego.

Paderno: ‘Prontuario per i genitori di nativi digitali’. Una serata sui pericoli della rete

“Web e social; i pericoli della rete”, ovvero come parlare di smarphone e internet, senza demonizzarli, cercando invece di spiegare come è possibile cercare di controllarne l’abuso, soprattutto tra i minori. Mettendone comunque in evidenza le grandi potenzialità. Una serata molto coinvolgente, con la quale Gianluigi Bonanomi, autore con Fiorenzo Pilla di “Prontuario per genitori di nativi digitali” (Ledizioni editore) ha tenuto incollate alle poltrone di Cascina Maria una quarantina di persone. Molte le facce incontrate per la prima volta alle proposte culturali che l’amministrazione comunale (qui Marinella Corno e Claudio Stella) organizza con cadenza settimanale.

Gianluigi Bonanomi e Claudio Stella

Giornalista hi-tech, Bonanomi ha lavorato per una dozzina d’anni nel settore dell’editoria informatica. Ha scritto saggi e manuali. Adesso si dedica alla formazione e alla consulenza aziendale. Interviene, con frequenza sempre maggiore, anche nelle scuole. Approccio diretto e coinvolgente, Bonanomi ha esordito subito con una sorta di provocazione, che in realtà tale non era. “Nell’uso dei social – ha detto – i problemi non sono dei figli, ma dei genitori. Sono mondi che fanno fatica a parlarsi. Per superare l’ostacolo, si può cerca di costruire una sorta di patto che stabilisca regole, inderogabili. Se questo avviene le conseguenze saranno inevitabili”. Un passaggio che, durante le quasi due ore di incontro, Bonanomi ha ripetuto in più occasioni. In particolare quando ha citato l’uso di smartphone tra bambini o adolescenti.

“Vorrei sfatare cinque falsi miti – ha continuato il dottor Bonanomi, stigmatizzando poi i motivi per i quali li ritiene falsi. Eccoli: 1) la rete è la fonte di tutti i mali. “E’necessario educare all’uso, la rete e lo smartphone sono uno strumento” 2) I ragazzi non comunicano. “Approccio sbagliato, lo fanno in modo diverso, per noi difficile da capire”. 3) I social sono una perdita di tempo. “Nel mondo li usano 2,2 miliardi di persone, 34 milioni di italiani. Sbagliano tutti? I social sono un bisogno. Se togliete fame e sete, tutti gli altri sono soddisfatti dai social”. 4) In rete non ci sono regole. “Non è vero, ce ne sono di più”. 5) la tecnologia ruberà lavoro. “Nei prossimi anni, quelli che adesso sono i nostri bambini troveranno lavoro grazie alla tecnologia”.
Impossibile raccontare qui due ore di affabulazione coinvolgente (di Bonanomi) e domande altrettanto interessanti dal pubblico. Si è parlato infatti anche di cyberbullismo, di capitale delle aziende social “Su internet il prodotto sei tu”, di dipendenza, del disagio di chi, praticando i social, vive chi non è connesso. Sono alcune delle 100 domande, e risposte, raccontate nel libro presentato da Bonanomi. Che a metà della serata ha detto: “Sapete quale è la parola più usata al mondo: questa” ha spiegato, passando all’immagine della faccina che piange per le troppe risate. Sull’utilità dell’incontro come quello proposto a Cascina Maria (e verrà replicato il 17 maggio all’auditorium di Merate) quelle poche parole valgono più di molti discorsi.

Serata sui pericoli della Rete a Sesto San Giovanni: articoli e slide

Il Comune di Sesto San Giovanni ha organizzato, per il giorno 16 aprile 2018 alle ore 21, presso la sala conferenze del Grand Hotel Barone de Sassj, una conferenza gratuita sui “Pericoli della rete”: cyberbullimo, privacy, sicurezza, dipendenza, rischi legali e altro ancora, per un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie. La risposta del pubblico è stata eccezionale: per una sala da 60 posti avevamo 100 iscritti.

L’evento è stato raccontato da diversi organi di informazione. Antonio Giovanditti di Sesto Daily News ha scritto:

Ieri sera presso il Grand Hotel Barone di Sassj si è tenuto l’incontro “I PERICOLI DELLA RETE“.
La sala conferenze alle 21 era piena in ogni ordine di posto per assistere al viaggio nel mondo della rete, tra opportunità e insidie, tra aneddoti divertenti e storie ai limiti dell’assurdo. Gianluigi Bonanomi (scrittore e giornalista, consulente social media ed esperto di internet) ha esposto in maniera chiara ed esaustiva (malgrado il tempo a disposizione fosse limitato alle due ore), utilizzando un linguaggio comprensibile (tralasciando tecnicismi alla moda e parole troppo english-oriented) e creando una bella interazione con i presenti.

Parlare dei pericoli della rete non è semplice perchè evidentemente (vista l’ampiezza della tematica e la sua continua evoluzione) necessiterebbe molto più tempo per essere affrontato in ogni sua singola sfumatura ma è stato molto interessante sentir parlare di nuovi mezzi di comunicazione, del modo in cui i ragazzi comunicano, dei cambiamenti legati al linguaggio.

Suggestivo e stimolante è stato l’uso di piccoli esercizi e piccoli “sondaggi” da parte di Gianluigi Bonanomi che ha testato i presenti riguardo il grado di conoscenza della rete. L’itinerario concettuale dell’incontro ha toccato molti punti cardine tra cui: i social visti come un bisogno (alla stregua del bisogno d’affetto o dell’autostima), il parental control, la dipendenza da internet, la FOMO (Fear of missing out : paura di essere tagliati fuori) che è un fenomeno che preoccupa i ragazzi), la pubblicazione (e la condivisione) di contenuti audio/video/foto sui socialbufale e fake news.

Le parole di Gianluigi Bonanomi hanno fatto riflettere quando ha virato il discorso sulla stretta attualità: Facebook e lo scandalo Cambridge Analitics, la triste realtà del cyberbullismo per approdare, a termine delle due ore di incontro, ai risvolti giuridici che devono essere conosciuti per poterli evitare.

A fine serata resta in testa una frase pronunciata dall’ottimo Gianluigi Bonanomi: “I ragazzi non devono percepirci come dei dinosauri che non sanno di cosa parlano”. Con questa frase si vuol riassumere il significato di una serata come quella di ieri dove è emersa l’importanza della conoscenza della rete da parte dei genitori che non devono alzare muri ideologici con i figli ma concordare con loro delle regole per l’utilizzo dei dispositivi in maniera avveduta e raggiungere una convivenza che possa sviluppare una mutua crescita.

Questo invece il resoconto di Stefano Nasrawi de Lo Specchio di Sesto San Giovanni:

Lunedì 16 aprile presso la sala conferenze dell’Hotel Barone di Sassj di Sesto San Giovanni, si è tenuto un incontro formativo in materia di tecnologia ed i pericoli che possono derivarne da un uso improprio. Grazie a Gianluigi Bonanomi, docente, formatore, giornalista e consulente aziendale in materia di nuove tecnologie ed utilizzo dei social media, sono stati affrontati e spiegati, ad un pubblico molto eterogeneo ma composto per lo più da genitori, bisognosi di comprendere il linguaggio e gli strumenti utilizzati dai propri figli, tematiche inerenti i pericoli che si possono celare dietro l’utilizzo di uno smartphone o di un qualsiasi dispositivo.
La tecnologia di per sé non andrebbe demonizzata, ma compresa e condivisa, in particolar modo con le fasce di età più deboli ma al tempo stesso più a loro agio con tutti gli strumenti oggi disponibili.

Gianluigi Bonanomi

Dopo una breve introduzione sui social media oggi esistenti ed i linguaggi più comuni e utilizzati tra gli adolescenti, il docente, si è soffermato e ha voluto far riflettere la platea, in particolare, sui contenuti che oggi circolano, vengono pubblicati e condivisi dai ragazzi. Facebook, ad esempio, con oltre 2 mld di utenti al mondo è uno strumento incredibile di comunicazione, ma al tempo stesso, rientra tra i bisogni sociali insiti nell’uomo. Avere una rete sociale fa parte della nostra persona, seppur, oggi, è cambiato totalmente il modo di intessere queste relazioni.
In tutta questa tecnologia, un adolescente si inserisce in modo prepotente e, se non seguito, il rischio che possano essere banalmente condivisi contenuti non appropriati è molto elevato. E’ bene quindi considerare che la tecnologia rappresenta uno status symbol e, aspetti come ad esempio la reputazione digitale o i dati (personali o sensibili) che noi condividiamo in rete, rischiano di essere molto dannosi per il nostro futuro.
In questo scenario, un genitore dovrebbe essere consapevole dei rischi (soprattutto penali) in cui potrebbe incorrere. Per queste ragioni il Dott. Bonanomi, ha suggerito di stilare regole condivise tra genitori e figli e si utilizzare strumenti di controllo delle attività dei propri figli sui dispositivi connessi alla rete. L’importanza di seguire un adolescente, carico delle sue insicurezze, in un mondo a volte illusorio, è quindi fondamentale e richiede molto impegno, ma permette di evitare situazioni di pericolo derivanti dall’uso della rete.

Queste invece le slide che ho usato durante l’intervento:

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Queste invece le foto dell’evento:

Per organizzare un seminario sui pericoli della Rete nella tua scuola o nel tuo Comune, scrivimi:

 

 

Internet può essere usato molto bene o molto male: la mia intervista per Inside Marketing

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Sono stato intervistato dal sito Inside Marketing per l’articolo “Esiste e, se sì, di cosa è fatto un Web per bambini?”. Di seguito riporto la parte che mi riguarda.

«Come un martello può essere usato per appendere un quadro o fracassare la testa a qualcuno, Internet può essere usato insomma molto bene o molto male», commenta in un’intervista ai nostri microfoni Gianluigi Bonanomi, co-autore di “Prontuario per genitori di nativi digitali. Cento domande e risposte su tecnologia e genitorialità”. «La Rete e i social sono utili per comunicare, esprimersi, collaborare, condividere – continua – ed per questo che è piena di ragazzi che studiano, si divertono, giocano, discutono senza fare nulla di male e senza rischiare granché. Un esempio? CoderDojo, i club che insegnano la programmazione informatica ai più piccoli: del resto si dice che in futuro o programmerai o sarai programmato», continua. Di frangenti e modi in cui il digitale può essere utile per i bambini, del resto, ne esistono diversi, anche se spesso vengono troppo poco alla luce: si pensi alla possibilità di stringere, rafforzare, mantenere le amicizie anche al di là delle distanze geografiche, all’opportunità di venire a conoscenza di cause sociali a cui appassionarsi e di organizzare le proprie forme di partecipazione, passando per i casi in cui un’app installata sullo smartphone può addirittura aiutare il bambino o l’adolescente ad affrontare disagi psichici o emotivi.

Il Prontuario per genitori di nativi digitali sul Giornale di Vimercate

Tanti anni fa, precisamente dalla metà degli anni Novanta e per due lustri, ho scritto ogni settimana sulle pagine sportive del Giornale di Vimercate. Nel marzo del 2018 ci sono finito nuovamente, questa volta da intervista: il settimanale brianzolo mi ha intervistato in occasione dell’uscita del mio “Prontuario per genitori di nativi digitali“. Ecco l’intervista (fai clic sull’immagine per ingrandirla):

“Come sopravvivere ai figli 4.0”: Il Giorno del 17 marzo 2018 parla del nostro Prontuario

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Il 17 marzo 2018 il Giorno, storico quotidiano milanese e lombardo, ha dedicato al Prontuario per genitori di nativi digitali, e a un’intervista a noi autori, un’intera pagina. Eccola:

“Dalla Brianza, il libro che aiuta i genitori a gestire figli nativi digitali”: la mia intervista per MBNews

Il quoditiano online MBNews mi ha intervistato in occasione dell’uscita di “Prontuario per genitori di nativi digitali“. Riporto integralmente l’articolo dal titolo “Dalla Brianza, il libro che aiuta i genitori a gestire figli nativi digitali” a firma di Melissa Ceccon:

Qual è l’età giusta per far utilizzare lo smartphone ai propri figli? Mettere le foto dei bambini sui social è davvero pericoloso? Come si fa a capire se l’uso della tecnologia sta diventando un abuso? Il cyberbullismo esiste veramente? Se siete dei genitori, sicuramente, vi sarete posti almeno una di queste domande perché, innegabilmente, nell’ultimo decennio il rapido sviluppo informatico e delle nuove tecnologie è andato a creare una nuova dimensione nei rapporti interpersonali: mamme e papà, dunque, che si relazionano ogni giorni con i proprio figli – ovvero i nativi digitali – cominciano a farsi delle domande. E qualcuno ha pensato di dare tutte le risposte del caso e raccoglierle in un libro: “ Prontuario per genitori di nativi digitali”, edito da Ledizioni e scritto da due brianzoli, Gianluigi Bonanomi di Sulbiate e Fiorenzo Pilla, monzese, che uscirà nelle librerie il 16 marzo.

Il manuale d’uso per convivere serenamente con la tecnologia

Il libro, scritto a quattro mani da Bonanomi e Pilla, nasce da un percorso di incontri e workshop che i due autori hanno portato avanti negli ultimi anni con genitori e scuole: “ negli ultimi due anni ci siamo accorti che, sia nelle scuole che all’interno delle famiglie, sta nascendo una nuova consapevolezza che porta inevitabilmente i genitori a farsi delle domande per capire come è possibile fare un uso consapevole di tutta la tecnologia che abbiamo in casa – spiega Gianluigi Bonanomi, giornalista hi-tech, formatore ma soprattutto padre di due bimbe, di 6 e 2 anni – per questo, abbiamo deciso di raccogliere tutte queste domande in un libro creando appunto un prontuario con tutte le risposte utili ai genitori che oggi si trovano a volte spaventati, a volte spaesati, a volte inconsapevoli”.

Un libro, cento risposte: ma qual è la domanda più gettonata?

“C’è un età giusta per dare ai figli un tablet o uno smartphone?”. È questa la domanda che si piazza al primo posto tra i centinaia di dubbi che, ad ogni incontro di formazione, i genitori espongono. “ C’è chi dice 16, chi 10, chi addirittura dice che non esiste un età minima – continua Bonanomi – in realtà c’è e tra l’altro è segnata anche in tutte le informative dei principali social che però quasi nessuno legge: è 13 anni l’età più indicata. Questo non significa però che poi vadano lasciati soli, deve sempre esserci un approccio condiviso tra i genitori e figli”.
Insomma, importantissime rimangono sempre le regole di famiglia, ognuna con le proprie, ma che sono assolutamente utili per crescere dei “nativi digitali” consapevoli. Ad esempio: niente computer o smartphone sul tavolo durante i pasti; mai prima di andare a dormire perché disturbano il sonno e telefoni e tablet di tutta la famiglia spenti durante la notte.

Vamping e Sharenting: i problemi più diffusi

“Ci tengo a sottolineare che con questo libro non si vuole assolutamente demonizzare l’uso della tecnologia, ma cercare semplicemente di far luce su un processo sociale che sta avvenendo nelle vita di tutti e io, come padre, mi metto assolutamente in prima persona – commenta l’autore Bonanomi – non dobbiamo sottovalutare i rischi reali come il vamping (da vampiro, non a caso), cioè l’uso notturno dello smartphone da parte dei ragazzi che rispondono a notifiche e messaggi anche alle due di notte alzandosi poi la mattina stanchi soprattutto mentalmente – spiega- oppure il tanto discusso problema dello sharenting (share=condividere, parents=genitori). Molte mamme e papà sono soliti pubblicare online foto dei propri figli, a volte già a partire dalle ecografie, senza pensare ai reali rischi: innanzitutto una volta online, le immagini sono perse, nel senso che, noi non possiamo più controllarle e possono senza alcuna difficoltà comparire poi sul database di un sito web pedopornografico. Ma soprattutto, non dobbiamo dimenticarci che stiamo fotografano persone che, anche se si tratta dei nostri figli, in futuro potrebbero essere contrariati a trovare online delle loro foto”.

Gli autori e la data di uscita

Insomma, questo è uno di quei libri che oggigiorno sono indispensabili nelle nostre librerie, un po’ come quello delle ricette della nonna. “Prontuario per genitore di nativi digitali” uscirà ufficialmente il 16 marzo, in versione cartacea ma, ovviamente, sarà disponibile anche in digitale.

Gli autori, come detto, due Brianzoli. Da Sulbiate, tutta l’esperienza di Gianluigi Bonanomi giornalista hi-tech e formatore (tiene da anni corsi sulla ricerca del lavoro online). Autore di vari libri e direttore della collana “Fai da tech” per Ledizioni. Arrivano da Monza, invece, le parole di Fabrizio Pilla, Classe 1972, Functional Analysis Manager in SIA S.p.A, ha da tempo integrato la propria professione con una solida esperienza delle dinamiche dell’universo digitale, rivolgendo particolare attenzione alla rivoluzione editoriale dal libro cartaceo all’ebook. Autore di Io Digitale, Social Family e Manuale per difendersi dalla post-verità. E’ stato fondatore dei contenitori Web “Pagine Digitali” e “Nuove Conversazioni” ed è contributor di Web magazine dedicati all’editoria elettronica.

Per leggere le altre recensioni e interviste del Pronuario, fai clic qui.

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