Il tasso è zero, l’esborso è tutto

tasso

Sul N. 182 di Computer Idea (31 gennaio), troverete un articolo sui volantini pubblicitari che intasano le nostre cassette postali condominiali; su quanto siano veritiere, attendibili e utili (poco, pochissimo e quasi nulla) le inserzioni delle grandi catene di distribuzione.
A margine di quei volantini, spiccano le offerte di pagamento dilazionato, di finanziamenti apparentemente convenienti (“tasso zero!”). Questo perché, ormai, il credito al consumo sta spopolando. Non sappiamo dire se sia una buona e giusta, o una cattiva notizia. È buona se si considera che questo metodo di acquisto permette a molti utenti di entrare immediatamente in possesso di oggetti che poi pagherà un tot al mese, e che probabilmente non potrebbe comprare in contanti. È una cattiva notizia se invece si considera che il livello di indebitamento delle famiglie sta crescendo a dismisura, a volte in modo assolutamente incontrollato (molte famiglie hanno un livello di indebitamento insopportabile). Spesso sui volantini pubblicitari si annunciano queste forme di finanziamento, non sempre con termini comprensibili. Facciamo un po’ di chiarezza, prendendo a esempio alcune frasi che si trovano sui volantini in questo periodo.

“Scegli tu se pagare a maggio 2007 in una unica soluzione senza interessi”

Accanto a questo frase c’è un asterisco: leggete sempre con attenzione le clausole riportate nella stessa pagina! In questo caso è possibile pagare l’importo nell’anno successivo, allo stesso prezzo. Leggendo bene, però, scoprirete che l’importo minimo finanziabile è di 200 euro, e la rata minima è di 10 euro.

Il TAN

Il TAN (Tasso Annuo Nominale) è il tasso di interesse puro applicato a un finanziamento. Si utilizza, solitamente, come termine di paragone con il tasso di rendimento delle attività finanziarie, con il tasso di sconto e così via. La differenza tra TAN e TAEG è che il primo è il tasso di riferimento delle rate; il secondo, più completo, include nel calcolo tutti gli oneri, anche quelli accessori. Spesso si trova l’indicazione di tasso zero (TAN 0), ma il prestito risulta tutt’altro che conveniente perché il TAEG è del 9 o 10% (per finanziamenti poco consistenti, per esempio di 250 euro)!

Il TAEG

Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), invece, è l’indicatore di tasso di interesse di un’operazione di finanziamento (per esempio un prestito, l’acquisto rateale di beni o servizi), ora conosciuto come ISC (Indice Sintetico di Costo). È espresso in percentuale ed indica il costo effettivo del finanziamento. I parametri che determinano il TAEG o ISC sono fissati per legge: oltre alla struttura del rimborso finanziario, rientrano nel calcolo tutte le spese accessorie obbligatorie inerenti all’atto del finanziamento, come le spese di istruttoria della pratica, la commissioni d’incasso e le assicurazioni obbligatorie. Nel TAEG trovate tutto!

“Salvo approv. delle soc. finanziarie”

L’approvazione delle società finanziarie significa che dovete avere i requisiti per ottenere il prestito, come quando chiedete un mutuo o un finanziamento a una banca. Per esempio, verranno effettuati controlli sulla vostra solvibilità (la capacità di far fronte ai debiti contratti), sulla vostra “storia finanziaria” e su altri finanziamenti in corso.

“Le promozioni finanziarie o/e di sconti non sono cumulabili”

Se un prodotto è già scontato o è soggetto ad altre promozioni (per esempio la celebre “Prendi tre paghi due”) non è possibile applicare anche questo sconto del 20%.

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