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Presentazione “Uomini che amano i chatbot” di Dusi e Bonanomi all’Università di Lugano

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Il 14 febbraio 2024 si è tenuto a Lugano, nella facoltà di teologia, l’evento “AI: evoluzione o rivoluzione?”, dove è stato presentato il libro “Uomini che amano i chatbot” (Ledizioni).

Conferenza IA Facoltà teologica Lugano

La conferenza

L’iniziativa, promossa dalla Cattedra Rosmini in collaborazione con la Fondazione Möbius e la Fondazione Pensiero Solido, si proponeva di stimolare una riflessione sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella vita dell’uomo, che, se da un lato costituisce un’incognita e suscita molte paure, dall’altro rappresenta un’evoluzione entusiasmante e una sfida nei processi di innovazione. Proprio di fronte ai rischi che sono connessi con questa potente tecnologia, occorre pertanto attuare un approfondimento culturale. Già oggi possiamo notare quanto essa incida sulle nostre scelte, sulla libertà, sulla nostra autonomia e sulle relazioni sociali. Tutti vogliamo garantire una società basata sui valori umani anche nel domani.
Oltre l’approfondimento di queste sfide, si prenderanno in esame, in particolare, i rischi legati all’impatto ambientale e sociale, alla democrazia e alle fake news, ma anche le opportunità che offre l’AI, a patto che venga utilizzata in modo consapevole delle nuove tecnologie, oltre cieche adesioni fideistiche o pregiudizi infondati.

Relatori
Alessio Petralli Direttore della Fondazione Möbius
Antonio Palmieri Fondatore e presidente della Fondazione Pensiero Solido
Markus Krienke FTL, USI, Cattedra Rosmini
Seguirà una tavola rotonda con gli autori del libro “Uomini che amano i chatbot. Questo libro non l’ha scritto chatgpt”
Gianluigi Bonanomi Consulente e formatore sulla comunicazione digitale
Canzio Dusi Manager nel settore dell’innovazione tecnologica e scrittore
Moderazione Cecilia Brenni Giornalista

L’articolo di TicinoNews

Questo l’articolo pubblicato da TicinoNews l’indomani:

Oltre al linguaggio, durante la conferenza si è parlato di come le nuove tecnologie stiano influenzando le nostre vite tra paure e opportunità. Il punto di partenza è stato un libro, intitolato “Uomini che amano i chatbot. Questo libro non l’ha scritto ChatGPT”, realizzato dagli esperti di intelligenza artificiale Canzio Dusi e Gianluigi Bonanomi, che hanno preso parte al dibattito. “Lo abbiamo intitolato così poiché c’è una cappa di negatività attorno all’intelligenza artificiale per varie problematiche per questo strumento potente e ancora poco conosciuto”, spiega Gianluigi Bonanomi, formatore e consulente comunicazione digitale e AI generativa. “Ma c’è anche un messaggio di positività: sono un tecnico entusiasta e l’obiettivo è di mandare un messaggio d’amore”. Una delle paure, secondo Bonanomi, è proprio quella di trovarsi confrontati con qualcosa di più intelligente di noi. “Abbiamo sempre usato strumenti per superare i nostri limiti, per esempio l’auto per andare 130 km/h e non a 5 km/h quando camminiamo. Arrivare ad avere uno strumento che promette in futuro di essere più intelligente, più svelto ed efficiente di noi, può essere un problema se ne perdiamo il controllo”.

LE OPPORTUNITÀ

Ciò che i due autori vogliono far passare è però il messaggio che questa tecnologia porta con sé moltissime opportunità e che disponiamo degli strumenti per affrontare le sfide che ci aspettano. “Ci sono opportunità in molti modi”, spiega Canzio Dusi, scrittore e Operation Manager Azcom. “Nel normale mondo impiegatizio credo che chiunque abbia il desiderio di avere un assistente che abbia la conoscenza di tutti i documenti della propria azienda, come se fosse un collega anziano che sa tutto ed è sempre disponibile. Ci sono poi dei settori in cui le possibilità sono impressionanti: nel settore medico permette di evidenziare delle anomalie che mai nessun uomo riesce a vedere. In una radiografia, per esempio, una volta che viene evidenziata un’anomalia serve poi il medico, l’uomo, che capisce con la sua esperienza se è pericolosa o no. Ma quello che riescono a vedere gli strumenti di intelligenza artificiale nessuno uomo riesce a farlo”. D’altronde, l’intelligenza artificiale generativa ha bisogno sempre di uno spunto che parta dall’essere umano. “La domanda che ci si pone”, aggiunge Dusi, “è se l’intelligenza artificiale ha creatività assoluta, quindi se è in grado di inventare cose completamente nuove e in questo modo soppiantare la necessità di avere delle persone che inventano. In realtà no. L’IA non ha ancora inventato nulla”.

Il servizio della TV ticinese

Questo il servizio andato in onda su TicinoNews.

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Cercare lavoro online [intervista a SeiLaTV del 14 gennaio 2021]

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Il 14 gennaio 2021 sono stato ospite della trasmissione “Pomeriggio 216” di SeiLaTV per parlare della ricerca del lavoro online. In particolare abbiamo affrontato i temi del corretto posizionamento, della reputazione digitale e i social, della ricerca ai tempo degli ATS (i sistemi di recruiting automation), delle truffe e altro ancora. Puoi rivedere l’intervista, della durata di 14 minuti, qui:

Guarda qui un’intervista a Sei La TV del 2020:

Villaggio Tecnologico, prima puntata: 5 dritte per trovare lavoro con LinkedIn

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Villaggio Tecnologico è un portale dedicato alla tecnologia e un nuovo format televisivo dedicato alle news tecnologiche, in onda su Lombardia TV (canali DTT 99 e 599 per la Lombardia, 219 per il Piemonte, 665 per la Liguria, 888 per Emilia Romagna e Lazio, e in streaming su www.lombardiatv.com).

Sin dalla prima puntata tengo una rubrica sulla comunicazione digitale. In questo episodio parlo delle cinque dritte per trovare lavoro con LinkedIn.

Qui invece potete vedere l’intera prima puntata:

La TV del futuro

tommasini

È tramontata l’era del tubo catodico: non stiamo parlando di dispositivi (di LCD e LED), ma del fatto che le trasmissioni televisive hanno trovato un nuovo canale di trasmissione: la Rete. In questo volume Luca Tomassini, amministratore delegato di una società che si occupa di broadband services, parla proprio di “TV 3.0”: non più una televisione a senso unico, dominata dai broadcaster di rete, bensì una nuova dimensione fatta di “TV personale”, del vero “on demand”, IPTV, televisione su telefonino, set-top-box, streaming, Cubo Vision di Telecom e molto altro ancora.

Titolo: Internet@TV. Dalla Televisione alla Retevisione

Autore: Luca Tomassini

Collana: La Cultura della Comunicazione

Editore: FrancoAngeli

Prezzo: 12 euro

 

Su Amazon:

Creare un eBook con le pagine di Wikipedia

 

La procedura passo a passo

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Prima di tutto apri la pagina che vuoi trasformare in un eBook: basta utilizzare il motore di ricerca interno a Wikipedia, o effettuare la ricerca con Google, aggiungendo semplicemente la parola “wiki”. La procedura guidata per la creazione del libro elettronica si trova nella sezione “Stampa/esporta”.

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Per iniziare fai clic su “Crea un libro”. Come vedi, nella stessa sezione c’è anche la possibilità di creare un file PDF: scomodo su un eReader.

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Nella pagina che si apre, seleziona “Avvia il creatore di libri”, premendo sul pulsante verde.

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In questo modo in cima a ogni pagina appare il link “Aggiungi questa pagina al tuo libro”. La vedrai su tutte le pagine, fino a quando non disattiverai il creatore di libri.

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Con un clic su “Aggiungi questa pagina al tuo libro”, la pagina aperta viene aggiunta all’eBook. Per aggiungere ulteriori pagine, basta aprirle una per una e fare nuovamente clic sullo stesso link. Per raccogliere velocemente più voci su un determinato argomento, è possibile aggiungere tutte le pagine di una categoria, fino a 200: basta fare clic sulla categoria che si trova a fondo pagina per visualizzarla e quindi far clic su “Aggiungi questa categoria al tuo libro”.

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Dopo avere raccolto alcune pagine, puoi chiedere suggerimenti facendo clic su “Suggerisci pagine”: la voce si trova in alto a destra, nello stesso riquadro dei creatore libro.

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Il numero delle pagine raccolte nel libro è mostrato in cima a tutte le pagine. Viene aggiornato automaticamente. In un solo libro si possono raccogliere al massimo 500 pagine. Quando hai aggiunto tutte le pagine desiderate, fai clic su “Mostra libro” per dargli un’occhiata.

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A questo punto puoi aggiungere un titolo e un sottotitolo e, se serve, cambiare l’ordine delle pagine: per questo basta semplicemente spostarle nella lista intitolata “Il tuo libro”.

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Una volta terminato, il libro può essere scaricato. Fai clic sul pulsante “Scarica”. Come anticipato, è possibile scaricare il libro in formato ePub, PDF, ZIM o OpenDocument: quest’ultimo può essere gestito tramite le suite open source come LibreOffice.

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La procedura di conversione ha durata variabile: ovviamente dipende dal numero di pagine incluse nel libro.

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Una volta terminata la conversione, finalmente appare il link per scaricare il nuovo eBook sul proprio PC, per poi eventualmente trasferirlo su tablet o eReader.

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Nel libro, in ePub, dopo la pagina di titolo e sottotitolo, si trova anche il sommario. In fondo si trovano i riferimenti ad autori, fonti e licenza “Creative Commons”.

 

Salvare il libro
È possibile salvare l’eBook nella pagina “Libro”, che si raggiunge con un clic su “Mostra libro”, nella barra laterale. Ma a due condizioni: devi essere registrato su Wikipedia da almeno quattro giorni e aver effettuato almeno dieci modifiche sull’enciclopedia.

Stampare il libro
Un clic sul pulsante “Ordina libro da PediaPress”, che si trova nella stessa pagina dove hai scelto il formato di conversione, puoi far stampare il tuo libro. Esatto: su carta! Sarai reindirizzato al sito Web di PediaPress, un servizio che stampa dei libri basati su contenuti presi proprio da Wikipedia. Il servizio è a pagamento: a una tariffa fissa va aggiunto un costo variabile a seconda del numero delle pagine del libro, al massimo 800. Le spese di spedizione variano a seconda della destinazione. Va detto che il servizio, in passato, ha presentato qualche problema: a volte, per esempio, venivano stampati libri con diversi errori: sezioni sbagliate o parti ripetute.