Web writing: conosci le 7 regole fondamentali di Michael Miller?

Se scrivi per il Web sai che, cambiando mezzo di comunicazione rispetto alla carta, devi rispettare regole e consuetudini diverse. Ci sono diversi manuali che svelano questi trucchi – forse ne hai già letto qualcuno – ma uno su tutti è davvero imprescindibile: “Scrivere per il Web. Diventare un Web copyrighter e catturare l’attenzione dei clienti” di Michael Miller, autore di oltre 100 libri.

Scrivere per il Web vuol dire tante cose: significa creare testi per siti Web, articoli online, blog, social media, email, pubblicità e comunicati stampa.

Le differenze tra scrittura online e offline

Nella prima parte del libro Miller spiega nel dettaglio quali sono le differenze tra scrittura online e offline: la lettura online è più lenta, dispersiva, scomoda, interattiva e i lettori – che in realtà non si considerano tali, bensì utenti o visitatori – cercano una gratificazione immediata ma soprattutto vogliono, così come vogliono i motori di ricerca, contenuti di qualità: esclusivi, utili e autorevoli.

Da questa premessa Miller cava delle regole. La prima, fuori da questa lista perché è un comandamento imprescindibile è la seguente: il vero focus è sul destinatario, mai su chi scrive.

Le regole fondamentali della scrittura online

Detto questo, ecco le sette regole fondamentali che si apprendono leggendo il manuale pubblicato in Italia da Hoepli.

  1. Scrivere semplice. Se è vero che la scrittura non è un fine ma un mezzo, deve venire incontro alle esigenze del pubblico, devi scrivere poco e con frasi brevi (massimo 12 parole), usa la forma attiva ed elimina le negazioni, usa parole corte e facili da comprendere. No al linguaggio settoriale, via le sigle incomprensibili (oppure spiegale la prima volta che le citi).
  2. Dividi il testo in paragrafi. Gli utenti non vogliono trovarsi di fronte a un muro di testo, per questo devi dividere il testo in paragrafi distinti, da quattro o cinque righe al massimo, con sottotitoli dedicati. Questo piace tanto anche a Google.
  3. Comunica i vantaggi, non le caratteristiche. Un bravo venditore di aspirapolveri porta a porta non ti parla del motore o degli accessori del prodotto, ma ti pulisce quel tappeto sporco da tempo. Al lettore non interessa altro che il suo tornaconto personale: risolvi un suo problema, ne sarà felice!
  4. Usa istruzioni passo a passo. Le persone amano imparare qualcosa, vuol dire che il pezzo che hanno letto è stato utile e possono mettere subito in pratica quello che hanno imparato.
  5. Usa gli elenchi. Gli elenchi mettono ordine in un argomento, danno “scientificità” a quel che scrivi e, soprattutto, sono facili da leggere.
  6. Usa lo schema della piramide rovesciata. Se è vero che i lettori online cercano una gratificazione immediata, dai nelle prime cinque righe tutto quello che cercano (conosci le 5W del giornalismo?), poi al limite approfondiranno nella parte restante del testo. Si parla di “above the fold”, come se stessimo parlando di un giornale: gli utenti odiano gli scroll.
  7. Usa un tono non troppo formale. La gran parte dei testi sul Web non sono la pagina “Chi siamo” dell’azienda, bensì articoli, blog, testi per i social e così via. Scrivi in prima persona, dai del tu al lettore. Usa un tono colloquiale, ma senza esagerare.

Queste sette regole (in realtà Miller non parla di sette regole, è una mia licenza da recensore creativo…), unite a un pizzico di storytelling, sono una bomba: prova e mandami un messaggio per raccontarmi com’è andata.

Se vuoi organizzare un corso di Web writing per la tua azienda, scrivimi!

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento